espe dixit

poco ma buono

E' SEMPRE colpa della BellaDonna.

Costei mi porta sulla cattiva strada, mi induce continuamente in tentazione ed io, pur cercando con tutte le mie forze di resistere (non è vero, in realtà non aspettavo altro, ma non lo dico a nessuno), essendo una creatura mite, cedevole e ingenua (ah-ah-ah) non posso far altro che assecondarla e seguirla sulla via crucis della perdizione(economica) con soste previste per shopping, appuntamenti mondani, peccati di gola.
A dolersi dovrebbe essere soprattutto il cointestatario del mio contocorrente ma egli, essendo da poco giosamente approdato all'età della ragione (che si aggira, checché se ne dica, intorno ai 40) concorda con me sul fatto che la cosa più intelligente da farsi nella vita è cercare di godersela il più possibile, e pertanto mi segue a ruota.

Vorremmo mica permettere che la prole, dopo la nostra dipartita, si scanni per l'eredità?
Noo, per carità. Meglio dissiparla con gaudio ante-mortem.

E così, complice una ricorrenza familiare, la scorsa settimana siamo approdati in massa a Eataly, allo scopo di coccolare le papille gustative per una sera e oltre.  Inutile dire che ho fatto il mio ingresso nel tempio del cibo di qualità con l'entusiasmo di una zoccolina alla sua prima lezione di Corano tenuta dal sosia del padre di Michael Jackson in persona personalmente (colgo l'occasione per portare i miei cari saluti a tutti gli elettori della Lega Nord, nonché dei millantati paladini della cristianità, che con il loro voto hanno inteso scongiurare il pericolo della diffusione incontrollata del temibile "mostro" islam).

Mentre facevamo incetta di ogni bendidio il tempo ha preso il volo, insieme al mio risparmio mensile medio.
Tra friselline del Salento, torte sbrisolone, spume bionde e nere, birre dalle etichette più strane, pesto trapanese, cioccolate con pinoli e chicci di caffè, mirto sardo, chinotto fatto con l'acqua di Lurisia, foglie al sesamo di Visnadello, barolo chinato (che non ha la bottiglia piegata), chiodini sott'olio e melighe di Mondovì c'era da farsi venire il capogiro, e riempire il carrello per tenersi in equilibrio.
 E più tardi ho ringraziato per l'ennesima volta la fortuna, per una serie di motivi:

1- perchè alle 22,30 Eataly chiude, altrimenti avrei dilapidato l'intero stipendio di agosto;
2- perchè mammina mi ha dotata di uno stomachino piccolo piccolo, altrimenti peserei 180 chili;
3- perchè anche quella sera ho avuto abbastanza pazienza da non sterminare la figliolanza alla millecinquecentoventisettesima domanda.

p.s. certo che scrivere un post sorseggiando uno sciroppo al latte di mandorle di ottima qualità è tutta un'altra cosa, anche se trovo che il paté di cipolle di Giarratana la sera sia un tantino pesante.