Creato da SandaliAlSole il 29/07/2005

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Materna.mente

Post n°1262 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da SandaliAlSole
 

Ammetto di non essere sufficientemente serena nel leggere le ultime dalle scuole di questi giorni. Vorrei dire di queste settimane e di questi mesi, visto che non è poi passato molto tempo dal caso dello studente piemontese, dagli abusi nell'anconetano, dalle foto intime distribuite canis porcisque, dallo scalpore suscitato da certi video in onda su YouTube. Telefonini, voglia di protagonismo, mancanza di rispetto di sè e della persona: si può puntare l'indice contro tutto. Tanto tutto ci sta.
Mi domando però quanto si sia sottovalutato prima. Prima, ai primi segnali, alle prime manifestazioni, alle prime intemperanze. Ogni volta gestite come episodi singoli, da stigmatizzare, da riprendere, questo sì, ma mai come specchio di un problema più grande.
Incerta se definirla superficialità o vigliaccheria, nell'ultimo anno mi sono spesso domandata il perchè di questa sottovalutazione. Forse perchè sottovalutare consente di evitare prese di posizione scomode. Consente di fingere che il problema non esista. Consente di tacciare di inutile allarmismo chi il segnale lo lancia. E mettere tutto in un comodo silenzio. L'ho toccato con mano quanto questo silenzio faccia male e come sia difficile il percorso a ritroso.
Soprattutto quanto si sente solo chi subisce, nel timore che qualcosa di davvero eclatante debba davvero succedere per poter essere finalmente ascoltato.

