Creato da SandaliAlSole il 29/07/2005

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Diligente = non manifestante?

Post n°2163 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da SandaliAlSole
 

Corsi e Ricorsi...

E' vero che io con le equazioni non è che me la cavi molto bene. Ma qui non ci sono numeri, quindi forse qualcosa in più dovrei capire. Dunque. Lui non manifestava, ergo era diligente. Oppure. Lui era diligente, ergo non manifestava. In compenso non lasciava copiare. Anzi, qualcuno dice che vendesse pure i compiti. Probabilmente la voce l'aveva messa in giro lui, sentendosi Paperon de Paperoni col suo primo cent. Poi ha capito che faceva la figura del compagno stronzo, e ha cambiato versione. Resta il fatto che l'equazione non mi torna. Anzi, come direbbe il suo amico Tonino Di Pietro: non c'azzecca.

Per inciso: io ero diligente e manifestavo. E avevo pure professori bravi. Come le mie figlie, per altro. Alle quali i professori non dicono di fare o di non fare, ma di muoversi così come la loro coscienza e il loro sentire suggerisce loro.

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Commenti al Post:
magdalene57
magdalene57 il 22/10/08 alle 13:43 via WEB
dubito avesse coscienza politica sufficiente allora, ai tempi della scuola. non ne ha nemmeno ora....ciao
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/10/08 alle 14:24 via WEB
Colpito e affondato.
 
   
carowalter
carowalter il 22/10/08 alle 15:58 via WEB
acc...sono arrivata a gioco finito!
 
     
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 23/10/08 alle 06:38 via WEB
eh.. la soluzione l'ha trovata subito subito :))
 
ventodamare
ventodamare il 22/10/08 alle 23:02 via WEB
Predicare a non manifestare e' un conto, mandargli addosso la polizia e' un'altra cosa. Molto, molto pericolosa.
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 23/10/08 alle 06:39 via WEB
concordo, anche se questa non è che l'ennesima riprova del fastidio per il dissenso, vissuto non come normale espressione di democrazia, ma ostacolo da rimuovere.
 
fattodiniente
fattodiniente il 22/10/08 alle 23:28 via WEB
Mah, sai... Beh, non è che voglia fare l'avvocato del diavolo per principio, e men che mai il portavoce del governo. Però mi piace capire il perché delle cose. Ora, il principio del protestare non si discute (cioè... non si DOVREBBE discutere: non è che "protestare è giusto" in sé; quantomeno - voglio dire - bisognerebbe anche spiegare PERCHE' si protesta, e le spiegazioni sinceramente mi sembrano deboli assai. Insomma, per farla breve la questione è questa: le cifre date dal ministro, sono vere o no? Perché quelle raccontano fatti; parziali sin che si vuole, ma bisognerebbe spiegare perché sono parziali. Nessuna Università italiana è considerata una delle prime 150 migliori del mondo; eppure l'autonomia delle Università esiste in Italia da una quindicina d'anni almeno. E cinque delle più grandi sono praticamente in bancarotta: come mai? E' vero poi che le università forniscono agli studenti servizi ai miei tempi inimmaginabili, benché ci sia ancora molto da fare, eppure il numero di laureati in Italia resta ampiamente il più basso di tutti i paesi avanzati (e di molti anche di quelli emergenti e arretrati): come mai? E' accettabile questo? I professori, poi: è vero o no che in Italia c'è quasi il DOPPIO delle materie di insegnamento rispetto alla media degli altri paesi europei, ed è vero o no che moltissimi di queste cattedre sono istituite ad hoc per un docente, e che spesso questi corsi sono frequentati da uno o due studenti per anno? E' accettabile questo? E' sensato? Chiaro che riformare, o semplicemente metter mano a questo stato di cose, significa toccare privilegi, convenienze e scatenare reazioni che sembrano tanto immotivate quanto sono veementi. E in Italia questo ahimé vale per tutti i campi... E poi c'è la sinistra. Per favore, Miti, siamo così bravi a vedere fascismo e autoritarismo dietro ad ogni minimo atto, ma vogliamo far finta di non vedere che dietro alle proteste della sinistra c'è una chiara motivazione politica (il termine esatto è revanscismo, desiderio di rivalsa, di rivincita) che non tocca per l'appunto MAI lo specifico di cui si parla. Tanto per dirne una, la sinistra chiama tutti sulle barricate per ricercatori e precari dell'università, ma nei sette anni in cui è stata al governo, in due legislature, che ha fatto per la ricerca? Anzi, il solo che ci ha provato è stato Berlinguer (bene, male, non lo so), e infatti il governo tosto cadde e poi ci perse le elezioni. E allora? Un po' di onestà non starebbe male, prima di indire nuovi '68 e nuove Resistenze, che furono fatte per ragioni ben più difendibili. L'autoritarismo e certi toni non piacciono a nessuno, e sono senz'altro pericolosi; però a me non piace nemmeno il partito preso, la superficialità e men che mai la disonestà intellettuale, perdonami. Ripeto, l'Università italiana è indifendibile, e avviata su una brutta china: possiamo discutere se la ricetta Gelmini sia salutare e opportuna, ma riconoscere che il male c'è, e che questi sono i sintomi va fatto. E questo vuol dire proporre rimedi, soluzioni, che - vogliamo negarlo? - sono in ogni caso impopolari, dolorosi (per più di qualcuno), e mi sa tanto che la sinistra quand'anche sapesse farlo (e non ha saputo farlo sino ad ora), certo non può permettersi l'impopolarità: troppo comodo lasciarla tutta a Berlusconi (bersaglio facilissimo, ci mancherebbe). Però, per favore, il fascismo lasciamolo stare: non è il caso.
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 23/10/08 alle 06:53 via WEB
un paio di considerazioni, fdn. Io, in questo post, non credo di aver tirato in ballo il fascismo. al massimo, se una parola mi viene in mente, è sfascismo. perchè mi sembra un inesorabile e prograssiva distruzione. il fascismo (a dire il vero era il nazismo) che ho evocato in un altro post, era relativo al mitridatismo.ovvero a quel far passare per normali una serie di atteggiamenti e provvedimenti, che assumnono però uno assommato all'altro connotazioni discriminatorie. ho parlato, in quel caso, di un lento scivolare verso il basso e verso il buio e ho ricordato, per analogia, una installazione da me vista al memoriale di Caen.
in questo caso, questo post nasce da una battuta e una battuta amara voleva essere. solo marginalmente richiamava nella foto e nel link sotto di essa la ben più importante polemica sull'uso della polizia per tacitare le manifestazioni negli atenei. ora, io posso essere d'accordo con te (e lo sono) sul fatto che non ho percezione che il governo precedente abbia fatto qualcosa di sostanziale e concreto per le università, ragionr per cui certe manifestazioni di cordoglio odierne mi sembrano tardivi risvegli. ciò non toglie che nessuna manifestazione di dissenso si tacita con le forze dell'ordine.
sul resto,ovvero la riforma alla base di tutte queste proteste, io e te partiamo da due principi differenti: tu trovi senso e ragione nei tagli previsti. io, da parte mia, no: e i miei timori di qualche settimana fa restano gli stessi. il mio timore è che non di razionalizzazione si tratti, bensì di semplice disinvestimento. che applicato alla scuola mi fa paura.
 
