LINFOMA DIFFUSO A GRANDI CELLULE B – Nuovi approcci terapeutici: anticorpi monoclonali versus coniugati anticorpo-farmaco

Sobi with tagline for web

 

Nuove strategie nella terapia del linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattarioL’importanza del target CD19Incyte ( anticorpo ) versus Sobi ( coniugato anticorpo-farmaco )Tafasitamab ( Minjuvi ) versus Loncastuximab tesirina ( Zynlonta )

Il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) può essere curato con l’immunochemioterapia standard di prima linea, mentre quasi il 30-40% dei pazienti presenta refrattarietà o recidiva.

Per diversi decenni, la strategia di trattamento standard per i pazienti fit con linfoma DLBCL recidivante / refrattario ( R/R ) è stata la chemioterapia ad alte dosi seguita dal trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( auto-SCT ).

Tuttavia, i pazienti che hanno fallito il trattamento di salvataggio o quelli non-idonei al successivo trapianto autologo di cellule staminali hanno esiti non-favorevoli.

Sono state sviluppate diverse terapie immunitarie, tra cui anticorpi monoclonali, coniugati anticorpo-farmaco, anticorpi bispecifici che coinvolgono le cellule T, cellule CAR-T, inibitori del checkpoint immunitario e nuove piccole molecole.

Nel frattempo, il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche e la radioterapia sono ancora necessari per il controllo della malattia nei pazienti fit con determinate condizioni.

Tafasitamab

Studio L-MIND: Tafasitamab più Lenalidomide e mantenimento con Tafasitamab ha prodotto risposte durature nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato / refrattario

Tafasitamab un anticorpo monoclonale anti-CD19 nel linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario

Loncastuximab tesirina 

Loncastuximab tesirina nel linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario: studio LOTIS-2

Risultati ad interim di Loncastuximab tesirina associata a Ibrutinib nel linfoma diffuso a grandi cellule B o nel linfoma mantellare

Xagena Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Ematologia.it

 

ANTICORPI BISPECIFICI BCMAxCD3: Elrexfio versus Tecvayli nel mieloma multiplo

Elrexfio

La battaglia degli anticorpi bispecifici BCMAxCD3 nel mieloma multiplo: Elrexfio vs Tecvayli / Pfizer vs Janssen

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato l’anticorpo bispecifico BCMAxCD3 Elrexfio di Pfizer come un’altra opzione di trattamento standard per le persone con mieloma multiplo che hanno esaurito almeno quattro precedenti linee di terapia.

Il nuovo farmaco sarà un diretto concorrente di Tecvayli ( Teclistamab ) di Janssen, un altro bispecifico BCMAxCD3 che è stato autorizzato per la commercializzazione negli Stati Uniti nell’ottobre 2022 e, come il suo rivale, viene somministrato tramite iniezione sottocutanea.

La concorrenza si estende anche ad altre terapie dirette a BCMA per il mieloma multiplo di linea successiva, tra cui un paio di terapie CAR-T per via endovenosa – Abecma ( Idecabtagene vicleucel) e Carvykti ( Ciltacabtagene autoleucel ) – che sono terapie cellulari che hanno procedure di produzione complesse.

Elrexfio, il cui principio attivo è Elranatamab, è stato approvato dalla FDA in base ai risultati dello studio di fase 2 MagnetisMM-3, che ha mostrato un tasso di risposta globale ( ORR ) del 58% in pazienti sottoposti ad almeno quattro precedenti linee di trattamento, incluso un inibitore del proteasoma, un agente immunomodulatore e un anticorpo monoclonale anti-CD38, senza aver ricevuto una terapia con un farmaco anti-BCMA.

Un sottogruppo di pazienti con un follow-up più lungo ha mostrato un tasso di risposta globale del 61%, compreso il 35% di risposte complete. Dopo quasi 15 mesi, la durata mediana della risposta non è stata ancora raggiunta; si stima che la probabilità di raggiungere quel punto temporale senza progressione della malattia sia del 71,5%.

I risultati di efficacia sono simili a quelli ottenuti dallo studio MajesTEC-1 che ha permesso l’approvazione di Tecvayli, con un tasso di risposta globale del 63%, compreso il 45% di risposte complete ( sebbene lo studio includesse anche alcuni pazienti con tre precedenti linee di terapia ).

L’anticorpo bispecifico di Pfizer verrà lanciato con un leggero vantaggio rispetto a Tecvayli di Janssen nella frequenza di dosaggio, poiché può essere somministrato a settimane alterne dopo un ciclo iniziale di 14 dosi settimanali, mentre il farmaco di Janssen deve essere somministrato settimanalmente per tutto il periodo.

