Creato da SandaliAlSole il 29/07/2005

Sconfinando

casualmente

 

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[In]Fedel.mente

Post n°1680 pubblicato il 13 Settembre 2007 da SandaliAlSole

Mi rendo conto di non essere esattamente la più titolata a scriver di questi temi. E mi rendo altresì perfettamente conto che le mie più o meno fondate considerazioni nulla possono rispetto a ciò che è, resta e deve restare un puro atto di fede.
Domani entra in vigore il Motu Proprio Summorum Pontificum con il quale il Papa ha liberalizzato il messale preconciliare. Il che significa che non sarà necessaria autorizzazione vescovile per celebrare la messa secondo il rito vigente prima del Concilio Vaticano II. Che poi in realtà non vi fosse divieto, ma una predominanza della consuetudine della messa conciliare, mi sembra un sofisma da addetti ai lavori.
Quando la notizia uscì lo scorso mese di luglio, come molti, credo, anche io mi soffermai su quell'aspetto della liturgia in latino, che mi ricordava comunque le preghiere biascicate in un'improbabile lingua dalle mie nonne, digiune di lingue antiche, ma ricche di fede.
In realtà la questione non è solo o semplicemente linguistica. E' tutta l'impostazione del rito che cambia, con differenze radicali nel ruolo del celebrante e dei fedeli. Viene meno, di fatto, l'idea assembleare, quel "pregare insieme" che, unito alle preghiere dei fedeli e allo scambio del segno della pace, fa della messa un momento nel quale la comunità si riunisce intorno all'altare, insieme al sacerdote. Nella messa preconciliare il sacerdote dà le spalle alla comunità e dunque si mette idealmente alla guida di essa. Il pastore e il suo gregge. Che deve dunque porsi in atteggiamento di sequela. E, di conseguenza, seguire.
Ed è questa sequela [in]dottrinata che mi lascia perplessa. La fede è un moto dell'anima e non ha bisogno di comprendere, me ne rendo conto. Ma perchè accentuare le distanze?

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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> tema: della messa e di come potrebbe venir detta su dagherrotipi
Ricevuto in data 14/09/07 @ 15:53
faccio parte di quella folta schiera di ragazzi ed ex-ragazzi che sono andati negli scout. anni e...

 
Commenti al Post:
PXlab
PXlab il 14/09/07 alle 06:41 via WEB
la fede è un moto dell'anima ^__^ molto bella come definizione
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 14/09/07 alle 07:32 via WEB
Io sono perplessa ed attonita...Con tutto il rispetto e l'antipatia per questo coltissimo Papa, spero proprio non siano in molti a seguire il suo invito. La Chiesa dovrebbe inventare strategie per radunare più giovani a messa, così non credo si segua la strada giusta...Ne so qualcosa io che già faccio tanta fatica per trascinare i miei figli la domenica, ma si annoiano ed il primo, 15 anni, già non mi segue più...Spalle contro e parole in latino, non credo che capirebbero di più...Ma, si sa, io sono ignorante...(anche se conosco il latino...)
 
 
violetta6.5
violetta6.5 il 14/09/07 alle 10:02 via WEB
E' sottile la differenza che intercorre fra "fedele" e "gregge" ed esprime perfettamente la differenza fra il rito latino e non. Il fedele può esprimersi, il gregge segue semplicemente. Ritengo ciò la maniera migliore per perdere fedeli e non avere greggi.
 
CarloLudovico
CarloLudovico il 14/09/07 alle 11:08 via WEB
Posso sbagliare, ma non credo che la Messa in latino preveda che l'Officiante rivolga le spalle ai Fedeli. Buona giornata
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 14/09/07 alle 11:17 via WEB
copio e cinollo: Il sacerdote celebra il sacrificio eucaristico "coram Deo", ossia rivolto verso il tabernacolo ed all’altare che costituisce la rappresentazione del Calvario. Il celebrante quindi guida il popolo, mentre tutti sono rivolti verso il Santissimo Sacramento. Il celebrante si rivolge invece verso il popolo quando non è all'altare (Kyrie, Gloria, omelia, Credo, benedizione) e dall'altare durante l'orazione "Orate fratres". Il Vangelo viene letto sempre sul lato sinistro dell’altare «in cornu evangelii», mentre l’Epistola sul lato destro «in cornu epistulae».
 
