Sconfinando

Se è questo che vuoi

Sono pronta a scoccare la freccia.

In fondo, è questo che vuoi.

Tu.

Just my imagination

Sang et nuit
sont les couleurs
de cette peau
dans laquelle
moi je vis

In metropolitana.
Les Negresses Vertes, immersa in un libro che non riesco a mollare.
Ogni tanto alzo gli occhi.
Immagino.
Altri volti, altri luoghi.
Un altro metro.
Con un odore diverso da questo.

Lola rennt

Devo riprendere fiato.

Un'altra farfalla

"Rosa Parks, una delle eroine
della lotta nera contro l'apartheid e la segregazione, è morta all'età di 92 anni. La Parks era nata nel 1913 e, il primo dicembre 1955, avviò a Montgomery in Alabama la protesta contro il segregazionismo sugli autobus, rifiutandosi di cedere il posto a un bianco.
Nei conseguì un boicottaggio dei trasporti pubblici da parte della comunità nera, fra le cui guide c'era già anche un allora giovanissimo Martin Luther King, che si concluse con la 'desegregazione' degli autobus. "

Undici giorni fa, Vivian Malone Jones.

Hit Parade

Su Repubblica oggi hanno aperto un sondaggio subito frequentatissimo sul “libro che ha cambiato la vita”.
Al di là del poco amore per le classifiche, nonostante Nick Hornby, trovo difficile identificare un solo libro “fondamentale”.
Anche perché il fondamentale dipende dal momento, dallo stato d’animo, dal momento che si vive.
Così da bambina sono stati fondamentali i libri di Astrid Lindgren. Se non avessi amato Emil e le Vacanze all’Isola dei Gabbiani, chissà se avrei continuato a leggere come ho fatto negli anni?
E poi c’è stato il Piccolo Principe, Herman Hesse, Pirandello.
Buzzati.
Ecco.
Amore infinito per Dino Buzzati.

Nello scrigno metto però  La pentola dell’oro, di James Stephens.
Letto e riletto fino a consumarlo.

Diverse, per fortuna

Io la chiamavo autogestione
Lei la chiama settimana a tema

Io avevo di fronte l’ostracismo degli insegnanti, che nel migliore dei casi ignoravano la questione, nel peggiore la boicottavano
Lei ha davanti insegnanti collaborativi, che partecipano con contributi organizzativi e contenuti.

Io mi sorbivo interminabili seminari sul cinema russo tra le due guerre, la canzone d’autore e di protesta, l’emancipazione femminile.
Lei spazia dai film in lingua originale, alla storia della musica rock, alla storia della moda e della musica dagli Anni Sessanta agli Anni Novanta.

Io dovevo spiegare ai miei genitori il perché e il percome di una settimana autogestita.
Lei salta felice sul letto con il programma in mano, chiedendomi: “Tu cosa sceglieresti?”.

Liberi tutti!

In metro
The Pogues
Sorrido
Sognando un bagno caldo
E un tè.

Thousands are sailing
Across the western ocean
To a land of opportunity
That some of them will never see
Fortune prevailing
Across the western ocean
Their bellies full
Their spirits free
They'll break the chains of poverty
And they'll dance

Bruma

This place is empty
So empty without you

The Rolling Stones

7.30
Domenica brumosa.
Campi colorati del grigio della nebbia, che io infrango con il giallo della macchina.

Più avanti, lui, il cane che gli trotterella accanto.
Chi sa chi ha più anni sulle gambe.

Nient'altro, se non questa campagna addormentata.
Penso alla casa altrettanto addormentata che ho lasciato poco fa.
Uscita senza far rumore.
Vorrei tornare nell'abbraccio tiepido, caldo di coperte e di sonno.

Rallento.
Supero.
Saluto con la mano.
Risponde e sorride.
Sorrido anche io.

As time goes by

Ieri sera, dopo anni di nuovo tutti insieme a casa nostra. Dopo anni con Tiziana, Dino e il piccolino.
Io e Tiziana per un attimo da sole.
Ci pensi? Silvia ha l'età che avevamo noi quando ci siamo conosciute.
Un abbozzo di sorriso, mentre pensiamo a tutto quello che è passato.
A chi non c'è più.
I suoi genitori, gli amici, gli amori.
Forse anche l'innocenza.
Quella forza un po' pasionaria con cui affrontavamo la vita.
Non ci guardiamo in faccia, per nascondere quel che brilla negli occhi.

Metro

Stanca.
Frastornata di parole, persone, parole, sorrisi, parole, voci. Voci confuse.
Salgo in metro, lo sguardo un po' fosco.
Irritata, non so bene con cosa o con chi.

Infilo le cuffie.
Musica a palla.
Le vostre bocche si muovono in un comico show.
Vi guardo.
Paradosso.
In voi.
In me.
La musica è più forte.
Di voi.
E di me.