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Mortalità con dispositivi rivestiti di Paclitaxel nella malattia delle arterie periferiche

I risultati di una recente meta-analisi hanno destato preoccupazione per un aumento del rischio di morte associato all’uso di palloncini e stent per angioplastica rivestiti di Paclitaxel negli interventi endovascolari degli arti inferiori per la malattia arteriosa periferica sintomatica.
È stata condotta un’analisi ad interim non-pianificata dei dati di uno studio clinico multicentrico, randomizzato, in aperto, basato sul Registro.
Al momento dell’analisi, 2.289 pazienti erano stati assegnati in modo casuale al trattamento con dispositivi rivestiti di farmaco ( gruppo con dispositivo rivestito di farmaco, 1.149 pazienti ) o al trattamento con dispositivi non-rivestiti ( gruppo con dispositivo non-rivestito, 1.140 pazienti ).

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I pazienti con arteriopatia degli arti inferiori hanno una prognosi significativamente peggiore dopo aver subito un evento avverso maggiore, ma la terapia di …

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L’insufficienza venosa è una comune condizione medica che colpisce fino al 50.5% delle donne e il 30.1% degli uomini. L’ablazione laser per via endovenosa è una …

Tra qualche mese pronti i vaccini a mRNA di Pfizer-BioNTech & Moderna contro la variante Omicron

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PFIZER E MODERNA: ENTRO LA PRIMAVERA IL NUOVO VACCINO CONTRO LA VARIANTE OMICRON ( MA ANCORA NON SI SA SE QUESTO VACCINO SARA’ NECESSARIO ) – LA DOSE BOOSTER AUMENTA I LIVELLI DI ANTICORPI, MA LA COPERTURA E’ BREVE, SOLO 3 MESI ( DATI ISRAELIANI )

Pfizer ha annunciato che in caso di necessità sarà in grado di fornire in primavera un vaccino adattato alla variante Omicron del COVID. Lo ha comunicato in una intervista al giornale Blick Sabine Bruckner, responsabile di Pfizer in Svizzera.

Pfizer sta lavorando su due fronti contemporaneamente. Da una parte sta studiando fino a che punto l’attuale vaccino, diretto contro la proteina spike del virus di Wuhan, sia efficace contro le nuove varianti, dall’altra sta sviluppando le modifiche nel caso in cui fosse necessario adattarlo.

Gli studi hanno indicato che con la dose booster del vecchio vaccino Pfizer si registra un aumento dei livelli di anticorpi, rispetto a quelli riscontrati 3 settimane dopo la seconda dose.

Non si conosce tuttavia quale sia la reale durata della copertura. In Israele, tra i primi Paesi a partire con il booster, i dati preliminari di Pfizer non ancora pubblicati segnalerebbero già un declino degli anticorpi a 3 mesi dalla terza dose.

( Fonte: Corriere della Sera )

 

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Il vaccino Pfizer – BioNTech induce pochi anticorpi nella saliva. Per ridurre la trasmissione virale nei vaccinati è necessario proteggere il cavo orale

Vaccino Pfizer.2

 

Lo studio italiano: ” La vaccinazione a RNA messaggero ( mRna ) protegge dalla forma grave, ma è meno performante nel blocco dell’infezione ” – Col vaccino Pfizer – BioNTech pochi anticorpi nella saliva, va protetto il cavo orale

Una ricerca pubblicata su EBioMedicine ( Lancet ) ha mostrato il vaccino anti-COVID a RNA messaggero ( mRna ) di Pfizer – BioNTech induce pochi anticorpi nella saliva.

E’ pertanto necessario rafforzare le difese di bocca e naso con vaccini a uso locale.

I ricercatori italiani di Università dell’Insubria e Asst Sette Laghi ha trovato che il vaccino anti-COVID di Pfizer – BioNtech provoca ” una forte risposta immunitaria sistemica con aumento dello sviluppo di anticorpi neutralizzanti nel siero, ma non nella saliva “.

Questo ad indicare che l’immunità della mucosa orale è scarsamente attivata da questo protocollo vaccinale.

Per contrastare il basso livello di anticorpi neutralizzanti anti-Spike nella saliva, dopo la vaccinazione con il vaccino Pfizer – BioNTech, occorre rafforzare le difese di bocca e naso, per esempio con preparazioni vaccinali somministrate a livello locale.

