Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher

ASCOLTA...

 

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 1

 

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 2

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 3

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 4

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 5

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 6

GATTI DI FAMIGLIA

 



BETO


 
CHILLY

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 74
 

Ultimi commenti

Io non ho nessun gatto "domestico", ma il mio...
Inviato da: atapo
il 23/03/2024 alle 19:21
 
la natura si risveglia...io ho tante violette selvatiche,...
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 11:02
 
Ah! Ah! Le mie ortensie sono a pianterreno... potrei...
Inviato da: atapo
il 21/01/2024 alle 23:41
 
"Devo fare entrare in testa alla gente...
Inviato da: cassetta2
il 08/01/2024 alle 18:20
 
Davvero!
Inviato da: atapo
il 19/12/2023 alle 23:26
 
 

Ultime visite al Blog

atapoNonnoRenzo0Arianna1921lalistadeidesideri79monellaccio19ossimoraprefazione09cassetta2exiettogianor1marinovannisurfinia60myrgipacorabanneneveleggiadra0
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 

Contatta l'autore

Nickname: atapo
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 72
Prov: FI
 

 

« Messaggio #48Messaggio #50 »

HANNO DETTO, HANNO SCRITTO

Post n°49 pubblicato il 30 Ottobre 2007 da atapo
 

COME UNA GRAVIDANZA

“L'anno scolastico, se ci si pensabene, è come una gravidanza.

Prima che la scuola cominci èancora estate piena, tu hai le mestruazioni regolari e seitranquilla.

A settembre si avvicina la datadell'inizio delle lezioni e tu cominci ad agitarti: ti senti strana,tesa...

Il primo giorno di scuola ti succedecome quando una scopre di essere incinta. Specialmente se sei ancoraprecaria, senti che stai per fare un salto nel buio perchè nonconosci i colleghi e nemmeno le classi che ti verranno assegnate. Seipreoccupata e quello che sta per succederti ti sembra una cosa troppogrossa e troppo piena di responsabilità.

Però poi entri in classe e,appena li vedi, ti senti un rigirìo dentro, una sommossainterna che non è il torcibudella pre-diarrea dato dallasemplice preoccupazione: è qualcos'altro.

E' tipo l'emozione della primaecografia.

Loro ti tengono gli occhi addosso e tiscrutano. Sarai un personaggio di rilievo nella loro vita, siricorderanno di te per sempre. Lo sanno loro e lo sai tu. Cerchi dicapirne qualche caratteristica in più, di fotografarti intesta i loro volti, ti sembra di perdere qualcosa quando lacampanella suona e tu non hai fatto in tempo a memorizzare i loronomi, ma tanto c'è domani e tanti domani ancora, dopo.

Domani li rivedi e li senti giàun po' più tuoi, ti senti quasi un po' più loro,e inizi subito a riempire quelle teste come fai a casa con gliinvoltini di carpaccio o con la torta di mele. Metti dentro nozioni,raccomandazioni, consigli, trucchi e segreti. Insegni loro come si faa studiare, riveli loro che dopo la lettura del libro e la riletturadegli appunti dovranno schematizzare raccogliendo tutto il materialee comprimendolo in un'unica pagina di quadernone che possa poi esserefacilmente fotografata dalla mente e mai più dimenticata. Epoi devono ripetere, ripetere, ripetere a voce alta, perchè èillusorio credere di sapere ridire qualche cosa, se non la si èridetta mai.

Ci sono tantidomani,dopo quel primo, e il percorso che fai con loro, pur difficilee tortuoso, ti appassiona, ti innamora. Li leggi, li ascolti,liincoraggi, li metti in crisi, li fai piangere, li consoli.

Per nove mesi ècosì.

A volte ti danno lanausea, a volte ti pesano, non ne puoi più, ti duole laschiena e non ti reggono le gambe. Sei stanca e li vorrestiappoggiare da qualche parte per un po', fare una pausa in santa pace,prenderti del tempo. Ma scaricarli mai, liberartene mai. Hannobisogno di te e tu lo sai.

Loro ti siattaccano emotivamente e non si fanno alcun problema a dirtelo: te lodicono e te lo scrivono, profe LVTTTTB, e tu conservi ogni brandellodi foglio strappato che ti mettono tra le mani o ti nascondononell'astuccio.

Quando giugnoarriva, sei distrutta, sfiancata, esausta.

L'ultima campanellaè quella che ti conduce in sala parto.

La scuola èfinita. Li lasci andare. Li lasci vivere. E come eri entrata nellaloro vita, in punta di piedi, senza fare tanto chiasso, cosìte ne vai.

Non c'èrimpianto in tutto questo, non c'è rammarico e non c'ètristezza. Un filo di malinconia, forse, ma sei contenta uguale,perchè li sai in giro per il mondo mentre portano nella zuccaquelle tre cose che (anche) hai insegnato loro e riflettono, nellapropria, anche un po' della tua luce."

(da “La Profe” di AntonellaLandi)

A me questo capitolo è piaciuto molto... Voi che ne dite?

Nuovo tipo di blog-corso-di-aggiornamento!



 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
atapo
atapo il 30/10/07 alle 17:52 via WEB
Anch'io ho "divorato" quel libro, in questo ultimo periodo in cui certe sensazioni mi fanno ancora più male...Anche chi è di ruolo vive ogni anno la sua "gravidanza", a settembre c'è sempre qualcosa di nuovo nell'aria, qualcosa che non ti aspetti,i ragazzi cambiano, durante l'estate molto dimentichiamo, soprattutto le cose più dure dell'anno passato. Basta, se no più che un commento scrivo un post!
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963