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VITA D'AGOSTO

Post n°1625 pubblicato il 16 Agosto 2019 da atapo
 
Tag: cronaca

SILENZIO E VUOTO

 

Ferragosto nella periferia fiorentina


Gli aspetti cittadini positivi della (mia) settimana di Ferragosto sono i seguenti:

le strade sono vuote, pochi veicoli passano, i pedoni riescono ad attraversare senza attese interminabili davanti alle strisce pedonali, anzi, ci si può arrischiare all'attraversamento anche fuori dalle strisce;

gli autobus sono pochi, è vero, ma se si conoscono gli orari si può stare certi della puntualità, il traffico è scarso, inoltre non sono mai affollati, c'è l'aria condizionata, i pochi passeggeri che salgono scambiano un BUONGIORNO con l'autista... è quasi piacevole e ci si può fingere turisti ad attraversare la città sul bus;

nel centro di Firenze i percorsi classici sono affollati dai turisti accaldati, ma un "indigeno" sa come evitarli il più possibile, sfrutta stradine alternative e, cosa importante, ombreggiate: per godersi musei e monumenti l'indigeno usa i mesi invernali;

molti negozi sono chiusi per ferie, è vero, ma per la sopravvivenza quotidiana i supermercati sono sempre aperti e anche belli freschi di aria condizionata, invitano a prolungarvi la sosta, non c'è neppure tanto intreccio di carrelli, i tempi si distendono, si scoprono prodotti a cui non avevamo fatto caso, si riescono a leggere con calma le etichette.

Nella mia periferia in più c'è il silenzio: le palazzine e le casette unifamiliari si sono svuotate, passano poche auto, insistono a cantare i piccoli uccelli nascosti tra i rami frondosi, i piccioni, le cornacchie e i gabbiani.

Abito vicino all'aeroporto, ci sono le ore di punta in cui passano gli aerei e il corridoio d'atterraggio è spesso su casa nostra: si susseguono rombi che durano meno di un minuto, si sentono ora con le finestre aperte (ma spesso stanno chiuse per il caldo), ma non mi disturbano, l'aereo mi dà la sensazione emozionante dei viaggi, dei nuovi territori, delle avventure...

Quest'anno per me nessuna avventura estiva: è sufficiente l'avventura di sistemare quella casa in montagna, che tocca più mio marito in pratica, e che mi lascia sola per parecchie ore durante le giornate, quando lui va su. Questo non è affatto un male, è un tipo di libertà da apprezzare: disporre di spazi e tempi tutti miei, non accadeva da tanto.

Lui non ha mai voluto andare in giro per Ferragosto, troppa confusione, finiva che si restava a boccheggiare tappati in casa, nemmeno un ristorante o una gelateria. Quest'anno la casa è quella in montagna, almeno è al fresco.

Così ieri sono andata con lui, tanto per stare in compagnia, aveva detto che doveva fare lavori in cui avrei potuto aiutarlo. Il viaggio è stato un po'... incolonnato, ma temevamo di peggio, lassù la trattoria preferita aveva posto per noi anche senza prenotazione: c'erano tante feste e sagre nei paesi attorno e i ristoranti "seri" erano quasi vuoti.

Prima dei lavori in cui l'avrei aiutato doveva però fare altro, così ho sistemato una delle poche seggiole già pulite nello spiazzo dietro alla casa, tra sole e ombra, sul limitare del bosco e mi sono immersa nella lettura di un libro. Si stava benissimo, il silenzio era rotto solo dal fruscio del vento, dai canti sommessi degli uccelli, da musiche lontane provenienti da una festa organizzata su un prato da un gruppo di famiglie con tanti bambini. Non mi disturbava quella musica insieme alle voci dei bimbi, anzi mettevano allegria, dava un'impronta di gioia alla giornata festiva.

Il libro l'ho quasi finito di leggere, il tempo è volato, mio marito non ha avuto bisogno di me perchè il lavoro precedente gli è durato più del previsto: come al solito, non riesce a valutare i tempi necessari. Ci ho guadagnato io, che ho goduto di un vero relax. Lavorerò ad aiutarlo la prossima volta, forse domani.

Intanto, osservando e valutando le misure di pareti e mobili e l'ingombro delle porte, ieri mi sono accorta che una credenza e un divanetto andrebbero meglio sistemati esattamente dalle parti opposte a come sono stati collocati per ora. L'ho fatto notare a mio marito con misurazioni esatte e molta cautela: è molto suscettibile quando propongo modifiche in corso d'opera!

L'ha presa abbastanza bene e ci toccherà fare un "girotondo" di mobili... quando avrà finito l'impianto elettrico, perchè ora il pavimento è tutto pieno di fili e aggeggi vari.

Non è stato affatto un brutto Ferragosto quest'anno, per me.

Oggi sbrigo faccende qui in casa a Firenze, approfitto della tranquillità per scrivere, dato che sono sola. Domani ripartirò per la montagna: alla sera da quelle parti ci sarà anche una sagra interessante, si potrà cenare...

Ferragosto tra i boschi

 
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