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Messaggi di Giugno 2022

DOVE VORREI TORNARE

Post n°1830 pubblicato il 30 Giugno 2022 da atapo
 
Tag: viaggi

SICILIA

 

Palermo

 

Siamo alla fine del mese e no, in Sicilia non ci sono tornata.

Con le temperature di questo periodo sarebbe stato un suicidio, dunque non ho rimpianti. Sarà per altre stagioni, più adeguate. Io avrei l'idea di “svernare” in Sicilia, un inverno o l’altro, ho scoperto che tanti anziani lo fanno con soddisfazione, sulle coste del sud la temperatura è mite in inverno, sarebbe senz’altro più economico che andare alle Canarie, ho letto resoconti di chi lo fa per abitudine, ci sono campeggi e aree aperti tutto l’anno e pieni di camper. Sì, perché l’esperienza si potrebbe fare in camper… ma lasciamo da parte i sogni, o i deliri, con questo caldo.

In Sicilia sono già stata due volte, quindi diciamo che i due terzi dell’isola li ho visitati, qui fu raccontato il mio viaggio nell’estate del 2013, nel 1999 andammo nel centro isola, Enna e dintorni, poi al sud ovest, Sciacca, Agrigento, Marsala. Ora resta il Nord e Palermo; che dire? Le due esperienze precedenti furono bellissime e ricche, immagino che Palermo e dintorni non siano da meno. Poi, perché no, rivedere i luoghi del 1999… sarà sicuramente cambiato qualcosa, speriamo in meglio! Ma, per l’amor di Dio, non in piena estate, ma in una mezza stagione, ammesso che ce ne siano ancora!

Intanto, nei prossimi giorni partiremo per un piccolo viaggio. Dove? Lo racconterò al ritorno e speriamo che sia un bel racconto.

 
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QUARANTA GRADI

Post n°1829 pubblicato il 28 Giugno 2022 da atapo
 

RECLUSA



 

Mi sembra di essere in prigione. A causa di questo caldo torrido, ieri 40 gradi, non esco più, se non per assoluta necessità.

A questa categoria appartiene la piscina: ora frequento, una o due volte per settimana, le lezioni della mattina che iniziano alle 8,30 o alle 9, in quelle del pomeriggio, ore 15,30, non sopravviverei al percorso di andata e ritorno! All'uscita passo velocemente al supermercato se c'è necessità di qualcosa, poi mi rintano in casa, persiane chiuse e ventilatore acceso nella stanza in cui sto e così sopravvivo fino a sera... ma nemmeno la sera fa fresco, sempre sui 30 gradi, faccio solo un giro in giardino a dare un po' d'acqua alle piante messe peggio, finchè si potrà, fra poco immagino che le innaffiature saranno vietate.

Perchè non siamo in montagna? Mio marito ha ritirato fuori l'annoso impianto di irrigazione ancora da terminare per cui deve lavorare al pc qui in città, poi c'erano le gomme del camper da cambiare, poi, non bastasse, gli è venuto un problema ai denti con sedute urgenti dal dentista... non gli va di fare su e giù giornaliero Firenze-montagna, così si sta qui, rintanati.

Ha soltanto accettato di salire venerdì sera, poichè sabato mio figlio e Riccardo passavano di là e sarebbero stati volentieri un po' con noi, prima che Riccardo fosse portato per un po' di giorni dagli altri nonni (e anche quest'anno pare vada così...). Ma per convincerlo c'è voluta la solita voce grossa e litigata. Che poi insieme a loro abbiamo passato una bella giornata, con un buon ristorante e una rinfrescante passeggiata lungo uno dei sentieri escursionistici della zona, nel bosco fitto costeggiando un torrente.

Che estate di mxxxa !

Mi manca il mare, mi accontenterei di qualche giretto in centro, un salto in libreria, la visita a una mostra o a un museo... impossibile affrontare questo tipo di spedizioni, oltretutto con la chiusura delle scuole gli autobus sono diradati, ma affollati come sempre.

Leggo, leggo, leggo, solo questo mi distrae; si soffre a fare qualsiasi attività, ho anche poca voglia di scrivere, sono accaldata, nervosa, non sopporto quasi niente... e siamo appena alla fine di giugno!

 
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20

Post n°1828 pubblicato il 23 Giugno 2022 da atapo
 
Tag: memoria

ANNIVERSARIO




 

Si può festeggiare il compleanno di una cosa? Non credo sia comune il farlo, ma se il compleanno è di quelli importanti…

Ecco, io a metà giugno ho voluto festeggiare il ventesimo compleanno… della mia protesi d’anca!

Proprio perché ventesimo, se lo merita proprio!

