Creato da SandaliAlSole il 29/07/2005

Sconfinando

casualmente

Messaggi di Agosto 2008

Summer memories [again]

Post n°2086 pubblicato il 31 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 

 
 
 

Summer memories

Post n°2085 pubblicato il 31 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 

 

 
 
 

Dei differenti pesi e delle differenti misure

Post n°2084 pubblicato il 29 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 

La questione della Rana Crocifissa al Museion di Bolzano fa elegantemente (sic!) pendant con la querelle sulla mostra Vade Retro, poco più di un anno fa a Milano, e con Messiah Game, presentato alla Biennale di Venezia sempre lo scorso anno.
L'opera a me pare francamente molto brutta e di nullo significato. Stupidamente provocatoria, per di più. Un'opera di cui personalmente non sentivo la mancanza e che balza agli onori della cronaca non per il suo valore intrinseco, ma in virtù di un gioco polemico ben orchestrato. Francamente mi sembra inconcepibile che ne si chieda alla giunta regionale la rimozione, in nome del rispetto dei sentimenti di molti credenti. Un cavallo sul quale sono certa sono già pronti a salire in tanti. Perchè il sentimento religioso fa sempre molta presa nel nostro Paese. Come il rispetto. Perfettamente coniugati nei
gesti sobri di chi indossò con orgoglio magliette anti-Islam, nella parole moderate di chi annunciò un maiale-day contro la costruzione di nuove moschee, nella delicata attenzione di chi trova giusto e normale rifiutare la visita a un museo una donna velata.

Per queste e altre considerazioni,
mi sento in sintonia con quanto scritto da
Malvino qui.

 
 
 

Il coccodrillo sta nella grotta

Post n°2083 pubblicato il 29 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 

Devo dire che la notizia della pubblicazione anticipata del necrologio dedicato a Steve Jobs è davvero gustosa. Se non fosse per quel briciolo di scaramanzia e per quel retrogusto di non.opportunità, che rende sempre difficile scherzare con la morte. Comunque è carina l'idea del redattore che tira fuori il coccodrillo dalla grotta (per aggiornarlo, chissà?) e se lo lascia scappare, mandandolo giusto giusto online. Quel poco o tanto che basta perchè Steve Jobs tocchi adeguatamente ferro e la notizia faccia il giro dei siti di tutto il mondo. Più o meno.
Comunque il titolo più carino, tra quelli che ho visto in rete, è senza dubbio questo: Bloomberg accidentally kills Apple CEO Steve Jobs. Gli è scappato un colpo, via.
E siccome non si vuol augurare male a nessuno, speriamo che buon pro gli faccia. A Steve Jobs, naturalmente. 

 
 
 

Dallo zero al dieci. E ritorno

Post n°2082 pubblicato il 28 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 

Ovvero, come convincersi di aver fatto qualcosa,
cambiando semplicemente il finale.

Questa cosa mi fa impazzire. Perchè non è nemmeno la montagna che partorisce il topolino. Non è la mano di vernice con la quale ci si illude di nascondere la crepa sul muro. A me pare piuttosto una presa in giro bella e buona. Dopo gli sproloqui dei giorni scorsi sui livelli di preparazione degli studenti, così come risulta dai test Ocse Pisa, con tantro di polemica tra scuole-del-Sud-e-scuole-del-Nord, uno si aspetta la soluzione geniale. Il colpo di mano che porti di nuovo la qualità della formazione e dell'istruzione al centro del dibattito. Illusa. Il colpo di mano è nientepopodimenoche il ritorno al voto in pagella. Wow. Quando si dice innovazione eh. Io sono cresciuta nella scuola che dava tutta la gamma dei voti, dallo zero spaccato (ebbene sì!) al dieci e lode. Poi negli anni ho assistito al passaggio ai giudizi sintetici, ai giudizi sintetici accompagnati dai giudizi analitici, ai giudizi analitici senza giudizi sintetici, alla proposta dei voti all'anglosassone (quelli con le lettere, tanto per intenderci) e poi vari ritorni al passato e al futuro, integrati con le personalizzazioni che di volta in volta i docenti ritenevano più opportune. [Buono + a quale distanza sta, ad esempio, dal distinto?] Il punto, comunque, è che mi sembra per lo meno assurdo pensare di risolvere i problemi della scuola italiana partendo dal fondo, ovvero dalle valutazioni. Come se un atto formale, quale la valutazione finale di fatto è, potesse di per sè sopperire a una serie di lacune e carenze sostanziali.

Molto più grave, per altro, mi pare la nonchalance con la quale si parla del ritorno al maestro unico alle scuole primarie. Soprattutto perchè qualcuno si esibirà in miracolosi equilibrismi dialettici per trovare giustificazioni pseudo-didattiche a una necessità che è solo ed esclusivamente economica e a un atto che ha come unica motivazione il taglio dei costi.
Un po' come la questione del calendario scolastico, geniale prova di arrampicamento sui vetri, di nuovo per giustificar tagli.

