La Serie A da zero a dieci-Dodicesima giornata

I nostri voti alla dodicesima giornata di campionato.

Cominciamo con Empoli-Genoa. I toscani meritano 7 per il gioco espresso. Nel finale un rimpallo fa sì che Bianchi (8, bravo a farsi trovare pronto) abbia il pallone tra i piedi e finalizzi, ma l’Empoli come squadra ci è piaciuta. Non ci è piaciuto il Genoa (5), che nonostante il pareggio agguantato, ha ancora molte lacune. Riuscirà Shevchenko a colmarle? 10 a Zurkowski per il super-goal.

Lo Spezia (6) prende tre punti fondamentali. Passo indietro per il Toro (5), che si dimostra poco brillante. 9 a Sala per il goal, 4 a Belotti per il goal mangiato.

Altra vittoria di “corto muso” per Allegri e la Juve (6). I bianconeri però non convincono ancora sul piano del gioco, vistosi solo dopo l’espulsione di Milenkovic (3, ma puoi compiere un’ingenuità simile)? Senza il guizzo di Cuadrado (8) alla fine, si farebbero gli stessi discorsi intorno alla squadra e al tecnico? La Fiorentina (7) tiene bene il campo, con l’inferiorità numerica ovviamente cala alla distanza, ma i toscani non escono ridimensionati, specie per il calcio offerto nel primo tempo.

Bella sfida a Cagliari, con l’Atalanta (8) che torna ad essere l’Atalanta che abbiamo ammirato e un Cagliari (6)  che ha cercato di fronteggiare i bergamaschi fino all’ultimo, mettendoli in difficoltà. Da 9 sia il primo goal dei lombardi che il secondo, con Zapata che fa un vero goal da bomber. 8 a Godin per il lancio a Joao Pedro, decisamente “al bacio”.

Tre punti “di quelli che pesano” per il Venezia, che contro la Roma merita la vittoria (e merita anche un bel 9). I veneti dimostrano di saper giocare bene, fornendo un’ottima prova di squadra. Al contrario la Roma spreca il vantaggio con una prestazione insufficiente. Da Mourinho ci attendiamo di più. Menzione per Abraham e il suo goal (8), cercato e trovato con grande caparbietà.

Ci attendiamo di più anche dalla Sampdoria (5), la cui posizione in classifica è inferiore alle attese. Dopo un bel primo tempo, i blucerchiati calano e il Bologna (8) alla fine merita la vittoria. Bella l’azione (da 9) del primo goal felsineo e menzione anche per Audero, la cui parata su Olsen nel finale merita 9. Bene anche Arnautovic (7),  che sbaglia un goal nel primo tempo, ma alla fine si fa perdonare con una “zampata” decisiva e dimostra di essere più che mai uomo-squadra bolognese.

Vince l’Udinese (7), che trova il goal del 2-2 fortunosamente, ma alla fine va a vincere con merito, contro un Sassuolo (6), che dopo l’exploit di Torino sembra in calo (non solo per i risultati). Menzione per Frattesi (8) e il suo vizio del goal.

Battuta d’arresto per il Napoli, che a noi non è sembrato affatto in crisi. Patisce all’inizio, ma poi trova il pareggio, grazie anche alla complicità di Montipò (5) e sfiora più volte (beccando due pali) il goal decisivo. Gli azzurri meritano un 7. 8 invece a Barak e Simeone per l’azione del vantaggio veronese.

Tutto facile per la Lazio (8), autrice di una gara convincente. La Salernitana colpisce due legni e non rinuncia a giocare (per questo diamo 6 ai campani). 10 a Luis Alberto per il goal, un vero gioiello di tecnica, 8 a Pedro per la prova fornita.

Veniamo al “Derby della Madunina”. C’era grande attesa per il match di San Siro. E’ stato senza dubbio avvincente, giocato meglio dall’Inter, che ha creato di più ed è stata per lunghi tratti superiore ai rossoneri. 7 dunque ai nerazzurri, 6 al Milan, che alla fine rischiato anche di vincere, ma sarebbe stato troppo. Veniamo ai protagonisti. Di Calhanoglu ne parliamo dopo, diamo 7 ad Inzaghi per come ha impostato la partita (d’altronde se i giocatori sbagliano goal e rigori non è certo colpa sua) 5 a Lautaro (ha sulla coscienza il rigore sbagliato e manca anche un’altra occasione), 7 a Brozovic, 7 anche a D’Ambrosio (più pericoloso di Perisic). Per i rossoneri 9 a Tatarusano per il rigore parato a Lautaro, occasione in cui ha dimostrato prontezza di riflessi e bravura. 3 a Kessie per quanto combinato sul primo rigore (dare via la palla no?), 7 a Tonali (buona prova fino a quando ha avuto corsa), 7 ad Ibra (ha fatto molto lavoro oscuro e si è reso utilissimo alla causa), 7 a Tomori, 4 a Ballo-Touré (imbarazzante, possibile che in Italia non ce  siano di migliori?), 6 a Pioli perché il Milan è stato inferiore all’Inter per lunghi tratti, vero, ma non ci è comunque sembrata una squadra rinunciataria o non in salute, ha cercato anzi sempre di tenere botta.

