Sconfinando

il bello è che senza discese non esisterebbero risalite e viceversa: è un cane che si morde la coda, anzi se l'azzanna!

Al quinto anno del liceo ho avuto un bravissimo professore di filosofia, materia da me odiata in quel periodo. In uno dei nostri scontri, io convinto della vacuità delle domande del filosofo e della concretezza dell'approccio scientifico, lui pronto a istillarmi i dubbi, mi folgorò con questo concetto: un problema di cui esiste una soluzione non è un problema, perché la soluzione esiste, al più sono io ad ignorarla. Il vero problema è quello che non ha soluzione. E' un problema proporle un caffé?

Creedo sarebbe un problema per me rifiutarlo.

arrivare a questo traguardo ci arrivi. come, non si sa, se ancora con forza in te, non lo sai, andare avanti è obbigatorio... ma il come, non è nei manuali delle giovani marmotte....

Il prblema non ha soluzione quando le equazioni superano di gran lunga il numero delle variabili. Nella vita ogni giorno aggiungiamo una nuova equazione da rispettare. E la variabili non crescono allo stesso ritmo. Ciao.

Sì, ma se riconosci che il problema non ha soluzioni ti tocca accettare la situazione ed è difficile e talvolta ingiusto, per te stesso intendo.

E' quello il traguardo. L'andare avanti. Malgrè tout.

Io sono perfettamente d'accordo con Miti. Il traguardo vero è riuscire ad andare avanti dopo che si è riusciti ad accettare l'idea che non vi è soluzione al problema. Buon fine settimana con un sorriso. aura

Molto significativa la foto, Miti! aura