   
CarloLudovico
CarloLudovico il 14/09/07 alle 13:07 via WEB
ho poca pratica della Messa in Latino, evidentemente :-)
 
     
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 14/09/07 alle 13:09 via WEB
anche io, cl :)
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/09/07 alle 11:16 via WEB
invece, secondo me, il rito tridentino (se di quello si tratta, no? non di semplice Messa attuale detta però in Latino) ha un incontestabile fascino misterico che a me piace. oltretutto non capisco quelli che ne hanno paura, come se fosse una specie di morbillo (contagioso) e quindi potesse diffondersi e spodestare la Messa attuale. sarà una scelta e come tutte le scelte, ben venga. maggior libertà, maggior ricchezza.
per te, miti, avrei milioni di cose da dire in proposito (nel senso di arricchimenti della prospettiva, significati e significanti, radici storiche, senso profondo) che non sono ovviamente riducibili al celebrare dando le spalle al popolo o al ruolo di guida. ma mi sa che un commento non è il luogo adatto.:)
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 14/09/07 alle 11:22 via WEB
ben venga qualsiasi spunto alla riflessione, ody. che tu lo voglia fare qui o in altro luogo ti leggerò volentieri.
Sono convinta che la mia sia una semplificazione estrema e ho precisato di non essere di certo la persona più titolata a commentare questo ritorno alla possibilità di celebrare la messa tridentina (sì è quella preconciliare, secondo il messale di Pio V.
Giusto per amore di precisione: io non vi ravvedo un pericolo, sia chiaro. E sono convinta che non è il rito che fa la fede. Ne faccio una questione di comune sentire, in particolare per la parte più "semplice" del popolo dei fedeli, che forse si perde un po' i significati e i significanti.
Grazie per qualsiasi contributo vorrai ancora dare al tema.
 
MacRaiser
MacRaiser il 14/09/07 alle 11:58 via WEB
Fin dalla scelta del nome, Benedetto XVI ha reso palese la sua intenzione di fare inversione a u rispetto alla politica riformatrice di Giovanni XXIII e del Concilio Vaticano II e di smontare, pezzo per pezzo, la politica ecumentica di Giovanni Paolo II. E, passo dopo passo, la direzione diventa sempre piu' palese. Non c'e' da stupirsi dunque, per questo tipo di scelte. Aumentare la distanza che divide la chiesa dal fedele, e la chiesa dalle altre chiese e' esattamente cio' che Ratzinger vuole. Una distanza non in senso orizzontale, chiaramente. Il problema semmai e' piu' nostro, che un po' ci perdiamo a discettar del loro latinorum, dimenticando cosi' di dire una parola su fatti di cronaca molto gravi, volta per volta.. come oggi quelli che riguardano, per esempio, un certo Don Gelmini.. ;)
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 14/09/07 alle 12:45 via WEB
personalmente, mac, il discettar di latinorum è legato a un mio intimo desiderio di capire qualcosa che se non mi tocca direttamente, tocca comunque persone molto vicine a me.
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 14/09/07 alle 13:03 via WEB
Perche', su Don Gelmini e precedenti analoghe vicende hai gia' capito tutto? ;)
 
     
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 14/09/07 alle 13:09 via WEB
No. Ma in questo post e in questa sede, questo è il tema che mi interessa approfondire. tutto qui.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/09/07 alle 13:40 via WEB
Appunto. Il mio parlar di dimenticanza era affabilmente ironico.. e' ovvio che di scelta si tratta.
 
realfreeway
realfreeway il 14/09/07 alle 12:11 via WEB
"Alla parresia della fede deve corrispondere l'audacia della ragione". IV capitolo dell'Enciclica "Fides et Ratio", firmata da J. Ratzinger, il reale estensore da circa 25 anni della parte teologica di tutte le Encicliche. E' questa la continuità che conta, per chi realmente crede alla fede come moto dell'anima, come te, che lo hai scritto, o come me, che la trovo una definizione veramente molto bella, come è stato già del resto scritto nei commenti.
 
