
Trattamento di 3a linea della leucemia mieloide cronica in fase cronica con Asciminib ( Scemblix ), il capostipite degli inibitori STAMP
Asciminib ( Scemblix ),è il capostipite di una nuova generazione di farmaci – gli inibitori STAMP ( Specifically Targeting the ABL Myristoyl Pocket ) – per la leucemia mieloide cronica in fase cronica.
La leucemia mieloide cronica è un tumore raro del sangue con cui convivono quasi 9.000 italiani. Nonostante i progressi terapeutici, molti pazienti sono costretti a cambiare terapia perché sviluppano intolleranza o resistenza.
Asciminib, a differenza degli altri inibitori della tirosin-chinasi, si lega in maniera altamente specifica alla tirosin-chinasi BCR-ABL1, l’interruttore che accende la malattia.
Uno studio di fase I ha valutato, per una durata mediana di 4 anni, gli effetti di Asciminib in pazienti fortemente pre-trattati e ha dimostrato la sua sicurezza, tollerabilità ed efficacia a lungo termine.
L’esperienza clinica italiana sull’utilizzo di Asciminib nel programma di uso compassionevole condotto tra il 2019 e il 2023 ha poi messo in luce l’efficacia del farmaco nel mantenere e migliorare la risposta molecolare ( MR ) e il suo buon profilo di tollerabilità.
Asciminib versus Bosutinib
Asciminib ha dimostrato un miglioramento dei tassi di risposta molecolare e citogenetica ( MMR e CCyR ) rispetto a Bosutinib ( Bosulif ) un inibitore TKI di seconda generazione nello studio di fase 3 ASCEMBL in pazienti di età pari o superiore a 18 anni con leucemia mieloide cronica in fase cronica.
Nello studio, il tasso di risposta molecolare ( MMR ) alla settimana 24 è stato del 25,5% e del 13,2% per Asciminib e Bosutinib, e il tasso di risposta citogenetica ( CCyR ) alla settimana 24 è stato del 40,8% contro il 24,2%.
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