Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Messaggi di Novembre 2018
NONNI BABY SITTER
Quando il nonno e la nonna diventano babysitter a volte se ne sentono delle belle…
Una delle maestre di Diletta, 4 anni, partecipa agli scioperi spesso, per cui la bambina esce prima da scuola o entra dopo e in queste ore extra ci siamo noi nonni. Se esce prima pranza da noi, come è capitato oggi.
Diletta è una buona forchetta, ha spazzolato pasta al ragù, 2 polpette con piselli, un po' di fagioli bianchi e una grossa susina, l'ultima della stagione. I dolci mia figlia glieli fa mangiare solo per colazione, oggi il nonno le ha chiesto quali dolci prepara la sua mamma, che spesso fa ciambelloni o cose simili, anche per consumare in modo alternativo la cioccolata di cui sono tutti golosi.
Diletta ha pensato un po' poi ha cominciato l'elenco: -Mamma fa il tiramisù, il tiramigiù…
Quando siamo reclutati per andare a ritirare tutti da scuole ed asili a mio marito tocca aspettare al pulmino i due più grandi e riaccompagnarli a casa. L'ultima volta Martino ha chiesto: -A che ora torna oggi la mamma?-
-Tardi, ha una riunione al lavoro.-
-E il babbo?-
-Tardi anche lui, è andato all'assemblea dei genitori al nido di Cesare. Oggi voi state con noi nonni.-
-Ah, allora stasera dobbiamo stare molto tempo col vecchiume!-
Martino si sta avvicinando all'adolescenza...
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L' EMOZIONE DELLE PRIME VOLTE
Telemaco Signorini, bambina che scrive
Con un po' di disappunto noto che non riesco a tenere il passo come vorrei in questo blog, non dico di scrivere tutti giorni... ma che i giorni della settimana volino tanto in fretta ed io sia ben bene impegnata proprio mi dispiace.
L'avevo detto che era un periodo così. Peccato perchè di novità ce ne sarebbero e anche positive.
Almeno due di queste "buone novelle" posso però metterle insieme, qualcosa in comune ce l'hanno, e allora questo post sarà DOPPIO, perchè di PRIME VOLTE ultimamente ce ne sono state due.
LA PRIMA VOLTA nella casa in montagna da padroni: che emozione infilare la chiave nella toppa e aprire la porta... Dentro in verità di emozione ne resta poca, perchè c'è parecchio da fare, però possiamo passare in rassegna con calma i mobili che ci hanno lasciato, sono parecchi ed anche messi abbastanza bene, non avremo molto da sostituire o integrare, questo è un valore aggiunto. Ci sono anche stoviglie, quadri alle pareti, una decina di borse e borsette... tutto questo alla prima impressione un po' mi inquieta, ora che coi mercatini sto diminuendo l'ammasso di eredità dei suoceri che non mi arrivi in aggiunta questo tipo di eredità di montagna! Ma no, la maggior parte degli oggetti continueremo ad utilizzarla noi, faremo a meno di comperarli.
Nella casa abbiamo dato appuntamento ai muratori, così abbiamo definito i lavori da fare, tutti quelli possibili coi nostri risparmi, quest'inverno non andremo nemmeno in viaggio al caldo, vogliamo mettere tutto nei restauri della casa. Cominceranno verso marzo, ora c'è il rischio di restare bloccati dalla neve e dicono che per giugno avranno finito, speriamo davvero! Intanto noi dovremo preparare i permessi edilizi, finire di svuotare ciò che non ci serve e prendere confidenza col paese e con gli uffici comunali. Confesso che non vedo l'ora che finisca questa ondata di pioggia per tornare lassù un altro giorno a... darci da fare, a prendere sempre più possesso di quelle quattro mura, insieme al prato e al bosco ora non praticabili, ma sempre belli anche solo da vedere, sognando le prossime estati...
LA PRIMA VOLTA, cioè la prima lezione, del corso di scrittura creativa sull'autobiografia: ero molto emozionata, non avevo idea di come potesse funzionare. L'insegnante è simpatica, molto loquace, abbiamo riempito quelle tre ore raccontando di noi: ha voluto che ognuno si presentasse abbastanza dettagliatamente, insomma un'autobiografia a voce! Così ho scoperto che con l'insegnante ho conoscenti comuni tramite il teatro e l'istituto francese, che è la sede delle lezioni. Gli altri corsisti, una ventina, sono tutte donne e un solo uomo, come al solito le donne sono predominanti in questi corsi, ci si potrebbe chiedere perchè... Tutti siamo abbastanza anzianotti, di varie provenienze, anche dall'estero. Molti hanno già scritto, già pubblicato... sono curiosa di come proseguirà.