Tuttavia, Janssen dispone già di dati dallo studio MajesTEC-1 che hanno dimostrato che Tecvayli mantiene l’efficacia con il dosaggio bisettimanale, e sta cercando l’approvazione di questo nuovo schema posologico.

Per quanto riguarda la sicurezza, entrambi i bispecifici presentano nella scheda tecnica avvertenze per la sindrome da rilascio di citochine ( CRS ) e la neurotossicità e devono essere prescritti nell’ambito di una strategia di valutazione e mitigazione del rischio ( REMS ).

Pfizer ha in programma di lanciare Elrexfio nelle prossime settimane e ha fissato un prezzo di listino del farmaco di circa $ 41.500 al mese, leggermente superiore al prezzo mensile di $ 39.500 di Tecvayli al momento del lancio.

Sia Pfizer che J&J, nel frattempo, stanno lavorando per far impiegare i propri farmaci il più precocemente possibile. In Europa, Tecvayli è già un’opzione di terza linea basata sui dati MajesTEC-1, ma Janssen è intenzionata ad associare Tecvayli con l’anticorpo Darzalex ( Daratumumab ), un anti-CD38, nello studio di fase 3 MajesTEC-3, che interessa pazienti con mieloma multiplo che hanno ricevuto da una a tre precedenti linee di terapia.

Nel frattempo, Pfizer sta conducendo lo studio MagnetisMM-5 di Elrexfio in combinazione con Darzalex come seconda linea e MagnetisMM-7 in cui Elrexfio viene utilizzato come terapia di mantenimento per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi sottoposti a trapianto di midollo osseo.

Il mieloma multiplo è un tumore del sangue che colpisce le plasmacellule prodotte nel midollo osseo. Ci sono più di 34.000 nuovi casi di mieloma multiplo diagnosticati ogni anno solo negli Stati Uniti e 176.000 a livello globale. Nonostante i progressi del trattamento, attualmente non esiste una cura.  Tratto da PharmaPhorum

 

Xagena Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Ematologia.it

EHA 2023 PODCAST – Studio ALLIANCE A041703: Inotuzumab Ozogamicin e Blinatumomab nella leucemia linfoblastica acuta di linea B, Philadelphia-negativo, CD22-positivo, di nuova diagnosi

Pfizer Nuovo Logo

REPORT DAL CONGRESSO DELL’EHA ( EUROPEAN HEMATOLOGY ASSOCIATION  ) 2023

PODCAST – STUDIO ALLIANCE A041703: induzione con Inotuzumab Ozogamicin ( Besponsa ) e consolidamento con Blinatumomab ( Blincyto ) nella leucemia linfoblastica acuta di linea B, Philadelphia-negativo, CD22-positivo, di nuova diagnosi

 

Studio Alliance A041703

Nella leucemia linfoblastica acuta di linea B, Philadelphia-negativo, CD22-positivo, di nuova diagnosi l’induzione con Inotuzumab Ozogamicin e il consolidamento con Blinatumomab rappresenta una terapia altamente attiva e tollerabile con remissioni durevoli nella maggior parte dei pazienti. Inotuzumab Ozogamicin è un coniugato anticorpo-farmaco anti-CD22, mentre Blinatumomab è un BiTE ( Bispecific T-cell Engager ) che si lega in maniera specifica al CD19 espresso sulla superficie delle cellule della linea B e al CD3 espresso sulla superficie delle cellule T. L’anticorpo bispecifico attiva le cellule T endogene mettendo in connessione il CD3 nel complesso recettoriale per i linfociti T con il CD19 espresso dalle cellule B benigne e maligne

Alliance A041703 Trial

Inotuzumab Ozogamicin induction then Blinatumomab consolidation is highly active, tolerable therapy for newly-diagnosed, Ph-, CD22+ B-lineage acute lymphoblastic leukemia ( ALL ) with durable remissions in the majority of patients. Inotuzumab ozogamicin is an anti-CD22 antibody-drug conjugate and Blinatumomab an anti-CD19/CD3 T-cell engager ( BiTE ).

 

Xagena Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

Ematologia.it

 

Linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario: approvazione accelerata da FDA per Epkinly, un anticorpo bispecifico, come terza linea

AbbVie.2

Epkinly ( Epcoritamab-bysp; Epcoritamab ), un anticorpo bispecifico, ha ottenuto l’approvazione accelerata dalla Agenzia regolatoria Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense. L’autorizzazione si applica specificamente agli adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivante o refrattario ( R/R ) che hanno ricevuto almeno due precedenti linee di trattamento

Il DLBCL è il tipo più comune di linfoma aggressivo, con circa 150.000 casi di malattia diagnosticati a livello globale ogni anno.