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 14/09/07 alle 12:19 via WEB
Mala tempora!
Nella Costituzione "Sacrosantum Concilium", partorita dal Concilio Vaticano II, sulla nuova Liturgia si dice che "La liturgia non esaurisce l'azione della Chiesa... ma ne è il culmine e la fonte". Perciò non si tratta, come dici giustamente, di una semplice questione estetica o di suggestioni evocative sollecitate da coreografie, lingue e melodie.
Per quindici anni, come educatrice Acr nella mia parrocchia, ho cercato di far capire ai miei ragazzi che tutta l'assemblea celebrava il rendimento di grazie e che la funzione del prete era quella di presiedere la liturgia (il termine rito lo lascio alle manifestazioni delle confraternite di tradizione spagnola-aragonese). E ciò in virtù dell'unzione sacerdotale ricevuta da ciascun credente nell'atto battesimale. Art. 48
Fatica sprecata!
La piramide si ricompone (mai per la verità si era trasformata in cerchio!), e i laici (fedeli, a chi e che cosa?) tornano (rimangono) alla base, ricettori e/o semplici esecutori.
Del resto, il Motu Proprio si colloca perfettamente nel percorso di contro-riforma in atto nella chiesa cattolica dal 1978.
Ciao sandal.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/09/07 alle 12:25 via WEB
c'è stata anche una voluta e destabilizzante spinta a desacralizzare la celebrazione liturgica, in molti paesi se non in Italia. provare per credere. spesso negli Stati Uniti non capivo nemmeno se frwquentavo una chiesa cattolica o cos'altro. le motivazioni nascono da lontano, non tutto è controriforma. e poi, bisogna vedere "contro" che cosa. contro certi abusi e contro la perdita del sacro, sono contro anch'io, allora.
 
   
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 14/09/07 alle 12:57 via WEB
concordo con te sulla desacralizzazione. è anche vero che molto si gioca sulle esperienze fatte, tu citi gli usa, io nel cuore ho le liturgie africane e quelle delle ceb sudamericane... forse bisognerebbe anche incrociare le letture delle diverse costituzioni conciliari e non lasciarle a se stanti per comprendere l'azione di annullamento (non superamento o rivisitazione) dei contenuti conciliari messa in atto negli ultimi trent'anni. ciao.
 