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Commenti al Post:
Materna.mente
stoico.epicureo
stoico.epicureo il 26/01/07 alle 10:55 via WEB
Purtroppo il modo di essere di ciascuno di noi si è evoluto e continuare a pensare che a 13 anni non si sia in grado di discernere tra bene e male o si sia ancora dei bambini, è sbagliato. Oggi i 13 enni sono, sotto il profilo della capacità di intendere e volere, equivalenti ai 20 enni di 30 anni fa. Quindi come tali vanno trattati, il loro ego pretende e cerca cose che noi cercavamo a 20 anni. Per cui è indispensabile ricostruire tutto in funzione di questa verità. Putroppo anche abbassare l'età per il carcere.
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reduced_noise
reduced_noise il 26/01/07 alle 10:56 via WEB
Non ci vuole una tanto maggiore serenità di quella che esprimi qui. Quando un problema si percepisce non si è proprio sereni. Quando non si percepisce, si minimizza fino allo zero.
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reduced_noise
reduced_noise il 26/01/07 alle 11:06 via WEB
Non sono d'accordo con stoico.epicureo (non per polemizzare). Secondo me anche per i ragazzi che fummo noi sarebbe stato facile questo intendere e volere. È più un recitare da grandi, che un esserlo. Quello che manca è il trasferimento, in qualche forma, della difficoltà della vita, la quale difficoltà è all'origine di tutti i codici comportamentali. I ragazzi che fummo, e quelli delle generazioni precedenti, erano generalmente educati in un modo "costipevole". Ed il senso di questa costipazione appariva chiaro ai "costipati" solo dopo, al tempo della maturità. Se togliamo questo modo costipevole (che, per carità, è una cosa affinabile, ma non si può eliminare tout court, per principio) dall'educazione, l'(in)educando impara esclusivamente a fare ed essere quello che "fisicamente" gli riesce. Senza porsi limiti. Poi, però, molti di quei giovani tanto pseudo-svegli, quando vanno a lavorare non riescono a convincersi della necessità/obbligatorietà del lavoro. Tanto per esempio. Si dimostrano delle pappemolli in tutte le situazioni che richiedono spirito di sacrificio. Per cui non li ritengo più sviluppati, ma squilibratamente sviluppati.
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stoico.epicureo
stoico.epicureo il 26/01/07 alle 12:12 via WEB
si hai ragione, noi recitavamo, loro agiscono.
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sblog
sblog il 26/01/07 alle 11:24 via WEB
Sono paternamente molto preoccupato di quello che succede tra i ragazzi, addirittura anche a scuola. I segnali ci sono tutti di un incremento della diffusione di certi comportamenti e consentono di definire il tutto un reale problema di cui occuparsi già da subito, prima di diventare parte lesa. Ognuno per la parte che può svolgere.
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ossimora
ossimora il 26/01/07 alle 12:35 via WEB
Permettetemi di dissentire con tutti (più o meno ...concordo con Red quando parla di "squilibri dell'evoluzione"ma rispetto all'emotività ).Io non mi indignerei più di tanto di quanto accade,anzi mi meraviglio che ancora ci si possa meravigliare.Cara Miti,io credo che non è il silenzio il problema ma l'esatto opposto,la sovraesposizione.Il fare continuamente per ogni scemenza (come spesso si dimostrano essere le vicende "hot" dei ragazzini )delle lunghe chiacchiere spesso del tutto campate per aria.E' capitata una cosa anche a scuola nostra ,la scelta è stata di coinvolgere le famiglie dei due bambini interessati,l'assistente sociale e di ridimensionare fortemente la cosa dandole il valore che aveva fra l'altro ...un gioco di scoperta.Una cosa è il bullismo ed un altra la reciproca esibizione e scoperta ,che è pratica antica come le montagne salvo che ...non c'erano i telefonini e le web cam ee quello è un altro problema
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SandaliAlSole
SandaliAlSole il 26/01/07 alle 12:47 via WEB
Il gioco di scoperta, Antonia, lo abbiamo sperimentato in tanti nella nostra infanzia-adolescenza. Ma un conto è la scoperta e la fisiologica curiosità, un conto è la sopraffazione. L'esercizio della forza. Quel che è accaduto in classe di elena non era un gioco di scoperta e il silenzio delle bambine vittime era paura.
Il fatto accaduto in Sardegna, di nuovo, non è un gioco di scoperta, ma violenza vera e propria. Silvia mi raccontava in questi giorni di alcune cose accadute in classe sua. Loro hanno deciso di parlarne, insieme, in una assemblea di classe. Non credo ai mostri sbattuti in prima pagina, antonia, ma temo altrettanto che in molti casi ci sia una eccessiva sottovalutazione di quanto accade.
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stoico.epicureo
stoico.epicureo il 26/01/07 alle 12:54 via WEB
concordo con MT, ossimora sembra mia madre quando parlava con i suoi amici durante la ciclostilatura dei volantini sindacali nella sala da pranzo di casa mia. A quei tempi avevo 5 anni era il 1972.
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scalzasempre
scalzasempre il 26/01/07 alle 12:59 via WEB
di chi sono figli questi giovani senza più il senso della realtà? è questo che io mi domando. Nessuna accusa ai processi ormai dispersi genitoriali, ma certamente bisogna riflettere come la follia (che non è folie) si sta amplificando in ogni direzione. Forse perchè una vera direzione ormai non c'è la più nessuno. E questa anche se è una mia fissa, un valore oggettivo ce l'ha.
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stoico.epicureo
stoico.epicureo il 26/01/07 alle 15:35 via WEB
Sono figli e basta come lo siamo noi. Se volete vi faccio una piccola analisi statistica che dimostra come la risposta alla domanda chi sono i genitori, spesso spiega il fatto, ma questo non discolpa i rei, o meglio non discolpa chi fa le regole dalla responsabilità duplice di non difendere le vittime e non prevenire e punire il reato.
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pelino55
pelino55 il 26/01/07 alle 13:12 via WEB
Intanto, saluto con stima Antonia e la mamma di Stoico. Sono d'accordo con A. quando dice che è un problema di sovraesposizione, ma non può prescindere dai mezzi con cui questa sovraesposizione si attua: i videofonini e cose del genere. E' il mezzo che "alza il livello" della sovraesposizione e della spinta a globalizzare esperienze che, prima, potevano essere meglio gestite dagli adulti. I mezzi di comunicazione " democratizzati": internet, telefonini, etc, producono l'effetto collaterale di rappresentare per i giovani anche un modo di esprimere che "sfida". Che by-passa qualsiasi mediazione. Temo sarà un problema difficile da gestire, aspettando il primo omicidio su you tube.
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SandaliAlSole
SandaliAlSole il 26/01/07 alle 13:59 via WEB
Sicuramente le mie impressioni sono viziate dall'esperienza personale. E la grande colpa (sì colpa) di scuola e genitori è stata la minimizzazione. Il telefonino, il videofonino sono una parte del problema. Ma se si continua a guardare la parte si dimentica il resto. Vietiamo i videofonini a scuola va bene (aspettando però il primo che viene a parlare dilibertà perosnali e di prepressione), ma siamo sicuri di aver risolto il problema? vedete, posso essere d'accordo con voi quando si parla di sovraesposizione mediatica. Io domando però in tutta coscienza quante volte soprattutto nelle scuole si minimizza, per non prendere posizione. Oppure ci si assolve, dopo aver partecipato a un bel corso di formazione sul bullismo. Le insegnanti di elena li hanno fatti tutti. Iperaggiornate. Come no.
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stoico.epicureo
stoico.epicureo il 26/01/07 alle 15:30 via WEB
Pelino, mamma ringrazia! Ma venendo alle cose concrete. Quello che tu e ossimora citate altro non fa che confermare la mia tesi. Il mondo di oggi è assai diverso da quello di ieri, ergo anche le regole per governarlo e viverci vanno aggiornate. Ti assicuro che quando due esseri umani ti minacciano con una pistola tu hai paura e non fa differenza se chi impugna la calibro9 ha 13 anni o 33, fidati te lo racconto per esperienza personale.
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pelino55
pelino55 il 26/01/07 alle 17:08 via WEB
Vero, ci son passato anch'io. Ma forse non mi sono fatto comprendere bene: io considero la presenza della possibilità di apparire in modo autonomo un'aggravante. Nel senso che questi ragazzi hanno in mano uno strumento che non sanno governare. Gli educatori in senso ampio, genitori, insegnanti, poliziotti, squadroni della morte, qualcosa possono fare di più. Ma temo che il percorso sia segnato.
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ossimora
ossimora il 26/01/07 alle 19:31 via WEB
Mi reinserisco qui...molto raffreddorata:io volevo proprio fare un operazione di "distinguo";fra ciò che è fisiologico e del tutto accettabile e ciò che diventa vera e propria violenza.E' questa differenziazione che i media non riescono a focalizzare spesso,tanto vero che ad esempio se ci si trova "realmente"a vivere degli episodi che finiscono in cronaca urlata ci si rende ben conto dell'allontanamento fra l'accaduto ed il raccontato.non era mia intenzione nè assolvere,nè colpevolizzare nessuno.
Rispondi
 
