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« IL GIORNO DOPOL' INIZIO »

L'ANNO CHE VERRA'

Post n°1582 pubblicato il 31 Dicembre 2018 da atapo
 

QUASI  PREMONIZIONE



 

Diversamente dagli anni passati non mi ero attivata per tempo e nemmeno all'ultimo momento per decidere come passare la fine dell'anno.
Il teatro era stata spesso una buona soluzione, ma quando ho cominciato ad interessarmi per i biglietti ho scoperto che i posti del 31 per gli spettacoli che potevano interessarci erano già tutti esauriti.
Avevo trovato qualcosa di alternativo: una cena non troppo cara seguita da uno spettacolo di circo (senza animali): quando mio marito si è deciso a dirmi che poteva andare... ecco che è comparso il messaggio: posti esauriti pure lì, accidenti ai suoi tempi eterni indecisi!
In un circolo c'era la tombola, con intermezzi musicali, ma la tombola gli mette tristezza, dice.
Pazienza! Vediamo che films ci sono in giro, magari dopo una buona pizza...
Nel frattempo, cioè dal giorno di Natale, io ho cominciato ad avere un raffreddore e una tosse potentissimi che mi hanno massacrato tutti i giorni scorsi, da cui sto riemergendo a fatica: per  il film forse avrei fatto ancora in tempo a guarire, o quasi.
Per fortuna non stavo più troppo male il 28 quando sono venuti a trovarci la coppia di nostri amici bolognesi e siamo riusciti ad andare in montagna per mostrargli la nostra casa, passando una giornata piacevole ed anche soleggiata perchè lassù, dopo aver attraversato le nuvole, il sole era stupendo e l'aria purissima. Mi sarebbe proprio dispiaciuto rinunciare a quella bella giornata insieme!
Però anche una sala cinematografica era a rischio, non si può tormentare con la tosse gli altri spettatori.
Invece mentre io guarisco mio marito si ammala e da ieri è uno straccio: senza febbre, ha i miei stessi sintomi, ma passa dal letto alla poltrona davanti alla televisione. Mi pare, se devo dire la verità, che la stia prendendo molto sul tragico, ma sembra che gli uomini siano così: un po' di malessere e sono k.o.
Oppure è un sistema furbo per togliersi dalle incombenze. In ogni caso anche il progetto PIZZAeCINEMA va a farsi benedire, tanto lui ora non ha nemmeno fame.
Così passeremo una serata TUTTO.DIVANO.E.FILM.IN.TV, da vecchietti come ormai siamo.
Da un pezzo non ci accadeva, eravamo riusciti sempre a trovare qualcosa fuori casa. In fondo mi dispiace che lui stia ancora male, non mi dispiace però questa conclusione che in un certo senso per noi è "alternativa", avendo sempre cercato di evitarla.
Sarà tutto più soft, più calmo, più meditativo.
C'era un perchè se non mi affannavo a cercare teatri e compagnia, il mio inconscio lo sapeva...

Ecco, forse è in questo un primo insegnamento: dovrei lasciarmi andare di più, affannarmi di meno, ascoltare di più il mio istinto senza l'ansia di avere sempre tutto sotto controllo. Tanto ciò che deve accadere accade lo stesso. Così allora dovrà essere l'anno che verrà.

Quello che sta finendo non è andato male. Abbiamo viaggiato molto... anche se non siamo andati molto lontano! Mi riferisco a tutti i viaggi lungo l'Appennino per cercare la casetta in montagna, che ci ha impegnato tempo ed energie, con illusioni e delusioni, ma finalmente con un risultato. Così abbiamo scoperto luoghi piacevoli che ci hanno lasciato la voglia di ritornarci... e sono a un passo da casa! Questo nuovo progetto ha ravvivato le energie e lo stare insieme tra me e il marito, aumentato i momenti "nostri", ci siamo ritrovati attorno ad un nuovo sogno comune come non ci accadeva da tempo.

Per il resto, paiono risolti certi problemi di salute e certe complicazioni nella gestione nipoti, il teatro mi ha sempre divertito parecchio e dato soddisfazioni, che dovevo avere di più dal 2018?
Questo anno passato mi ha portato anche una sorpresa che mai avrei immaginato all'inizio: mi ha fatto ritrovare, attraverso i social, un' antica amicizia di scuola, di quando ero a Bologna. Come accade spesso, tutto avrebbe potuto esaurirsi in alcune comunicazioni del tipo: "Che sorpresa!... come ti va?... che hai fatto in questi 50 anni?... che fai ora?" e all'inizio associavo questo ritrovarsi alla canzone di Guccini "Incontro", perchè a volte questi incontri non sono positivi, scopri che la vita ha dato prove dure, oppure che la persona ritrovata non corrisponde più ai tuoi ricordi...

Invece non è stato così, l' "incontro" meriterebbe un'altra canzone che non esiste, che raccontasse quanto è piacevole rivivere ricordi e una città comuni, scoprire dopo tanto tempo quante affinità ancora ci possano essere, di quanti argomenti si possa parlare anche solo per lettera e scambiarsi idee, esperienze, suggerimenti, nella consapevolezza che ci siamo ritrovati non solo per quel che restava di noi due ragazzini, ma per ciò che siamo diventati ora, parecchio adulti e già nonni, e che ci ha permesso di riscoprire e riprendere la nostra amicizia. Così la mia città natale ora è diventata più viva e presente di quanto lo fosse dopo tanti anni che sto a Firenze e, anche se molti parenti e conoscenti a Bologna non ci sono più, adesso so che là ho una nuova persona di riferimento e ne sono lieta.

Ecco, vorrei che il 2019 continuasse su questo tono: tranquillo e positivo, non mi serve niente di più. Ultimamente ho ripreso a scrivere nel corso di scrittura creativa e so che scriverò ancora parecchio: sarebbe il massimo se riuscissi anche a completare certe mie scritture che ho a mezzo nel computer, che così lasceranno tracce di me e del mio tempo ai miei discendenti. Poi ci sarà da attrezzare la casa in montagna e, finalmente, da andarci a prendere il fresco... Chissà che il prossimo ferragosto io riesca a scrivere da lassù!
Non voglio pensare ad altro: che sia quel che dovrà essere, ma che lo sia senza troppa sofferenza e  che io riesca a ritrovare in ogni avvenimento una luce di positività...
Che sia bello e sereno questo passaggio di anno anche per tutti voi amici lettori, e che continui così anche per il resto del 2019.

BUON ANNO !

 
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