     
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 14/09/07 alle 13:32 via WEB
alle mie povere parole e facoltà viene in soccorso uno dei miei maestri:
http://www.cittadelluomo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=28&Itemid=33
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 14/09/07 alle 12:58 via WEB
Contro la riforma liturgica operata dal Concilio Vaticano II, Ody. Piu' semplice di cosi'.. Per gli abusi ci sono mille altri strumenti, scomunica compresa, come le odierne notizie dal Canada ci ricordano. Perche' cercare di guardare dal buco della serratura quando la porta e' aperta? Disperdere l'eredita' di Papa Giovanni XXIII non e' mica un crimine, e' una scelta. L'importante e' che sia chiara. Pane al pane e vino al vino, no? :)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/09/07 alle 19:33 via WEB
guarda che la scomunica canadese non riguardava abusi, ma una persona che si proclamava reincarnazione della madonna. e aveva creato un rito parallelo. quindi: libera di farlo, ma non di proclamarsi cattolica facendo ciò.
quanto al Concilio mi domando chi abbia letto veramente i documenti conciliari e chi invece abbia in mente una sua idea di concilo (anche perché i più vecchi di ni erano infanti all'epoca). o l'idea volgarizzata (per non dire volgare) che ce n'e soprattutto ce n'è stata in giro.
qual'è l'erdità di Giovanni XXIII che si disperde? lo conoscete bene? per esempio (un esempio piccolo) vorrei ricordare che lui usò ancora il vecchio rito dell'incoronazione pontificale e usò il triregno (la tiara con i simboli di tre corone sopra). poi la mitologia, soprattutto mediatica, ne ha fatto il fantoccio del "papa buono", ha rimandato all'infinito il discorso del "fate una carezza ai vostri bambini". ma lui era anche altro (e non voglio dire che era cattivo o che era falso: tutt'altro. voglio solo dire che era una persona più complessa e meno stereotipata di quello che si crede in giro).
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/09/07 alle 22:10 via WEB
Chiama pure cio' che e' accaduto come piu' ti aggrada, Ody. Questa precisazione lessicale pero' non ne cambia il senso. Un abuso si e' verificato ed e' stato punito con la scomunica, che e' uno degli strumenti pensati per per questi casi. La messa in latino non c'entra nulla. I documenti del concilio li ho letti (tradotti in italiano, ovviamente), dopodiche'? Qual e' il tuo punto? Negare l'evidenza? Dimostrare che il concilio non aboli' la messa in latino e che Ratzinger non l'ha reintrodotta? Vuoi dimostrare che questa non e' un'inversione a u? Beh, buona fortuna. L'eredita' di Giovanni XXIII e' quella storicamente e universalmente conosciuta: la svolta epocale che impresse alla chiesa cattolica con il concilio vaticano II. Mi pare piu' che evidente e non capisco cosa ci sia da opinare. Oltretutto non comprendo dove vuoi arrivare definendo Giovanni XXIII: "fantoccio di papa buono creato dai media". francamente temo che la tua vis polemica ti abbia portato a passare un po' il segno. L'unica cosa che so e' che il "fantoccio di papa buono" e' ancora amato e ricordato dalla gente (e non solo cattolici), mentre il suo successore (ad esempio), Paolo VI, non lo e'. Qualcosa vorra' pur dire.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/09/07 alle 07:59 via WEB
vuol dire che media sono potenti (e non invento niente) nel creare una immagine. vuol dire che certe persone sono dotate di un loro personale appeal (e anche qui non invento niente) che spesso fa travlicare il loro stesso essere ed imporre l'immagine-la percezione che di loro si ha (corrispondente o non corrispondente al vero).
quanto poi alla vis polemica, chi mi conosce sa che non ne ho. che sono anzi una persona che rifugge i confronti, soprattutto con sconosciuti, e che ama il quieto vivere. ma questo è solo un altro esempio della differenza tra essere e apparire. no?
sono sicura che anche tu, forse, appari polemico e poi sei, forse, una pasta di pane. potere della comunicazione virtuale dove sono le discussioni a creare il personaggio: nella mia testa, nella tua testa.
invece che polemica sono fiorentina e quindi pedantina: la scomunica è comminata a errori dottrinali e non ad abusi.
il concilo non abolì la Messa in Latino, ma introdusse quella nelle lingue correnti. sono DOPO successi abusi, solo locali, cioè ordinanze di vescovi locali, che hanno introdotto limiti e ostacoli alla concessione della celebrazione della liturgia in latino, virtualmente rendendo quasi impossibile averla in molte diocesi del mondo. il motu proprio, se si vuole, torna a garantire una libertà.
e anche qui mi chiedo perché una libertà concessa ad una enclave di gente che nemmeno vi riguarda, vi scaldi tanto.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 15/09/07 alle 09:30 via WEB
Che tu sia o creda di essere pedantina non e' un problema, per me. Il problema e' che a volte sei pedantina a spropositino. :D Ma hai trovato pane per i tuoi dentini, tranquilla ;) La scomunica viene comminata per abusi eccome, e te lo dimostro. L'esempio piu' eclatante e' quello di Marcel Lefebre. L'atto di scomunica fu emesso a causa di un ABUSO. Egli infatti ordino' quattro vescovi invece di uno, come aveva imposto Roma. Carta canta. Soddisfatta la tua pedantineria? :p Riguardo al resto: la chiesa cattolica una enclave? Ma non scherziamo, Ody. Geograficamente, certo. Ma politicamente e nei fatti l'enclave, in Italia, sono TUTTI GLI ALTRI. La chiesa cattolica influenza governa e manipola lo stato italiano in mille modi e fin nei suoi gangli piu' periferici. Poi pero' ha anche la faccia tosta di venirci a raccontare che e' una enclave? Devo dire che alla mancanza di pudore certe volte non c'e' davvero limite. Alla restante parte parte del tuo commento ho risposto da Maggie, quindi evito di ripetermi. Dovessi passar per pedantino :p
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/09/07 alle 18:50 via WEB
1. ordinare vescovi non è un abuso. è negare la linea diretta di discendenza apostolica. 2. non ho capito cosa c'entrano i rapporti chiesa stato con la messa in latino.
(adesso, dato che stai sempre tu a dire a tutti che cambiano discorso, questo mi pare un cambio non da poco! io, poi, personalmente, non ho alcun problema coll'avere una logica diversa dalla tua. o da quella degli altri. sono una "conversatrice" e la conversazione diventa bella anche per i salti di logica.:)))
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 14/09/07 alle 12:42 via WEB
Grazie a real, ody e sudest che mi apiutano a comprendere. ci sono questioni che io riconosco faccio fatica a comprendere, perchè, semplicemente, non le conosco. Ero adolescente quando facevano discutere le messe con le chitarre, ma anche all'epoca mi ricordo che c'era chi cercava di ricondurre la questione al nocciolo e al significato più profondo della liturgia. Forse ha ragione ody quando cita esempi al di fuori dell'Italia. Il nostro Paese è permeato di un certo modo di vivere la liturgia e a volte io per prima finisco per pensare al "particulare" invece che all'universale al quale la Chiesa dovrebbe rivolgersi.
 
