Sconfinando

Mi è capitato ieri sera di ascoltare la storiella della semplificazione dell'integrazione mediante separazione fisica raccontata dall'onorevole Cota nella trasmissione televisiva condotta da Gad Lerner e dedicata alle "classi di inserimento". Che tristezza.

ma in che mani siamo finiti?????????

Beh, meno male che poi dei bambini se ne occupano i maestri, che, se vogliono, possono fare delle classi di inserimento degli strumenti davvero utili di accoglienza e alfabetizzazione. Tanto poi, sono sempre i maestri e non i deputati della Lega a "promuovere", o quel che è, i bambini nella loro classe (che non sarà più la classe inferiore...), con una vera e reale integrazione. Il che mi pare una bella beffa per i deputati che si credono tanto furbi. A meno che... a meno che i maestri e la società civile tutta non voglia giocare a "muoia Sansone con tutti i filistei", e allora... beh allora di che parliamo?

mio nipote italiano vive da due anni in olanda e precisamente ad amsterdam, è arrivato all'asilo che ovviamente non capiva una parola di olandese, ora fa la prima elementare, non l'hanno mai separato o fatto sentire diverso, come tutor aveva un bambino italo-olandese di poco più grande di lui!!! forse bisognerebbe dire a questa gente di guardare oltre il loro naso, poi magari mandano i figli a studiare l'inglese in famiglia....perchè così si impara prima...ovviamente

Ho scritto un post sull'argomento e provocatoriamente l'ho attribuito agli "Atti dal processo di Norimberga parte II", perchè mi pare che si stia pian piano costruendo qualcosa di mostruoso e dalle conseguenze, nel tempo, nefaste per cui, "dopo", qualcuno vorrà e dovrà giustificare le sue responsabilità e, così come successe dopo il nazismo, quando si dichiarò che non si voleva, ma si ci era limitati ad obbedire agli ordini, si tenterà di sostenere la propria mancanza di colpe....Carpe

Anche qui, chiedo venia per le risposte cumulative. Questa cosa del mitridatismo mi ha colpito, quando l'ho letta ieri. perchè poi è vero che si abitua a tutto e per certe cose è come scivolare lenti ma inesorabili in un pozzo buio. E non so se qualcuno di voi è mai stato al memoriale di Caen, in Normandia, ma credo che la cosa che maggiormente colpisce è il percorso storico che va dal 1919 al 1933, realizzato all'interno del museo come una lenta spirale, con un muro chiaro che mano a mano si scurisce, nel quale i singoli eventi, nessuno di per sè determinante, ma ognuno di per sè concorrente, segnano l'inesorabile discesa verso quel centro buio, soffocante, nel quale riecheggia impressionante la voce di hitler durante le parate militari.
non voglio fare catastrofismi, non è nel mio stile nè nel mio stato d'animo. Però ho la percezione di questo progressivo allontanamento dal buon senso e dall'umanità.
a fattodiniente, nonstante la diversità di approccio che ci distingue, dico che in questo sono d'accordo con te: per fortuna che ci sono gli insegnanti. e che ce ne sono di bravi, bravi davvero, nonostante quello che ci han voluto far credere. se non fosse per le persone come loro (come te, come antonia, come tanti altri che conosco e che ho avuto modo di incontrare) credo che l'infanzia dei nostri bambini sarebbe stata molto più grigia. (con questo, lo dico, qualcuno comunque lo strozzerei, eh!)