Inoltre

Calhanoglu merita 8 perché ha dimostrato di avere grinta e carattere nell’affrontare un pubblico in gran  parte ostile. Poteva evitare l’esultanza provocatoria? Senza dubbio, ma è anche vero che quando ti gridano (meritando zero) in continuo “Figlio di puttana” (e per cosa? Perché sei andato a lavorare in un posto dove ti offrivano migliori condizioni contrattuali?), ci sta.

Pierluigi Pardo sul goal del Milan esalta Tomori e la sua perfetta scelta di tempo. Peccato che il difensore rossonero non tocchi la palla. Il solito giargianese, che merita 3.

Infine, Ballardini è stato esonerato. L’anno scorso è stato bravissimo a portare il Genoa in acque tranquille, possibile che quest’anno non fosse più capace ad allenare? Noi crediamo di no. In bocca al lupo per il futuro al tecnico ravennate.

La Serie A da zero a dieci-Undicesima giornata

I nostri voti all’undicesima giornata di campionato.

Bell’incontro tra Atalanta e Lazio, con due squadre che si affrontano a viso aperto e meritano 8 tutte e due. Zapata merita 9 per il goal e la Lazio pure per l’azione del goal dell’1-0.

Bell’incontro anche a Verona, ma solo per i tifosi veronesi, che hanno visto la loro squadra dominare nel primo tempo i bianconeri. La stanchezza nel finale stava per giocare un brutto scherzo ai gialloblù, ma il pareggio sarebbe stato ingiusto. Verona quindi sugli scudi (9), ancor di più Simeone (10 per i goal, in particolare il secondo, da manuale). La Juventus merita  4, come lo merita Allegri. Siamo all’undicesima giornata e la squadra sembra non avere ancora un’identità. Le vittorie con Chelsea e Roma avevano illuso, Pirlo e Sarri avevano più punti all’undicesima giornata, ma venivano continuamente messi in discussione, non dimentichiamolo. Una Juve lenta, prevedibile, in cui l’unico che si salva è Dybala (7), autore di belle giocate, ma naturalmente trattasi di guizzi del singolo, giocare bene è tutta un’altra cosa.

Ottimo Torino (9), autore di una bella prova di squadra. Bella l’azione del primo goal (da 9), che dimostra quello che abbiamo già scritto, ovvero Juric può costruire qualcosa di buono se lo si lascia lavorare. Male la Sampdoria (4), mai in partita e male ancor di più Silva (3), che lascia i compagni in dieci ingenuamente.

L’Inter (8) vince contro l’Udinese. La risolve Correa (9), ma prima del goal del calciatore argentino i nerazzurri avevano creato diverse palle goal, dimostrando di meritare il vantaggio e in seguito la vittoria. L’Udinese (6) fa quello che può, ma alla fine cede sotto i colpi nerazzurri.

Vlahovic (10) è il mattatore indiscusso di Fiorentina-Spezia. I viola (8) meritano indiscutibilmente la vittoria, al termine di una buona prova. Lo Spezia (5) deve registrare un po’ la fase difensiva.

Genoa e Venezia pareggiano, ma la partita è stata comunque gradevole. Meglio i veneti (7), mentre i liguri (6) non sembrano la squadra che lo scorso anno Ballardini portò in salvo bene.

Colpaccio dell’Empoli (7), che forse raccoglie più di quanto meritava, ma che dimostra di giocarsela con tutti, senza timori reverenziali. Il Sassuolo merita 7, perché non meritava la sconfitta. Ha avuto un solo, grave torto, non chiudere la partita e l’ha pagato. Bella l’azione (8) del goal del 2-1 dei toscani.

Il Napoli vince, ma non senza problemi, anche per merito di una Salernitana tenace, che se gioca così può migliorare la propria classifica (7). Spalletti (8) ha il merito di azzeccare i cambi.