Nel 2002, quando la mia situazione ortopedica si era fatta insostenibile, dopo tanti mesi in lista d’attesa, con una grande ansia, ma con la speranza che poi avrei avuto miglioramenti, affrontai questa prova che fu davvero pesante e impegnativa. I medici dicono che ormai è un intervento di routine, ma per chi lo deve affrontare non è da poco; di fronte ai vantaggi del “dopo” non mettono bene in evidenza i rischi, le complicazioni, gli esiti non perfetti… che accadono abbastanza di frequente perché in realtà è un’operazione complessa.

Nel mio caso ancora di più, perché provenivo da una malformazione di nascita, su cui erano intervenuti già nell’adolescenza, il medico che mi operò (bravissimo, pochi anni dopo divenne primario) aveva fatto tutti i calcoli e i controlli possibili. La complicazione che ne seguì, cioè la lesione al nervo sciatico, credo di poterla imputare proprio al fatto che la mia anca era “fuori posto” da prima, chissà da dove passava quel nervo, che fu toccato e danneggiato, per cui dovetti fare mesi e mesi di fisioterapia per riacquistare un po’ di sensibilità e di equilibrio, ma non completamente.

L’anca nuova però era PERFETTA e funzionava a meraviglia. Nel 2002 quel tipo di protesi veniva garantita per dieci anni, massimo quindici, invece ora, dopo venti anni, è ancora al suo posto e fa il suo dovere. Certo, un po’ di affaticamento con l’avanzare degli anni è aumentato, ma niente per cui mi debba preoccupare o senta segni di usura tali da temerne la fine, la necessità di sostituzione. E io ho venti anni di più, anche questo in generale è da mettere in conto! Io cerco di tenerla bene, di non affaticarmi o lanciarmi in prodezze da correre rischi, sarebbe veramente un sogno se mi durasse per tutta la vita, ricordo quell’intervento e il periodo successivo con angoscia, rifare l’esperienza è l’ultima cosa che vorrei.

Ecco quindi che un festeggiamento la protesi se lo meritava proprio: eravamo in montagna, siamo andati a mangiare al ristorante.

Ricordavo che per i dieci anni di protesi neppure ci feci caso, era la terribile estate del 2012, con la suocera ammalata in casa, poi all’ospedale…

Ma stavolta la ricorrenza non volevo proprio passarla sotto silenzio!

 
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INTERCITY

Post n°1827 pubblicato il 18 Giugno 2022 da atapo
 
Tag: viaggi

VIAGGIO LENTO

 


 

Ieri sono stata a Bologna. Giusto una scappata, praticamente l’arrivo per l’ora di pranzo (non mi lascio sfuggire l’occasione di una trattoria, un piatto di lasagne squisite e un cream caramel sublime), poi il pomeriggio e il ritorno in serata. Tutto deciso pochi giorni fa, dovevo incontrare persone a un evento, per una futura possibile iniziativa sul mio libro autobiografico… ma non voglio dire oltre sull’argomento, è tutto ancora agli inizi e nebuloso, forse non se ne farà nulla, per lo meno ho ritrovato amici e ho conosciuto nuove persone simpatiche.

Il motivo per cui ora scrivo è un altro, ha a che fare col viaggio-trasferimento, in particolare quello del ritorno. Il caso fortunato ha voluto che pochi giorni prima del fissare questo appuntamento, sia Trenitalia sia Italo mi avessero mandato le solite periodiche offerte per forti sconti sui viaggi del prossimo periodo… offerte che quasi mai avevo utilizzato, perché si sa che i miei viaggi sono col contagocce. Invece ora sono capitate proprio a proposito e riuscivo ad avere biglietti a prezzi molto inferiori, davvero una pacchia. C’erano da considerare gli orari, soprattutto quello del ritorno, abbastanza tardi per stare tranquilla di non dover fuggire a Bologna di corsa verso la stazione. Così esplorando il sito di Trenitalia ho scoperto che alle 20.04 da Bologna partiva un Intercity, forse l’unico della giornata. Residui di una ferrovia quasi preistorica, di Intercity non ce ne sono quasi più, almeno sulle linee principali, tutto è diventato più rapido e con l’alta velocità delle Frecce Firenze-Bologna si fa in poco più di mezz’ora. Stavolta fretta proprio non ce l’avevo, l’orario di partenza mi andava benissimo, non mi importava poi se il viaggio durava un’ora e venti, porto sempre con me un libro da leggere. E col prezzo così basso, lo sconto ulteriore di cui disponevo… mi sono tolta la voglia di viaggiare in prima classe con meno di 10 euro!

Intercity… qualcosa che mi riportava al passato… ed è successo qualcosa che non avevo previsto.

Il ritorno con questo treno, iniziato con 20 minuti di ritardo che non mi hanno affatto sorpreso, anzi avevo messo in conto tale eventualità, mi ha fatto fare un viaggio nel tempo.

