La Serie A da uno a dieci-Ventottesima giornata

Ecco i nostri voti al campionato.

10

BENEVENTO CALCIO Certo una Juve non entusiasmante gli ha aiutati parecchio, ma loro hanno avuto il merito di crederci, compiendo quella che per loro è un’impresa. Bravi tutti, da Inzaghi, che ha schierato una squadra ben messa in campo, certamente meglio messa degli avversari (ma ci vuole poco diremmo…) ai giocatori.

9

JERDY SCHOUTEN Gran goal.

AC MILAN Fatica, ma alla fine vince, dimostrando di poter continuare a stare nella zona in cui è.

GRAZIANO PELLE’ Gran goal, anche se purtroppo per lui e per la sua squadra inutile.

GIANLUCA SCAMACCA Per i suoi goal, che regalano tre preziosi punti al Genoa.

“CIRO” MERTENS E’ di nuovo lui.

US SAMPDORIA Per l’azione del goal, con cui va in porta con tre passaggi di prima.

ATALANTA BERGAMASCA Ottima prova, con la quale dimostra che per la zona Champions può tranquillamente lottare fino alla fine.

8

AC BOLOGNA Ha il merito di non mollare e di riuscire, con la tenacia, a drizzare una partita che era sviata.

GENNARO GATTUSO Gli stavano già suonando il “De Profundis”, ma lui con due ottime prove (Milano e Roma) della sua squadra, ha fatto capire che non è ancora il momento. Ora che sta recuperando calciatori, il quarto posto non è un’utopia.

7

SPEZIA CALCIO Tre punti pesanti come macigni.

SS LAZIO Esattamente come per lo Spezia: tre punti pesanti come macigni.

6

ACF FIORENTINA Perde, ma dà buona prova di sé, giocando così la classifica può diventare migliore.

AS ROMA Perde, ma non rinuncia a giocare. E’ pure sfortunata sul palo di Pellegrini.

5

PARMA CALCIO Altri tre punti persi, che potevano essere fondamentali per il proseguimento del campionato.

4

CROTONE CALCIO D’accordo la tenacia del Bologna, ma se vuoi salvarti questo tipo di partite devi chiuderle. E basta.

ANDREA PIRLO Non è tutta colpa sua quanto successo ieri, ma quanti goal deve ancora prendere la Juve con questa mania della “costruzione dal basso”?

1

FC JUVENTUS Lenta, con poche idee ma ben confuse, con giocatori che pascolano per il campo “Ad Minchiam”. Colpa di Pirlo? Può darsi, siamo a fine marzo e la squadra non ha un’identità, ma col Benevento, la squadra schierata dal mister aveva tutte le carte in regola per vincere. Invece ha perso. Non dare ascolto ad Allegri quando parlava di rinnovare la rosa e dare la colpa esclusivamente a Sarri per la stagione scorsa, è stato un errore imperdonabile.

ANDREA AGNELLI, PAVEL NEDVED e FABIO PARATICI Hanno mandato via Allegri perché volevano lo spettacolo. Bello spettacolo ieri, complimenti per l’arguzia.

La Serie A da zero a dieci-Ventiquattresima giornata

Ecco i voti alla ventiquattresima giornata di campionato.

10

ROMELU LUKAKU Devastante, immarcabile.

9

GIAN PIERO GASPERINI Dimostra che su Ilicic ha ragione lui. In fondo, ha i giocatori tutto il giorno sotto gli occhi, perché metterne in dubbio la competenza (specie dopo quello che ha costruito all’Atalanta)? Ancora una volta vince e convince.

ANTE REBIC Gran goal e gran prestazione.

STEFANO PIOLI Mettere in panchina il capitano è stato coraggioso. Il coraggio è stato premiato. Tomori non ha certo fatto rimpiangere Romagnoli.

8

FC BOLOGNA Immobile sbaglia il rigore ed è un bel colpo di fortuna, ma la fortuna aiuta gli audaci e loro lo sono stati, portando a casa tre punti preziosi e tutto sommato meritati. Belle le azioni dei goal.