Veniamo a Roma-Milan. Il Milan (8), conferma quanto di buono fatto fino ad oggi, lavoro di Pioli (9) compreso. Paga una fesseria di Theo Hernandez (2, era il caso?) che lascia la squadra con un uomo in meno, riaprendo di fatto le speranze di una Roma (5), fino a quel momento inferiore ai rossoneri. Ibra (10) merita solo applausi per il goal e per il fatto che a 40 anni si sta dimostrando ancora decisivo. Mourinho ha ragione nel protestare giacché il fallo di Kjaer su Pellegrini è rigore netto, ma deve riflettere sul fatto che la sua squadra ieri, fino a quando è stata undici contro undici, ha faticato parecchio. Per questo il trucco di spostare l’attenzione altrove (segnatamente sull’arbitraggio), non funziona con noi e fa guadagnare un 5 al tecnico portoghese. 2 all’arbitro Moresca e ai suoi collaboratori perché quello su Pellegrini, ribadiamo, era rigore.

Il Bologna (7) vince meritatamente, dopo un primo tempo non brillante. Il Cagliari (5) sfiora il pareggio nel finale, ma sarebbe stato troppo. I sardi possono e devono fare di più, ad oggi la mano di Mazzarri non si è vista. Menzione per Arnautovic (8, un velo prezioso per De Silvestri e un goal), Skorupski, la cui parata nel finale vale 9 e per Caceres, che si becca un 3 per l’espulsione e per come l’ha rimediata.

Inoltre

10 a Reina che si è dimostrato un gran signore e ha proseguito senza fare sceneggiate, come spesso è accaduto in passato.

Zero a chi ha tirato la monetina.

La Serie A da uno a dieci-Trentaseiesima giornata

I nostri voti al campionato, puntuali.

10

AC MILAN D’accordo, il Toro  non era il Manchester City, ma loro dimostrano ancora una volta di essere una bella squadra. Bravi!

9

GIANLUIGI BUFFON Semplicemente: chapeau!

DAVIDE NICOLA Ma come: date 9 ad un allenatore la cui squadra ha perso 7-0? Allora siete pazzi? Questi saranno i commenti, immaginiamo. Noi diamo 9 a Nicola perché dopo, a cose fatte, sono tutti professori di calcio. A cose fatte, tanto per dirne una, il più grande fantasista degli ultimi 40 anni non avrebbe dovuto tirare un rigore in una Finale Mondiale e magari avrebbe dovuto tirarlo uno coi ferri da stiro al posto dei piedi. Giochi contro il Milan, in una partita che hai poche probabilità di vincere e le due partite dopo hai due scontri-salvezza. Fare ciò che ha fatto Nicola è più che saggio. Poi, sinceramente, se c’era  Belotti, il Toro avrebbe vinto? Ma non fate ridere! Si può discutere il fatto che magari Nicola non sia riuscito a trasmettere il proverbiale “cuore Toro” alla squadra, sul fatto che il Milan abbia passeggiato e non abbia trovato resistenza, ma il turn-over ci stava, eccome.

DAVIDE ZAPPACOSTA Segna un altro gran goal. Ci ha preso gusto. Bravo!

GIORGIA ROSSI Nello “scontro diretto” con Paola Ferrari vince 6-0, 6-0, 6-0. Molti diranno: “E’ più giovane, per forza!”. No! Vince per classe.

8

NAPOLI CALCIO Vince e convince. Ancora due partite e potrebbe andare in Champions, cosa che in inverno pareva impensabile visto l’aria che tirava (specie nei confronti di Gattuso).

ANTONIO CONTE Nella diatriba con Lautaro ha ragione e basta. E’ lui l’allenatore, se decide di fare un cambio il giocatore deve obbedire.

DAVIDE BALLARDINI Raggiunge la salvezza con due giornate d’anticipo. Preziosi gli dia una buona volta fiducia in pieno. La merita.

TOMMASO POBEGA Lui due goal li fa, non bastano, ma non per colpa sua.

7

ROBERTO DE ZERBI La sua squadra gioca a calcio e bene, poi non né certo colpa sua se i suoi giocatori si mangiano l’inverosimile davanti alla porta.

ATALANTA BERGAMASCA Doveva vincere e vince. Bella l’azione del primo goal.

PARMA CALCIO Sconfitta immeritata. Quando non gira non gira, è proprio vero.

FC CROTONE Onora fino alla fine il campionato, anche se sa che il prossimo anno non vi parteciperà più.

6

CAGLIARI-FIORENTINA Partita da 6 politico a tutte e due le squadre.