Per i pazienti con recidiva / refrattarietà ci sono diverse terapie mirate, compresi i trattamenti mediati dalle cellule T ( terapia cAR-T ). Tuttavia, le opzioni di trattamento già disponibili o standard sono limitate.

Epkinly è ora il primo e unico anticorpo bispecifico che coinvolge le cellule T per l’indicazione linfoma diffuso a grandi cellule B.

La decisione della FDA è stata supportata dai risultati positivi di uno studio di fase 1/2.

Nel linfoma DLBCL R/R fortemente pretrattato, Epkinly ha fornito un tasso di risposta globale ( ORR ) del 61%, un tasso di risposta completo ( CRR ) del 38% e una durata mediana della risposta ( DoR ) di 15,6 mesi.

Il linfoma DLBCL è un tipo di cancro aggressivo che può progredire rapidamente e resistere al trattamento.

Nell’ambito del percorso di approvazione accelerato, le Società produttrici sono tenute a condurre studi per confermare il beneficio clinico previsto di Epkinly.

 

MediExplorer.it: informazioni scientifiche su Linfoma diffuso a grandi cellule B

 

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net EmatoBase.it 

 

Ematologia.it

Breyanzi per il linfoma a grandi cellule B recidivato o refrattario dopo una precedente terapia – Approvazione nell’Unione Europea

BMS

La Commissione Europea ha approvato Breyanzi ( Lisocabtagene maraleucel; Liso-cel ), una terapia CAR-T diretta contro CD19, per il linfoma a grandi cellule B recidivato o refrattario dopo una precedente terapia

La terapia CAR-T presenta un dominio costimolatorio 4-1BB che aumenta l’espansione e la persistenza delle cellule T CAR.

Breyanzi è stato approvato per gli adulti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ), linfoma a cellule B ad alto grado ( HGBCL ), linfoma primitivo del mediastio a grandi cellule B ( PMBCL ) e linfoma follicolare di grado 3B ( FL3B ) che sono incorsi in una ricaduta entro 12 mesi dal completamento della chemio-immunoterapia di prima linea o che hanno presentato refrattarietà.

L’approvazione della Commissione europea ( CE ) si è basata sui risultati dello studio di fase III TRANSFORM, in cui Breyanzi ha più che quadruplicato la sopravvivenza mediana libera da eventi ( EFS ) rispetto alla terapia standard con un follow-up mediano di 6,2 mesi.

Inoltre, il 73,9% dei pazienti ha ottenuto una risposta completa ( CR ) rispetto al 43,5% di quelli trattati con la terapia standard.

Breyanzi è approvato anche in Giappone per il trattamento di seconda linea dei linfomi a grandi cellule B ( LBCL ) recidivati o refrattari, e in Giappone, Europa, Svizzera e Canada per i linfomi LBCL recidivati o refrattari dopo due o più linee di terapia sistemica.

Fonte: BMS, 2023

 

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net EmatoBase.it 

 

Ematologia.it

INFO SUI FARMACI SPECIALISTICI: Farmaci ematologici di Roche

Roche.2

Roche in Ematologia

Roche sviluppa da oltre 20 anni medicinali per persone affette da malattie del sangue maligne e non-maligne.

I farmaci di Roche approvati includono: MabThera / Rituxan ( Rituximab ), Gazyva / Gazyvaro ( Obinutuzumab ), Polivy ( Polatuzumab vedotin ), Venclexta / Venclyxto ( Venetoclax ) in collaborazione con AbbVie, Hemlibra ( Emicizumab ), Lunsumio ( Mosunetuzumab ) e Columvi ( Glofitamab )

La pipeline di farmaci ematologici sperimentali comprende: un anticorpo bispecifico Cevostamab che coinvolge le cellule T, mirato sia a FcRH5 che a CD3; Tecentriq ( Atezolizumab ), un anticorpo monoclonale progettato per legarsi con PD-L1, e Crovalimab, un anticorpo anti-C5 progettato per ottimizzare l’inibizione del complemento.

Roche in Haematology

Roche has been developing medicines for people with malignant and non-malignant blood diseases for more than 20 years.

Roche’s approved medicines include: MabThera / Rituxan ( Rituximab ), Gazyva / Gazyvaro ( Obinutuzumab ), Polivy ( Polatuzumab vedotin ), Venclexta / Venclyxto ( Venetoclax ) in collaboration with AbbVie, Hemlibra ( Emicizumab ), Lunsumio ( Mosunetuzumab ) and Columvi ( Glofitamab ).

The pipeline of investigational haematology medicines includes a T-cell engaging bispecific antibody Cevostamab, targeting both FcRH5 and CD3; Tecentriq ( Atezolizumab ), a monoclonal antibody designed to bind with PD-L1 and Crovalimab, an anti-C5 antibody engineered to optimise complement inhibition.

