Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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DIEPPE
Prima di parlare di Dieppe, vorrei esprimere un mio piccolo rammarico: la città che ho presentato il mese scorso, Vesoul, nel post 1320, non ha ricevuto alcun commento. Certo non è obbligatorio commentare, anch'io spesso, soprattutto quando sono di fretta, leggo e basta, però speravo che qualcuno dicesse qualcosa su questo luogo... che non è famoso come le precedenti Parigi o Avignone, ma è senz'altro degno di considerazione se non altro perchè si trova in una regione molto piacevole e ricca dal punto di vista naturalistico e non solo. Spero ancora che questa mia ripresa incuriosisca qualcuno a scoprirne di più...
Tornando a Dieppe... Dieppe è... Normandia! Famosissima, ultra conosciuta!
Fu il mio primo nord francese, l'incontro con le falesie bianche e le grandi maree che due volte al giorno lasciano scoperte amplissime strisce sabbiose su cui andare a passeggiare incontro al vento sempre frizzantino, cercando nelle pozze quali molluschi vi siano rimasti imprigionati... La scoperta che le giornate lassù hanno tempi di luce diversi da quelli Italiani: la prima volta ci andai in ottobre e il buio sorprendeva troppo presto, così come due anni dopo a Dunkerque in maggio scoprii crepuscoli interminabili...
Fu la città in cui per la prima volta accompagnai una classe di quinta elementare che faceva corrispondenza con i coetanei francesi: uno dei prodotti tipici della Normandia sono le mele e una mela fu offerta ad ognuno di noi quando arrivammo alla stazione di Dieppe.
Pochi giorni dopo in nostro onore avevano organizzato a scuola una festa e fra le altre prelibatezze ogni famiglia aveva preparato una torta di mele: incredibile! Venticinque torte di mele tutte diverse l'una dall'altra! Il sidro lo offrirono solo a noi adulti, tra i bambini andava forte il succo d'uva, chiamato “vin des enfants” (il vino dei bambini).
Vidi a Dieppe per la prima volta le casette unifamiliari del nord a mattoncini rossi e tetti neri d'ardesia, col giardinetto verdissimo davanti, di una scoprii anche l'interno quando mi capitò di essere invitata dalla mamma di un piccolo francese: sembrava di entrare in una illustrazione di fiaba, tutto decorato, con abbondanza di “buone cose di pessimo gusto”, tutto molto “british” compreso il thé delle cinque, perchè Dieppe è di fronte all'Inghilterra, in una giornata dal grande porto si prende il traghetto, si va a Brighton e si ritorna e la storia ci dice che gli Inglesi attraversarono senza problemi quel tratto di mare...
E' terra di Vichinghi e ne sono molto fieri: lineamenti vichinghi vedi nei cittadini, occhi chiari e capelli biondi con certe sfumature più o meno tendenti al rosso (Vichingo è chiamato per questo il mio nipotino Riccardo). Vidi una nave vichinga nel Musée de la mer, dove si trova tutto ciò che riguarda il mare, la pesca, i viaggi verso le Americhe che arricchirono la città e il suo armatore più importante Jean Ango, perchè Dieppe vive in simbiosi col mare e i gabbiani sono abbondantissimi e in estate (quando poi ci ritornai in vacanza col marito) i “bebé- goelands” che si avventurano nei primi voli martellano i timpani lanciando in continuazione i loro stridenti richiami.
Sapete che Dieppe fu la prima città balneare? Da quando la duchessa di Berry nel 1824 pare abbia fatto il bagno nel suo mare, lanciando così l'abitudine e la moda...
Su una collina che domina la spiaggia e il mare del nord c'è una chiesetta, Notre-Dame-de-Bonsecours”, in memoria dei marinai e pescatori morti in mare: all'interno pendono dal soffitto tanti modellini di barche e battelli, ex-voto e ricordo di drammi marittimi. Quando si parlava di questo la collega insegnante di Dieppe diventava triste e la voce quasi le si spezzava, le tempeste invernali lassù sono terribili.
Nel castello-fortezza ora c'è un museo le cui collezioni fanno soprattutto riferimento al mare e alla sua importanza che ha sempre avuto per la città. Il castello espone anche la bandiera canadese: molti partirono da Dieppe nel XVII secolo per colonizzare il Québec, inoltre si ricorda un episodio tragico della seconda guerra mondiale, quando prima dello sbarco del 6 giugno 1944 in Normandia gli alleati fecero una specie di “prova generale” nel 1942 mandando reparti di soldati canadesi a sbarcare sulla spiaggia a Dieppe, sotto la falesia, ma dall'alto i Tedeschi li annientarono e i pochissimi superstiti furono salvati dalla popolazione.
Che dire ancora? Tante cose mi tornano in mente e attorno c'è la Normandia, che girai un poco nella vacanza estiva in cui ero ritornata a Dieppe come turista... forse ne parlerò un'altra volta...
E a Dieppe sarebbe bello tornare quando sulla spiaggia c'è, ogni due anni, il festival internazionale degli aquiloni (les cerfs-volants)...
Se ne avete voglia, basta digitare Dieppe sui motori di ricerca e ne saprete ancora di più...
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