FC JUVENTUS Qualcosa di meglio rispetto alle ultime prestazioni si è visto (ci andava anche poco), ma il risultato non deve ingannare. E’ stato scaturito infatti dagli errori sotto porta del Sassuolo e da Buffon, più che da una convincente prova di squadra.

5

SS LAZIO Vittoria di puro culo.

4

PAOLA FERRARI Ancora un po’ di trucco agli occhi e sembra il cantante dei Kiss.

3

DIEGO FARIAS Sbaglia un goal che al confronto Egidio Calloni era Van Basten.

2

LAUTARO MARTINEZ Siediti in panchina e non rompere i coglioni!

1

MAGLIA DELL’INTERNAZIONALE FC Roba da film di Dario Argento.

La Serie A da due a dieci-Trentunesima giornata

Ecco i nostri voti alla trentunesima giornata. Prima però, fateci esclamare un grosso “Bentornato!” a Giacomo Ferri. Rivederlo su 7Gold ci ha fatto piacere.

10

JOAO PEDRO Invece di festeggiare si precipita a consolare l’avversario in lacrime (Kurtic). Chapeau.

9

DARKO LAZOVIC e MARCO SAU Grandi goal. Peccato si siano rivelati inutili.

DAVIDE NICOLA Il suo Toro sta funzionando, ce l’avrà pure lui un po’ di merito o no?

CHRISTIAN ERIKSEN Da mal sopportato a cardine del centrocampo. Stasera in più, autore di un goal pregevole.

8

DOMENICO BERARDI E’ lui il “Man of the match” di Sassuolo-Fiorentina.

ANTE REBIC Gran goal.

BOLOGNA CALCIO Ottima partita.

7

CAGLIARI CALCIO Ha il merito di crederci fino alla fine.

CIRO IMMOBILE Sfata la maledizione del 150° goal.

NAPOLI CALCIO Gioca bene e porta a casa un pareggio tutto sommato meritato.

DAVIDE BALLARDINI Perde, ma la sua squadra tiene bene il campo e alla fine avrebbe pure potuto agguantare un pareggio che non avrebbe demeritato.

6

ATALANTA-JUVENTUS Noi la definiamo partita da 6 politico. Poche occasioni, con squadre che hanno concesso poco. A risolverla un colpo di fortuna per l’Atalanta (e di sfiga per la Juventus), quel tiro di Malinovskyi infatti, senza la deviazione di Alex Sandro, non sarebbe andato da nessuna parte. La partita sarebbe finita 0-0 e tutti i discorsi che da dopo la partita si sentono su Pirlo, sull’assenza di Ronaldo e via dicendo, sarebbero stati diversi.

5

RODRIGO DE PAUL 8 per i goal, 2 per l’espulsione. Media 5.

PARMA CALCIO  Ennesimo vantaggio non gestito. Questo però può essere veramente fatale.

4

GIANLUCA SCAMACCA La combina grossa.

AS ROMA Calo atletico evidente dovuto forse alle fatiche di Coppa.

SPEZIA CALCIO Partita da dimenticare, ma è pur vero che ogni tanto ci sta.

3

KOSTAS MANOLAS Gioca una buona partita, ma alla fine si rivela il solito giargianese e cerca una lite con Hakimi. Perché?

2

SAMIR HANDANOVIC Se lo stesso goal lo avesse preso un qualsiasi portiere  italiano, a quest’ora sarebbe stato lapidato.

La Serie A da zero a dieci-Ventiduesima giornata

 

Ecco i nostri voti alla ventiduesima giornata di Serie A.

10

GENNARO GATTUSO Non per la vittoria in sé (in fin dei conti il Napoli non è che abbia stradominato), ma perché solo qualche mese fa era lodato per aver ridato un’anima ad una squadra che la stava perdendo. Sabato sera era in bilico. Non è giusto. Un  professionista come lui non lo merita, merita invece la nostra stima (e non solo la nostra).

SPEZIA CALCIO Lezione di calcio ai primi in classifica e alla prosopopea di Ibra. Il goal dell’1-0 è da playstation, il tutto senza avere fenomeni, ma giocatori e un allenatore seri. Bravi!

ROMELU LUKAKU Due goal e un assist scaturito da un azione personale che Diego Abatantuono avrebbe definito di “Una viulenza inaudita”. E’ lui l’uomo partita  di Inter-Lazio.

9

LUIS MURIEL Goal da fuoriclasse.

AS ROMA Faticherà con le grandi, ma con le piccole dimostra veramente di essere una squadra in grado di lolttare forse non per lo scudetto, ma per un posto Champions sì.

