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LIVORNO

Post n°1647 pubblicato il 29 Dicembre 2019 da atapo
 

QUASI  CANARIE

 


 

Approfittando di queste belle giornate di sole e della “tregua” di normalità tra Natale e Capodanno, siamo andati a Livorno.
L'occasione è stata il vedere la mostra di Modigliani e dei pittori suoi contemporanei, allestita dalla città in cui è nato. Anche se non è molto distante da Firenze, conosco poco Livorno; ci sono stata anni fa in una gita dell'Università dell'età libera, in cui facemmo un giro in battello per i canali, molto suggestivo.
Poi, l'estate in cui eravamo al mare a Quercianella, ci facemmo un salto di sera quando c'era una settimana di feste ed eventi dopo il tramonto, “Effetto Venezia” la chiamano, ma la confusione dei turisti era davvero tanta e mio marito la sopporta molto meno di me, così rientrammo presto.
Stavolta di confusione non ce n'era proprio, in inverno di turisti ce ne sono pochi, molti locali e negozi sono chiusi per le ferie natalizie, era un giorno feriale come gli altri e ho pensato che quella era la vita normale, che mi piace per conoscere meglio una città.
Non è che l'abbia conosciuta a fondo, in verità: con le solite abitudini del marito non siamo partiti presto, siamo arrivati verso mezzogiorno e si doveva subito cercare un ristorante per il pranzo, a mangiare il caciucco, che a mio marito interessava più di Modigliani. L'abbiamo scelto un po' a caso tra i pochi aperti, e ne siamo rimasti soddisfatti, da tenerlo a mente e suggerirlo ad altri per una prossima gita. Prima e dopo pranzo abbiamo girellato un po' a casaccio per le strade del centro, tra i ponti e i canali del quartiere tipico chiamato “Venezia”, poi abbiamo fatto un salto al mercatino americano, pallido discendente di quello che fu il famoso mercato americano del dopoguerra.
C'era tanto sole, un po' di vento, ma non troppo freddo, tanto che stavo bene senza cappello e col giubbotto aperto. Un tempo meraviglioso, un'aria pulita che sapeva di mare, luoghi tranquilli che mi hanno fatto amare la città e… piante fiorite! Bouganvilles soprattutto e fiori gialli rampicanti! A fine dicembre! Ma lì è sempre così o è stato quest'anno eccezionale, per il caldo? Non lo so.
Guardando questi fiori ho risentito in me l'atmosfera delle Canarie, mi sembrava di essere là, come quando ci andavo in inverno e il tepore mi dava un senso di spaesamento nel non riconoscere più le stagioni come sono abituata: dicembre, gli addobbi, i presepi, le stelle di Natale, il sole e le bouganvilles… che mescolanza!
Livorno come una piccola Tenerife nostrana.

 


Così ci siamo goduti all'aperto alcune ore, decidendo ad entrare alla mostra di Modigliani quando il sole già si stava abbassando, tanto restava aperta fino a tarda sera.
Interessante, con l'emozione di soffermarsi davanti ad alcuni di quei capolavori che si vedono solo nelle immagini, con la curiosità di scoprire vite e intrecci del mondo artistico di inizio secolo…
Solo una cosa mi è dispiaciuta: quando eravamo in coda per i biglietti, mio marito è andato a leggere le avvertenze per i visitatori, poi mi ha riferito che non si potevano scattare foto. Così ho lasciato la macchina fotografica al guardaroba, nello zaino. Una volta entrati invece abbiamo scoperto che le foto si potevano fare, ma senza flash (che tanto io non uso quasi mai). L'avrei strozzato, ma cosa aveva letto? Mi sono limitata ad una occhiataccia, eravamo in pubblico… lui ha fatto finta di niente… Però è stato un vero peccato non poter avere il ricordo dei dipinti che mi colpivano di più.

 
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