Antiaritmici – La tormentata storia di Almarytm / Flecainide. Dall’approvazione in Italia nel 1986 allo studio CAST – Parte 1

CAST.1

Inizialmente la Flecainide / Almarytm aveva come indicazione principale il trattamento delle aritmie ventricolari

La Flecainide, un antiaritmico della classe IC, è stata sintetizzata nel corso di una ricerca sui composti fluorati della Procainamide da una piccola società farmaceutica americana, Riker, acquistata successivamente dalla 3M.

In Italia, l’approvazione di Flecainide, denominata in Italia Almarytm ( Tambocor nel resto del mondo ) avvenne nel maggio 1986, un anno dopo il previsto a causa di dati negativi ( alto numero di decessi ) dalla Germania.

L’antiaritmico, che agisce bloccando i canali del sodio, si era rivelato ben presto estremamente efficace nel sopprimere i battiti ectopici ventricoli ( BEV ). Ed è stata proprio questa sua caratteristica di BEV killer a proporlo come uno dei farmaci dello studio clinico CAST ( Cardiac Arrhythmias Suppression Trial) nella seconda metà degli anni ’80.

L’ipotesi perseguita dal CAST era di verificare se l’aritmia ventricolare fosse un fattore di rischio indipendente di morte dopo infarto miocardico

Lo studio fu interrotto nell’Aprile del 1989 dopo appena 10 mesi dall’inizio nel braccio Flecainide e nel braccio Encainde, un altro farmaco di classe IC, per una maggiore mortalità rispetto ai corrispettivi bracci placebo.

I risultati del CAST indussero le Autorità Sanitarie a limitare l’impiego della Flecainide nelle aritmie ventricolari. La Bristol Myers Squibb preferì ritirare dal mercato il proprio farmaco, l’Encainide.

Lo studio CAST fu criticato soprattutto perché la mortalità nei gruppi placebo era inferiore al preventivato, ma apparve chiaro che i farmaci antiaritmici di classe IC potevano diventare pericolosi nel trattamento delle aritmie ventricolari in pazienti con malattia ischemica.

Dagli studi clinici preliminari era emersa già la potenziale pericolosità di questo antiaritmico , soprattutto quando la Flecainide veniva somministrata al dosaggio di 400 mg/die e nei pazienti con cardiopatia ischemica e disfunzione ventricolare sinistra.

L’incidenza di effetti proaritmici con la Flecainide, cioè peggioramento dell’aritmia preesistente o insorgenza di nuova aritmia, era del 6,8% , di questi 2,3% erano le forme gravi e l’1% i casi fatali.

Studio CAST ( Versione Italiana )

Mortalità e morbilità nei pazienti trattati con Encainide, Flecainide o placebo: lo studio sulla soppressione dell’aritmia cardiaca

BACKGROUND E METODI – Nello studio CAST ( Cardiac Arrhythmia Suppression Trial ), progettato per testare l’ipotesi che la soppressione dell’ectopia ventricolare dopo un infarto del miocardio fosse in grado di ridurre l’incidenza di morte improvvisa, i pazienti in cui l’ectopia ventricolare poteva essere soppressa con Encainide, Flecainide o Moricizina sono stati assegnati in modo casuale ricevere il farmaco attivo o il placebo. L’uso di Encainide e Flecainide è stato interrotto a causa dell’eccesso di mortalità. E’ stata esaminata la mortalità e la morbilità dopo la randomizzazione a Encainide o Flecainide o al rispettivo placebo.