Mi sono sorpresa a pensare da quanti anni non prendevo l’Intercity, che viaggia sulla linea che non è solo gallerie, ma ti lascia ammirare l'Appennino.

A quei tempi sapevo a memoria i paesi e i paesaggi e li riconoscevo al volo: all’uscita di ogni galleria l’abitudine mi faceva capire subito in che punto eravamo, poi c’era la sottile ansia durante la galleria lunghissima, coi truci ricordi degli incidenti e degli attentati.

Ho ripensato alle occasioni in cui viaggiavo così: nei tempi lunghi della mia tesi i frequenti pomeriggi Firenze-Bologna e ritorno per incontrare il professore che mi seguiva; negli anni precedenti a quelli i viaggi per dare gli esami universitari, per le iscrizioni e la ricerca dei programmi d'esame, lo stress di quelle fatiche di studio che si sommavano alle fatiche di famiglia e del lavoro...

Appena in pensione ci furono i tanti viaggi Firenze-Ferrara negli ultimi anni di vita di mia madre, viaggi sempre più tristi... E quelli successivi alla sua morte, per svuotare la casa, tra nostalgia, dolore e ricordi.

E ancora, prendevamo gli Intercity notturni con le classi per i viaggi-scambio in Francia, risentivo il chiasso dei bambini emozionati, anche agitati all'inizio con la sistemazione negli scompartimenti e i bagagli dappertutto, per alcuni era il primo viaggio in treno e senza genitori... anche noi insegnanti eravamo un po' emozionati per l'avventura, ogni volta diversa: si apriva per loro e per noi una settimana che sarebbe stata ricca di esperienze indimenticabili.

Così il viaggio è volato senza che avessi bisogno di aprire il libro per leggere, guardavo dal finestrino a riconoscere i paesaggi familiari e a rievocare anche un po’ alla rinfusa tanti ricordi della mia vita. La luce del lungo tramonto sereno di giugno mi ha consentito questo viaggio nel tempo fin quasi all’arrivo a Firenze, a un presente ormai immerso nel buio notturno di una serata caldissima.

 
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PROGETTI ?

Post n°1826 pubblicato il 16 Giugno 2022 da atapo
 
Tag: cronaca

AVANTI E INDIETRO

il mio paese sulla montagna pistoiese

Ancora non si sa niente, non si può decidere niente. La revisione del camper è stata fatta, il risultato è che si devono cambiare le gomme: non è prudente avventurarsi in viaggi con quelle montate, sono troppo vecchie.

Così ora il marito deve cercare le gomme nuove (confronto prestazioni, prezzi ecc. tutto on line), poi trovare l'officina, farle procurare, fissare l'appuntamento per il lavoro...

Giorni e ancora giorni.

Nel frattempo a Firenze si bolle, allora andiamo in montagna, tre, quattro giorni, poi si torna, ci sono varie incombenze in città, per fortuna il viaggio dura meno di un'ora.

Lassù si sta bene, è fresco ed è tutto riposo per me, perchè non ho un computer mio, solo il cellulare per leggere la posta, le ultime notizie di facebook, qualche telefonata o messaggio ad amici e amiche. E per questi spostamenti sono da organizzare nei tempi giusti le provviste, le lavatrici, i bagagli da spostare...

Lassù leggo, almeno finisco qualcuno degli innumerevoli libri intonsi della mia biblioteca, anzi, ho pensato che, ora che qualche armadio è sistemato e chiuso, ne porterò là un bel po', di quelli più... narrativi e leggeri, proprio da vacanza.

Sollecito il marito affinchè finisca la camerina col lettino singolo, così spero che mio figlio ci lascerà finalmente Riccardo per qualche giorno.

Intanto però il mare si allontana sempre di più!

E si sta avvicinando un altro "incubo": a mio marito il 27 luglio scade la patente: dovrà rifare la visita medica. Quando? Impossibile saperlo, lui ha presentato la documentazione molto per tempo, come gli era stato consigliato cinque anni fa, quando per il precedente rinnovo si era mosso all'ultimo momento ed eravamo rimasti senza patente per alcuni mesi e fu una tragedia!

Questa volta i documenti ci sono, la richiesta è partita, ma... c'è il covid! Tutti questi tipi di prestazioni hanno ritardi spaventosi, ne leggiamo sui giornali, si rischia di aspettare mesi su mesi prima di essere chiamati. E nel frattempo? Mezzi pubblici e taxi.

Se non riusciamo ad andare al mare e a rientrare per il 27 luglio... Fine dei progetti di viaggio estivi, oppure tutto da reinventare.

E' mai possibile che ultimamente quasi tutte le estati ci sia da combattere per un po' di viaggetti e un po' di mare? E non aggiungo altro per ora, accontentiamoci della salute.

 

 
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MA E' GIA' ESTATE ?

