LA DESTRA CALOLZIO

Mandrake alla direzione dei musei italiani

La notizia non è stata trattata dai maggiori quotidiani italiani con la giusta enfasi che ci si aspettava; ma non se né vista traccia neppure sui TG televisivi. Mi riferisco al redivivo mister brownnose Bondi (nella foto), del quale se n’erano perse le tracce, come fosse stato emarginato dallo stesso asshole che slinguazzava. Invece, no! Eccolo che dall’alto della sua carica di Ministro dei Beni artistici e culturali del nostro Paese (e scusa se è poco) è tornato a far parlare di sè, quando è andato ad inventarsi una carica ad hoc per il super manager Mario Resca.
  I più si chiederanno chi sia costui, e sfido il 95% degli italiani a spiegarmi da dove venga e darmi notizie su di lui. Dopo una veloce indagine scopro che arriva dalla Mc Donald’s, di cui è stato Presidente e amministratore dal 1995 al 2007.
  Qualcuno ha scritto che era una cambiale che Berlusconi doveva staccare. Non so a cosa si riferisse, però mi viene spontaneo chiedermi: “Ma, gli italiani sanno quante cambiali l’imperatore di Arcore deve ancora staccare?”. Credo di sicuro che la prossima sarà a Spinetta, Air France. Non so perché ma sono sempre stato convinto di questo, dopo la probabile firma di qualche accordo di massima dell’amministratore precedente di Alitalia Prato, con il francese. L’accordo non è andato in porto in quanto troppo sotto elezioni politiche. Allora i due, Spinetta e Berlusconi, devono avere pensato di rimandare per non permettere agli italiani di riconoscere il merito del salvataggio della compagnia di bandiera italiana al governo Prodi. E poi c’è il problema di Malpensa che alla Lega, che preferisce Lufthansa. sta andando di traverso. Ma questo è un altro problema.
  La cordata del CAI penso invece che sia tutta una messa in scena. Alla fine gli italiani pagheranno una marea di soldi a beneficio di tutti e la compagnia finirà ad Air France, come pronosticato fin dall’inizio, per un tozzo di pane o addirittura fallita. È impensabile che gente che ha sempre fatto gomme, maglioni, o si sia occupata di telefonia e moto, possa mettere mani in una compagnia aerea, pretendendo di salvarla, senza nessun tipo di esperienza. Quindi non scandalizziamoci più di niente, nemmeno quando il superman Mario Resca, passa dagli hamburger alla direzione generale dei musei italiani. Certo che a leggere il suo curriculum viene da chiedersi. “Chi è costui… Mandrake?”.