[Vista l'ansia con la quale ieri Altero Matteoli si è affrettato a rassicurare che nessun dipendente Alitalia resterà a spasso, mi aspetto altrettanta solerzia nei confronti dei lavoratori della scuola. Illusa eh?]

Ma investire sulla scuola proprio mai eh?

 
 
 

Delle cose che piacciono a me

Post n°2081 pubblicato il 28 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 

Quando arriveranno a Milano, i film presentati in questi giorni a Venezia, questo non voglio proprio perderlo. Perchè chi ha avuto il modo e la fortuna di incontrare Miloud, non se lo dimentica. E spera sempre di incontrarlo di nuovo. Anche in un film.
Informazioni su Parada si trovano qui, oppure qui.

 
 
 

Nè ora nè Cai

Post n°2080 pubblicato il 27 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 

Ah beh, adesso ci abbiamo la Cai. E mi piacerebbe tanto sapere se il Cai ha qualcosa da ridire, in proposito. Comunque la Cai tratterà con Air France. Si Air France. Quella dei non possumus di qualche mese fa. Quella dei 2100 esuberi che evidentemente erano peggio dei 5000 di oggi. Insomma. Erase and rewind. Però se qualcuno me la spiega, questa, forse è meglio.

 
 
 

Dei transistor, quando l'autoradio non c'era

Post n°2079 pubblicato il 27 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 

In questo che è davvero il mio ultimo giorno di vacanza, mi regalo un risveglio cincischiante. Tra un giornale sfogliato, un caffè lento e qualche lettura qui e là. Va bene, ieri era una sorta di Hillary-Day, tra riconciliazioni e appelli all'unità. Però l'articolo di Maria Laura Rodotà sul Corriere, sulla Michelle normalizzata è proprio carino. Online non l'ho trovato, anche se questo post della stessa MLR ne riassume lo spirito. Godibile e comunque interessante.

Mi rendo però conto che queste femminee questioni, in questo preciso momento (domani potrei anche aver già cambiato spirito) hanno catturato solo marginalmente la mia attenzione. Perchè in realtà è sulla questione calcio in TV che mi sono fermata. Lasciando perdere i termini apocalittici che la questione sta assumendo, funzionali a un prossimo innalzamento dei tetti di spesa così da poter scendere a patti con Galliani e con gli amichetti suoi, si fa comunque sempre più forte la cesura tra chi ha la pay tv e chi no. Io no, per esempio. A dire il vero credo di vivere in una sorta di enclave, nella quale nessuno tra parenti e amici stretti ha finora sentito il bisogno o la necessità di dotarsi di parabola e decoder. Più o meno degli Hamish del calcio in Tv. E non sarà l'assenza del calcio in Rai o Mediaset a farmi cambiare idea. In fondo sono cresciuta nell'era del calcio raccontato, si tratta solo di tornare un po' indietro nel tempo. Alle domeniche con le radioline, evocate anche da Aldo Grasso. E io ce l'avevo un moroso davvero appassionato, millanta anni fa. Lui Juventino, io interista. Glie la regalai io, la radiolina, perchè sulla sua macchina l'autoradio non c'era, nemmeno come optional. Facendo pure un patto: purchè l'ascoltasse solo lì. Che di andare in giro con l'appendice all'orecchio non ne avevo davvero voglia. Però i gol e le partite li raccontavano gli inviati allo stadio, anche dopo, a cancelli chiusi. E tu te li immaginavi, senza moviola. Bastava che ci fosse qualcuno capace di raccontarli davvero.

 
 
 

E poi

Post n°2078 pubblicato il 25 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 

E poi ho pensato che dovrei cominciare con libri e quaderni,
che vorrei fare il pesto e la salsa, e che i fichi ormai son maturi.
Ho pensato al tempo che è e al tempo che fa.
E alle pannocchie mature.
E ho pensato che non aprile,
ma settembre è il più crudele dei mesi.
uffa.

 
 
 

Dei Giochi, quelli chiusi

Post n°2077 pubblicato il 24 Agosto 2008 da SandaliAlSole
 


Emmenomale che c'erano i Giochi. Così si può scegliere, al rientro dopo un paio di settimane fuori Italia, di aggiornarsi solo sulla parte italiana di quelle Olimpiadi altrimenti seguite sui canali di Eurosport. Scevre, cioè, di tutto il contorno di dichiarazioni, analisi, disamine e recriminazioni che credo abbiano abbondantemente accompagnato i pomeriggi e le serate italiane. Per tutto il resto, dal Presidente del Consiglio ai delitti di fine estate, c'è tempo. Con la mente non sono ancora tornata. Non del tutto, ecco.

p.s. L'immagine è la GoogleCollection Olimpica. Mica me la potevo far scappare, no?

 
 
 

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