HELLAS VERONA D’accordo che questa non è una Juve trascendentale, ma loro ribattono colpo su colpo, giocando a calcio e portando a casa un pareggio meritato. Bella l’azione del pareggio, frutto di una buona manovra.

FC INTER Sarà forse che ha una partita alla settimana a cui pensare, ma oggi come oggi è la favorita d’obbligo per lo scudetto, basandosi su ciò che esprime il campo.

EMMANUEL GYASI Non c’è NZola? No problem, ci pensa lui.

“CIRO” MERTENS Bentornato.

7

SPEZIA CALCIO Bravissimi a non perdere la calma sullo 0-2 e a continuare a giocare a calcio, ottenendo un meritato pareggio.

FEDERICO CHIESA E’ arrivato da pochi mesi eppure sembra abbia capito cosa vuol dire giocare nelle Juve meglio di gente che ci sta da anni. Forse perché, a differenza di alcuni suoi compagni, ha voglia di mettersi in mostra e ha “fame” di vittoria.

CR7 Unica garanzia in una squadra che, per il momento, di garanzie ne dà poche.

6

CAGLIARI CALCIO Vittoria che sa di brodino, ma più dettata dalla buona sorte (Crotone che colpisce palo e traversa) che non dal cambio di allenatore. Almeno così ci è parso.

CROTONE CALCIO Paga ingenuità, ma anche un po’ di sfortuna. Il risultato è severo per ciò che ha espresso.

5

AS ROMA Gioca bene, ma il primo quarto d’ora è agghiacciante per il numero di occasioni concesse. Un minimo di criterio in fase difensiva ci va.

PARMA CALCIO Continua a farsi rimontare e continua a perdere punti per strada.

4

ANDREA AGNELLI, PAVEL NEDVED, FABIO PARATICI E’ ancora colpa di Sarri?

3

ALEX SANDRO Sul goal del pareggio del Verona stacca con la medesima grinta che ci metterebbe Cassano nel leggere I Promessi sposi.

NIKOLA MILENKOVIC Errore gravissimo che spiana la strada al goal dell’Udinese.

2

KALIDOU KOULIBALY e CHARALAMPOS LYKOGIANNIS Tutti e due si fanno espellere sul 2-0, con la partita che ormai ha preso una piega. E’ un’ingenuità troppo grande.

1

ZLATAN IBRAHIMOVIC Ha Calhanoglu dietro libero, ma non gli passa la palla. No, lui deve fare il colpo di tacco, che diventa una vaccata tremenda. A parti invertite avrebbe strozzato il compagno, lui però può fare ciò che vuole (tanto nessuno osa criticarlo). Esce e nessuno se ne accorge, segno che per il Milan è importante, ma non fondamentale. Specie quando fa il merdone come nell’azione citata.

0

SIMONE INZAGHI Piange perché il Toro non ha giocato e martedì secondo lui i calciatori granata saranno riposati contro i suoi. Peccato che il motivo per il quale il Toro non ha giocato sia una malattia di nome Covid-19, che ha colpito 9 giocatori della squadra e dubitiamo dunque che questo abbia migliorato la condizione atletica dei granata. Vergogna Inzaghi! Prima di parlare conta fino a dieci!

 

La Serie A da zero a dieci-Ventiduesima giornata

 

Ecco i nostri voti alla ventiduesima giornata di Serie A.

10

GENNARO GATTUSO Non per la vittoria in sé (in fin dei conti il Napoli non è che abbia stradominato), ma perché solo qualche mese fa era lodato per aver ridato un’anima ad una squadra che la stava perdendo. Sabato sera era in bilico. Non è giusto. Un  professionista come lui non lo merita, merita invece la nostra stima (e non solo la nostra).

SPEZIA CALCIO Lezione di calcio ai primi in classifica e alla prosopopea di Ibra. Il goal dell’1-0 è da playstation, il tutto senza avere fenomeni, ma giocatori e un allenatore seri. Bravi!

