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LOIRA 6, tracce di donne

Post n°571 pubblicato il 11 Settembre 2010 da atapo
 

 

LA LOIRA DELLE REGINE

 

Ho sempre amato le storie di donne, soprattutto quelle del passato che vivevano così diversamente dal qui e ora, in un mondo dominato dagli uomini e con fatica affermavano le loro idee, la loro volontà, i loro sogni...ma che amavano e soffrivano come qui e ora.

Tra i castelli, ho conosciuto due donne: erano regine che hanno lasciato tracce della loro storia, nei giorni del mio viaggio ho spesso pensato a loro e immaginato la loro vita...

ANNA

 

 

Sulle torri del castello di Amboise sventolano alternate le bandiere del re di Francia (gigli d'oro in campo azzurro) e le bandiere bianche e nere della Bretagna.

 

Era il ducato di Anna, che lo ereditò ancora bambina, il disegno nero sulla bandiera rappresenta l'ermellino, un animale caro ad Anna che lo riteneva coraggiosissimo, secondo un aneddoto tradizionale.

 

Un territorio come la Bretagna faceva gola, era una ricca dote che portava la giovane duchessa, per questo era contesa fra i re dell'epoca. Vinse la competizione Carlo VIII, il re di Francia, così ingrandì il suo regno. Anna lo sposò a 14 anni, il matrimonio fu celebrato quasi di nascosto alle 6 di mattina nel castello di Langeais.

Era felice? Chissà...Carlo non era una gran bellezza, ma almeno era giovane...era nato ad Amboise e lì vivevano insieme...quando il re non era lontano in guerra, per esempio in Italia.

Anna e Carlo raffigurati sulla cappella dove in seguito verrà sepolto Leonardo

 

Ebbero quattro figli, ma tutti morirono bambini. Nella cattedrale di Tours c'è la tomba di due di loro, in pietra bianca, come le tombe rinascimentali italiane: i principini sono in abiti sontuosi, sembrano dormire, li vegliano due angioletti bambini come loro. Le decorazioni raccontano le imprese di Ercole e Sansone, le cui gesta forse Anna aveva raccontato tante volte ai suoi bambini, sperando invano che da grandi sarebbero diventati forti e potenti come gli antichi eroi. E' una tomba allo stesso tempo molto dolce e molto triste...

Sette anni durò quel matrimonio. Nel 1498, il 7 aprile, mentre il re e la regina camminavano per le stanze del castello, Carlo battè la testa contro l'architrave di una porta e poche ore dopo morì: trauma cranico, sarebbe la diagnosi oggi.

Ma nel contratto matrimoniale dei due c'era una clausola: se il re fosse morto senza eredi maschi (come era accaduto), Anna era obbligata a sposare il nuovo re di Francia, che fu Luigi XII, cugino di Carlo.

Ah, la Bretagna era una preda troppo appetibile per lasciarsela sfuggire!

Con Luigi, Anna ebbe due figlie: Claudia che sposò un altro re di Francia, Francesco I (l'amico di Leonardo), così la Bretagna con un trattato fu definitivamente annessa alla Francia, e Renata, che arrivò in Italia a Ferrara sposando Ercole I d'Este. E ho scoperto anche l'origine della mia antica omonima il cui nome avevo letto nelle strade di Ferrara...

Anna di Bretagna

Anna, portatrice di una dote così ingombrante...sposò due re...ma fu amata o solo vista come simbolo di legami economici e politici?

 

ELEONORA

 

 

 

 

A Fontvraud, tra abbazie e conventi, c'è una enorme chiesa bianca, molto antica, dentro si trovano quattro tombe con le raffigurazioni dei defunti in pietra colorata: tra loro c'è

Eleonora d'Aquitania.

 

 

 

Nacque nel 1122 in quella parte di Francia della lingua d'hoc, dei trovatori, delle arti e della poesia, dove anche le donne leggevano, scrivevano, partecipavano alla vita culturale. Ed Eleonora non è da meno...

 

Anche lei giovanissima si ritrova a capo del ducato d'Aquitania, ha un carattere forte e deciso. Il padre l'aveva già promessa in sposa al re di Francia, Luigi VII, molto diverso da lei, ma che ne resta subito affascinato e innamorato, tanto da partire insieme per una crociata... Praticamente è lei che comanda e i suoi comportamenti spregiudicati suscitano pettegolezzi e scandalo alla corte, tanto che la Chiesa riesce a far dichiarare nullo il matrimonio, con la scusa che i due sono lontani cugini...L'albero genealogico si guarda solo se fa comodo!

Eleonora e Luigi alla crociata

Eleonora, secondo le regole del tempo, avrebbe dovuto ritornare in silenzio nel suo ducato d'Aquitania o ritirarsi in convento, ma lei non è il tipo...

Riesce a sposare Enrico II, conte d'Anjou e primo re d'Inghilterra della dinastia dei Plantageneti, uomo bellissimo e molto desiderato, torna ad essere di nuovo regina.

I due si assomigliano come temperamento, il loro è un grande amore, ma molto burrascoso, Eleonora contrasta politicamente il marito, gli sobilla contro i figli, Enrico la fa imprigionare in Inghilterra per riuscire a controllarla ed esce dal carcere solo dopo la morte del marito...

Fra tutti i figli che Eleonora ha avuto da Enrico, il preferito è Riccardo Cuor di Leone: gli paga il riscatto quando viene preso prigioniero nella crociata, gli difende il regno dalle mire dell'altro figlio minore e inaffidabile, Giovanni senza Terra, (la storia, o leggenda, di Robin Hood)

Quando Riccardo muore e Giovanni promette...di mettere la testa a posto, allora aiuta quest'ultimo a prendere il potere...

Riccardo Cuor di Leone

Gli anni passano anche per lei, già anziana decide di ritirarsi in quella grande abbazia a cui la sua famiglia era molto affezionata, alla quale aveva fatto tante importanti donazioni: a Fontvraud, dove Giovanni si reca a trovarla.

Lì muore nel 1204, riposa accanto a Enrico II, all'amato figlio Riccardo, alla moglie di Giovanni: ecco di chi sono i quattro sarcofaghi dentro l'abbazia.

Ma Eleonora ha voluto distinguersi anche nella tomba: gli altri hanno le mani giunte, lei no, lei ha voluto essere raffigurata tenendo tra le mani un libro sollevato, pare lo stia leggendo: cosa ha voluto suggerirci? L'importanza della cultura, del sapere, di uno spirito vivace e interessato...

Eleonora ed Enrico

Nella sua vita ne ha avute di avventure, probabilmente ha vissuto come ha voluto, è riuscita a scegliere pagandone le conseguenze...

 

E ora, la curiosità mi spinge a cercare di saperne di più su queste due donne del passato, per capirle meglio...

 

 
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