Sconfinando

Direi ce la sintonia è perfetta.Abbraccio.

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ricambio!

Ho già scritto sul sito di Ossimora quello che penso dell'ennesima provocazione di Ferrara, qui ribadisco il mio timore "politico", vale a dire che la 194 diventi oggetto di trattativa tra Veltroni e Berlusconi, questo dobbiamo impedirlo ad ogni costo perchè non sarebbe una provocazione ma il frutto di un disegno molto più pericoloso. Ciao, Adalberto

Il tuo timore è il mio. Il punto non è la richiesta di moratoria, che trovo per lo meno inattuabile, ma l'ipotesi di discussione che potrebbe aprire. e rimettere sul tavolo delle trattative politiche/sociali un tema come quello dell'aborto e una legge come la 194 è per me inaccettabile.

ma in realtà quella di ferrara, non potrebbe essere solo una stupidissima provocazione?

uhm.. non credo sai? il testo non mi sembra provocatorio, non nel senso innocuo che intendi tu per lo meno.

una provocazione può anche essere cattiva però!

Ho sempre pensato che Ferrara fosse un giornalista di intelligenza rara. Di sicuro si è un po' rovinato da quando ha prestato il fianco alla cosiddetta schiera degli "atei devoti" (tra i quali c'era anche Oriana Fallaci). Non credo che sia comunque il tipo da poter essere pilotato dal Vaticano o Berlusca o altri. Rimane secondo me uno spirito libero, lasciamogli quindi esprimere la sua opinione ... Ciao Vito

Il problema, a parer mio, non è che ferrara possa essere manipolato o pilotato da chicchessia. quanto che volontariamente presti il suo volto, la sua firma, il suo giornale alla riapertura della discussione sulla legge 194. Che sia libero di esperimere il suo parere mi sembra evidente. ritengo di essere altrettanto libera io, come le donne che si stanno muovendo, di dire che ciò che è frutto di un referendum popolare e dunque fortemente voluto dal Paese non deve diventare oggetto di trattativa politica per nessuno.

Ecco come prendere una definizione profonda come “spirito libero” e svalutarla a definizione demenziale. Perciò, Svitol, cerchiamo di rimettere le cose a posto. Spirito libero è colui che - favorevole o contrario all’aborto - ritiene che chiunque debba avere il diritto e la libertà di poter decidere se abortire o meno. Io mi ritengo uno spirito libero perché pur essendo contrario all’aborto mi vergognerei di vivere in un paese dove l’aborto è proibito. C’è differenza fra esprimere un’opinione e voler cancellare un diritto di scelta. Ciao.

Entro casualmente in questo blog e vedo che ancora si discute sull'aborto in termini di libertà, di autoderminazione. Io vorrei chiedere se l'aborto è omicidio, o no, se è un semplice ammasso di cellule, oppure è un piccolo uomo in embrione. Tutto il resto è relativo. Il più forte, in questo caso chi gestisce l'utero, decide sempre, ma non può tacitare la sua coscienza. Etnego

Ovviamente ti sfugge che il più forte non sempre è chi gestisce l’utero ma potrebbe essere chi ha violentato l’utero mio bel maschione maschiaccio e maschilista.
Per quanto riguiarda la coscienza da tacitare facciamo così:
io tacito la mia
tu taciti la tua
egli tacita la sua.
Solo al singolare perchè al plurale diventerebbe dittatura religiosa o politica e sarebbe abnorme. Amen.

pure tu!!!

tu che aspettiiiiiiiiiiiiii

puro io. oh si. aspetto????

adesso capisco perché la Binetti considera il Foglio come il suo giornale di riferimento.

Hai letto il commento di scalfari?

Guarda Ferrara e' davvero il peggio del falso giornalismo che c'e'. I motivi del suo gesto non sono certo da cercare nell'ideologia di difesa della vita, sbagliata, dell'integralismo cattolico. E' solo protagonismo e movimenti al soldo del principe di turno. Ho un grande rispetto per le donne riguardo a questa questione, ed io difendo la loro possibilita' di decidere, a prescindere. Ciao miti

siamo sulla stessa lunghezza d'onda enzo. il punto è proprio questo. non si tratta di una boutade, ma io intravedo in questa sua dichiarazione quelmomento in cui l'orchestra accorda gli strumenti, prima che il maestro dia il la. e il là è mettere in discussione la 194. ferrara gioca a fare il primo violino, con i toni dell'ateo che difende la vita. e questo io lo trovo intellettualmente poco onesto.