Lo studio si è concentrato sulla risposta immunitaria mucosale evocata dalla vaccinazione anti-COVID con Pfizer-BioNTech e si basa sull’analisi dei campioni di siero e saliva di 60 operatori sanitari dell’ospedale di Varese.

Dallo studio ha dimostrato che, dopo il completamento del primo ciclo di 2 dosi di vaccino, tutti gli immunizzati presentano anticorpi neutralizzanti anti-Spike nel sangue ma non nella saliva, nella quale sviluppano anticorpi neutralizzanti solo gli individui precedentemente esposti all’infezione naturale e le cui mucose orali sono state a contatto con gli antigeni virali.

Secondo gli autori, questi dati spiegano almeno in parte perché la vaccinazione a RNA messaggero sia efficace e protettiva contro la malattia grave, ma meno nel blocco dell’infezione e quindi della circolazione del virus tra i soggetti vaccinati.

Fonte: EBioMedicine

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COVID – Nursing Up – Sindacato Infermieri Italiani: l’Italia potrebbe fermarsi. Due anni sprecati

Ospedale.2

L’Italia destinata a fermarsi – Infermieri: ” Pronto soccorsi al limite, di nuovo. Due anni sprecati – Situazioni organizzative allarmanti “

Sanità, gli infermieri lanciano l’allarme: ” Nuovo tunnel, a nulla sono serviti i due anni di pandemia. Ospedali di nuovo a rischio “

Nel pieno della quarta ondata, con una media di 800-1000 infermieri che si infettano in più ogni 24 ore, gli ospedali italiani rischiano il corto circuito. E mentre nelle prossime ore, dati alla mano, potrebbe esserci un nuovo netto peggioramento del picco dei contagi degli operatori sanitari, la situazione degli ospedali italiani racconta di una vera e propria paralisi in atto.

A riferirlo è Nursing Up, che ha aperto un’indagine sindacale dopo le numerose e preoccupanti segnalazioni giunte dalla sanità romana.

” In questo marasma – scrive nel comunicato il sindacato – i nostri operatori sanitari sono entrati nel vivo di un nuovo periodo buio, tremendamente complesso da gestire. Un nuovo tunnel, come se a nulla fossero serviti i due anni di pandemia che abbiamo alle spalle. Attraverso i nostri referenti locali riceviamo le continue segnalazioni di tanti colleghi impegnati nei pronto soccorsi romani, che in questo momento ci raccontano di vere e proprie bombe ad orologeria pronte ad esplodere “.

Un quadro horror, riporta Nursing Up, tra turni massacranti, carenza di personale, e sempre più personale infettato e costretto a rimanere a casa ogni 24 ore, reparti ordinari convertiti in fretta e furia in aree COVID.

” Ciò che ci viene messo in evidenza è l’amara realtà di un sistema sanitario che dopo due anni di emergenza sarebbe in enorme difficoltà, nel tentativo di dare una risposta coerente e strutturata alla nuova recrudescenza di infezioni. Infermieri a cui viene chiesto di fare fino a 30 ore di straordinario e addirittura a coprire in una giornata posizioni in almeno due reparti diversi. Per non parlare di strutture vetuste, dove donne e operatrici sanitarie, madri, svolgono la propria funzione barcamenandosi tra triage in pronto soccorso e ( addirittura ) ore da svolgere anche in ambulanza, costrette a cambiarsi in stanzini angusti tra spifferi, porte rotte e rischio di malanni, con Omicron che incombe come una spada di Damocle sulle loro teste “.

Fonte: Nursing Up

Fausto Baldanti: Il virus sta diventando un raffreddore

Omicron.COVID

Infezione da SARS-CoV-2 come un raffreddore ?

La variante Omicron si lega meno al recettore Ace2, la porta d’ingresso che il virus usa per entrare nelle cellule. Inoltre, studi hanno osservato che Omicron si concentra nelle alte vie respiratorie e non nei polmoni.

Tutto ciò può suggerire una progressiva raffreddorizzazione del virus.

Queste le dichiarazioni di Fausto Baldanti, responsabile del Laboratorio di virologia molecolare del Policlinico San Matteo di Pavia. ” Non sappiamo quanto tempo ci vorrà. ” Già quattro coronavirus che oggi causano il raffreddore hanno avuto un’evoluzione simile: in quel caso sono serviti diversi decenni, per il SARS-CoV-2 potrebbe succedere molto prima “.