Informazioni tratte dalla Letteratura internazionale per i Medici Specialisti sui Farmaci Roche in Ematologia:

A) MabThera ( https://ematobase.it/cerca?q=MabThera ) – Rituximab ( https://ematobase.it/cerca?q=Rituximab )

B) Gazyvaro ( https://ematobase.it/cerca?q=Gazyvaro ) – Obinutuzumab ( https://ematobase.it/cerca?q=Obinutuzumab )

C) Polivy ( https://ematobase.it/cerca?q=Polivy ) – Polatuzumab vedotin ( https://ematobase.it/cerca?q=Polatuzumab )

D) Hemlibra ( https://ematobase.it/cerca?q=Hemlibra ) – Emicizumab ( https://ematobase.it/cerca?q=Emicizumab )

E) Lunsumio ( https://ematobase.it/cerca?q=lunsumio ) – Mosunetuzumab ( https://ematobase.it/cerca?q=Mosunetuzumab )

F) Columvi – Glofitamab ( https://ematobase.it/cerca?q=Glofitamab%20 )

 

EmatoBase.2

 

Gazyvaro: Indicazioni

Gazyvaro è un medicinale antitumorale indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da:
• leucemia linfocitica cronica ( LLC; leucemia linfatica cronica ) precedentemente non trattata. La LLC è un cancro dei linfociti B, un tipo di globuli bianchi. Gazyvaro è utilizzato in abbinamento a Clorambucile ( un altro medicinale per la cura del cancro ) in pazienti per i quali l’impiego del medicinale per la cura del cancro denominato Fludarabina è controindicato;
• linfoma follicolare ( LF ), un altro tipo di cancro dei linfociti B. Gazyvaro è indicato in abbinamento alla chemioterapia nei pazienti che non hanno fruito di un trattamento precedente per il linfoma follicolare avanzato. È anche utilizzato in abbinamento al medicinale Bendamustina nei pazienti la cui malattia non ha risposto al trattamento a base di
Rituximab o il cui cancro è progredito per 6 mesi dopo tale trattamento. Una volta che la malattia
ha risposto al trattamento, Gazyvaro è usato da solo nella terapia di mantenimento del linfoma follicolare.
Gazyvaro contiene il principio attivo Obinutuzumab.

Polivy: Indicazioni

Polivy è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) il cui cancro è tornato o ha smesso di rispondere ad altri trattamenti e i quali non possono essere sottoposti al trapianto di midollo osseo. Deve essere utilizzato in associazione ad altri due medicinali, Bendamustina e Rituximab.
Polivy contiene il principio attivo Polatuzumab vedotin.

Hemlibra: Indicazioni

Hemlibra è un medicinale usato per la prevenzione o la riduzione del sanguinamento in pazienti affetti da emofilia A ( un disturbo emorragico ereditario causato dalla mancanza di fattore VIII ).
Il medicinale viene utilizzato:
– nei pazienti che hanno sviluppato inibitori del fattore VIII, ossia anticorpi presenti nel sangue che agiscono contro i medicinali contenenti il fattore VIII e ne impediscono il corretto funzionamento;
– nei pazienti senza inibitori del fattore VIII qualora la loro emofilia A sia grave o moderata ( con
fenotipo emorragico grave ).
Hemlibra contiene il principio attivo Emicizumab.

Lunsumio: Indicazioni

Lunsumio è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con linfoma follicolare che non risponde ( refrattario ) o si è ripresentato ( recidivante ) dopo almeno due trattamenti precedenti.
Lunsumio contiene il principio attivo Mosunetuzumab.

MabThera: Indicazioni ematologiche

MabThera è un medicinale usato per il trattamento di:

• linfoma follicolare e linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cellule B ( due forme di linfoma non-Hodgkin );
• leucemia linfocitica cronica ( LLC, leucemia linfatica cronica )
MabThera contiene il principio attivo Rituximab.

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Ematologia.it

Mieloma multiplo: i bisogni insoddisfatti e le nuove terapie immuno-mediate

Banner Forum Ematologico 2023-24

Quali bisogni insoddisfatti per il mieloma multiplo ?

Ci sono molte domande che devono ancora avere risposta: qual è la gestione ottimale dei pazienti ad alto rischio ? Come gestire i pazienti con fragilità significativa ? Per quanto tempo è necessario continuare il trattamento ? Quando impiegare le immunoterapie, in particolare le terapie con cellule CAR-T e gli anticorpi bispecifici ? I pazienti affetti da mieloma continuano ad avere ricadute, quali sono i meccanismi di resistenza ?

What unmet needs still exist in the multiple myeloma space as a whole ?

