espe dixit

FRATELLO CONDOM

L'essere umano è, che gli piaccia o meno ammetterlo, un animale.

Per quanto complesso, le sue funzioni corporali primarie sono essenzialmente poche: mangiare, dormire, eliminare le scorie, riprodursi, e, più o meno saltuariamente, pensare.

Madre natura, fin troppo previdente, temendo che l'uomo, maschio o femmina, dotato di particolare intelligenza, a un certo punto della sua evoluzione avrebbe smesso di seguire soltanto l'istinto per dedicarsi principalmente a ciò che riteneva piacevole, interessante o costruttivo, e che questo l'avrebbe portato prima o poi a smettere di riprodursi, corredò l'atto sessuale di un piacere talmente intenso da garantire la continuità della specie.

Il bipede pensante, però, si divertiva così tanto a fare sesso, che inventò presto un metodo per non sfornare figli all'infinito, tant'è che già gli antichi egizi, tremila anni fa, utilizzavano profilattici realizzati con budello animale (avete presente la pelle della salsiccia? Ecco, magari non erano il massimo, ma qualche risultato lo davano).

Da allora, fratello condom è cresciuto con noi (niente battute di cattivo gusto, please), evolvendosi nei secoli, fino a diventare lo spiritoso e colorato compagno di giochi che tutti conosciamo, perfettamente innocuo e multifunzionale, tanto generoso da abbinare al suo ruolo precipuo di controllore delle nascite e alleato delle donne contro il trauma fisico e morale dell'aborto, lo...ehm...scopo non secondario di tutore della salute, proteggendo dal contagio da numerose malattie a trasmissione sessuale, di cui l'HIV è soltanto la più terribile.

Il sesso è bello, semplicemente, e non c'è predica, o dogma, o crociata che possa vincerlo.

Fare sesso, tra persone adulte e consenzienti,  è naturale e spontaneo come mangiare e dormire; ad andare contro natura sono i tabù e le proibizioni della nostra cultura, che l'hanno sporcato e, di conseguenza, caricato di esagerato interesse e morbosità.

Il sesso fa bene, è salutare per il fisico e la mente quanto una bella passeggiata nei boschi o la lettura di un buon libro, lo dicono i medici; e allora io, donna semplice, figlia di Eva, nel senso che devo aver saltato tutta una serie di processi evolutivi, mi chiedo: come può una cosa bella, sana e naturale essere un peccato?

E se il peccato esistesse veramente, piuttosto che il fatto di usare i profilattici, non sarebbe quello di venderli?

Un oggetto socialmente utile, come fratello condom, andrebbe distribuito gratuitamente, magari proprio fuori dalle chiese, come fanno da anni i preti missionari che vedono ogni giorno bambini innocenti morire di AIDS,  e davvero amano la gente, alla faccia del Pastore Tedesco.