Sconfinando

Ho esitato a lungo prima di decidermi a cancellare l'anodina bellezza dello zero. Mi tocca di darti ragione: sono uno che pesa le parole con molta attenzione. Però non dobbiamo pensare che anche gli altri siano così, anzi, l'uso è spesso avventato e, soprattutto, inconsapevolmente sbagliato. Quindi, prima di farci ferire da qualcuna di esse o di reagire/interpretare qualche altra, valutiamo benevolmente il pronunciante.

Valutiamo, pure, benevolmente il pronunciante, ma usiamo le parole con la massima cura. Non tutti siamo uguali infatti. aura

Grazie, Miti, per permettermi di usare il tuo blog per qualche commento. aura

Quante ferite possono procurare le parole, ferite che di solito ci mettono molto tempo per guarire e delle volte ti segnano per tutta la vita. Buon week end

di solito penso che le parole dette siano quello che sono, cioè la trasmissione di un pensiero da una persona all'altra. faccio fatica a capire che una parola possa avere altri significati da quelli che ha. nella vita però ho capito che è così. e quindi faccio verifiche continue con estenuanti domande. non serve a niente. il problema è non usarle sapendo che stiamo dando loro un doppio triplo significato. il problema parte da noi. forse è meglio prima dire il significato e poi trovare la parola giusta... :-)))

Come fai a dire prima il significato senza l'uso della parola?

adesso m'incasino, allora prima spieghi quello che hai e poi trovi la parola giusta per definirlo. questo volevo dire

La parola è ciò che di meglio abbiamo per trasmettere un significato. Ma siamo tutti diversi nei nostri meccanismi psichici, e non solo in ciò che è più evidente, come sensibilità, maturità, impulsività... Esprimo un MIO significato per mezzo di una parola del mio vocabolario (magari una più corretta esiste, ma non la conosco, e pur ciò potrebbe non bastare), e l'altro da quella parola capisce il significato SUO per quella parola. Scegliendo tra ostriche e salsicce opterei per le seconde, e per qualcuno sarebbe una bestemmia, mentre è invece una questione di gusti, sensibilità, varietà umana, ignoranza (legittima). Con ciò non intendo che un fastidio non vada espresso, cosa che poi rientra in tutto questo discorso.

mi potresti definire il significato delle parole " ostriche" e "salsicce"? Per me ciascuna di loro è troppo vaga.:) Era un esempio per dichiarare il mio accordo con te, of course.

L'importanza delle parole è grande sempre. In questa realtà virtuale la parola è l'unico mezzo per esprimere ciò che si prova, oltre le musiche e le immagini che si trovano nei blog (spero sia così!). Allora cerchiamo di usare queste parole come qualcosa di prezioso che possa far sentire veramente ciò che noi proviamo. Talvolta si trovano accordi di parole che non hanno nessun significato e suonano, anche, male. Io ritrovo ciò molto spesso. Forse sono io incapace di comprendere! Sì, Miti.Hai ragione. Attenzione, rispetto e moderazione per alcune parole. Buon sabato. Con un sorriso. aura

Esistono significati assoluti e significati relativi, moderati e modulati dal sentire di ciascuno. "sempre" e "mai"mi piacerebbe fossero assoluti, ma il mio sempre forse diventa un qualche volta nella percezione altrui. E allora tra parola e significato finisce per esserci l'intermediazione del sentire. Ed è lì che la comunicazione gioca la sua partita più difficile.

Ogni parola ha il suo significato che possiamo leggere sui dizionari (significato oggettivo). Ogni parola assume diverse accezioni derivate da un differente sentire (significato soggettivo). E' vero, anche secondo me, che le diverse interpretazioni delle parole danno alla comunicazione la sua più grande difficoltà. Per te, Miti, "mai" è assoluto, è mai, per altri "mai" è talvolta. Identico discorso, anche, per "sempre". Io tendo ad usare pochissimo "sempre" e "mai". I significati di tutte le parole parole possono cambiare, in noi, nel corso della nostra vita per il mutare di noi stessi ed del nostro sentire. Grazie, Miti. aura

Sono, proprio, stanca perchè sono tornata da poco da un party. Mi è sembrato che le persone parlassero la lingua di coloro che non si comprendono per nulla. Per esempio mi è sembrato di assistere al colloquio di persone affette da demenza senile che parlano tra di loro: ognuno segue un suo filo del discorso, e così, è come se fossero sordi. Sarebbe stato più salutare usare il silenzio. Ci sarebbe stato meno rumore! aura

Ti dissi …/…mille e più parole …/… e tu sembravi impaurita; …/… ma, guardandoci negli occhi …/… nell’incrocio di nostre dita …/… ne ho percepito il profumo …/… di ogni sillaba …/… come note d’un canto..../… ___kruunu

Accordi armonici di parole di cui si sente il profumo, la musicalità, quindi, anche, la "bellezza" di ogni sillaba divenuta una nota di un canto che si ode solo dopo che...gli occhi di una persona si fissano negli occhi di un'altra e la loro pelle si tocca nell'intrecciarsi delle loro dita. Tutto questo avviene dopo atti che sono legati ad un guardarsi nel profondo, ad un contatto fisico. Prima di ciò...le parole possono dare paura, emozioni non sempre vere e vive. Il potere dell'uso dei nostri sensi ed un sentimento di amore, di vicinanza portano a comprendere meglio il significato delle parole e a gustare le parole stesse. P.S.Ancora grazie, Miti, per l'uso del tuo blog da parte mia. Con un sorriso. aura

... buongiorno :)

Sono sempre più convinta del rispetto che noi dobbiammo avere per le parole. dobbiamo maneggiarle con estrema attenzione e moderazione, non soltanto per il gusto di parole e parole. ecco questo è un mio pensiero che è sempre più forte nella mia testa. Buon pomeriggio di domenica, Miti. aura