ROMELU LUKAKU Due goal e un assist scaturito da un azione personale che Diego Abatantuono avrebbe definito di “Una viulenza inaudita”. E’ lui l’uomo partita  di Inter-Lazio.

9

LUIS MURIEL Goal da fuoriclasse.

AS ROMA Faticherà con le grandi, ma con le piccole dimostra veramente di essere una squadra in grado di lolttare forse non per lo scudetto, ma per un posto Champions sì.

CLAUDIO RANIERI Maestro nel leggere le partite e lo conferma. Fa entrare Candreva e Quagliarella e guarda a caso chi confeziona il goal della vittoria? Un grande.

8

ANTONIN BARAK E’ lui il match-winner di Verona-Parma.

7

BENEVENTO CALCIO Raccoglie un buon punto a Bologna, confermandosi una solida realtà.

SS LAZIO Gioca una buona partita, non esce ridimensionata dalla sfida contro l’Inter. Poi, sinceramente, arginare un Lukaku del genere è dura per chiunque.

DAVIDE BALLARDINI La sua cura continua a funzionare per il Genoa, che anche a Torino pur non vincendo si dimostra una squadra solida.

SASSUOLO CALCIO Tre punti importanti che  confermano gli emiliani  in una buona posizione di classifica.

6

ANDREA PIRLO 1 Tutti a criticarlo per la sconfitta di Napoli. Se Ronaldo sbaglia un goal ad un metro dalla porta, se Chiellini in area ha la finezza di un cinghiale in un’oreficeria, se Morata spreca contropiedi e finisce costantemente in fuorigioco, lui che colpa ne ha?

5

GIACOMO FERRI, Col suo giubbotto alla Fonzie, la sua camicia aperta e i suoi innumerevoli “Secondo me” si  crede di essere come Hulk Hogan in Rocky 3, ovvero “Il non plus ultra del maschio”.

4

AC MILAN Brutto, pesante passo indietro che gli costa il primo posto. Paga presunzione (Calabria che si fa ammonire apposta domenica scorsa  per poter esserci nel derby) e poca reattività. Contro l’Inter vedremo se La Spezia è un incidente di percorso.

3

GIANNI SOLAROLI e MARCELLO CHIRICO A Diretta Stadio scambiano lo studio televisivo per l’asilo.

2

ANDREA PIRLO 2 La sua polemica sul rigore è completamente fuori luogo. Quello è rigore, giacché anche a palla lontana non è consentito mettere le mani in faccia all’avversario.

1

DAVIDE CALABRIA Col Crotone si fa ammonire per poter giocare il derby, convinto che a La Spezia la sua squadra avrebbe passeggiato. Bravo fenomeno!

0

FABIO PARATICI e PAVEL NEDVED Ma vi immaginate Giampiero Boniperti e Pietro Giuliano fare scene come le loro? Quando ci fu il goal di Muntari non ricordiamo scene patetiche da parte dei due. Come mai?

 

 

La Serie A da zero a dieci-Quattordicesima giornata

I nostri voti alla quattordicesima giornata conclusasi ieri sera.

10

GIORGIA ROSSI Number one!

9

JUNIOR MESSIAS Segna due goal (di cui uno di pregevole fattura) che regalano la vittoria al Crotone.

AC MILAN e SS LAZIO Danno vita ad un’emozionante partita. Vince il Milan, ma la Lazio non esce ridimensionata.

8

ACF FIORENTINA Oh, Fiorentina! Nella serata meno pronosticabile rinasce. La Juve certo gli da una mano col suo atteggiamento, ma loro dimostrano che possono fare bene, certamente  meglio di quanto avevano fatto prima della gara di Torino.

TAKEHIRO TOMIYASU Realizza un bel goal. Bravo!

CIRO IMMOBILE  El segna semper lu.

