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Post N° 305

Post n°305 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da atapo
 

BAMBINI

Ieri pomeriggio sono andata in centro, a girare un po' per mercatini.
Girare...un po' a piedi, un po' in autobus, per passare da una parte all'altra della città.

C'è già atmosfera natalizia: luci, vetrine addobbate e ricche di invitanti prodotti per suggerire idee di regali,
ma soprattutto gente, tanta gente, complice la giornata festiva e il bel tempo, freddo, ma soleggiato.

C'era una grossa differenza dalle ore di punta delle giornate normali: i bambini.
Negli altri giorni sono a scuola, poi quando escono rientrano nelle case o vengono scarrozzati in auto agli incontri con gli amichetti, ai corsi, agli allenamenti...

Invece ieri il centro era pieno di bambini,

accompagnati dai familiari, è ovvio:
i piccolissimi in carrozzina tutti imbaccuccati e con gli occhi sbarrati per la confusione e le novità,
i "figli unici" composti, una mano al babbo e una alla mamma,
i fratelli che tessevano alleanze per convincere i genitori,
alcuni continuavano a farsi i dispetti anche per strada e ho sentito una madre dire quando non ne poteva più: "Senti, ora TU stai con me e TUO FRATELLO va più avanti col babbo!!! Vediamo se così si sta tranquilli!"
I più simpatici erano gruppetti di due-tre giovani famiglie (amici o parenti) che avevano organizzato l'uscita con i figli e tutti avevano l'aria di divertirsi molto...

Immaginavo come sarebbe finita:
si sarebbero un po' chiarite probabilmente le idee sui regali da chiedere a Babbo Natale,
qualcuno sarebbe tornato a casa con un palloncino o un giocattolino in più,
molti avrebbero mangiato per merenda la pizza al taglio (era il massimo per i miei figli),
forse molte famiglie avrebbero concluso la giornata in pizzeria, prima di tornare a casa e accorgersi, magari, che c'erano ancora compiti da finire!



Così guardavo e fantasticavo...


... viaggiavo col pensiero nel passato
e rivedevo altri Natali lontani in cui con i miei figli bambini andavo ad infreddolirmi in centro nelle domeniche di dicembre...

...viaggiavo col pensiero nel futuro e immaginavo Martino, ad aspettare i suoi prossimi Natali...

Già, se Martino ora potesse parlare, cosa chiederebbe a Babbo Natale?


 
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