Riguardo ai vaccini, il problema è che si stanno impiegando vaccini studiati contro la sequenza di Wuhan, ovvero la prima variante, che non è quella arrivata in Europa e ormai non circola più. I vaccini vanno aggiornati alle varianti più recenti: sicuramente la Delta, e magari anche alla Omicron. L’aggiornamento dei vaccini potrebbe fornire un livello di protezione sufficiente a non dover ricorrere alla vaccinazione ogni sei mesi. Uno studio ha mostrato che la memoria immunologica, se i vaccini vengono calibrati sulla variante effettivamente circolante, dura anche 15 mesi.

Fonte: La Repubblica

 

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Infezione da SARS-CoV-2

La sindrome respiratoria acuta grave da infezione da …

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Ad oggi, solo gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato …

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La rapida diffusione della malattia di Coronavirus 2019 ( COVID …

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Ictus ischemico acuto: inefficacia di NXY-059

Nello studio clinico SAINT I ( Stroke – Acute Ischemic NXY Treatment I ), NXY-059, un agente in grado di sequestrare i radicali liberi, si è mostrato promettente nel ruolo di neuroprotettore, riducend … leggi

Aggiornamenti in Aritmologia





Aggiornamento in Pneumologia: Bambini con polmonite acquisita in comunità

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Effetto della dose di Amoxicillina e della durata del trattamento sulla necessità di ritrattamento antibiotico nei bambini con polmonite acquisita in comunità: studio CAP-IT

La dose ottimale e la durata dell’Amoxicillina orale per i bambini con polmonite acquisita in comunità ( CAP ) non sono ben definite.
L’obiettivo di uno studio era verificare se una dose più bassa di Amoxicillina fosse non-inferiore a una dose più alta e se il trattamento di 3 giorni fosse non-inferiore a 7 giorni in uno studio multicentrico, randomizzato, di non-inferiorità che ha arruolato 824 bambini, di età pari o superiore a 6 mesi, con polmonite acquisita in comunità clinicamente diagnosticata, trattati con Amoxicillina alla dimissione dai Dipartimenti di emergenza e di degenza di 28 ospedali nel Regno Unito e 1 in Irlanda tra il 2017 e il 2019.
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Fluticasone furoato e Vilanterolo

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Antibiotici

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Israele: il primo ministro Bennett rompe gli indugi ed offre la 4a dose di vaccino anti-COVID al personale sanitario e agli over 60 – Parere contrario alla iper-vaccinazione da parte di alcuni medici: rischio di alterazione della risposta del sistema immunitario

Israele.Sanitari

Israele: 4a dose di vaccino anti-COVID al personale sanitario e alle persone di età superiore ai 60 anni – La protezione offerta dalla terza dose è solo di pochi mesi – La decisione della 4a dose è prevalentemente politica – Diversi medici avevano espresso parere contrario riguardo all’alta frequenza di vaccinazione ( 4 dosi in 1 anno, 1 ogni 4 mesi ) per la possibile alterazione della risposta immunitaria [ cellule T ] delle persone iper-vaccinate

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha dato il via libera alla somministrazione della 4a dose di vaccino contro il COVID alle persone di età superiore ai 60 anni e al personale sanitario con l’obiettivo di fronteggiare la variante Omicron.

In precedenza, Israele aveva approvato una quarta dose del vaccino Pfizer-BioNTech, un secondo booster, per le persone immunocompromesse e gli anziani che risiedono in case di cura.

” Israele sarà ancora una volta pioniere nello sforzo di vaccinazione globale “, ha dichiarato Bennett.

In precedenza, il direttore generale del Ministero della Sanità, Nachman Ash, aveva affermato che Israele potrebbe raggiungere l’immunità di gregge con l’aumento delle infezioni da Omicron.

L’immunità di gregge è il punto in cui una popolazione è protetta da un virus, attraverso la vaccinazione o da persone che hanno sviluppato anticorpi contraendo la malattia.

La variante Omicron altamente trasmissibile ha causato un’ondata di casi, con infezioni in tutto il mondo che hanno raggiunto livelli record. Tuttavia, i decessi non sono aumentati nella stessa misura, facendo sperare che la nuova variante sia meno letale.