LORENZO INSIGNE Gran goal che impedisce quella che si stava profilando come una pesante sconfitta.

SASSUOLO CALCIO Tre punti importanti e meritati.

BENEVENTO CALCIO A questo punto è riduttivo definire questa squadra una sorpresa. Bravi!

LAUTARO MARTINEZ Gran goal!

7

FC TORINO Sfodera finalmente una prestazione come si deve, portando a casa un punto meritato giacché solo una magia di Insigne gli impedisce il successo. Avanti così e l’ultimo posto sarà presto un brutto ricordo.

ANTONIO CONTE Sette vittorie di fila e se Hernandez non segnava a quest’ora primo in classifica c’era lui. Non farà calcio-spettacolo la sua squadra, ma i risultati dicono che per lo scudetto bisogna parlarne anche con lui, specie perché dopo la delusione europea ha solo più il campionato e tutti sappiamo quanto lui sia bravo a martellare durante la settimana i suoi giocatori.

AS ROMA Vince, ma ora serve più continuità.

6

DAVIDE BALLARDINI Richiamato per la quarta volta, che sia quella buona? Staremo a vedere, lui intanto porta a casa tre punti fondamentali.

5

FC JUVENTUS Dopo Parma ci aveva illuso di avere trovato la quadratura. Regala invece un passo indietro a livello di gioco e di individualità, se si pensa che Bonucci (sui primi due goal) e Cuadrado (col suo gesto scriteriato), due degli “Uomini d’oro” della Juve pluriscudettata, le hanno veramente combinate grosse. Andrea Pirlo riuscirà a dare continuità? Lo scopriremo nelle prossime puntate, ma intanto la Juve è sesta in classifica e francamente è un  po’ poco in base a quello a cui ci aveva abituato.

PARMA CALCIO La classifica non è tutta sta goia e rispetto all’anno scorso la squadra è in regressione.  Chi legge il nostro blog sa perfettamente come la pensiamo sugli allenatori, quindi Liverani a nostro avviso ha colpe relative, il lavoro di D’Aversa però è stato sottovalutato.

ATALANTA BERGAMASCA Butta alle ortiche due punti che potevano essere pesanti non gestendo il risultato.

NAPOLI CALCIO Senza Insigne sarebbe stata un’altra preoccupante battuta d’arresto.

ARMANDO IZZO e MARCO GIAMPAOLO Per favore lasciamo perdere queste scene da “Libro Cuore”.

4

FEDERICO LA PENNA E I SUOI COLLABORATORI La scenata di Nedved è fuori luogo, d’accordo (ne parleremo più avanti), ma loro comunque dopo aver giustamente sbattuto fuori Cuadrado, non sbattono fuori Borja Valero e anche Chiesa. Inoltre negano un rigore evidente alla Juve per fallo su Bernardeschi. Insomma ne sbagliano tante. Col VAR sono errori intollerabili.

SAMIR HANDANOVIC Resta un grande, ma la papera che fa è incredibile.

3

GIACOMO FERRI DI MARTEDI’ Quando inventarono il telefono la gente parlava e urlava nell’apparecchio,  non comprendendo che non era il caso e che dall’altra parte sentivano benissimo. Giacomo Ferri a Diretta Stadio  ci ha ricordato un po’ quelle persone, quando si è messo ad urlare verso Marcello Chirico in collegamento, il quale opportunamente gli ha ricordato che non era il caso di urlare giacché anche se era distante lo sentiva.

2

GIACOMO FERRI DI MERCOLEDI’ Cambia il giorno, ma non cambiano il suo giubbotto alla Fonzie e la sua prosopopea. Il Torino sta vincendo a Napoli e il Milan pareggia. Lui ne approfitta subito per fare lo spiritoso con  Tiziano Crudeli (sei ultimo in classifica e prendi per i fondelli chi è primo?). A parte il fatto che, sapendo che la partita era ancora lunga e che il Napoli avrebbe potuto raddrizzarla in quanto più forte del Toro, avrebbe potuto essere prudente, ma lui no, esplode con tutta la sua prosopopea e i suoi “Secondo me”. Peccato che poi nel recupero Insigne segna e segna pure Theo Hernandez. Tiè!