ossimora
ossimora il 14/09/07 alle 14:26 via WEB
bene che tenga le distanze.ehm ;))
 
 
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 14/09/07 alle 15:33 via WEB
vade retro.... ;-))
 
   
ossimora
ossimora il 14/09/07 alle 16:00 via WEB
ehe he e ...sisi
 
elioliquido
elioliquido il 14/09/07 alle 18:13 via WEB

La messa in italiano, ma anche il papa in televisione, portano danno ad un aspetto del mantenimento e della "coltivazione" della fede. Li spogliano dell'aspetto mistico. Il fatto è che oggi il re è nudo e non c'è niente da fare per cancellare questa consapevolezza collettiva. Lo abbiamo già visto. Non torneremo indietro, non ridiventeremo ignoranti, o almeno non abbastanza in fretta da soddisfare la bisogna manifestata. Gli intrallazzi dello IOR, in genere tutti i soldi che il vaticano maneggia in qualche modo. I preti pedofili, la copertura (dal punto di vista dei ministri del messaggio di Cristo, che non dovrebbero tollerarli) di certi regimi dittatoriali. E questo papa che piace poco. Che una volta nessuno si permetteva di porre la questione se un papa piacesse o no. Ma adesso che se lo permette cosa facciamo? Cancelliamo tutto? Certo, lui pone la facoltà del ritorno a quella liturgia. Ci mancherebbe che la rendesse obbligatoria: tasta il terreno. Anche se penso che, se fosse per lui, la reintrodurrebbe subito come liturgia principale. Ratzinger è reazionario per carattere, a prescindere dal vantaggio di cui la Chiesa potrebbe godere dalla sua reazionarietà. Ed a fronte delle opzioni che parevano in ballo, il fatto che sia stato lui ad essere eletto papa, significa che la Chiesa voleva sfruttare questo vantaggio. Solo che la "magia" della liturgia latina, da parte dei non fedeli, e da parte di parte di coloro che stanno in mezzo, non basta a nascondere sotto il tappeto o dietro un paravento le immondizie che si conoscono oggi, molto meglio che nel tempo anteriore al Concilio Vaticano II.