RISULTATI – Dei 1498 pazienti, 857 sono stati assegnati a ricevere Encainide o il suo placebo ( 432 al farmaco attivo e 425 al placebo ) e 641 sono stati assegnati a ricevere Flecainide o il suo placebo ( 323 al farmaco attivo e 318 al placebo ). Dopo un follow-up medio di 10 mesi, 89 pazienti erano deceduti: 59 per aritmia ( 43 trattati con farmaco vs. 16 trattati con placebo; P = 0,0004 ), 22 per cause cardiache non-aritmiche ( 17 trattati con farmaco vs. 5 trattati con placebo; P = 0,01 ) e 8 di cause non-cardiache ( 3 trattati con farmaci vs. 5 trattati con placebo ). Quasi tutte le morti cardiache non-dovute ad aritmia sono state attribuite a infarto miocardico acuto con shock ( 11 pazienti trattati con farmaco e 3 trattati con placebo ) o a insufficienza cardiaca congestizia cronica ( 4 trattati con farmaco e 2 trattati con placebo ). Non ci sono state differenze tra i pazienti che ricevevano il farmaco attivo e quelli che ricevevano il placebo nell’incidenza di tachicardia ventricolare non-letale, proaritmia, sincope, necessità di un pacemaker permanente, insufficienza cardiaca congestizia, infarto miocardico ricorrente, angina o necessità di bypass coronarico innesto o angioplastica.

CONCLUSIONI – C’è stato un eccesso di decessi per aritmia e decessi per shock dopo infarto miocardico acuto ricorrente nei pazienti trattati con Encainide o Flecainide. Gli eventi non-letali, tuttavia, sono stati equamente distribuiti tra i gruppi farmaco attivo e placebo. I meccanismi alla base dell’eccesso di mortalità durante il trattamento con Encainide o Flecainide rimangono sconosciuti. ( N Engl J Med 1991; 324:781–8 )

Studio CAST ( English Version )

Mortality and Morbidity in Patients Receiving Encainide, Flecainide, or Placebo — The Cardiac Arrhythmia Suppression Trial

BACKGROUND AND METHODS – In the Cardiac Arrhythmia Suppression Trial, designed to test the hypothesis that suppression of ventricular ectopy after a myocardial infarction reduces the incidence of sudden death, patients in whom ventricular ectopy could be suppressed with encainide, flecainide, or moricizine were randomly assigned to receive either active drug or placebo. The use of encainide and flecainide was discontinued because of excess mortality. We examined the mortality and morbidity after randomization to encainide or flecainide or their respective placebo.

RESULTS – Of 1498 patients, 857 were assigned to receive encainide or its placebo (432 to active drug and 425 to placebo) and 641 were assigned to receive flecainide or its placebo (323 to active drug and 318 to placebo). After a mean follow-up of 10 months, 89 patients had died: 59 of arrhythmia (43 receiving drug vs. 16 receiving placebo; P = 0.0004), 22 of nonarrhythmic cardiac causes (17 receiving drug vs. 5 receiving placebo; P = 0.01), and 8 of noncardiac causes (3 receiving drug vs. 5 receiving placebo). Almost all cardiac deaths not due to arrhythmia were attributed to acute myocardial infarction with shock (11 patients receiving drug and 3 receiving placebo) or to chronic congestive heart failure (4 receiving drug and 2 receiving placebo). There were no differences between the patients receiving active drug and those receiving placebo in the incidence of nonlethal disqualifying ventricular tachycardia, proarrhythmia, syncope, need for a permanent pacemaker, congestive heart failure, recurrent myocardial infarction, angina, or need for coronary-artery bypass grafting or angioplasty.

CONCLUSIONS – There was an excess of deaths due to arrhythmia and deaths due to shock after acute recurrent myocardial infarction in patients treated with encainide or flecainide. Nonlethal events, however, were equally distributed between the active-drug and placebo groups. The mechanisms underlying the excess mortality during treatment with encainide or flecainide remain unknown. ( N Engl J Med 1991; 324:781–8 )

XAGENA IN CARDIOLOGIA

AnginaOnline.net | Angiologia.net | Aritmie.net | Aritmologia.net | Cardiologia.net | CardiologiaOnline.it | CardiologiaOnline.net | Cuore.net | Dislipidemia.it | FibrillazioneAtriale.net | InfartoMiocardico.net | Ipertensione.net | ScompensoCardiaco.net |