1

PAVEL NEDVED La scenata che ha fatto, ricordandoci i bambini capricciosi, non ci è piaciuta. L’Avvocato Agnelli nel 1985 disse: “Noi non ci siamo mai lamentati dei rigori e non incominceremo certo adesso, non è nelle nostre abitudini. Son cose da provinciali”. Boniperti una scena del genere manco si sognava di farla. Quello era lo stile-Juve, questo di Nedved ci sembra più stile-Asilo (ps. Quando, in un famoso Inter-Juve,  Orsato non espulse Pjanic già ammonito, non ti eri  messo a correre e ad esagitarti? Dunque non fare il giargianese…).

0

JUAN CUADRADO Commette una scorrettezza inammissibile, che (specialmente uno della sua esperienza) non deve compiere, oltretutto perché compromette una partita difficile, ma che la Juve avrebbe potuto ribaltare dal momento che la forza ce l’ha.

CONCLUSIONE  Finiamo il post porgendo a tutti voi auguri di un sereno Natale di un buon anno, sperando che sia meno assurdo e surreale di questo.

Ricordiamoci sempre le parole di Tonino Cerezo: “Il calcio è felicità, è gioia di vivere, il calcio è riso coi fagioli”.

La Serie A da zero a dieci-Quinta giornata

Ecco i voti alla quinta giornata di campionato (e a ciò che gli ha ruotato intorno), come al solito ce n’è un po’ per tutti.

10

GIORGIA ROSSI Wonderful.

9

LORENZO INSIGNE Che goal.

RAFAEL LEAO Niente male come assist-man!

8

“GALLO” BELOTTI E’ lui l’anima del Toro, i goal li fa, peccato che la squadra non li difenda.

FRANCESCO “SERGIO” CAPUTO Segna sempre.

CLAUDIO RANIERI Nove punti, tutti meritati e la sensazione che la sua squadra, dopo le difficoltà dello scorso anno, può fare assolutamente bene. Specie con un timoniere come lui alla guida.

FABIO QUAGLIARELLA Passa il tempo, ma lui se c’è da fare un goal non si tira mai indietro. Sbaglia il rigore, ma chi non ne ha mai sbagliati? Esempio.

GAETANO CASTROVILLI E’ lui l’anima della Fiorentina.

ROMELU LUKAKU Sblocca la partita e si dimostra irrinunciabile per Conte.

HELLAS VERONA Per settanta minuti tiene testa alla Juve in maniera egregia. Cala nel finale, ma il punto che porta a casa è senza dubbio meritato e dimostra che l’anno scorso il suo campionato non è stato un bluff.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Sempre lui.

7

SPEZIA CALCIO Gioca bene, meriterebbe di vincere, colpisce tre pali (per la serie “Brindiamo alla sfiga”). Un’ingenuità nel finale gli nega la vittoria, ma giocando così la salvezza non è affatto un miraggio.

DANILO D’AMBROSIO Nessuno parla di questo giocatore, difensore con un vizio tutt’altro che brutto: quello del goal. Lo facciamo noi, per quello che vale.

EDIN DZEKO Da possibile partente ad anima della squadra.

6

BENEVENTO CALCIO Per più di un’ora regge il confronto col Napoli, poi cala alla distanza ma anche qui vale il discorso fatto per lo Spezia: giocando così la salvezza non è un miraggio.

5

ATALANTA BERGAMASCA Sette goal in due partite presi. Relax pre-Champions? Sta di fatto che passare da quattro/cinque goal fatti per partita a quattro/cinque goal subiti per partita non è un bel segnale.

FC JUVENTUS Non ci ha convinto. Gioco zero, poche azioni scaturite da giocate dei singoli. Nel finale poteva vincere, ma più per un calo fisico-atletico del Verona, che fino a quando ha pressato, ha messo in difficoltà i bianconeri. Due punti con Crotone e Verona sono poca roba per chi come motto ha “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.