There are a lot of questions that still need to be asked: What is the optimal management of high-risk patients ? How do we approach patients with significant frailty ? How long do we need to continue treatment ? Where exactly do we place these immunotherapies, especially the CAR T-cell therapies and bispecifics, with a view of bringing them closer to the earlier stages of the disease ? Patients with myeloma continue to relapse, so we need to understand the mechanisms of resistance better, and a lot more needs to be learned about the biology of the disease as a whole

Aggiornamenti sulle nuove classi di terapie immuno-mirate

Elranatamab, un anticorpo bispecifico mirato a BCMA

Gli anticorpi bispecifici sembrano essere una classe di farmaci molto promettente. Promettenti sono i dati per Elranatamab, un anticorpo bispecifico mirato a BCMA, in una popolazione di pazienti pesantemente pretrattati con una mediana di 5 precedenti linee di terapia [ MagnetisMM-1 ]. Quasi l’80% di questi pazienti era refrattario di tripla classe, e i tassi di risposta erano compresi tra il 50% e il 60%, a seconda dei sottogruppi di pazienti esaminati. Nel sottogruppo di pazienti che erano stati precedentemente esposti allo stesso agente, sembra mantenere l’efficacia, anche se a un livello leggermente inferiore. La tossicità era quella prevista, con il 60-70% dei pazienti con sindrome da rilascio di citochine, nella maggior parte di grado 1 o 2. E’ stata osservata una certa tossicità ematologica, in particolare neutropenia e trombocitopenia. Non c’era tossicità neurologica significativa, ma in tutti i bispecifici, è stato riscontrato un segnale per un aumento del rischio di infezione che deve essere meglio delineato.

Talquetamab, un anticorpo bispecifico mirato a GPRC5D

Data l’esistenza di diversi agenti mirati anti-BCMA, c’è molto interesse nell’esplorare bersagli alternativi. Sono stati presentati i dati aggiornati dallo studio MonumenTAL-1 riguardante Talquetamab, un farmaco di Janssen, che è un anticorpo bispecifico mirato a GPRC5D, che ha esaminato un’ampia coorte di pazienti con malattia refrattaria, prevalentemente, a tripla classe, e anche pazienti che hanno visto più linee di terapia. Talquetamab sembra essere piuttosto attivo, con un tasso di risposta quasi del 50-60% e anche una durata della risposta abbastanza ragionevole in questa popolazione di pazienti.

Modakafusp alfa, una proteina di fusione anticorpo anti-CD38 e Interferone alfa-2b

In termini di altre terapie, sono stati presentati i dati di uno studio su Modakafusp alfa, che è un anticorpo monoclonale anti-CD38 legato a Interferone alfa-2b, in una popolazione di pazienti molto pesantemente pretrattata. Ci sono stati tassi di risposta di circa il 40% al 50%, specialmente quando si osservano sottogruppi di pazienti che non erano stati precedentemente esposti ad alcuni degli agenti più recenti, e la tossicità è apparsa essere prevalentemente ematologica.

What updates have there been in newer classes of immune-targeted therapies ?

Bispecific antibodies seem to be a very promising class of drugs. Data for Elranatamab, which is a BCMA-targeted bispecific antibody, in a heavily pretreated patient population with a median of 5 prior lines of therapy [ MagnetisMM-1 ] were presented. Nearly 80% of these patients were triple-class refractory, and the response rates were 50% to 60%, depending on the subgroups of patients they’re looking at. In the subgroup of patients who have previously been exposed to the same targeted agent, it appears to retain efficacy, albeit at a slightly lower level. The toxicity was as predicted, with 60% to 70% of patients with cytokine release syndrome. Most of them had grade 1 or 2. There was some hematological toxicity, particularly neutropenia and thrombocytopenia. There was no significant neurological toxicity, but across all bispecifics, a signal for increased risk of infection was seen.

Given that there’s a plethora of anti-BCMA targeted agents, there’s a lot of interest in exploring alternate targets. Updated data from the MonumenTAL-1 trial of Talquetamab, which is an GPRC5D-targeted bispecific, looking at a large cohort of patients with triple-class refractory disease predominantly, and also patients who have seen multiple lines of therapy. The drug seems to be quite active, with almost a 50% to 60% response rate and also a pretty reasonable durability of response given this patient population.

In terms of other therapeutics, data from a trial of Modakafusp alfa, which is an anti-CD38 targeted monoclonal antibody bound to an attenuated Interferon, in a very heavily pretreated patient population, were presented. There were response rates of about 40% to 50%, especially when you look at subgroups of patients who have previously not been exposed to some of the newer agents, and toxicity appeared to be predominantly hematologic.