YORNON
YORNON il 26/01/07 alle 14:52 via WEB
Ciao, posso sapere il tuo fiore preferito?
e il tuo colore?... aspetto qui.
Fausto.
Rispondi
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 26/01/07 alle 14:56 via WEB
Il giallo, senza ombra di dubbio. Quanto al fiore non saprei. margherite, gerbere, tulipani, viole. Non amo le orchidee e nemmeno troppo le rose. Ma dipende dal mio umore :)
Rispondi
 
YORNON
YORNON il 26/01/07 alle 14:57 via WEB
OK.
Rispondi
 
YORNON
YORNON il 26/01/07 alle 15:05 via WEB
PER TE... DIGITA!
Rispondi
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 26/01/07 alle 15:10 via WEB
Ah.. dimenticavo Guido. Giusto ieri ho letto di un tizio che ha messo la propria vita all'asta su eBay. Non credo manchi molto alle morti su youtube.
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pelino55
pelino55 il 26/01/07 alle 17:13 via WEB
e, giusto per curiosità, a che prezzo siamo arrivati?
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SandaliAlSole
SandaliAlSole il 26/01/07 alle 17:29 via WEB
Per ora siamo a 4.500 euro. Una schifezza.
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reduced_noise
reduced_noise il 26/01/07 alle 21:11 via WEB
Tutto sommato sarebbe anche brutto vedersi offrire qualche miliardo di euro, per non avere poi l'opportunità di spenderli. Forte, comunque, anche che qualcuno faccia delle offerte...
Rispondi
 
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