sottoscrivo le parole di Ossimora:
"Non credo nemmeno un attimo alla buonafede del suddetto ,al quale di certo non gliene può fregare di meno della vita e della morte delle persone, altrimenti lui che ha un pulpito, avrebbe potuto lanciare strali che ne so,per esempio contro la guerra e contro le guerre o contro il sottosviluppo e le relative morti continue.
Ma si sa il tema dell’IGV va a toccare tasti delicati ,se si vuole essere soft ma soprattutto va a creare scompigli pesanti in una maggioranza eterogenea e piena di teodem ,diventando un campo minato nel quale il giulianone si muove come un topo nel formaggio.
Se si difende il diritto delle donne ad usufruire della legge in questione è l’ostracismo .
Tutti o quasi ,prendono le distanze e questa cosa mi fa ribollire di rabbia ,intanto perché la 194 è una legge per la quale si è fatta una battaglia serrata ed un referendum e poi perché a meno che non si voglia infilare la testa sotto la sabbia è chiaro che ci saranno sempre donne che per i motivi più disparati , mai semplici, dovranno rivolgersi in mancanza di strutture legali a mammane ,cucchiai d’oro ,mettendo a repentaglio la propria vita e creando un mercato inproponibile."
Bentornata Miti, un abbraccio

Ciao Cate, benritrovata. Alla buonafede non credo nemmeno io. quindi siamo per lo meno in tre!

Concordo con te!

grazie bob. più che altro credo sia importante mantenere quel giusto grado di vigile attenzione, che non ci faccia trovare impreparati qualora qualcuno davvero voglia ridiscutere la legge.

Tu credi davvero che la partitura di questo concerto sia solo la 194? Argomento sensibile, certo, ma è solo una sequenza delle battute (musicali) complessive. Questa è gente che manda a dire: la Binetti (e la curia), Dini (e i massoni), entrambe con il suo voto contro in Senato... Ma ci sono anche altri segnali di azzittimento all'interno della Chiesa stessa (trasferimento Bregantini da Locri; la scelta di "luoghi sensibili" per le visite papali in Italia). Per noi non si tratta solo di dire "giù le mani da una legge" (come scrive antonia), ma di capire come fronteggiare l'attacco complessivo al governo attuale e impedire che il cosiddetto dialogo veltroni-berlusca si trasformi in un harakiri per walter e il residuo di sinistra nel Pd. Non nutro neppure molte speranze nell'armata brancaleone che s'è radunata sotto l'arcobaleno...
Poi, Miti, noi ancora ragioniamo con le categorie: ateo, teodem, sinistra, destra... Ci sfugge, credo, qlc: è come in quei thriller dove la soluzione del giallo è sotto il naso eppure non si riesce a vederla. Il loro collante sono gli affari, se possibile comuni altrimenti fa l'istess, vanno in piazza e si contano... La pratica della piazza è di tutti (grillo, scioperi, family day, 1° maggio, loreto...). Finiti i partiti, la loro funzione di relazione con l'elettorato è stata assorbita e trasformata. L'elettorato parcellizzato e corporativizzato, "loro" diventati vere e proprie lobby il cui unico intento è proteggere gli interessi parcellizzati cercando di portare a casa il massimo dei risultati (Forza Italia e Pdl, sono la massima espressione di questa trasformazione, in sede locale lo tocchiamo giornalmente o no?). Alla faccia del "bene comune". Tutti si comportano da lobbisti (curia romana compresa - per piacere non chiamiamola chiesa, che questa è ben altra cosa!). Se a ciò si aggiunge che i mezzi di informazione sono in ben precise e ristrette mani, è chiaro quanto misero possa essere il ruolo del "popolo sovrano" nell'esercitare i suoi diritti di democrazia. Giusto quello di pacco postale da radunare in una qualche piazza per farsi contare... Chi se ne frega - dicono "loro" - che la 194 è frutto di anni di battaglie delle donne, il risultato di un referendum popolare... roba vecchia, comunque. Tu li conosci i lobbisti, loro sono sempre al passo coi tempi, non sono mica dei nostalgici!
Scusa la lunghezza, forse ho anche sproloquiato... ma volevo solo spiegare perché non darò mai spazio a Ferrara, Binetti, e compagnia loro delle (buone) opere sui blog che curo io! :)

Grazie Fajrdi questo tuo intervento. Capisco questa tua chiave di lettura. Ma mi domando... e chi vorrebbe lavorare per il bene comune, che fa?

