Sconfinando

ho superato il limite massimo di blog amici come faccio ad inserirti????

albus silente è gay???? e chissenefrega sotto non c'è?

Interessante questione. Un testo dice quel che dice. Quel che lascia capire (inferenza) non sta nel testo, ma nella capacità del lettore di comprenderlo, e si entra in una zona grigia... Ci sono inferenze essenziali per la fabula (ad esempio nel romanzo giallo, che però alla fine chiarisce, a meno che non sia Il Falcone Maltese, e allora la questione si complica per una ragione diversa); e ci sono inferenze inessenziali, come questa faccenda di Silente. Che sia gay, è una opinione della Rowling, e siccome non è esplicita nel testo, si tratta di una ipotesi come un'altra; certo, lei ha dichiarato di aver costruito il carattere del personaggio partendo da questo presupposto, e allora si tratta di verificare se l'ipotesi è verosimile, cioè se il testo la supporta - e direi di sì, e niente sembra contraddirlo, ma non lo dice esplicitamente. Per cui, la Rowling potrebbe anche aggiungere che oltre ad essere gay, è anche interista, vota per il Partito Democratico e detesta i dolci con l'uvetta... La questione però è anche più complessa, perché le saghe, rispetto ai semplici romanzi, hanno la caratteristica della estendibiltà, pensiamo ad esempio a Tolkien, per cui non è escluso che futuri racconti approfondiscano la questione, e allora il modo in cui il lettore leggerà il testo in che modo dovranno essere influenzati dalla dichiarazione della Rowling? A meno che non affrontino apertis verbis la faccenda, e allora da inferenza, quantunque autorevolissima, essa diventerà testo, e solo ALLORA sarà lecita una rilettura del personaggio da principio...

questa sì che è: the biggest revelation of the night!
bella trovata per il lancio del nuovo libro - tre mesi buoni di dibattiti su tolleranza e diversità...
ma per piacere... :)

:)

l'ho letto oggi e ho pensato: non sa più cosa inventare (la Rowlings) per rispondere alle domande stupide che le fanno. gay? e che c'entra? è un simbolo di paternità, cosa c'entrano le domande sulla sua sessualità. i padri (e le madri)come ben si sa non hanno sesso, non lo devono avere.

Boh, sarò strano io, ma a me pare non una questione più stupida di tante altre che invece paiono avere una cogenza ben maggiore, e che invece durano lo spazio di un mattino, e per i quali si accendono dispute e discussioni che veramente appaiono uno spreco di tempo e di energie. Tutto sommato, è di letteratura che si parla: di come colpisce e rappresenta e persino indirizza l'immaginario collettivo. Che alla fine, siamo fatti di questo molto più di quanto siam fatti di tante altre cose. Anche se capisco che detto da uno che si chiama fattodiniente... Bah.

Anche tu non scherzi con le cose dette tra le righe. Niente male come ironico sarcasmo. Anche quello della Rowling è pregiudizio.

Sinceramente,come ho scritto nel post, non ci avevo proprio pensato. La sfera sessuale dei protagonisti della saga non è un livello di lettura che io abbia affrontato. pas du mal, mi vien da dire. Poi ha ragione fattodiniente quando dice che fino a che la cosa non venga esplicitata uno è titolato a seguire il filo delle proprie suggestioni.
Togliendo la questione da quel minimo di ironia che merita, non amo che mi vengano forniti troppi dettagli e troppi contorni, soprattutto a valle della lettura di un libro. Mi toglie un po' il gusto delle mie percezioni.
Ma questa è solo il mio personalissimo gusto.

Pas du mal? Bella, questa. Me la segno.

bellina eh?

Sisì. Comunque vedo ansia in giro. Secondo me ti tocca. Vai!

La letteratura è anche un fatto sociale (e vorrei vedere). Fermo restando che le inferenze sono una faccenda individuale, e che per questo sono uno dei piaceri della lettura, individuali pure questi. Ma la gayetà di Silente, inferita o meno che sia, non è una cosa da liquidare con una battuta. La Rowling ha sempre dichiarato di voler educare i propri lettori, anche in ragione della loro età, e questa dichiarazione fa parte a pieno titolo della sua poetica (extra testo sin che si vuole); per cui se dice che un personaggio ha una certa inclinazione, un rilevanza sociale ce l'ha. Ora, io posso non essere d'accordo sul fatto dell'educare i lettori, e meno ancora sui alcuni dei temi a lei cari, ma resta un fatto. Ad esempio, lei si batte attivamente contro le discriminazioni razziali, ed è indubbio che il tema dei purosangue contro i mezzosangue sia un tema centralissimo della saga di HP, quindi nell'ambito della lettura a quattro strati di cui parla Eco (alla lettera, morale, analogica, anagogica) leggere HP come una opera antirazzista è una inferenza autorizzatissima, e persino dovuta. Poi, possiamo fermarci al senso letterale, ma non per questo questa interpretazione è errata. L'uscita su Silente appartiene senza dubbio alle stesse tematiche. Occorrerà tenerne conto in futuro, ripeto. Quanto al merito. In tempi come quelli in cui viviamo, che milioni di ragazzi (e non solo) identifichino il loro massimo eroe positivo in un gay, mi pare una bella lezione, e una bella cosa. Tanto più che l'ultimo capitolo della saga lo descrive in tutte le sue debolezze, i suoi errori e peccati di gioventù, facendone però risaltare e aumentare la grandezza umana. A me quest'uscita è piaciuta, e parecchio. :-)

Dunque... aspetta che mi concentro :)
concordo con quel che dici, in particolare sul significato che la saga di Harry Potter ha per milioni di ragazzini: dalle tematiche antirazziste, al valore dell'amicizia e anche quest'ultima uscita.
Io ho ironizzato sul fatto che una certa chiave di lettura io non l'avevo proprio presa in considerazione, ma posso anche presumere di non esserne stata la destinataria. Figurati che fino al quarto libro, le mie figlie vagheggiavano una liason tra Albus e McGrannitt. (ma questa è un'altra storia). Io trovo l'ultimo capitolo eccellente, e dell'epilogo (nell'insieme un po' inutile) ho però apprezzato un paio di passaggi, che indicano un certo superamento delle divisioni per casta delle "antiche" case.