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Post n°729 pubblicato il 05 Settembre 2011 da atapo
 

 

MATERA

Ci arriviamo preparatissimi: nel paese in cui passiamo una giornata e la notte prima della conquista di Matera, cioè Montescaglioso, troviamo il secondo (!!!) ufficio turistico aperto di questo viaggio, dove un simpatico impiegato nostro coetaneo ci offre mappe, dépliants, una ricerca sulle filastrocche in dialetto fatta dalle classi della locale scuola elementare e la sua consulenza di "antico " materano. Gli chiedo soprattutto informazioni realtive alle chiese rupestri, che Ody mi ha raccomandato di visitare. Lui ci conferma che le più belle si trovano nel "Parco delle chiese rupestri", un vasto territorio che inizia fuori Matera ed arriva fino alla periferia di Montescaglioso, però ci sconsiglia di andarci da soli, perchè fa troppo caldo, i sentieri non sono sicuri, si rischia di trovare serpenti e branchi di cani randagi (altra piaga locale...). Ci sono visite guidate ad orari stabiliti, tipo trekking, da prenotare...capisco subito che non ci andremo MAI, vista l'allergia di mio marito per gli orari fissati da altri (magari di mattina presto per evitare il caldo) e i tempi contingentati dei gruppi turistici. Per fortuna se ne trovano, di queste chiese, anche dentro la città, ci accontenteremo. Questo signore si lascia andare ai ricordi d'infanzia: quando era piccolo con gli amici andava a giocare dentro grotte e chiese rupestri, in quel selvatico disabitato, a volte facevano il tiro a segno coi sassi su quelle pitture misteriose ai loro occhi di bambini...e ora è diventato parco archeologico! (Ody non ti arrabbiare troppo...)

Avevamo deciso di passare una giornata a Matera, invece ci stiamo due giorni e mezzo, insomma ci passiamo abbondantemente il ferragosto. Naturalmente in questo tempo è compreso quello dedicato alla ricerca dei punti in cui sostare col camper, in città e nei soliti introvabili agriturismi, che troviamo soltanto...quando ormai la città l'abbiamo esplorata e una notte tranquilla in fattoria ci è necessaria per riposarci!

Matera è...BELLISSIMA, supera ogni immaginazione!

In via eccezionale mio marito accetta di iscriversi ad un giro guidato tra i Sassi, nel tardo pomeriggio. Nell'attesa di questo abbiamo diverse ore in autonomia: esploriamo i quartieri abbastanza moderni attorno al famoso centro storico, di cui giriamo la parte alta ricca di chiese e palazzi barocchi, ma anche di bei negozi, gelaterie e locali di ritrovo. Arriviamo fino al duomo romanico, più in alto di tutti. Fa un caldo infernale, le pietre dei muri chiari surriscaldano l'aria ancora di più e la luce è abbacinante...Sul piazzale del Duomo, esposto al sole, c'è una fontana dove tutti i turisti coraggiosi che salgono fin lassù bevono abbondantemente e si inzuppano d'acqua capelli e cappellini. Noi non siamo da meno...ed io ho pensieri poco gentili per la stramaledetta università del consorte che ci costringe a viaggiare in questa stagione folle...

portale del duomo

In piazza Pascoli (dedicata al poeta che insegnò a Matera) c'è una balconata da cui si vede il panorama sui Sassi: tutti i turisti si soffermano e occorre fare i turni per ammirare e scattare foto.



 

Nell' attesa si è intrattenuti da alcuni anziani (molto anziani!): sembrano i soliti pensionati seduti sulle panchine, invece attaccano discorso, si presentano come ex abitanti dei Sassi e raccontano ai turisti disposti ad ascoltarli la loro vita, aneddoti personali su quel quartiere straordinario, danno informazioni ed emozioni della loro realtà che nessuna guida darà mai... Infatti le guide ufficiali non li vedono di buon occhio, notiamo che vengono rimproverati e invitati a tacere...Ma che faranno mai di male? Non chiedono nemmeno una mancia, raccontano per la gioia di raccontare, di non far dimenticare, per avere un contatto più vivo e personale con quelle migliaia di persone che provengono da tutto il mondo, passano di lì e si soffermano poche ore...Il "nostro" vecchietto ci narra fra l'altro di cadaveri antichi ritrovati sfondando muri...siamo un po' scettici a dire il vero, ma il giorno dopo troveremo le tracce che ci dice la verità...

Finalmente parte il giro turistico, che dura due ore e mezzo fino al buio completo e ai Sassi illuminati come un presepio. Non vi sto a raccontare la storia di quel quartiere, che si può trovare facilmente, vorrei solo trasmettervi le forti emozioni provate a camminare in quell'insieme di stradine, case, casette, spiazzi, a scendere nel sottosuolo per ammirare ambienti che erano all'origine una chiesa, poi cisterna per la raccolta dell'acqua attraverso ingegnosi sistemi, poi cantina, poi frantoio...Vediamo negli oggetti in uso fino a una cinquantina d'anni fa la ricostruzione della vita di chi abitava nei Sassi, ammiriamo le pitture rupestri in un complesso di quattro chiese comunicanti (assolutamente vietato fotografare nell'interno!).

Convicinio di Sant'Antonio (chiesa rupestre), foto dall'esterno

Scopriamo che i Sassi sono ancora vivi, man mano vengono abitati di nuovo, restaurati con regole ferree, anche qui come a Rabatana c'è questo miscuglio affascinante e unico di vita e di abbandono, qui è probabile che vincerà la vita, anzi una seconda vita, dopo la fama che Matera ha avuto in questi ultimi anni, grazie anche ai film girati nelle sue contrade.

Il giro si conclude con una immagine da sogno: affacciati sullo strapiombo scuro della gravina a guardare la luna piena che sorge rossa ed enorme da una parte, mentre dall'altra scoppiano i fuochi artificiali di Ferragosto sopra il presepe dei Sassi.



 

Siamo distrutti dopo tutte quelle scale, però Matera ci ha sedotti, non abbiamo voglia di ripartire senza goderla ancora un poco...Allora la mattina dopo studio sulla mappa un percorso tra i Sassi che eviti il più possibile le scale: avevo notato durante il giro con la guida che c'erano anche alcune strade, con solo qualche tratto di forte pendenza, ma naturalmente per la visita guidata le scale facevano più folclore... Così torniamo laggiù a girare liberamente stavolta, flaner dicono i francesi, a vedere un'altra chiesa rupestre, la bellissima Santa Lucia alle Malve, a fotografare qua e là secondo l'ispirazione...la passeggiata di un'ora diventa un'altra mezza giornata, poi il ristorante tipico, poi l'acquisto di qualche souvenir...

Ma ho parlato anche troppo, vorrei che meglio di me parlassero altre immagini e sapeste come è stata dura la scelta! (per chi vuole, ho fatto anche un album qui su Libero)

 

Per finire i cuccù, i fischietti di terracotta materani.

quelli piccoli sono giocattoli per bambini

(già in uso tra i bambini della Magna Grecia)

quelli grandi e complessi sono pegni d'amore

che vengono donati alle ragazze dai fidanzati


 
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