Questi sono tempi in cui manca qualcosa, una luce guida, un messia. Ratzinger forse pensa che si siano persi con le messe in cui non si riesce a distinguere il celebrante dai fedeli. Ed in un certo senso avrebbe ragione. Solo che c'è stata un'evoluzione sociale, extra ecclesiastica, dalla quale la Chiesa non poteva staccarsi prendendo un'altra via per conto suo. Non si può pensare di far viaggiare mezzo mondo a cavallo come i mormoni, costringendolo a lasciarsi sorpassare da automobili del futuro che viaggiano sospese a 10 cm dal suolo, veloci e silenziose (esageriamo...). E costringendolo a far finta di non aver visto quelle automobili. Costringendolo ad accettare che quello è un mondo, un universo parallelo che viaggia ad un'altra velocità e con regole tutte diverse. Per cui le messe con le chitarre furono una naturale contaminazione del mondo che stava attorno alla Chiesa, e da cui la Chiesa non poteva prendere le distanze. Perché quello non era un mondo, ma il mondo.

Così la messa che Ratzinger vorrebbe reintrodurre avrebbe il ruolo di guida. Nel tempo in cui la guida si è persa, nel tempo in cui la domenica la gente vaga nei centri commerciali senza sapere perché. E senza che in fondo ne abbia niente di significativo indietro. Alla lunga, questa mancanza di significato viene percepita. Ma il "guaio" (o dal mio punto di vista, a quest'ora e date le circostanze, la fortuna) è che il re è nudo. La Chiesa si è mostrata per qualcosa che non solo pochi scrittori denunciano, come poteva essere un tempo. Oggi il popolo bue la vede un po' per quello che è. Perché la Chiesa è extra-umana, ma è pure anche fatta dagli uomini che la compongono, la comandano, e la rappresentano. In primis i suoi ministri, ed in primis sui primis i ministri dei ministri. Allora al popolano bue gli viene la domanda, sul come possa impecorirlo, e successivamente guidarlo quale buon pastore, uno che in fin dei conti tanto pulito dentro non è. E qui mi riferisco non peculiarmente a Ratzinger, ma al cardinale generico, al vescovo generico, al prete con deleghe particolari, in certi casi (a me verrebbe da dire: spesso) molto preso da sé stesso e dal proprio "successo". Per non parlare, appunto, di certi olezzi che si sentono quando si sollevano certi coperchi. Queste cose, la conoscenza di queste cose, Ratzinger non le può cancellare voltando le spalle al fedele. Il fedele si chiede, preoccupato: dove avrà mica voglia di portarmi?

 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/09/07 alle 19:35 via WEB
ps. non sono i mormoni. sono i mennoniti.
 
   
elioliquido
elioliquido il 14/09/07 alle 23:18 via WEB
Ah, ok :-)
 
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 15/09/07 alle 00:13 via WEB
Cavalli, buoi, pecore...???!!!! ah, ho capito! Il Concilio Vaticano II è la nostra nuova arca di noè! :)
 
 
elioliquido
elioliquido il 15/09/07 alle 00:40 via WEB
Urca! Senza offesa, ho maggior fiducia nelle mie sole forze.
 
upmarine
upmarine il 15/09/07 alle 02:11 via WEB
Una volta mi avevano insegnato che la religione serviva a non dare spiegazione sulle faccende che l'uomo non capisce e non sa spiegare. Forse con il latino vi riusce anche prima. Non capisco se la scelta è puramente reazionaria, un messaggio da lanciare a chi vuol intendere, e non sono io. Credere in Dio è una faccenda più seria della Messa in latino e lo sapete tutti voi che scrivete in questo blog. SandalialSole non è stupida e se ha posto la questione non lo ha fatto per sentirsi rispondere che la Chiesa ha inventato questa faccenda come diversivo per non dover affrontare certi scandali. Dietro questa scelta c'è un disegno che non è così banale. E non crediate che Calderoli usi quel linguaggio per allontanare i propri seguaci. A lui è chiaro che esprimersi come solo lui sa fare per avvicinarsi a certe menti eccelse ha uno scopo preciso. Mi chiedo anch'io, come la gentile nostra ospite, quale sia il seguito che vuole crearsi la Chiesa tornando al latino e a certi simboli che riportano ad antichi splendori il distacco tra sacerdote e proseliti. Una sorta di new age romantica?
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 15/09/07 alle 07:35 via WEB
No, per favore, la new age ecclesiastica no!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/09/07 alle 08:02 via WEB
è una risposta a chi,all'interno della chiesa, lo chiedeva e da tanto tempo. è uno scopo "interno". ti meraviglia? del resto, quando chiediamo uno "straccio di laicità", on è che poi ci possiamo mettere a dettare noi, a quel punto, le regole interne alla chiesa, no?:)
 