Aritmologia.net

Amiodarone – Xagena Search: Novità sui Farmaci by Xagena

XagenaSearch.it

Xagena Mappa

https://network.xagena.it/mappa/

Amiodarone


Cardiomiopatia ipertrofica

La cardiomiopatia ipertrofica è una malattia del muscolo cardiaco caratterizzata da un aumento dello spessore delle pareti del ventricolo sinistro ( ipertrofia ventricolare sinistra ), non-secondario … leggi













Aggiornamenti sulle Aritmie by Xagena

Aritmie.net

L’ablazione transcatetere superiore ai farmaci nel trattamento della tachicardia ventricolare ricorrente

Dallo studio VANISH è emerso che l’ablazione transcatetere ha prodotto benefici in alcuni pazienti con infarto miocardico e con un defibrillatore impiantabile cardioverter ( ICD ) in misura maggiore r …


 

Fibrillazione atriale: effetto avverso del Dronedarone sulla morte cardiovascolare e sulla ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei pazienti con fibrillazione atriale permanente

Dronedarone ( Multaq ) è un derivato benzofuranico non-iodato con proprietà antiaritmica. Negli studi sulla fibrillazione atriale, controllati con placebo, il farmaco è stato trovato avere effetti d …


 

Dronedarone verso Propafenone: efficacia simile nel mantenimento del ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione atriale dopo cardioversione elettrica

Uno studio ha confrontato l’efficacia di Dronedarone ( Multaq ) e di Propafenone ( Rytmonorm ) nel mantenimento del ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione atriale dopo cardioversione elettrica. …


 

Celivarone nei pazienti con ICD riduce gli interventi del defibrillatore impiantabile, ma in modo non-significativo

I defibrillatori cardioverter impiantabili ( ICD ) rimangono il trattamento di scelta per la prevenzione delle aritmie potenzialmente fatali. Tuttavia, molti pazienti con ICD richiedono ulteriore tera …


 

Atorvastatina per la prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale dopo isolamento della vena polmonare

È noto che le statine sono efficaci nel prevenire la fibrillazione atriale nei pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca.Lo scopo di uno studio è stato quello di valutare l’efficacia delle statine nell …


 

Fibrillazione atriale: profilassi antitrombotica dopo ablazione transcatetere

L’ablazione transcatetere pur essendo considerata un trattamento risolutivo della fibrillazione atriale, è gravata da una non piccola percentuale di recidive sintomatiche e asintomatiche. …


 

Profilassi antitrombotica dopo stenting coronarico nei pazienti con fibrillazione atriale

Approssimativamente il 70-80% dei pazienti affetti da fibrillazione atriale ha indicazione alla TAO a lungo termine, e tra questi il 20-30% ha una malattia coronarica associata. Nella pratica clinica …


 

La profilassi con Magnesio solfato per via endovenosa in aggiunta a beta-bloccanti non previene le aritmie atriali dopo intervento chirurgico coronarico o valvolare

Le aritmie atriali rappresentano un’importante causa di morbilità dopo chirurgia cardiaca.Gli sforzi per la prevenzione di queste aritmie post-chirurgiche non hanno portato a risultati ot …


 

Dronedarone: un nuovo antiaritmico per il trattamento della fibrillazione atriale

Sebbene l’Amiodarone ( Cordarone ) si sia dimostrato efficace nel mantenimento del ritmo sinusale, il farmaco presenta molti effetti avversi extra-cardiaci.Il Dronedarone ( Multaq ) è un …


 

Gli antiaritmici nel mantenimento del ritmo sinusale dopo cardioversione della fibrillazione atriale

Dopo ripristino del normale ritmo sinusale, la percentuale di recidiva di fibrillazione atriale è alta.I farmaci antiaritmici sono stati ampiamente impiegati per prevenire le recidive, ma il lo …