Intanto è già successo ciò che mi mette un po' in crisi: "Vi dò dieci minuti per scrivere ciò che vi viene in mente guardando questa vignetta" e io mica è detto che in dieci minuti riesca a produrre qualcosa di compiuto, ho bisogno di meditare, di rivedere, spesso di correggere, sono un Toro, vado a rilento a riscaldarmi... Così ho terminato mentre i primi leggevano già a voce alta le loro composizioni. Comunque ciò che ho scritto è stato accolto positivamente e per stavolta è andata!
E mi mette un po' in agitazione anche avere i compiti per casa, già dobbiamo presentare uno scritto per la prossima volta. C'è una settimana di tempo, è vero e questo dovrebbe rassicurarmi, ma i giorni volano così in fretta e così pieni di impegni! Io non riesco a scrivere poche righe alla volta, se mi metto al computer entro nella storia e... devo andare avanti, possibilmente fino alla fine o ad un punto ben definito, se mi interrompo a metà esco dall'atmosfera in cui mi sono immersa e la volta successiva che riprendo mi ci vuole del tempo a ritrovarla, devo rileggere e ripescare nella mente... Per farla breve, il mio compito a casa l'ho scritto a metà, ora è meglio che qui chiuda e che stasera provi a terminarlo, così mi resteranno due sere prima della consegna per rileggerlo e migliorarlo...
Allora perchè ci vado, se ho tutti questi problemi? Ne avevo voglia di mettermi in gioco in questo campo, mi impegnerò a battermi con onore in questa sfida!
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COME SI DICEVA
Come dicevo alcuni post fa il mese di novembre, iniziato in sordina, si sta svegliando e acquista velocità.
Così ieri sera controllando l'agenda della settimana che va a incominciare ho scoperto con sgomento che ci sono nero su bianco impegni importanti e irrinunciabili in ogni giorno, qualche volta anche due al giorno da incastrare in modo da restarne indenni. Alcuni in scaletta da tempo, altri imprevisti e improvvisi come succede di solito nei periodi più incasinati. Fra questi il dentista: mi è saltata un'otturazione, è urgente provvedere e le sedute probabilmente invaderanno almeno la settimana successiva.
E quando andare a fare la spesa grossa, ora che occorre un po' di provvista detersivi per la casa in montagna? Mah! Il marito è sempre riluttante, va acchiappato e blandito…
Ma proprio lui comincia ad insistere perchè organizziamo una nuova cena con la “famiglia perfetta”: abbiamo dell'altro cinghiale proveniente da cognato4 che ingombra mezzo congelatore e il marito quando vede il congelatore affollato rasenta la crisi isterica.
E incombe l'avvio della macchina parrocchiale natalizia, che gli telefonerà per commissionargli la preparazione di biglietti e volantini, oltre a riunioni varie, sempre naturalmente con avvisi e convocazioni all'ultimo minuto a cui lui DEVE rispondere sempre “sì, agli ordini”.
Almeno questa settimana però abbiamo fatto finta che non esista il venerdì 23: abbiamo da tempo fissato un incontro a Bologna con la coppia dei nostri amici per visitare la mostra di Mucha e per quel giorno non ci saremo per nessuno. Anzichè black friday, vorremmo che per noi fosse un rose friday di relax!
Per tutto il resto cercherò di superare al meglio i prossimi giorni… e che mi rimanga energia sufficiente per le sfide che verranno!
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DANCE !
Nel gruppo teatrale “Ragazzi over 65” ad ogni incontro facciamo un po' di laboratorio: ginnastica (dolce, per carità, che non ci spezziamo!) e giochi teatrali di ogni genere. Sono giochi che ci… mettono in gioco per superare timidezze e timori, sono di mimo, di improvvisazione, di allenamenti verbali, li propone la giovane regista, quasi tutti funzionano a tutte le età: ne proponevo anch'io quando facevo i corsi coi bambini di “teatro in francese”.