Source: ASH ( American Society of Hematology ) Meeting, 2022

 

Ematologia.it

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Farmaci per il Mieloma multiplo

AMGEN: Kyprolis ( Carfilzomib )

BMS / CELGENE: Abecma ( Ide-Cel ) [ Terapia CAR-T anti-BCMA ]; Pomalyst ( Pomalidomide )

GSK: Blenrep ( Belantamab mafoditin )

JANSSEN: Carvykti ( Cilta-Cel; terapia CAR-T anti-BCMA ); Tecvayli ( Teclistamab, anticorpo bispecifico BCMAxCD3 ); Darzalex ( Daratumumab ) & Darzalex Faspro ( Daratumumab sottocutaneo ); Velcade ( Bortezomib )

MENARINI: Nexpovio ( Selinexor )

PFIZER: Elranatamab ( non in commercio )

SANOFI: Sarclisa ( Isatuximab; anticorpo anti-CD38 )

TAKEDA: Ninlaro ( Ixazomib )

Aggiornamento in Ematologia by Xagena

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Tisagenlecleucel di seconda linea o terapia standard nel linfoma aggressivo a cellule B

Gli esiti dei pazienti sono sfavorevoli per i linfomi non-Hodgkin aggressivi a cellule B che non rispondono o progrediscono entro 12 mesi dalla terapia di prima linea.
Tisagenlecleucel ( Kymriah ) è una terapia con cellule T che esprimono un recettore chimerico anti-CD19, approvata per il linfoma diffuso a grandi cellule B dopo almeno due linee di trattamento.
È stato condotto uno studio internazionale di fase 3 che ha coinvolto pazienti con linfoma aggressivo che era refrattario o in progressione entro 12 mesi dalla terapia di prima linea.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Tisagenlecleucel con terapia ponte opzionale ( gruppo Tisagenlecleucel ) o chemioterapia di salvataggio e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche ( HSCT ) ( gruppo di cure standard ).
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da eventi, definita come il tempo dalla randomizzazione alla malattia stabile o progressiva alla valutazione alla settimana 12 o successivamente o al decesso. Il crossover per ricevere Tisagenlecleucel era consentito se un evento definito si verificava durante o dopo la valutazione alla settimana 12.
Altri endpoint includevano la risposta e la sicurezza.
In totale 322 pazienti sono stati sottoposti a randomizzazione.
Al basale, la percentuale di pazienti con linfomi di alto grado era più alta nel gruppo Tisagenlecleucel rispetto al gruppo in terapia standard ( 24.1% vs 16.9% ), così come la percentuale con un punteggio IPI ( International Prognostic Index ) ( intervallo da 0 a 5, con punteggi più alti ad indicare una prognosi peggiore ) di 2 o superiore ( 65.4% vs 57.5% ).
In totale il 95.7% dei pazienti nel gruppo Tisagenlecleucel ha ricevuto Tisagenlecleucel; il 32.5% dei pazienti nel gruppo di cure standard è stato sottoposto a trapianto HSCT autologo. Il tempo mediano dalla leucoaferesi all’infusione di Tisagenlecleucel è stato di 52 giorni.
In totale il 25.9% dei pazienti nel gruppo Tisagenlecleucel ha avuto una progressione del linfoma alla settimana 6, rispetto al 13.8% di quelli nel gruppo di terapia standard.
La sopravvivenza mediana libera da eventi in entrambi i gruppi è stata di 3.0 mesi ( hazard ratio per evento o morte nel gruppo Tisagenlecleucel, HR=1.07; P=0.61 ).
Una risposta si è verificata nel 46.3% dei pazienti nel gruppo Tisagenlecleucel e nel 42.5% nel gruppo in terapia standard.
10 pazienti nel gruppo Tisagenlecleucel e 13 nel gruppo in terapia standard sono morti a causa di eventi avversi.
Tisagenlecleucel non è risultato superiore alla terapia di salvataggio standard in questo studio.
Sono necessari ulteriori studi per valutare quali pazienti possono trarre il massimo beneficio da ciascun approccio. ( Xagena2022 )
Bishop MR et al, N Engl J Med 2022; 386: 629-639

Forum Ematologico: Headlines in Ematologia by Xagena

Banner ematologia 1200

FORUM EMATOLOGICO 2023-2024

Percorso di Formazione ECM e di aggiornamento scientifico in formato digitale condotto via Web

 

Anemia

Daprodustat nel trattamento dell’anemia nei pazienti con insufficienza renale cronica e in quelli sottoposti a dialisi

Anemia falciforme

Pfizer ha acquistato Global Blood Therapeutics, società specializzata nelle terapie contro l’anemia falciforme

Leucemia

Leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi con mutazione IDH1: approvato negli USA Tibsovo

