La Serie A da zero a dieci-Quattordicesima giornata

I nostri voti alla quattordicesima giornata conclusasi ieri sera.

10

GIORGIA ROSSI Number one!

9

JUNIOR MESSIAS Segna due goal (di cui uno di pregevole fattura) che regalano la vittoria al Crotone.

AC MILAN e SS LAZIO Danno vita ad un’emozionante partita. Vince il Milan, ma la Lazio non esce ridimensionata.

8

ACF FIORENTINA Oh, Fiorentina! Nella serata meno pronosticabile rinasce. La Juve certo gli da una mano col suo atteggiamento, ma loro dimostrano che possono fare bene, certamente  meglio di quanto avevano fatto prima della gara di Torino.

TAKEHIRO TOMIYASU Realizza un bel goal. Bravo!

CIRO IMMOBILE  El segna semper lu.

LORENZO INSIGNE Gran goal che impedisce quella che si stava profilando come una pesante sconfitta.

SASSUOLO CALCIO Tre punti importanti e meritati.

BENEVENTO CALCIO A questo punto è riduttivo definire questa squadra una sorpresa. Bravi!

LAUTARO MARTINEZ Gran goal!

7

FC TORINO Sfodera finalmente una prestazione come si deve, portando a casa un punto meritato giacché solo una magia di Insigne gli impedisce il successo. Avanti così e l’ultimo posto sarà presto un brutto ricordo.

ANTONIO CONTE Sette vittorie di fila e se Hernandez non segnava a quest’ora primo in classifica c’era lui. Non farà calcio-spettacolo la sua squadra, ma i risultati dicono che per lo scudetto bisogna parlarne anche con lui, specie perché dopo la delusione europea ha solo più il campionato e tutti sappiamo quanto lui sia bravo a martellare durante la settimana i suoi giocatori.

AS ROMA Vince, ma ora serve più continuità.

6

DAVIDE BALLARDINI Richiamato per la quarta volta, che sia quella buona? Staremo a vedere, lui intanto porta a casa tre punti fondamentali.

5

FC JUVENTUS Dopo Parma ci aveva illuso di avere trovato la quadratura. Regala invece un passo indietro a livello di gioco e di individualità, se si pensa che Bonucci (sui primi due goal) e Cuadrado (col suo gesto scriteriato), due degli “Uomini d’oro” della Juve pluriscudettata, le hanno veramente combinate grosse. Andrea Pirlo riuscirà a dare continuità? Lo scopriremo nelle prossime puntate, ma intanto la Juve è sesta in classifica e francamente è un  po’ poco in base a quello a cui ci aveva abituato.

PARMA CALCIO La classifica non è tutta sta goia e rispetto all’anno scorso la squadra è in regressione.  Chi legge il nostro blog sa perfettamente come la pensiamo sugli allenatori, quindi Liverani a nostro avviso ha colpe relative, il lavoro di D’Aversa però è stato sottovalutato.

ATALANTA BERGAMASCA Butta alle ortiche due punti che potevano essere pesanti non gestendo il risultato.

NAPOLI CALCIO Senza Insigne sarebbe stata un’altra preoccupante battuta d’arresto.

ARMANDO IZZO e MARCO GIAMPAOLO Per favore lasciamo perdere queste scene da “Libro Cuore”.

4

FEDERICO LA PENNA E I SUOI COLLABORATORI La scenata di Nedved è fuori luogo, d’accordo (ne parleremo più avanti), ma loro comunque dopo aver giustamente sbattuto fuori Cuadrado, non sbattono fuori Borja Valero e anche Chiesa. Inoltre negano un rigore evidente alla Juve per fallo su Bernardeschi. Insomma ne sbagliano tante. Col VAR sono errori intollerabili.

SAMIR HANDANOVIC Resta un grande, ma la papera che fa è incredibile.

3

GIACOMO FERRI DI MARTEDI’ Quando inventarono il telefono la gente parlava e urlava nell’apparecchio,  non comprendendo che non era il caso e che dall’altra parte sentivano benissimo. Giacomo Ferri a Diretta Stadio  ci ha ricordato un po’ quelle persone, quando si è messo ad urlare verso Marcello Chirico in collegamento, il quale opportunamente gli ha ricordato che non era il caso di urlare giacché anche se era distante lo sentiva.

2

GIACOMO FERRI DI MERCOLEDI’ Cambia il giorno, ma non cambiano il suo giubbotto alla Fonzie e la sua prosopopea. Il Torino sta vincendo a Napoli e il Milan pareggia. Lui ne approfitta subito per fare lo spiritoso con  Tiziano Crudeli (sei ultimo in classifica e prendi per i fondelli chi è primo?). A parte il fatto che, sapendo che la partita era ancora lunga e che il Napoli avrebbe potuto raddrizzarla in quanto più forte del Toro, avrebbe potuto essere prudente, ma lui no, esplode con tutta la sua prosopopea e i suoi “Secondo me”. Peccato che poi nel recupero Insigne segna e segna pure Theo Hernandez. Tiè!

1

PAVEL NEDVED La scenata che ha fatto, ricordandoci i bambini capricciosi, non ci è piaciuta. L’Avvocato Agnelli nel 1985 disse: “Noi non ci siamo mai lamentati dei rigori e non incominceremo certo adesso, non è nelle nostre abitudini. Son cose da provinciali”. Boniperti una scena del genere manco si sognava di farla. Quello era lo stile-Juve, questo di Nedved ci sembra più stile-Asilo (ps. Quando, in un famoso Inter-Juve,  Orsato non espulse Pjanic già ammonito, non ti eri  messo a correre e ad esagitarti? Dunque non fare il giargianese…).

0

JUAN CUADRADO Commette una scorrettezza inammissibile, che (specialmente uno della sua esperienza) non deve compiere, oltretutto perché compromette una partita difficile, ma che la Juve avrebbe potuto ribaltare dal momento che la forza ce l’ha.

CONCLUSIONE  Finiamo il post porgendo a tutti voi auguri di un sereno Natale di un buon anno, sperando che sia meno assurdo e surreale di questo.

Ricordiamoci sempre le parole di Tonino Cerezo: “Il calcio è felicità, è gioia di vivere, il calcio è riso coi fagioli”.