CLAUDIO RANIERI Maestro nel leggere le partite e lo conferma. Fa entrare Candreva e Quagliarella e guarda a caso chi confeziona il goal della vittoria? Un grande.

8

ANTONIN BARAK E’ lui il match-winner di Verona-Parma.

7

BENEVENTO CALCIO Raccoglie un buon punto a Bologna, confermandosi una solida realtà.

SS LAZIO Gioca una buona partita, non esce ridimensionata dalla sfida contro l’Inter. Poi, sinceramente, arginare un Lukaku del genere è dura per chiunque.

DAVIDE BALLARDINI La sua cura continua a funzionare per il Genoa, che anche a Torino pur non vincendo si dimostra una squadra solida.

SASSUOLO CALCIO Tre punti importanti che  confermano gli emiliani  in una buona posizione di classifica.

6

ANDREA PIRLO 1 Tutti a criticarlo per la sconfitta di Napoli. Se Ronaldo sbaglia un goal ad un metro dalla porta, se Chiellini in area ha la finezza di un cinghiale in un’oreficeria, se Morata spreca contropiedi e finisce costantemente in fuorigioco, lui che colpa ne ha?

5

GIACOMO FERRI, Col suo giubbotto alla Fonzie, la sua camicia aperta e i suoi innumerevoli “Secondo me” si  crede di essere come Hulk Hogan in Rocky 3, ovvero “Il non plus ultra del maschio”.

4

AC MILAN Brutto, pesante passo indietro che gli costa il primo posto. Paga presunzione (Calabria che si fa ammonire apposta domenica scorsa  per poter esserci nel derby) e poca reattività. Contro l’Inter vedremo se La Spezia è un incidente di percorso.

3

GIANNI SOLAROLI e MARCELLO CHIRICO A Diretta Stadio scambiano lo studio televisivo per l’asilo.

2

ANDREA PIRLO 2 La sua polemica sul rigore è completamente fuori luogo. Quello è rigore, giacché anche a palla lontana non è consentito mettere le mani in faccia all’avversario.

1

DAVIDE CALABRIA Col Crotone si fa ammonire per poter giocare il derby, convinto che a La Spezia la sua squadra avrebbe passeggiato. Bravo fenomeno!

0

FABIO PARATICI e PAVEL NEDVED Ma vi immaginate Giampiero Boniperti e Pietro Giuliano fare scene come le loro? Quando ci fu il goal di Muntari non ricordiamo scene patetiche da parte dei due. Come mai?

 

 

La Serie A da zero a dieci-Ventesima giornata

Ecco i nostri voti alla ventesima giornata di campionato e a ciò che gli ha ruotato attorno.

10

GIANLUCA VIGLIOTTI Telecronista del Napoli su 7Gold, sulla medesima emittente al venerdì conduce anche il programma sportivo “Tutti in campo”. Preparato, tifoso del Napoli ma di un’obiettività indiscutibile (quello che dovrebbe essere Varriale sulla RAI ma non è), pacato nei toni. Insomma un ottimo professionista. Meglio lui di gente che sui canali a pagamento fa vere e proprie “Telecronache Ad Minchiam”. Complimenti.

9

GIGIO DONNARUMMA Ottima prestazione che regala i tre punti al Milan. Sicuramente più decisivo lui della prosopopea di Ibra.

SS LAZIO Vince a Bergamo meritatamente e senza discussioni. Bravo anche ad Inzaghi che azzecca i cambi.

ELJIIF ELMAS Gran goal.

PAULO FONSECA La sua Roma ieri ha convinto e ha dimostrato che ce la può fare anche senza Dzeko. Il prossimo turno c’è la Juve a Torino e vedremo cosa saprà fare, ma intanto è terzo giocando a tratti anche ottimo calcio.

8

CHRISTIAN ERIKSEN Finalmente ci si accorge di lui. Se ben utilizzato, può essere veramente una risorsa in più anziché un peso (come sembrava essere diventato) per Conte.

FRANCK RIBERY Croce e delizia, sbaglia un goal già fatto, è vero, ma poco dopo, in tandem con Bonaventura, ne regala uno che è tanta roba per gli occhi degli appassionati.

GIORGIO CHIELLINI Passano gli anni ma Giorgione dimostra di essere ancora prezioso per questa Juve.

SASSUOLO CALCIO Se perdeva a Cagliari era un’ingiustizia per la mole di gioco creata.

DAVIDE BALLARDINI Il Genoa con lui sembra diventata un’altra squadra, riconosciamoglielo. Destro è tornato ad essere un bomber e la classifica continua a migliorare. Avanti così.