Ieri abbiamo fatto questo gioco: tutti in cerchio, la regista metteva una musica diversa per ognuno di noi in successione, noi sulla musica dovevamo inventare dei movimenti che tutti dovevano imitare.
In poche parole, si doveva ballare, imitando, certo, ma sempre ballo era perché ognuno si creava le sue variazioni…
Ci siamo divertiti moltissimo.
Mentre ballavo (da tantissimo che non lo faccio), mi sono venuti in mente anni tanto lontani, quando ero adolescente e andavo a ballare, a Bologna, nei pomeriggi della domenica o alle feste delle scuole, o nelle festine in casa degli amici… erano i mitici anni '60 ed io ero scatenata…
Ieri non ero più coi miei amici vecchietti, ma con i ragazzi che allora ballavano con me, che mi piacevano…
Sarà perché ultimamente ho rievocato queste cose nella corrispondenza con amicizie ritrovate… mi sentivo così tornata indietro nel tempo…
Che nostalgia!
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CE L' ABBIAMO FATTA
montagna pistoiese
Quasi un anno fa cominciammo le nostre ricerche sull'Appennino tosco-emiliano di una casetta da comperare, i (pochi) fedeli lettori ne hanno seguito vicende e vicissitudini...
Dalla mezza estate non avevo più scritto nulla: ci eravamo arresi? No, lentamente qualcosa andava concretizzandosi, mi ero ripromessa, per scaramanzia, di tacere fino alla conclusione.
E ora, finalmente, POSSO PARLARNE!
La casa è nostra, abbiamo le chiavi in mano e il conto in banca semisvuotato! Ecco ciò che mi agitava ultimamente, all'avvicinarsi del giorno del contratto,con qualche ansia: andrà tutto liscio? Avremo fatto un buon affare? Perchè non è un passo da poco...
L'avevo trovata io su internet, da un privato, quindi senza l'agenzia a far da mediazione e a richiedere la percentuale. Il prezzo molto basso in rapporto alla casa mi aveva attirato, la padrona onestamente aveva subito detto che c'erano dei lavori di ristrutturazione da fare (ciò che avremmo voluto evitare), avevamo concordato una prima visita più per fare una gita in montagna che per grande convinzione.
A vederla ci è piaciuta proprio, anche se ci pareva un po' grande: due piani e un ultimo piano a mansarda, in ogni piano tre stanze, nei primi due il bagno. Però è costruita molto bene, con scale ampie, la possibilità di isolare ogni piano... io ci ho visto subito il piano terra per noi e un piano per ogni figlio e famiglia. Fuori ha uno spazio tutto attorno, un pezzo di bosco appena dietro e un prato con qualche albero da frutto sul davanti, appena al di là della strada, che comunque è una stradella a fondo chiuso e pochissimo trafficata. In quella prima visita commentavamo coi padroni dei restauri necessari, ci vorrebbe una ditta seria di muratori a cui affidarli con la garanzia che lavorino bene...
Ma noi una ditta simile la conosciamo! Ci hanno già ristrutturato la casa in cui stiamo ora! Chissà se lavorerebbero anche lassù in montagna... Perchè mi era venuta un'idea: la casa costa poco, se con la quota che serve alla ristrutturazione ce la facessimo, dopo avremmo senz'altro un investimento interessante, oltre allo spazio per tutta la famiglia.
Facemmo un secondo sopralluogo coi nostri muratori: in effetti l'edificio è valido, i lavori non troppo complessi, si parlò di preventivi... forse ce la potevamo fare!
E qui settimane di dubbi e ripensamenti: rimetterci coi muratori tra i piedi... ma ne valeva la pena...
...però effettivamente quella casa aveva TUTTO ciò che da tanti mesi cercavamo!
Si trova sugli 800 metri in un paese lungo una vallata della montagna pistoiese, da Firenze si raggiunge in meno di un'ora, volendo c'è la corriera che passa vicino casa nostra a Firenze e porta lassù. E' in paese, ma in una via un po' defilata, molto tranquilla, il paese è abbastanza grosso da avere tutti i servizi, ma non troppo famoso da subire in estate invasioni di villeggianti. Attorno tanti boschi, nel raggio di non molti chilometri ci sono altri paesi simili, tutti graziosi: non ci si annoia di certo!