Cerca compagni di viaggio per costruire progetti durevoli adeguati alle persone, ai tempi e alle condizioni che cambiano.
Mi interessa molto di più, Miti, lavorare con le donne della mia città perché funzioni il consultorio, perché vi operino persone professionalmente preparate, perché si deliberino più fondi per il suo funzionamento, perché coloro che l'hanno gestito finora siano mandati via a calci nel sedere, perché ci sia un mediatore interculturale formato per quel ruolo e non come semplice ed improvvisato interprete... (giusto per dare un'idea del lavoro che faccio come coordinatrice della consulta comunale per le politiche socio-sanitarie ed educative). Non mi interessa organizzare autobus e treni speciali per portarle in piazza a manifestare contro una pseudo petizione promossa da Ferrara o per ironizzare sul cilicio della Binetti. Alle "mie" donne non gliene può fregà de meno....
In occasione dell'ultimo convegno di Mani Tese ho ascoltato questo racconto di Gloria Munoz Ramirez (lo puoi trovare anche QUI). Quanta attenzione il Chiapas messicano ha suscitato è risaputo. Tanti gruppi di attivisti si sono riversati in quella regione per conoscere, capire, condividere percorsi... La Ramirez stessa, arrivata lì per raccogliere notizie sufficienti per un suo articolo, vi restò, totalmente presa dalla causa indigena. Ci raccontò di un gruppo di femministe. Incontrarono le donne della Selva Lacandona e dopo aver a mala pena ascoltato le loro storie, si misero a spiegare come alcuni diritti fossero irrinunciabili anche lì nella Selva. Tra questi, il diritto ad abortire. Le donne indigene ascoltarono fino in fondo tutte le argomentazioni. Poi una di loro si alzò e disse semplicemente: "Per noi, oggi, il diritto più importante e irrinunciabile è che ogni bimbo che concepiamo possa vedere effettivamente la luce e una volta nato possa diventare adulto". Buona parte di quelle femministe se ne tornarono a casa convinte che quelle donne erano ancora lontane dal liberarsi dalle ataviche costrizioni della propria cultura indigena e da quel viaggio trassero un documento.
A me piace l'approccio e la pratica delle donne della Selva Lacandona (bottom-up!)... :)) ciao (e scusa la lunghezza, again)

Come sempre ho letto tutto, link compresi. L'idea che mi sono fatto è che la 194 non è in pericolo, neanche questa volta. Perché ogni volta è la stessa storia, in fondo, che sia stato Ferrara a lanciare la moratoria o meno. Si discute, ognuno col suo stile (giusto per usare un eufemismo), e si arriva alla conclusione che quel diritto di cui qualcuno teme la perdita è evidentemente da annoverare in Italia tra quelli acquisiti. Con l'augurio che le nuove generazioni possano riuscire a fare a meno di esercitarlo, senza perderlo.

non esistono diritti acquisiti per sempre. E' sempre una questione di rapporti di forza, un continuo tirare la fune da entrambe le parti. E' per questo che bisogna puntare i piedi, ogni volta.

A me, lo ribadisco, tutta questa levata di scudi contro e poi pro la 194 sembra superflua, al momento. Non vedo voglia in giro di rinunciare a quel diritto. Ribadisco il mio augurio scritto sopra, trattandosi di uno di quei diritti il cui esercizio resta comunque e sempre doloroso.

E’ semplicemente perfetto il tuo augurio “...che le nuove generazioni possano riuscire a fare a meno di esercitarlo, senza perderlo” ed è la vera sintesi di uno spirito libero. Non si può negare un diritto ma si può sperare che non sia necessario esercitarlo. Per quanto attiene l’allarmismo invece non sono d’accordo con te. Nulla avviene per caso e se il Foglio mette sullo stesso piano la pena di morte e l’aborto senza rendersi nemmeno conto della demenzialità dell'accostamento vuol dire che si sta cercando di condizionare il gregge. Io penso che il pericolo esista ed è anche forte. In Italia, prima il PD e poi gli arcobaleni dimostrano la caduta verticale di una sinistra che non solo prende le distanze dal suo passato ma purtroppo prende le distanze anche dalle sue idee. E’ il nuovo fascismo che avanza.

Ti ringrazio per il giudizio sull'augurio. Sui tentativi di condizionamento del gregge, poi, se lo dici tu... Ciao.

sapevo che eri tu, non ti credere. Buon venerdì. G.

***Con l'augurio che le nuove generazioni possano riuscire a fare a meno di esercitarlo, senza perderlo.*** Mai visto il mio pensiero espresso così bene. Grazie

A te, grazie.

Con l'augurio che le nuove generazioni possano riuscire a fare a meno di esercitarlo, senza perderlo.MI EMBRA PERFETTO

avete detto tutto voi... :)))

Scansa tutto, questa, scansa tutto, quando è in ferie.

Grazie.

Con l'augurio che le nuove generazioni possano riuscire a fare a meno di esercitarlo, senza perderlo.
quoto anch'io e ti lascio il track con un ringraziamento a te e a ossimora, perché da sola non sarei partita stavolta...

A volte le azzecco, a quanto pare.