7

FC JUVENTUS Non sarà stato calcio-champagne quello visto a Marassi sabato sera, ma è stato un calcio concreto, senza grandi sbavature difensive, con un centrocampo indubbiamente più tonico rispetto alle precedenti uscite. Insomma, la Juve dimostra di esserci ancora. Adesso arrivano Roma e Napoli, questi due match saranno una sorta di cartina di tornasole per il campionato bianconero.

LUCA GOTTI Tre punti d’oro in faccia ai gufi che lo volevano pronto per la partenza.

6

NAPOLI CALCIO Tre punti che sanno di brodino, le prossime partite ci diranno di più.

5

GIACOMO FERRI Poteva mancare? Camicia aperta e modi da playboy consumato che cerca l’avventura con la turista straniera.  Tutto questo per discutere con Ezio Morina, discussione di quelle che al bar ne sentiamo una ogni cinque minuti.

4

FC TORINO D’accordo che gli hanno negato un rigore clamoroso, ma in 11 contro 9 poteva fare di più. Ancora colpa di Giampaolo?

3

ANTONIO CANDREVA Il “paso doble”  tentato ad inizio partita è da “Oggi le Comiche”.

2

ZLATAN IBRAHIMOVIC Si autoproclama il giocatore più forte della storia. Pelé, Platini, Maradona, Van Basten (e ci fermiamo qui ma potremmo andare avanti), 4 rigori in una stagione non li sbagliavano manco se li legavano. Lingua troppo lunga.

1

DANIELE DOVERI E I SUOI COLLABORATORI  Ma quello su Leao che rigore è? Fatevi furbi.

MARCO DI BELLO E I SUOI COLLABORATORI Il rigore negato al Toro è un’indecenza.

0

MAURIZIO COMPAGNONI E LUCA MARCHEGGIANI  E va bene, allora facciamole fare anche a Scaramacai e Fanfulla le telecronache. Come si fa a dire che Ronaldo ha disputato “un gran finale di primo tempo”? Ma prendete una zappa in mano che è meglio!

La Serie A da zero a dieci-Diciassettesima giornata

I nostri voti alla diciassettesima giornata.

10

GIACOMO FERRI A Diretta Stadio, col suo immancabile giubbotto alla Fonzie,  prima della partita dichiara: ”Vince il Milan 2-0”. L’ha detto per “gufare”? Forse, ma ci ha azzeccato in pieno. Già che c’è,  ci dia qualche numero del lotto…

FILIPPO TRAMONTANA e PAOLO MARCELLO  Il “Ma che cazzo fa” del tifoso interista rivolto a Vidal, esclamato senza sapere di essere in onda e la faccia del conduttore, che invece sapeva di esserlo, sono cabaret…

9

FABIO MARESCA E I SUOI COLLABORATORI Ecco come si deve usare il VAR! Sbagliare si può sbagliare, sbaglia i rigori Ronaldo, perché non può sbagliare un fischio un arbitro? Col VAR però gli errori si possono correggere e bravi sono stati gli arbitri di Milan-Toro in questo senso. Speriamo che Irrati abbia guardato e imparato, dopo che mercoledì ha cercato di rovinare in tutti i modi Milan-Juve.

ATALANTA BERGAMASCA Ennesimo show. Parlare di scudetto forse è esagerato, ma di zona Champions, rimanendo su questi standard, assolutamente no.

LUIS MURIEL Gran goal.

FRANCESCO GRAZIANI Quando si è messo a parlar francese durante XXL ci ha fatto venire in mente Totò e Peppino col loro mitico “Noio volevam savoir”… Spettacolo, anche qui cabaret involontario.

DANILO Goal alla Carlos Alberto, assist al bacio per Ronaldo. E’ lui il “Man of the match” di Juventus-Sassuolo.

8

AC MILAN Dopo la sconfitta (a testa alta) contro la Juve riprende il suo cammino. Bella l’azione del primo goal, che dimostra che questa squadra gioca a calcio.

JOSIP  ILICIC Is back.

ALEX MERET Torna titolare e si dimostra decisivo per la vittoria della propria squadra.

FEDERICO DI MARCO Ci ha preso gusto! Regala un altro goal alla sua squadra con un‘ottima giocata. Avanti così e crediamo che anche Mancini non sarà indifferente.

7

DAVIDE BALLARDINI Diamogli atto che dal suo arrivo (ma sarebbe meglio dire ritorno) nella città della Lanterna, il Genoa sembra un’altra squadra.