L’obiettivo di Ash di raggiungere l’immunità di gregge mediante la vaccinazione di molte persone, e non con i contagi, è ritenuto non raggiungibile da Salman Zarka, capo della task force sul coronavirus del Ministero della Salute di Israele. ” L’immunità di gregge è tutt’altro che garantita, perché l’esperienza degli ultimi 2 anni ha dimostrato che alcuni pazienti COVID-19 guariti sono stati successivamente reinfettati “.

Il Ministero della Salute israeliano ha dichiarato che circa il 60% dei suoi 9.4 milioni di abitanti sono completamente vaccinati, quasi tutti con il vaccino Pfizer-BioNTech, il che significa che hanno ricevuto tre dosi o hanno ricevuto la seconda dose in tempi recenti.

Ma centinaia di migliaia di coloro che avevano diritto non hanno accettato la terza dose.

Fonte: Reuters

Variante Omicron: la dose booster aumenta gli anticorpi neutralizzanti ma la copertura è di solo 3 mesi

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PFIZER E MODERNA PRONTE ENTRO LA PRIMAVERA PER IL NUOVO VACCINO CONTRO LA VARIANTE OMICRON ( MA ANCORA NON SI SA SE QUESTO VACCINO SARA’ NECESSARIO ) – LA DOSE BOOSTER AUMENTA I LIVELLI DI ANTICORPI, MA LA COPERTURA E’ BREVE, SOLO 3 MESI ( DATI ISRAELIANI )

Pfizer ha annunciato che in caso di necessità sarà in grado di fornire in primavera un vaccino adattato alla variante Omicron del COVID. Lo ha comunicato in una intervista al giornale Blick Sabine Bruckner, responsabile di Pfizer in Svizzera.

Pfizer sta lavorando su due fronti contemporaneamente. Da una parte sta studiando fino a che punto l’attuale vaccino, diretto contro la proteina spike del virus di Wuhan, sia efficace contro le nuove varianti, dall’altra sta sviluppando le modifiche nel caso in cui fosse necessario adattarlo.

Gli studi hanno indicato che con la dose booster del vecchio vaccino Pfizer si registra un aumento dei livelli di anticorpi, rispetto a quelli riscontrati 3 settimane dopo la seconda dose.

Non si conosce tuttavia quale sia la reale durata della copertura. In Israele, tra i primi Paesi a partire con il booster, i dati preliminari di Pfizer non ancora pubblicati segnalerebbero già un declino degli anticorpi a 3 mesi dalla terza dose.

( Fonte: Corriere della Sera )

Perdita di efficacia della vaccinazione contro la variante Omicron dopo appena 10 settimane

Omicron.2

Un nuovo rapporto elaborato in Gran Bretagna ha mostrato che le dosi di richiamo sono meno efficaci contro Omicron rispetto alle varianti precedenti e la loro efficacia svanisce più velocemente, entro 10 settimane

Oltre ad avere una conoscenza scarsa di Omicron, non è noto l’effetto di una quarta dose contro la nuova variante. Ma gli Esperti israeliani hanno sottolineato la diminuzione dell’immunità nelle persone con 60 anni o più, che sono stati i primi a ricevere la terza dose a partire da agosto.

I ricercatori israeliani del Ministero della Salute e di diverse istituzioni accademiche hanno presentato i dati al Comitato consultivo che ha formulato la raccomandazione per la quarta dose. La presentazione, ottenuta da The New York Times, ha mostrato un raddoppio del tasso di infezione da Delta tra la fascia di età superiore ai 60 anni entro 4 o 5 mesi dalla terza dose. Non c’era una chiara indicazione di una ridotta efficacia contro malattie gravi.

Israele ha iniziato a somministrare il vaccino Pfizer-BioNTech a due dosi a dicembre 2020 e aveva inoculato una quota significativa della sua popolazione prima che molti Paesi occidentali lo facessero. In primavera è diventato il primo Paese al mondo a vaccinare la maggior parte della sua popolazione. A fine luglio 2021, il primo ministro Bennett ha deciso di somministrare la terza dose, accreditando la sua scelta come un successo nel contenere l’ondata della variante Delta mantenendo aperte le scuole e l’economia.

( Fonte: Dnyuz.com; LINK https://dnyuz.com/2021/12/23/israel-considers-4th-vaccine-dose-but-some-experts-say-its-premature/ )

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