4

ARTHUR MELO Siamo solo all’inizio e dunque è innegabile che abbia bisogno di tempo, ma 80 milioni di euro per uno che più che fare passaggini di un metro e per giunta indietro, al momento ci sembrano troppi.

3

XAVIER JACOBELLI D’accordo che sei il direttore di Tuttosport, ma dire che la Juve ieri ti è piaciuta, quando per 60/70 minuti il Verona gli è stato superiore, di gioco non se n’è visto e le uniche azioni costruite dai bianconeri sono nate da giocate dei singoli, devi avere veramente le fette di prosciutto sugli occhi.

2

ANDREA AGNELLI, FABIO PARATICI E PAVEL NEDVED Non per giudicare il loro operato, sia chiaro, per loro parlano i risultati di nove anni. E’ il loro comportamento che ci ha infastidito. Ieri, dopo il goal di Favilli, sono stati inquadrati dalla tv. Quando in panchina c’era Sarri e la Juve prendeva goal le facce erano decisamente altre. Quello che hanno fatto all’allenatore toscano, ovvero ingaggiarlo e poi far finta che a Torino ci fosse venuto da solo, addossandogli tutte le colpe (quando ne aveva ben poche), è stato ipocrita. Lo era altrettanto incazzarsi quando i goal li prendeva lui e far finta che tutto va bene quando li prende un altro allenatore, oltre che segno di incoerenza.

CIPRIAN TATARUSANU Sui tre goal della Roma, due ha pesanti responsabilità lui, con errori gravi. Ribadiamo: possibile che in Italia (anche nelle serie minori) non ci siano portieri bravi come lui?

1

PIERO GIACOMELLI E I SUOI COLLABORATORI Fischiano due rigori al limite del paranormale, rovinando una bellissima partita. Col VAR, lo abbiamo già scritto in passato, certi errori sono inconcepibili.

0

VINCENZO SPADAFORA La decisione di far giocare fino alla Serie D e bloccare i campionati inferiori (da lui indubbiamente avallata) tradotta è: “Pensiamo a chi ha i soldi, gli altri vadano a prenderselo nel culo”. Complimenti.

MARIO BALOTELLI. A 30 anni, potrebbe tranquillamente calcare ancora i campi di Serie A , dal momento che lo fa Quagliarella (senza avere le sue potenzialità) a 37. Invece, grazie alla sua furbizia, calca le scene del GF VIP.  Bravo balengo!

La Serie A da zero a dieci- 22°giornata

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I nostri voti sull’ultima giornata di campionato.

10

S.S. LAZIO This is football.

9

ANTONIO CONTE  La scelta di Esposito titolare e Sanchez in panca si rivela una mossa non solo coraggiosa, ma tatticamente efficace. Fare entrare il “Nino Maravilla” quando gli avversari cominciano ad essere stanchi dimostra che Antonio a leggere le partite è veramente bravo.

ANDREA MASIELLO Per aver fatto commuovere pure noi.

FABIO QUAGLIARELLA Che magia ragazzi!!

SIMONA ROLANDI E GIORGIA ROSSI Eleganti, competenti, in una trasmissione di calcio ci stanno a pennello, assolutamente più di quelle che ci vanno solo per far ballare tette, culi, postare selfie mezze nude in camerino. Per quelle ci rivorrebbe Colpo Grosso (do you understand Wanda e Giorgia Venturini?)

8

JEREMIE BOGA E FRANCESCO “SERGIO” CAPUTO  Tramortiscono la Roma. Per carità, la difesa giallorossa sabato non ci è sembrata la Cortina di Ferro, ma loro regalato giocate di alto livello che, se le avesse fatte Dybala, Tuttosport per sei mesi ci marciava sopra.