SASSUOLO CALCIO Perde ma non sfigura, dimostrando di essere una squadra organizzata egregiamente. Con un uomo in meno tiene testa alla Juve, calando solo nel finale. Solida realtà.

SS LAZIO Tre punti importanti e meritati. Ottima azione sul secondo goal.

AS ROMA Fatica, ma nonostante tutto tiene testa all’Inter dimostrando di poter stare nella posizione in cui è.

SPEZIA CALCIO Tre punti importanti, che premiano una squadra che ha delle lacune, ma non rinuncia di cercare a giocare a calcio.

6

ACF FIORENTINA Vittoria che sa di brodino, ma i problemi restano.

NAPOLI CALCIO Vince ma non convince.

EUSEBIO DI FRANCESCO 6 di stima, perché non è certo colpa sua se Joao Pedro tira un rigore “Ad minchiam”.

F.C JUVENTUS Vince, ma giocare bene è altra cosa. La premiano le individualità (tra cui quella sorprendente di Danilo) e l’ingenuità di Obiang che gli permette di giocare in superiorità numerica  più di metà gara, ma contro l’Inter servirà di più.

5

AC TORINO Col Milan a S. Siro si può anche perdere, ma almeno non essere così arrendevoli…

4

PEDRO OBIANG La sua grave ingenuità inguaia la sua squadra, che fino a quel momento si stava comportando benissimo, dimostrandosi non inferiore alla Juve.

3

JERDY SCHOUTEN La combina grossa spalancando la via per il goal a Destro.

AMIR RAHMANI Stesso discorso fatto per Schouten, la differenza è che lui spalanca la via per il goal a Lasagna.

2

ARTURO VIDAL L’Inter ha investito tanto su di lui e per tutta risposta Vidal fa un errore fantozziano dal dischetto del rigore (tra l’altro quest’anno ne ha già commessi diversi di errori così). Non ci siamo.

1

MILAN SKRINIAR La sceneggiata sul goal del pareggio, per cercare di convincere invano l’arbitro ad annullare goal è una pagliacciata vergognosa, diremmo quasi da squalifica con la prova televisiva. Indecente.

0

ANTONIO CONTE E I SUOI SEGUACI Ci risiamo. Antonio  non vince e comincia a piangere, a lamentarsi. Meglio di niente tira fuori che gli hanno preso solo Hakimi. Vidal l’anno scorso dove giocava? Chi l’ha voluto? Eriksen era il trequartista del Totenham finalista di Champions, è tornato Perisic (non proprio l’ultimo), perché fa così e perché nessuno gli fa notare che deve smetterla? Allegri alla Juve ha vinto cinque anni di fila e per cinque anni gli sono piovute critiche addosso nonostante vincesse. Conte può dire ciò che vuole e di fronte a sé trova sempre zerbini. Basta, è un grande allenatore, l’ha dimostrato, pensi di più  a  ciò che sa fare bene (allenare) e a parlare meno.

La Serie A da zero a dieci-Quattordicesima giornata

I nostri voti alla quattordicesima giornata conclusasi ieri sera.

10

GIORGIA ROSSI Number one!

9

JUNIOR MESSIAS Segna due goal (di cui uno di pregevole fattura) che regalano la vittoria al Crotone.

AC MILAN e SS LAZIO Danno vita ad un’emozionante partita. Vince il Milan, ma la Lazio non esce ridimensionata.

8

ACF FIORENTINA Oh, Fiorentina! Nella serata meno pronosticabile rinasce. La Juve certo gli da una mano col suo atteggiamento, ma loro dimostrano che possono fare bene, certamente  meglio di quanto avevano fatto prima della gara di Torino.

TAKEHIRO TOMIYASU Realizza un bel goal. Bravo!

CIRO IMMOBILE  El segna semper lu.

LORENZO INSIGNE Gran goal che impedisce quella che si stava profilando come una pesante sconfitta.

SASSUOLO CALCIO Tre punti importanti e meritati.

BENEVENTO CALCIO A questo punto è riduttivo definire questa squadra una sorpresa. Bravi!

LAUTARO MARTINEZ Gran goal!

7

FC TORINO Sfodera finalmente una prestazione come si deve, portando a casa un punto meritato giacché solo una magia di Insigne gli impedisce il successo. Avanti così e l’ultimo posto sarà presto un brutto ricordo.

