Sconfinando

Riconciliazione

A volte il viaggio assume davvero la dimensione del ritrovarsi.
Partita nelle peggiori condizioni di spirito e d'umore, mano a mano che le ore e chilometri scorrevano cominciavo anch'io a mettere le giuste distanze tra me e quel che è accaduto. Tra me e quel che sta accadendo.
Pienamente consapevole che la sostanza delle cose non muta. Muta invece la determinazione con cui posso affrontarle.

Sabato freddo e umido, in giro per vino e formaggio di fossa. Le soste di degustazione si tramutano in grandi chiacchierate sul senso della vita.
Ogni tanto ci guardiamo negli occhi cercando di cogliere un filo logico che manca.

Oggi decidiamo di spostarci a Ravenna.
Con Laura e Patrizia cerchiamo di ricordare a quale pagina dei volumi dell'Argan avevamo a suo tempo studiato i mosaici.
Sant'Apollinare, San Vitale, Galla Placidia.
I bambini col naso all'insù e gli "ohh" di stupore che si susseguono a ogni passo.

La tomba di Dante.
Giulia ha appena studiato e racconta agli altri una storia fatta di guelfi, ghibellini, bianchi e neri.
Parla di un esilio e di Firenze che rivuole il Poeta.
Parla, parla.
Sembra un favola.
Affabula, come sempre.
In silenzio ci avviciniamo anche noi.
Per ascoltarla.

To do list

Questa mattina sono uscita di casa armata - cosa insolita - di un elenco di cose da terminare nel corso della giornata.
Presa da un rigurgito di efficienza - ancora più insolito se possibile - mi ero anche data dei tempi spannometrici, per riuscire a completare il tutto, senza strascichi deleteri per il fine settimana.

Ora

Visto come sono evolute le cose, sono giunta a una serie di conclusioni.
Le to-do-list quando va bene mettono ansia, quando va male portano sfiga. In questo caso la seconda che ho scritto.
Non ho ancora capito quante cose della lista originale ho completato, visto che ne ho depennate alcune, aggiunte altre per poi appallottolare il tutto e gettarlo nel cestino.
E' ora di fare una nuova to-do-list.
Drastica.

(Nel fine settimana annegherò in una congrua dose di vino tutti i pensieri negativi.)

Mi serve

Un capro espiatorio.

Volontari?

Ghigliottina

"Friedrich Nietzche parlava di chimica delle idee e dei sentimenti…The human beings sono molecole che aggregandosi l’una con l’altra danno vita a materiali sociali spesso molto diversi a seconda delle singolarità e dei contesti. La mia stima e il mio affetto sono per tutti voi, anche se con qualcuno si esprime in forme più cameratesche, con altri meno. Ego e alter aggrovigliandosi nel rapporto umano si influenzano l’un l’altro…. A te voglio bene. Silvio".

L'Ufficio delle Eccezioni

Quella mattina erano tre, un lunedì, un lapis, una dinamo. Sbeffeggiavano una bottegaia che voleva vendergli delle I o delle E. [....]
"Un plurale ha sempre più classe di un singolare"
I tre amici sogghignarono:
"Delle I o delle E come tutti? Non se ne parla proprio".

La grammatica è una canzone dolce - Erik Orsenna

Mah

Ci sono giornate che ti stanno come le scarpe.

Strette.

R.I.P.

E' morto John Fowles, autore, tra l'altro, de
"Il collezionista", "La donna del tenente francese", "Il mago".

Farewell.

A volte

ci sono assenze più desiderabili delle presenze.

Di nuovo, al buio

Da Vivimilano:

Cos'è?
Copio e incollo
Si tratta di una mostra che propone il punto di vista di un non vedente a chi invece vede benissimo. Si deve abbandonare, per circa un'ora, il senso che più si è abituati a utilizzare, cioè la vista, per affidarsi agli altri quattro sensi. Si esplora, in piccoli gruppi cadenzati nel tempo, per non interferire gli uni con gli altri, un condensato di realtà affidandosi alla guida, preziosa e paziente, di un non vedente. Dopo aver oltrepassato la porta del buio, si entra in uno spazio assolutamente nero e si inizia a camminare attraverso ambienti diversi, dalla campagna alla città, dagli spazi chiusi a quelli aperti.
Un percorso attraverso la natura, tra sentieri e ponti in legno, sfiorando pareti ora lisce ora frastagliate. Si visita una città, con il suo traffico e le sue bancarelle del mercato, e si fa un giro in barca, tra gli spruzzi d'acqua ed il rombo del motore. Mai niente di pericoloso.
L'accompagnatore cieco dà quella sicurezza necessaria e invita a scoprire l'ambiente con l'udito, il tatto e l'olfatto. Infine una sosta al bar per impegnare anche il senso che mancava, il gusto.

Suono nel buio

La risposta è arrivata.
Il verdetto è arrivato.
Definitivo come può esserlo solo un verdetto.
Senza appello, per ora.
Il nervo ottico non si è sviluppato.
Qualcosa si è interrotto, in un certo momento.
Qualcosa che oggi è buio.

Elisa non ha un anno.
Del mondo conosce la voce di sua madre, il tocco di suo padre.
Conosce suoni.
Musiche.
Carezze.
Braccia e mani.
Profumi.

Non conosce i colori. Nè il volto della mamma.
Ne conosce le braccia, che non la lasciano mai.
Questa mamma che oggi chiede se mai sua figlia vedrà.
Chissà, forse un giorno.
Le staminali.
Non in Italia.
Certo.
Non in Italia.