MATTHIJS DE LIGT E’ lui il migliore in campo di Juventus-Fiorentina, senza discussioni. Pardo e Guidolin (sulle loro gesta ci soffermeremo più avanti) sparano la minchiata di Douglas Costa migliore in campo (ha fatto un’accellerazione in novanta minuti), quando ieri abbiamo rivisto un De Ligt formato Ajax. Non sbaglia una chiusura, sempre tempestivo e in più segna pure un goal, what else? Se continua così è una grande risorsa per il futuro bianconero.

U.S. LECCE Diciamo che incontrare il Toro in questo momento non è come scalare il K2, ma ieri i salentini regalano ottimo calcio.

RICCARDO ORSOLINI Poco sponsorizzato, regala sempre lampi di classe e abilità, come il goal contro il Brescia. Mancini che non è scemo infatti lo tiene d’occhio.

7

RINO GATTUSO Sta pian piano ricostruendo una squadra che era totalmente a pezzi. Avanti così.

HELLAS VERONA Per lungo tempo domina a S.Siro, mancando una vittoria che sarebbe stata importantissima. La Juric-band continua a sciorinare ottimo calcio. Complimenti.

6

GENOA 1893 Punto che vale oro.

5

FASE DIFENSIVA DEL CAGLIARI Come si fa a lasciare il centravanti solo in area al ’94?

A.C. MILAN Un passo indietro non solo nel risultato, ma anche nella prova in campo. Qualcuno asserisce (anche correttamente) che si è sentita la mancanza di Ibra, ma la squadra messa in campo poteva fare meglio, senza sperare sempre in un trentottenne (con tutto il rispetto).

4

ROCCO COMMISSO, PAVEL NEDVED e TUTTI GLI INTERVENUTI NELLA LORO POLEMICA Telefonatevi a casa e non rompeteci i coglioni.

3

A.S. ROMA I primi trenta minuti sono da film di Dario Argento.

2

SANDRO PICCININI Semplicemente un quaquaraqua. Non fa più telecronache, non può più dire “Sciabolata morbida”, oppure “Brivido” (su tiri che finiscono trenta metri lontano dalla porta), allora è nervoso e spara minchiate su Twitter. Sul celebre social accusa Nedved di fare spesso sceneggiate e consiglia la Juve di mandare qualcun altro in tv a parlare, ma non ricordiamo che lui o i suoi colleghi Mediaset abbiano usato le stesse parole verso l’insopportabile sceneggiata di Galliani Marsiglia nel 1991. In quanto ad obiettività può gareggiare con Emilio Fede.

SPAL Domenica alle tre l’arbitro ha fischiato l’inizio della partita. Se ne saranno accorti, a parte Missiroli?

1

F.C. TORINO Non gli diamo zero perché c’è chi ha fatto peggio, ma quindici goal subiti  in tre gare non sono certo numeri da difesa ermetica decantata quest’estate da Cairo. Ora arriva Longo, fateci dire però che, sebbene noi siamo stati critici con Mazzarri, certe prestazioni non possono e non devono essere colpa solo ed esclusivamente dell’allenatore, ma di tutti, in primis i calciatori che devono farsi un esame di coscienza per lo schifo prodotto col Lecce e con l’Atalanta la scorsa settimana.

0

I TIFOSI DELLA SPAL CHE HANNO MINACCIATO LAZZARI DI MORTE.

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Domenica chi ha assistito a Juventus-Fiorentina su Dazn avrà pensato che i telecronisti, vista l’ora, stavano mangiando e bevendo  e della partita non gliene fottesse nulla. Sulla scelta di Douglas Costa migliore in campo abbiamo già detto, ma la perla delle perle avviene a trenta secondi dalla fine. Sul 3-0 la Fiorentina guadagna un calcio di punizione al limite della propria area (non dell’area avversaria, si badi bene). Si attende solo il fischio finale, ma Pardo regala quest’uscita: “La Fiorentina guadagna un interessante calcio di punizione”. Ma vai a comprare il Murupistu!!