 

Idraparinux versus Warfarin nella prevenzione degli eventi tromboembolici nei pazienti con fibrillazione atriale

Idraparinux è risultato efficace quanto il Warfarin ( Coumadin ), un antagonista della vitamina K, nel ridurre l’ictus e gli eventi embolici, nei pazienti affetti da fibrillazione atriale …


 

Candesartan riduce il rischio di fibrillazione atriale nei pazienti con insufficienza cardiaca

Il Candesartan ( Atacand / Ratacand ), in aggiunta alla terapia standard, ha ridotto l’incidenza di fibrillazione atriale nei pazienti con insufficienza cardiaca, tra cui quelli con funzione sistolica …


 

Amiodarone più efficace di altri antiaritmici nella prevenzione della fibrillazione atriale persistente

Medici del Dipartimento di Cardiologia della Medical University of Warsaw in Polonia hanno valutato l’efficacia della terapia antiaritmica sequenziale nel mantenimento del ritmo sinusale dopo ca …


 

Prevenzione della fibrillazione atriale con Ace-inibitori e sartani

Ricercatori canadesi hanno compiuto un’analisi di studi clinici che hanno valutato gli Ace inibitori o i bloccanti il recettore dell’angiotensina, detti anche sartani, nella prevenzione della fibrilla …


 

Amiodarone più efficace del Sotalolo nel mantenimento del ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione atriale

Il trattamento farmacologico per ripristinare e mantenere il ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione atriale rimane controverso.Lo studio SAFE-T ( Sotalol Amiodarone Atrial Fibrillation Efficacy …

Aggiornamenti sulle Aritmie by Xagena

 

Aritmie.net

L’ablazione transcatetere superiore ai farmaci nel trattamento della tachicardia ventricolare ricorrente

Dallo studio VANISH è emerso che l’ablazione transcatetere ha prodotto benefici in alcuni pazienti con infarto miocardico e con un defibrillatore impiantabile cardioverter ( ICD ) in misura maggiore r …


 

Fibrillazione atriale: effetto avverso del Dronedarone sulla morte cardiovascolare e sulla ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei pazienti con fibrillazione atriale permanente

Dronedarone ( Multaq ) è un derivato benzofuranico non-iodato con proprietà antiaritmica. Negli studi sulla fibrillazione atriale, controllati con placebo, il farmaco è stato trovato avere effetti d …


 

Dronedarone verso Propafenone: efficacia simile nel mantenimento del ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione atriale dopo cardioversione elettrica

Uno studio ha confrontato l’efficacia di Dronedarone ( Multaq ) e di Propafenone ( Rytmonorm ) nel mantenimento del ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione atriale dopo cardioversione elettrica. …


 

Celivarone nei pazienti con ICD riduce gli interventi del defibrillatore impiantabile, ma in modo non-significativo

I defibrillatori cardioverter impiantabili ( ICD ) rimangono il trattamento di scelta per la prevenzione delle aritmie potenzialmente fatali. Tuttavia, molti pazienti con ICD richiedono ulteriore tera …


 

Atorvastatina per la prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale dopo isolamento della vena polmonare

È noto che le statine sono efficaci nel prevenire la fibrillazione atriale nei pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca.Lo scopo di uno studio è stato quello di valutare l’efficacia delle statine nell …


 

Fibrillazione atriale: profilassi antitrombotica dopo ablazione transcatetere

L’ablazione transcatetere pur essendo considerata un trattamento risolutivo della fibrillazione atriale, è gravata da una non piccola percentuale di recidive sintomatiche e asintomatiche. …


 

Profilassi antitrombotica dopo stenting coronarico nei pazienti con fibrillazione atriale

Approssimativamente il 70-80% dei pazienti affetti da fibrillazione atriale ha indicazione alla TAO a lungo termine, e tra questi il 20-30% ha una malattia coronarica associata. Nella pratica clinica …