   
PituGuli
PituGuli il 23/10/08 alle 10:17 via WEB
Sì Miti, ma non hai risposto nel merito :-) Io credo che il concetto di "tagli" abbia una connotazione che non corrisponde alla situazione. Esso infatti connota una diminuzione dei servizi e delle qualità, cosa che in questo caso mi pare difficile da sostenere: il termine più esatto mi pare sinceramente "riduzione degli sprechi". Tutto sommato l'università serve a formare laureati, e se il 50% in più di docenti della media europea produce il 50% in meno di laureati, vorrai ammettere che più di qualcosa che non va c'è. fdn.
 
     
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 23/10/08 alle 10:31 via WEB
io sono convinta- e resto convinta fino a che non vedròil contrario - che nella scuola non si debba disinvestire. tu parli di tagli agli sprechi. poniamo che sia vero. si eliminano (riducono?) gli sprechi là dove ci sono e si reinveste là dove c'è bisogno. e non mi puoi dire che la scuola in generale, le università in particolare, ma anche primarie e secondarie, non abbia bisogno insoddisfatti da anni.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/10/08 alle 09:39 via WEB
Fatto di niente= posso dire che non ho mai letto tante cazzate messe insieme? Che per favore però non si offendesse nessuno. Mi sembra di leggere replicanti robottizzati di burattini retequattranti, ma una vostra indipendenza mentale l'avete o no?Se solo lasciaste che a parlare e a discutere fossero i vostri neuroni e non quelli di Emilio, allora probabilmente queste stupidaggini non le pensereste nemmeno. Si, la scuola necessita di una riforma, ma guarda caso oggi è diventato un problema urgente, così urgente da non poterne più fare a meno. Ma sapete che vuol dire il blocco delle assunzioni che ha prospettato Berlusconi? Vuol dire che tante persone non lavoreranno. Ma voi i figli ce li avete? Possibile che l'egoismo e la cecità politica sia a tal punto predominante sul senso di responsabilità nei confronti delle nuove generazioni? Si tagliano i fondi, si bloccano le assunzioni, alla scuola si può fare. Ai parlamentari pieni di privilegi, no. Men che meno ai banchieri. Men che meno agli imprenditori. Vai con la guerra ai povaracci. Sempre più poveri e sempre più pochi ricchi. Ma fatemi il piacere.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/10/08 alle 10:03 via WEB
Non rispondo a chi usa certi toni, sorry. fdn.
 
upmarine
upmarine il 23/10/08 alle 02:05 via WEB
Figuriamoci se poi diventa un sistema di due equazioni e due incognite.
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 23/10/08 alle 06:54 via WEB
lì mi ci perdo, mr Up. e non mi ritrovo più!
 
k.blackwell
k.blackwell il 23/10/08 alle 07:54 via WEB
tanto per chiarire di che si parla. ciao
 
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