Novità nel trattamento della leucemia mieloide cronica: Asciminib

EHA Hybrid Congress – Terapia CAR-T: Kymriah nella leucemia linfoblastica acuta a cellule B

Linfoma

Linfoma follicolare recidivante o refrattario dopo 2 o più linee di terapia sistemica: Kymriah, una terapia CAR-T 

Trattamento dei linfomi: i coniugati ADC e gli anticorpi bispecifici – L’opinione di Zelenetz del Memorial Sloan Kettering Cancer Center

Linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato o refrattario: Tafasitamab + Lenalidomide nei pazienti non-idonei al trapianto ASCT

Linfoma di Hodgkin: benefici sulla sopravvivenza globale aggiungendo Brentuximab vedotin alla chemioterapia

Linfoma a grandi cellule B recidivante / refrattario: in sviluppo clinico Epcoritamab, un nuovo anticorpo bispecifico

Linfoma diffuso a grandi cellule B R/R: Sobi ha acquisito Loncastuximab Tesirina da ADC Therapeutics

Linfoma follicolare recidivante / refrattario: competizione tra Lunsumio e le terapie CAR-T

Dallo studio SHINE indicazioni per l’impiego di Imbruvica come prima linea nel linfoma a cellule mantellari

FDA: approvata la terapia CAR-T Breyanzi nel linfoma a grandi cellule B recidivante / refrattario come seconda linea

Linfoma non-Hodgkin indolente associato a infezione di HCV: l’eradicazione del virus produce risultati rilevanti

Linfoma mantellare recidivante / refrattario: risultati a 3 anni di Tecartus una terapia CAR-T

Novità nella Terapia dei Linfomi – Terapia CAR-T: Breyanzi

Approvato nell’Unione Europea Lunsumio a base di Mosunetuzumab, il capostipite degli anticorpi bispecifici CD20xCD3, per il trattamento dei linfomi follicolari

Polivy in combinazione nel trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B non precedentemente trattato

Terapia CAR-T: Yescarta come prima linea nel linfoma a grandi cellule B ad alto rischio

Unione Europea: approvato Kymriah, terapia CAR-T, nel trattamento degli adulti con linfoma follicolare recidivante o refrattario

Mielofibrosi

Dati promettenti per Navitoclax più Ruxolitinib nei pazienti con mielofibrosi non-trattati con inibitori di JAK

Novità nella terapia della Mielofibrosi: Inrebic a base di Fedratinib

Mieloma

Quarta linea di trattamento nel mieloma multiplo – Gli anti-BCMA: da Blenrep a Elranatamab

Mieloma multiplo: l’uso precoce dei farmaci innovativi potrebbe produrre migliori risposte

Nexpovio in associazione con Bortezomib e Desametasone per il trattamento dei pazienti affetti da mieloma multiplo che hanno ricevuto almeno una precedente terapia

Mieloma multiplo recidivante o refrattario: miglioramento dell’efficacia clinica con Teclistamab associato a Daratumumab per via sottocutanea

2022 ASCO Annual Meeting – Mieloma multiplo recidivante / refrattario: Belamaf

ASCO22: Il punto sugli anticorpi bispecifici con target BCMA nel mieloma multiplo recidivante – refrattario

Novità nella terapia del mieloma multiplo refrattario – recidivato: Teclistamab

Mieloma multiplo recidivato / refrattario: approvata in Europa una nuova terapia CAR-T Carvykti a base di Ciltacabtagene Autoleucel

Mieloma multiplo recidivato – Isatuximab in aggiunta a Carfilzomib e Desametasone: un nuovo standard di cura ?

Policitemia vera

Novità nel trattamento della policitemia vera: Ropeginterferone alfa-2b

Terapia

EHA 2022 Hybrid Congress: Anticorpi bispecifici ( Glofitamab &Teclistamab più Daratumumab per via sottocutanea ) – Inibitori del proteasoma ( Carfilzomib )

 

Ematologia.it

 

 

 

Aggiornamento in Ematologia by Xagena

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Bortezomib, Talidomide e Desametasone con o senza Daratumumab per i pazienti eleggibili al trapianto con mieloma multiplo di nuova diagnosi: studio CASSIOPEIA

Nella parte 1 dello studio in due parti CASSIOPEIA, il trattamento prima e dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) con Daratumumab ( Darzalex ) più Bortezomib, Talidomide …


 

Rituximab-CHOP con intensificazione precoce di Rituximab per linfoma diffuso a grandi cellule B: studio HOVON-84

L’immunochemioterapia con Rituximab ( MabThera ) più Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ( R-CHOP ) è diventata lo standard di cura per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellu …


 

Selinexor nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario: studio SADAL