   
upmarine
upmarine il 16/09/07 alle 01:05 via WEB
Appunto! Senza faccine.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 16/09/07 alle 10:34 via WEB
amico mio, le faccine sono la difesa delle signore, qui su internet. la stessa cosa che una volta, nei salotti, erano i ventagli.:) [ri-faccina]
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 15/09/07 alle 09:44 via WEB
Temo che l'unico ad aver capito: "la Chiesa ha inventato questa faccenda come diversivo per non dover affrontare certi scandali" sia stato tu, Upmarine. Con tutta probabilita' si tratta semplicemente di una lettura frettolosa dei commenti miei o di quelli di Elio. Ti invito ad una rilettura meno.. imprecisa ;)
 
   
upmarine
upmarine il 16/09/07 alle 01:03 via WEB
Caro Mac, non mi soffrirai mica di complessi di inferiorità proprio tu, vero? Certo che ho letto ogni tua sillaba, con la dovuta calma di chi sa che può imparare da te la verità. Ho letto attentamente anche quello che ha scritto Elio. Con difficoltà esegetica ma, d'altronde, ero già convinto di non leggere Novella2000. Tuttavia ho scritto ciò che ho scritto con l'intenzione di scrivere proprio quello. Con stima sincera. ;-)
Passa il tempo ma tu non cambi. Sei un punto fermo nel mio universo.
 
 
elioliquido
elioliquido il 15/09/07 alle 12:41 via WEB
Infatti il come pongo la questione significa che al fedele bisognoso di una guida, bisogna dare una guida credibile. Non basta che la guida dica: seguitemi! Bisogna che si sia guadagnata la fiducia. Ed in questi tempi di eccesso televisivo, in cui la Chiesa si è lasciata tirar dentro molto più di quanto le necessitasse per stare al passo coi tempi, spesso per narcisismo degli stessi appartenenti alla sua gerarchia, a molti di essi si vede la coda di paglia. E con la coda di paglia il conducator è poco credibile. Anzi, preoccupante. Ovviamente non tutti i fedeli o fedelizzabili la pensano così, non tutti hanno queste preoccupazioni, non tutti antepongono la critica dell'uomo che hanno di fronte all'accettazione incondizionata del ministro del culto. Non tutti attribuiscono alle malefatte di certi ecclesiastici, ed alla copertura di cui godono, e ad altri fatti negativi, il peso cui io gli attribuisco. Ma non penso di essere l'unico, e conosco fedeli che esprimono giudizi sul papa. Magari anche positivi. Una volta non si esprimeva alcunché su un papa. Come su un re. Erano figure tra il reale ed il mito.
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/09/07 alle 18:53 via WEB
tipo il presedente negli Stati Uniti.
(per Mac: lo so che non c'entra niente, lo so che ho cambiato discorso. anzi: lo dico io per prima:<l'ho fatto apposta!!!! e perchè? perché mi va; perché ogni tanto-ogni spesso, amo "alleggerire".:)
 
     
elioliquido
elioliquido il 16/09/07 alle 00:14 via WEB
Quello è impermeabile alle opinioni che si hanno di lui, in quanto figura tra il reale, il mito, e quando non bastano l'armato. [[Barbusto ha detto (14 settembre, 2007 21:40)... Nel cuore di Chuck Norris non c'è spazio per i sentimenti, perchè è già tutto occupato da armi, filo spinato e granate.]]
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/09/07 alle 18:56 via WEB
per elio: giusto. un bel commento. devo dire che in generale capisco (e condivido) di più i tuoi commenti (e la tua logica) di quella di altri (absit iniura verbo....mi stavo stancando delle faccine sorridenti....e visto che si parlava di latino, questo equivale, no?)
 
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