 

La profilassi con Magnesio solfato per via endovenosa in aggiunta a beta-bloccanti non previene le aritmie atriali dopo intervento chirurgico coronarico o valvolare

Le aritmie atriali rappresentano un’importante causa di morbilità dopo chirurgia cardiaca.Gli sforzi per la prevenzione di queste aritmie post-chirurgiche non hanno portato a risultati ot …


 

Dronedarone: un nuovo antiaritmico per il trattamento della fibrillazione atriale

Sebbene l’Amiodarone ( Cordarone ) si sia dimostrato efficace nel mantenimento del ritmo sinusale, il farmaco presenta molti effetti avversi extra-cardiaci.Il Dronedarone ( Multaq ) è un …


 

Gli antiaritmici nel mantenimento del ritmo sinusale dopo cardioversione della fibrillazione atriale

Dopo ripristino del normale ritmo sinusale, la percentuale di recidiva di fibrillazione atriale è alta.I farmaci antiaritmici sono stati ampiamente impiegati per prevenire le recidive, ma il lo …


 

Idraparinux versus Warfarin nella prevenzione degli eventi tromboembolici nei pazienti con fibrillazione atriale

Idraparinux è risultato efficace quanto il Warfarin ( Coumadin ), un antagonista della vitamina K, nel ridurre l’ictus e gli eventi embolici, nei pazienti affetti da fibrillazione atriale …


 

Candesartan riduce il rischio di fibrillazione atriale nei pazienti con insufficienza cardiaca

Il Candesartan ( Atacand / Ratacand ), in aggiunta alla terapia standard, ha ridotto l’incidenza di fibrillazione atriale nei pazienti con insufficienza cardiaca, tra cui quelli con funzione sistolica …


 

Amiodarone più efficace di altri antiaritmici nella prevenzione della fibrillazione atriale persistente

Medici del Dipartimento di Cardiologia della Medical University of Warsaw in Polonia hanno valutato l’efficacia della terapia antiaritmica sequenziale nel mantenimento del ritmo sinusale dopo ca …


 

Prevenzione della fibrillazione atriale con Ace-inibitori e sartani

Ricercatori canadesi hanno compiuto un’analisi di studi clinici che hanno valutato gli Ace inibitori o i bloccanti il recettore dell’angiotensina, detti anche sartani, nella prevenzione della fibrilla …


 

Amiodarone più efficace del Sotalolo nel mantenimento del ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione atriale

Il trattamento farmacologico per ripristinare e mantenere il ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione atriale rimane controverso.Lo studio SAFE-T ( Sotalol Amiodarone Atrial Fibrillation Efficacy …

Aggiornamenti in Aritmologia by Xagena

Aritmologia.net

 

Studio EMANATE: Apixaban riduce il rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a cardioversione

Dallo studio EMANATE è emerso che i pazienti con fibrillazione atriale che hanno ricevuto Apixaban ( Eliquis ) prima della cardioversione pianificata hanno presentato un minor rischio di ictus rispett …


 

Apixaban nei pazienti con fibrillazione atriale ed età avanzata, basso peso corporeo, o alta creatinina

Nello studio ARISTOTLE ( Apixaban for Reduction of Stroke and Other Thromboembolic Complications in Atrial Fibrillation ), la dose standard di Apixaban ( Eliquis ) è stata di 5 mg due volte al giorno; …


 

PIONEER AF-PCI: minore sanguinamento con i regimi a base di Rivaroxaban nei pazienti con fibrillazione atriale che necessitano di intervento coronarico percutaneo

Una strategia anticoagulante che coinvolge Rivaroxaban ( Xarelto ) ha conferito un minor rischio di sanguinamento rispetto a una strategia che ha impiegato Warfarin ( Coumadin ) nei pazienti con fibri …


 

Efficacia dell’impiego a breve termine dei farmaci antiaritmici dopo ablazione transcatetere della fibrillazione atriale

