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« Pazzia....Il conte Uguccione »

FIORENTINI (strana gente)

Post n°4 pubblicato il 11 Ottobre 2006 da guerrierlumiere
Foto di guerrierlumiere

Nei blog si deve parlare di sè stessi prima o poi, no? Allora magari poi ci arriverò...ma prima prendendola parecchio larga (tranquilli la storia di Adamo ed Eva mi sa che la conoscete già...immagine) mi è venuto in mente di parlare di una categoria: noi Fiorentini.

Ne ho sentite di tutti i colori dagli amici "stranieri". Il mio amico parigino non si era trovato troppo bene con noi...troppo chiusi, con la difficoltà di fare entrare nelle nostre cerchie chi non ne fa parte da generazioni...immagine

Se poi chiedete ai Livornesi, Pisani, Senesi cosa pensano di noi sicuramente non ne riceverete lodi sperticate....immagine

Va bene non siamo nè santi nè eroi...ma una qualità ce la devono riconoscere:

l'IRONIA

Che cos'è l'ironia? Bisognerebbe chiedere all'Eli l'etimologia o perlomeno cosa cita il vocabolario (ecco ho fatto la battuta....vedi? 'Un ce la fò immagine)

Il significato che preferisco invece è di lotta al potere non con la violenza ma con l'arguzia.

E vi sono esempi innumerevoli. A partire dalla famosa frase che viene indicata come origine del calcio storico fiorentino riferita a Firenze assediata dai francesi:

"e se loro suoneranno le loro trombe noi suoneremo le nostre campane"

Letta così sembra niente. Ma è un emerita presa per il culo. immagine

Il potere ci vuol fare paura con le trombe? E noi troviamo un altro strumento...

Anche nel calcio gli striscioni più belli sono quelli contro le squadre da sempre più forti.

Per esempio con la storia di Lapo Elkann rappresentante del potere forte scrivemmo tra i tanti:

RIGORE: LAPO TIRA TE immagine

o nei confronti del Milan

BERLUSCA: DOPO KAKA' COMPRA BIDE'immagine

E potrei aggiungere anche il conte Uguccione anche se fiorentino non è ma ci marciava...

Tu uccidi un uomo morto! Vuol dire che c'e' una vedova in giro? (Conte Uguccione, "... a volte ritrombano")

Tutto questo per dire che da quel punto di vista siamo unici...

Come in tutte le grandi aziende i nostri beneamati capi adorano renderci la vita infernale...E allora cosa abbiamo trovato per vendicarci? Altri avrebbero pagato dei sicari per "cardarli fitti fitti"  (per punirli in modo fisico) o avrebbero mandato lettere minatorie. Abbiamo dato dei soprannomi a tutti i nostri capi. 

G E N I A L E immagine

Uno dei nostri capi ha i denti un po' sporgenti:

Il cavatappi, i' cava per gli amici

Un altro è francese:

La favette

Un altro pur essendo italiano si atteggia con i capi francesi parlando con loro in francese anche di fronte ad altre persone italiane:

Brillè (un fiorentinismo oserei dire. per indicare che è una fava brillata)

Un altro fa Tomberli di cognome e si dà un sacco d'arie:

Kimberly (per chi non lo sapesse è una marca di carta igienica e di accessori per le pulizie.

L'ultimo ha un tic per cui si sposta le mutande da sopra i pantaloni come se le avesse incastrate chissà dove:

IL MELA

Sempre lo stesso tempo fa ebbe un infezione urinaria in quel periodo era anche noto come:

PALLE DI FOCO (foco significa fuoco in fiorentino)

Sono riuscito un po' a darvi un idea dei fiorentini?immagine

 
 
 
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INFO


Un blog di: guerrierlumiere
Data di creazione: 09/10/2006
 
 

AREA PERSONALE

 

IL TEMPO NON HA LIMITI

Anche se non sento dentro me “Amore”
Ritorno sempre là
A quelle immagini
Ai giorni liberi
Pieno di entusiasmo sembrerò
Solo a chi non saprà comprendere
il vuoto dentro me
E rimangono le lacrime in bilico
Dietro gli angoli degli occhi che sorridono
Il tempo non ha limiti
Non passa per dividerci
È un pretesto sai che non basta mai
per difenderci
Il tempo cura i lividi
Difende dai pericoli
Di un amore che mai
dimentica il tempo tra di noi
Il ricordo inafferrabile lo so
Che male più non fa
Ma se ti incontrerò
io non mi salverò
Cresce dentro l’anima
La voglia che ho di te
Distanze fragili ci uniscono di più
E non trovo le parole
per spiegarmelo
Perché quelli che si cercano poi
si perdono
Il tempo non ha limiti
Non basta per dividerci
È un pretesto sai che non basta mai
per difenderci
Il tempo cura i lividi
Difende dai pericoli
Di un amore che mai dimentica noi
Ci sono attimi che non ritornano più
- Vivrò pensando a te -
Il tempo è un alibi per non amarti più
- Vivrò pensando te -
Ti sento accanto a me come se fossi qui
Il tempo non ha limiti
Non passa per dividerci
È un pretesto sai che non basta mai
per difenderci
Il tempo cura i lividi
Difende dai pericoli
Di un amore che mai dimentica noi
Il tempo tra di noi…
 

QUELLO CHE VORREI FARE:

“Molte persone temono la felicità. Per tali persone, essere contenti nella vita significa cambiare molte delle loro abitudini - e perdere il loro senso di identità. Spesso siamo scontrosi verso le cose buone che ci accadono. Non le accettiamo, perché ci farebbero sentire in debito nei confronti di Dio. Pensiamo: ‘Meglio non bere dal calice della felicità, perché, quando sarà vuoto, soffriremo immensamente.’ Per questa paura di rimpicciolirci, non riusciamo a crescere. Per la paura di piangere, non riusciamo a ridere.”
 

PENSIERO DEL GIORNO

Dice il maestro: “Oggi è un bel giorno per fare qualcosa fuori dall’ordinario. Potremmo, per esempio, ballare per la strada mentre andiamo al lavoro. Guardare direttamente negli occhi di uno sconosciuto, e parlare di amore a prima vista. Dare al capo un’idea che può sembrare ridicola, un’idea che non avevamo mai menzionato prima. I Guerrieri della Luce si permettono tali giorni. Oggi, potremmo piangere su antiche ingiustizie difficili da accettare. Potremmo telefonare a qualcuno a cui avevamo giurato di non parlare mai più (ma da cui avremmo desiderato ricevere un messaggio sulla segreteria telefonica). Oggi potrebbe essere considerato un giorno aldilà della sceneggiatura che scriviamo quotidianamente. Oggi, ogni colpa sarà permessa e perdonata. Oggi è un giorno per godere la vita.” 
 

LA MIA POESIA

Ti amo come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale
come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo come guardo il pesante sacco della posta
non so che cosa contenga e da chi pieno di gioia
pieno di sospetto agitato
ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo come qualche cosa che si muove in me quando il
crepuscolo scende su Istanbul poco a poco
ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
 

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