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DAD piccola

Post n°1742 pubblicato il 19 Marzo 2021 da atapo
 

CHE  FARE?



Da facebook riporto questo:

"Oggi Giovanni era connesso in DAD. Fa la prima elementare. Era tutto contento delle sue cuffie nuove col microfono. L'ho lasciato di sopra da solo perché sembrava se la cavasse, poi mi ha chiamata dicendomi se potevo andare da lui. In un attimo gli occhi gli si sono fatti lucidi davanti alla telecamera. Il microfono chiuso e lui coi lucciconi mi ha detto "aiutami, non capisco cosa devo scrivere". Ho cercato di riprendere il filo perché non sapevo nemmeno di cosa stessero parlando, intanto lui ha cominciato a singhiozzare. Gli ho detto di non preoccuparsi, che le maestre erano lì per aiutarlo e doveva solo chiedere. Mi ha detto "chiediglielo tu, per favore" E mi ha passato le cuffie, quelle col microfono, di cui è orgogliosissimo. "ma perché non lo dici tu alla maestra?" e a quel punto si è chiuso a riccio, grondando lacrime e dicendo "non capisco! Non sono capace!". Abbiamo staccato le cuffie, quelle col microfono che gli piaccio tanto, abbiamo aperto l'audio e abbiamo chiesto alla maestra se per favore poteva fermarsi un attimo, che non stavamo capendo, e se poteva un attimo ricondividere la pagina del compito. Lei gentilissima ha confortato Giovanni- non si era accorta che piangesse perché a video non riesce a vedere contemporaneamente tutti. Ha ricondiviso lo schermo, e Giovanni è riuscito a capire, a riportarsi in pari. Poi si è rimesso le cuffie col microfono che gli piacciono tanto, ha ringraziato ed è andato avanti a seguire la lezione. Il fatto è che se non ci fossi stata io, se l'avessimo lasciato da solo, sarebbe andato ancora più nel panico e avrebbe perso stima in sé stesso e non si sarebbe limitato a perdersi solo l'esercizio delle sillabe, ma molto di più, senza riuscire a proferir parola. Giovanni è piccolo e comunque va seguito, qualcuno accanto serve per non fargli perdere lo spunto, anche solo per dirgli che è tutto ok quando la connessione salta, o quando le cuffie nuove col microfono che ti piacciono tanto magari ti stanno un po' larghe, ti distrai un attimo per rimetterle ed ecco che non capisci già più dov'è arrivata la lezione. Sono piccoli, e anche se sono svegli sono comunque disarmati di fronte a una relazione, quello con lo schermo, che in un attimo tira fuori le loro fragilità. Non basta avere una connessione, un computer e delle cuffie col microfono che ti fanno sentire orgogliosissimo. Serve un adulto vicino perché nonostante l'impegno, lo schermo non sempre te lo fa vedere quando un bambino si sente inadeguato."
(Post di Valentina Maran)
E' molto triste tutto questo, penso alla mia nipotina anche lei in prima classe, a questi suoi primi giorni davanti a uno schermo: quanto perderanno  i nostri piccoli di vita, di vivacità, di interesse...
Stasera ho appena saputo che anche l'ultimo mio nipotino, quello che abita a Montelupo, sarà in DAD perchè il suo comune è diventato zona rossa...

 
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Commenti al Post:
surfinia60
surfinia60 il 23/03/21 alle 10:27 via WEB
Certo i più piccoli sono i più penalizzati. Serve un gran lavoro di preparazione da parte di genitori e insegnanti per preparali ad un approccio così innaturale. E' dura fare a meno degli sguardi, della mimica e del linguaggio del corpo, ma purtroppo questa situazione comporta il doversi adeguare, esplorare questa nuova frontiera dell'istruzione. Per fortuna i bambini sono molto più svegli e veloci nel capire e adattarsi alle novità. Certo non devono essere lasciati soli.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 26/03/21 alle 12:34 via WEB
Loro si "adattano" facilmente, anche se non è il massimo per la loro crescita...
(Rispondi)
artemisia_gent
artemisia_gent il 25/03/21 alle 19:27 via WEB
Per i più piccoli è un disastro, per la mia esperienza con Rachele che fa la 5, ci vuole sempre qualcuno che la controlli, la distrazione è proprio dietro l'angolo. Invece per i più grandi diventa man mano più facile, ma sta sempre alla propria forza di volontà riuscire. Trovare la motivazione per portare avanti un anno intero di DAD è davvero difficile, ormai i ragazzi sono stanchi e hanno bisogno di tutte quelle attività ed emozioni collaterali allo studio
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 26/03/21 alle 12:38 via WEB
In ogni caso fanno molta fatica, è un apprendimento innaturale. Quando riuscirò a parlare con calma con mia figlia, mi dirà esattamente come vanno, dai messaggi al telefono non si capisce un granchè. Poi, giustamente, non c'è solo lo studio.
(Rispondi)
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