Una parte sostanziale della prima recidiva di aritmia dopo ablazione transcatetere della fibrillazione atriale è considerata causata da irritabilità nell’atrio sinistro dalla procedura di ablazione. …


 

Associazione tra dose di Edoxaban, concentrazione, attività anti-fattore Xa ed esiti

Sono stati sviluppati nuovi anticoagulanti orali per la prevenzione dell’ictus nella fibrillazione atriale per essere dati in dosi fisse, senza la necessità del monitoraggio di routine che ha ostacola …


 

Fibrillazione atriale non-valvolare: rischio di sanguinamento e tromboembolia arteriosa nei pazienti trattati con un antagonista della vitamina K o che sono passati a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K

I pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare che ricevono o sono stati precedentemente esposti a un antagonista della vitamina K potrebbero passare a un anticoagulante orale non-antagonista dell …


 

La Tossina botulinica per via iniettiva durante CABG evita le recidive di fibrillazione atriale per 1 anno

L’iniezione di Tossina botulinica entro i cuscinetti adiposi epicardici durante l’intervento di bypass aorto.coronarico ( CABG ) ha ridotto l’incidenza di fibrillazione atriale post-operatoria e ha so …


 

Pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST: effetto della Ranolazina sulla fibrillazione atriale

Uno studio ha valutato l’effetto della Ranolazina, un farmaco anti-ischemico con proprietè antiaritmiche, sul carico complessivo di fibrillazione atriale nelle sindromi coronariche acute ( ACS ), e h …


 

Efficacia e sicurezza di Rivaroxaban rispetto a Warfarin in pazienti con malattia arteriosa periferica e fibrillazione atriale non-valvolare

La malattia vascolare è inclusa in un sistema di valutazione del rischio per predire l’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare. Una analisi post hoc dello studio ROCKET AF ha ce …


 

Effetto del Dronedarone sugli endpoint clinici nei pazienti con fibrillazione atriale e cardiopatia coronarica

Uno studio ha valutato la sicurezza e gli esiti cardiovascolari del farmaco antiaritmico Dronedarone ( Multaq ) nei pazienti con fibrillazione atriale parossistica o persistente affetti da malattia c …


 

Warfarin, disfunzione renale ed esito dopo infarto acuto del miocardio in pazienti con fibrillazione atriale

Esistono prove contrastanti per quanto riguarda l’associazione tra trattamento con Warfarin ( Coumadin ), morte e incidenza di ictus ischemico nei pazienti con malattia renale cronica ( CKD ) in fase …


 

Fibrillazione atriale: cardioversione farmacologica con Vernakalant

Il controllo del ritmo mediante approccio farmacologico ( spesso anche con cardioversione elettrica o farmacologica ) è parte integrante della terapia per la fibrillazione atriale in tutto il mondo. …


 

Fibrillazione atriale: la sicurezza del Dronedarone, un farmaco antiaritmico, nella cura clinica di routine

E’ stata esaminata la mortalità e la malattia epatica tra i pazienti esposti a Dronedarone ( Multaq ). Alla base i timori riguardo alla sicurezza di questo antiaritmico, soprattutto per i pazienti co …


 

Terapia combinata anticoagulante ed antiaggregante dopo intervento coronarico percutaneo nella fibrillazione atriale

La doppia terapia antiaggregante è diventata la base del trattamento dei pazienti sottoposti a stenting coronarico e di quelli con sindrome coronarica acuta con o senza impianto di stent. Sebbene vi …


 

L’impiego di corticosteroidi durante l’isolamento della vena polmonare è associato a una più alta prevalenza di conduzione dormiente della vena polmonare

La recidiva di fibrillazione atriale dopo isolamento della vena polmonare ( PVI ) è associata a riconduzione della vena polmonare all’atrio sinistro.Lo scopo di uno studio è stato quello di determinar …