Il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivante o refrattario è un tumore aggressivo con una sopravvivenza globale mediana inferiore a 6 mesi. È stata valutata la risposta a Selinexor ( …


 

Regime iper-CVAD in combinazione con Ofatumumab come terapia di prima linea per adulti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B negativa al cromosoma Philadelphia

L’aggiunta di Rituximab ( MabThera ) alla chemioterapia intensiva ha migliorato gli esiti nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B. Ofatumumab ( Arzerra ) è un anticorpo monoclonale …


 

Effetto del Dexrazoxano sulla funzione sistolica ventricolare sinistra e sugli esiti del trattamento nei pazienti con leucemia mieloide acuta: un rapporto del Children’s Oncology Group

Si è determinato se il Dexrazoxano ( Cardioxane ) sia in grado di fornire una efficace cardioprotezione durante il trattamento di prima linea della leucemia mieloide acuta ( AML ) pediatrica senza au …


 

Luspatercept nei pazienti con sindromi mielodisplastiche a basso rischio

I pazienti con anemia e sindromi mielodisplastiche a basso rischio in cui la terapia con agenti stimolanti l’eritropoiesi non è efficace diventano generalmente dipendenti dalle trasfusioni di globuli …


 

Risultati di follow-up a lungo termine di terapia di induzione con Lenalidomide, Bortezomib e Desametasone e approccio di mantenimento adattato al rischio nel mieloma multiplo di nuova diagnosi

La combinazione di Lenalidomide ( Revlimid ), Bortezomib ( Velcade ) e Desametasone [ RVD ] è un regime di induzione altamente efficace e conveniente sia per i pazienti idonei al trapianto che per que …


 

Impatto della sospensione dell’Asparaginasi sull’esito della leucemia linfoblastica acuta infantile: report del Children’s Oncology Group

L’Asparaginasi ( ASNase ) è una componente importante del trattamento della leucemia linfoblastica acuta ( ALL ), ma è spesso interrotta a causa della tossicità. La sostituzione della Asparaginasi da …


 

Monoterapia con Daratumumab nei pazienti con mieloma multiplo recidivato o refrattario pesantemente pretrattato: risultati finali degli studi di fase 2 GEN501 e SIRIUS

Daratumumab ( Darzalex ) ha mostrato efficacia incoraggiante come monoterapia in pazienti con mieloma multiplo pesantemente pretrattato negli studi GEN501 e SIRIUS. E’ stata riportata un’analisi fina …


 

Enasidenib nei pazienti con sindromi mielodisplastiche con mutazione IDH2

Le mutazioni di IDH2 ( isocitrato deidrogenasi-2 ) si verificano in circa il 5% dei pazienti con sindromi mielodisplastiche. L’attività neomorfica delle proteine mutanti IDH2 provoca ipermetilazio …


 

Ropeginterferone alfa-2b rispetto alla terapia standard per la policitemia vera: studio PROUD-PV e studio di estensione CONTINUATION-PV

Gli studi PROUD-PV e CONTINUATION-PV hanno confrontato il nuovo Interferone monopegilato Ropeginterferone alfa-2b ( Besremi ) con Idrossiurea, la terapia standard per i pazienti con policitemia vera, …


 

Remissione senza trattamento dopo l’interruzione del trattamento con Dasatinib di prima linea in pazienti con leucemia mieloide cronica: studio di prima linea DADI

Un precedente studio sulla sospensione di Dasatinib ( Sprycel ) ha mostrato che 31 pazienti su 63 ( 49% ) con leucemia mieloide cronica in fase cronica che erano stati trattati con Dasatinib come seco …


 

Rituximab, Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisolone combinati con Metotrexato ad alte dosi più chemioterapia intratecale per linfoma intravascolare a grandi cellule B di nuova diagnosi: studio PRIMEUR-IVL

Il linfoma intravascolare a grandi cellule B ( IVLBCL ) è una malattia rara per la quale non esiste un trattamento standard disponibile. Sono state accertate la sicurezza e l’attività di R-CHOP ( Ri …


 

Daratumumab sottocutaneo versus endovenoso nei pazienti con mieloma multiplo recidivato o refrattario: studio COLUMBA

Daratumumab ( Darzalex ) per via endovenosa per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo comporta una lunga infusione che influisce sulla qualità di vita e sono comuni reazioni correlate all’in …


 

Trattamento dei pazienti anziani con linfoma a cellule del mantello: follow-up a lungo termine dello European MCL Elderly Trial

In un aggiornamento dello studio clinico randomizzato, in aperto, di fase III European Mantle Cell Lymphoma ( MCL ) Elderly Trial pubblicato nel 2012 si è cercato di confermare i risultati sugli esiti …

1 2 3