Così pian piano gli aspetti positivi si consolidavano, di negativo restavano solo questi restauri da fare, ma dei nostri muratori ci possiamo fidare, sperando che la sistemino per l'estate prossima.
Allora, dopo averne ragionato a lungo mentre in agosto viaggiavamo lungo la dorsale appenninica, abbiamo deciso, contrattato ancora sul prezzo... ci siamo venuti incontro a metà strada.
Ci sono stati documenti catastali da controllare, tempi tecnici vari, poi finalmente da ieri la casa è nostra!!!
Ultimamente tutti coloro con cui ne abbiamo parlato ci hanno confermato che è stata una buona scelta per la posizione: è una zona che ha buone potenzialità, darà un valore aggiunto al nostro investimento.
Ora sono più tranquilla? Mica tanto... ora si deve partire con questi lavori di ristrutturazione e, per esperienza, non sarà una barzelletta.
Intanto da Leroy Merlin mi sono già innamorata di un tipo di mattonelle che vedrei bene nell'unica stanza in cui c'è da rifare il pavimento... eccole:
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IL MESE CHE SCIVOLA VIA
"Un mese che scivola via troppo in fretta"
Questa è l'immagine mentale che ho del mese di novembre: da tantissimi anni, ancora da quando insegnavo, di solito ottobre non finisce mai, quel giorno trentunesimo è come se dilatasse il tempo a disposizione, si fa tanto in ottobre, si ha un certo vigore forse ancora residuo dell'estate. Poi ecco novembre, con l'impegno di continuare con lo stesso ritmo, ma chissà perché, forse il freddo che un po' intorpidisce, senz'altro questo buio che anticipa sempre più e che sembra rubare ore alle giornate, gli impegni sembrano affollarsi e attorcigliarsi finché… in un attimo è già l'ora di organizzarsi per il Natale e compagnia, ora mi dico “c'è ancora tempo” e in un battibaleno mi sorprenderò a dirmi “accipicchia, ci siamo già”.
Insomma, novembre non mi piace. Pensare che c'è pure il mio onomastico, ma non mi basta, tanto qui da noi l'onomastico non è certo una festa in evidenza.
Nella mia vita è stato un mese ambiguo: da giovane alcuni amori sono nati o si sono consolidati in novembre, sospirando sui libri di scuola aperti per le interrogazioni o passeggiando nei pomeriggi sotto i portici bolognesi che già trattenevano nebbie e umidità padana. Questi sono ricordi dolci, ma non bastano.
Ho avuto, da adulta, perdite dolorose di persone in questo mese.
Da quando sono entrata col cuore e non solo con l'anagrafe in questa mia Firenze, novembre è stato il ricordo della tragedia del 1966 e altre volte si è rinnovata l'ansia per l'ingrossarsi improvviso dei fiumi e il guardarsi intorno, in casa, pensando a cosa portare in sicurezza ai piani alti…
E proprio in novembre cominciò quel lungo periodo tragico con la vicenda di mia suocera, che non potrò mai dimenticare perché mi ha segnato nel profondo e che viene costantemente rinnovato ogni anno dal fatto che il 25 è la giornata contro la violenza sulle donne e per tutto il mese questo dramma è più che mai tenuto in evidenza. Metto anch'io la spilla col fiore rosso...
Ecco il mio disagio e la mia tristezza che spesso mi hanno portato ad una stanchezza a cui non trovo rimedio. Quest'anno non mi sento stanca, ma siamo solo ai primi giorni del mese, però mi sento già a disagio, ho in me una tensione che controllo a stento.
Credo che il motivo stia soprattutto nel fatto che fra pochi giorni in famiglia ci sarà una scelta e un impegno grosso e definitivo… di cui non ho ancora parlato per scaramanzia… e sarà importante.
E oggi i miei nipotini sono passati dal mio computer a scegliere e scaricare gli schemi da colorare per le loro letterine a Babbo Natale… Nell'occasione ho saputo che il più grande (10 anni il 4 dicembre) è già in contestazione preadolescenziale coi genitori perché vorrebbe tenere i capelli lunghi…
Che dicevo? Il tempo vola...
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Inviato da: atapo
il 26/07/2024 alle 23:10
Inviato da: la.cozza
il 10/07/2024 alle 09:57
Inviato da: atapo
il 23/03/2024 alle 19:21
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 11:02
Inviato da: atapo
il 21/01/2024 alle 23:41