Post n°1825 pubblicato il 05 Giugno 2022 da atapo
 
Tag: cronaca

GIUGNO CHE SEMBRA LUGLIO


"Amicizia" di Eduardo de Filippo

E anche maggio è volato. I miei buoni propositi di stancarmi un po’ meno dopo lo spettacolo di Brecht non li ho molto realizzati: ho preparato quelle presentazioni del libro all’evento del quartiere, al CIDI mi hanno coinvolto in un convegno nazionale on-line in cui dovevo parlare della mia esperienza come insegnante nel laboratorio extracurricolare di teatro in francese. Dicevano che quest'anno doveva partecipare anche il nostro gruppo di studio sull'intercultura, che ognuno di noi aveva qualcosa di interessante da trasmettere ad altri... Ho aderito senza molto entusiasmo, ormai sono passati anni dal mio lavoro di insegnante, inoltre quella era un’esperienza particolare che secondo me non si può liquidare in 15 minuti di bla bla davanti a uno schermo, senza il tempo e il modo di approfondire in risposta alle eventuali domande degli ascoltatori; ho lavorato a lungo a preparare quella relazione, cercando i punti essenziali, la documentazione indispensabile, da materiali che avevo riposto nell’armadio da anni, semplificando, tagliando… e alla fine non sono rimasta soddisfatta di come si è svolto l’intervento, in così poco tempo (e interruzioni per inconvenienti tecnici) mi pareva non fosse esauriente a far capire il valore e, soprattutto, la riproducibilità in altre situazioni di un progetto simile. E non vedere in faccia chi mi ascoltava non mi dava il riscontro dell’attenzione, interesse e partecipazione. Vabbè. Molta fatica, risultati quantomeno dubbi. Spero che sia l’ultima volta che si facciano convegni online e magari anche l’ultima volta in cui mi chiedono di partecipare: da otto anni ormai sono completamente al di fuori dalla scuola!

Poi c’è stata l’ultima fatica teatrale: i “ragazzi over 65” hanno messo in scena alcuni atti unici, io ero in “Amicizia” di Eduardo de Filippo. Anche se è stato impegnativo, con necessità di prove aggiuntive per migliorarci al massimo (ma per fortuna, essendo tutti pensionati, si potevano fissare in orari decenti e diurni), mi sono molto divertita. Siamo andati in scena il 27 maggio, proprio all’inizio del gran caldo: era stata un’ottima intuizione di chiudere il percorso teatrale entro maggio, dato che alcuni poi partivano già per viaggi, da bravi pensionati.

Nel frattempo abbiamo avuto occasioni di procurarci alcune cose che occorrono nella casa in montagna, allora vai, giornate a girare, a prenderle, a portarle su… c’era anche un divano, dono della mia regista anziana che sta cambiando arredamento in una delle sue case.

E assaporato il clima più favorevole che c’è ora in montagna ci siamo già ritornati e restati per tre giorni, fra un impegno e l’altro. Lassù, dopo aver scaricato le innumerevoli mercanzie che portiamo ogni volta, mi riposo davvero, non svengo per il caldo (alla sera: felpa), leggo finalmente un bel po’ di libri, di romanzi. Ora sono con “La guerra dei figli” di Lidia Ravera, in tre giorni in montagna ne ho letto metà.

Il caldo forsennato mi dà la sensazione di essere già avanti con l’estate, luglio inoltrato, mi stupisco quasi che siamo ancora qui e non in qualche viaggetto.

Questo argomento è ancora un grosso punto interrogativo. Mio marito è riuscito a ridursi all’ultimo per fissare la revisione del camper, quando ormai l’officina era strapiena di appuntamenti e ce lo ha fissato per il 10 giugno, fino ad allora meglio non usarlo, ci sono alcune cosette da controllare. Tocchiamo ferro che tutto poi si sistemi in fretta, che si possa metterlo in strada… verso il mare! Io avrei preferito poter partire appena finito l’ultimo spettacolo, per essere ora già coi piedi a mollo.

Ho una voglia folle di mare, ma leggo nei siti e pagine di camperisti che i prezzi in campeggi e aree di sosta sono saliti alle stelle e che sulle coste da molte parti è già tutto esaurito, pare che il covid abbia “lanciato” la moda del camper, piccola casa indipendente che isola da contatti rischiosi. Così chissà cosa ci toccherà, se riusciremo a vedere il mare…

Nei prossimi giorni dobbiamo fare quindi un po’ di progetti per l’estate, confrontarci anche coi figli, se e quando avranno bisogno di babysitter… penso che in ogni caso sarà bene preparare vari piani d’azione, quello A, ma forse non basterà soltanto prevederne uno B, le sorprese posso essere tante…

Io, per ora, fino al 10, vivo giorno per giorno, sopravvivendo al caldo con l’aiuto della ginnastica in piscina.

 
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