Sconfinando

ma che sta diventando sto paese????

non so jigen, forse ciò che abbiamo consentito che diventasse.

mi sa che hai ragione!

Certo che è un po' di tempo che perdi di vista il vero nocciolo del problema. Allora ti spiego io: il Papa non va ad inaugurare l'AA alla Sapienza solo, e solo, a condizione che la riforma Gentiloni (qualunque essa sia) venga definitivamente accantonata. E con essa tuttecom'è, è perfetto. Vedi come sono più chiaro io? Tu che continui a dire che se il Papa va alla Sapienza allora 80 docenti non vanno all'inaugurazione. E chi se ne accorge?

meno male che ci sei tu. la mia visione è troppo limitata, me ne rendo conto! :)

Se la Sapienza non va al Papa, il Papa va alla Sapienza.

Quasi un sillogismo...

Io non mi stupisco mai abbastanza nel vivere in un paese dove una spia come Renato Farina, benché radiato e a ragione dall'Ordine dei Giornalisti, possa continuare ad ammannirci le sue rampogne dalle colonne di un "giornale" in nome di una malintesa libertà di stampa.

l'articolo di Farina è, in effetti, inqualificabile. senza appello.

Beh sicuramente fra l'invito di Irving e quello del Papa c'è grande differenza. Il primo rappresenta sè stesso, il secondo milioni di persone. entrambi con idee distanti dalle mie, in ogni caso non mi sembra opportuno invitare un avversario della scienza, quale si è dimostrato in più occasioni Ratzinger, all'inaugurazione dell'anno accademico in una facoltà dove studiano ed insegnano persone che spendono la loro vita alla ricerca scientifica, con passione dedizione e sacrificio. Detto questo sicuramente non sono favorevole a inutili contestazioni violente, ma a sane contestazioni pacifiche. ciao JL

concordo soprattutto sulla chiusura. ciao!

trackback inviato. aggiornamento: il rettorato è stato occupato dagli studenti.

grazie! ho letto, per l'appunto.

Mah. La questione, come sempre in questo paese, è annodata male. Il Papa non dovrebbe andare all'ianugurazione di un anno accademico. Questo è il punto d'inizio e di fine del discorso. Perché? Perché l'Università non è un ente come un altro, perché è la casa della ricerca, del dubbio, del confronto di idee alla pari, e il Papa non è un interlocutore possibile, su questo piano. Non lo è non perché la sua voce non sia autorevole e qualificata, men che mai quella di Ratzinger: si può non essere d'accordo con le sue tesi (e io lo sono almeno a metà), ma a parlare non è Ratzinger: è il Papa. Coi suoi dogmi. Che si possono seguire o no, condividere o meno, trovare utili, e proficui, o al contrario. Ma dogmi restano. E l'Università non è sede per dogmi. Non lo è, punto. Certo, i richiami della Chiesa all'etica della scienza, le critiche alle forme di sviluppo, sono temi cruciali. Ma non come dogma. E poi la dottrina della Chiesa dice anche molte altre cose, che queste sì mal si conciliano con la laicità del pensiero. E poi erano sbagliati i presupposti, la gestione della questione, e alla fine anche la soluzione pasticciata che si è cercato di combinare. Ma qui entriamo nel campo della politica all'italiana: e francamente delle piccinerie, degli opportunismi, dei tatticismi sterili e pelosi, degli Alti Richiami agli Alti Valori, espressi da chi se ne fotte per tutto il resto del tempo, delle boutades fatte perché bisogna essere sempre controcorrente, originali, sorprendenti, senza nessun vero costrutto dialettico, francamente me ne infischio. fdn.