ANTONIO CONTE Sette vittorie di fila e se Hernandez non segnava a quest’ora primo in classifica c’era lui. Non farà calcio-spettacolo la sua squadra, ma i risultati dicono che per lo scudetto bisogna parlarne anche con lui, specie perché dopo la delusione europea ha solo più il campionato e tutti sappiamo quanto lui sia bravo a martellare durante la settimana i suoi giocatori.

AS ROMA Vince, ma ora serve più continuità.

6

DAVIDE BALLARDINI Richiamato per la quarta volta, che sia quella buona? Staremo a vedere, lui intanto porta a casa tre punti fondamentali.

5

FC JUVENTUS Dopo Parma ci aveva illuso di avere trovato la quadratura. Regala invece un passo indietro a livello di gioco e di individualità, se si pensa che Bonucci (sui primi due goal) e Cuadrado (col suo gesto scriteriato), due degli “Uomini d’oro” della Juve pluriscudettata, le hanno veramente combinate grosse. Andrea Pirlo riuscirà a dare continuità? Lo scopriremo nelle prossime puntate, ma intanto la Juve è sesta in classifica e francamente è un  po’ poco in base a quello a cui ci aveva abituato.

PARMA CALCIO La classifica non è tutta sta goia e rispetto all’anno scorso la squadra è in regressione.  Chi legge il nostro blog sa perfettamente come la pensiamo sugli allenatori, quindi Liverani a nostro avviso ha colpe relative, il lavoro di D’Aversa però è stato sottovalutato.

ATALANTA BERGAMASCA Butta alle ortiche due punti che potevano essere pesanti non gestendo il risultato.

NAPOLI CALCIO Senza Insigne sarebbe stata un’altra preoccupante battuta d’arresto.

ARMANDO IZZO e MARCO GIAMPAOLO Per favore lasciamo perdere queste scene da “Libro Cuore”.

4

FEDERICO LA PENNA E I SUOI COLLABORATORI La scenata di Nedved è fuori luogo, d’accordo (ne parleremo più avanti), ma loro comunque dopo aver giustamente sbattuto fuori Cuadrado, non sbattono fuori Borja Valero e anche Chiesa. Inoltre negano un rigore evidente alla Juve per fallo su Bernardeschi. Insomma ne sbagliano tante. Col VAR sono errori intollerabili.

SAMIR HANDANOVIC Resta un grande, ma la papera che fa è incredibile.

3

GIACOMO FERRI DI MARTEDI’ Quando inventarono il telefono la gente parlava e urlava nell’apparecchio,  non comprendendo che non era il caso e che dall’altra parte sentivano benissimo. Giacomo Ferri a Diretta Stadio  ci ha ricordato un po’ quelle persone, quando si è messo ad urlare verso Marcello Chirico in collegamento, il quale opportunamente gli ha ricordato che non era il caso di urlare giacché anche se era distante lo sentiva.

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GIACOMO FERRI DI MERCOLEDI’ Cambia il giorno, ma non cambiano il suo giubbotto alla Fonzie e la sua prosopopea. Il Torino sta vincendo a Napoli e il Milan pareggia. Lui ne approfitta subito per fare lo spiritoso con  Tiziano Crudeli (sei ultimo in classifica e prendi per i fondelli chi è primo?). A parte il fatto che, sapendo che la partita era ancora lunga e che il Napoli avrebbe potuto raddrizzarla in quanto più forte del Toro, avrebbe potuto essere prudente, ma lui no, esplode con tutta la sua prosopopea e i suoi “Secondo me”. Peccato che poi nel recupero Insigne segna e segna pure Theo Hernandez. Tiè!

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PAVEL NEDVED La scenata che ha fatto, ricordandoci i bambini capricciosi, non ci è piaciuta. L’Avvocato Agnelli nel 1985 disse: “Noi non ci siamo mai lamentati dei rigori e non incominceremo certo adesso, non è nelle nostre abitudini. Son cose da provinciali”. Boniperti una scena del genere manco si sognava di farla. Quello era lo stile-Juve, questo di Nedved ci sembra più stile-Asilo (ps. Quando, in un famoso Inter-Juve,  Orsato non espulse Pjanic già ammonito, non ti eri  messo a correre e ad esagitarti? Dunque non fare il giargianese…).

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JUAN CUADRADO Commette una scorrettezza inammissibile, che (specialmente uno della sua esperienza) non deve compiere, oltretutto perché compromette una partita difficile, ma che la Juve avrebbe potuto ribaltare dal momento che la forza ce l’ha.

CONCLUSIONE  Finiamo il post porgendo a tutti voi auguri di un sereno Natale di un buon anno, sperando che sia meno assurdo e surreale di questo.

Ricordiamoci sempre le parole di Tonino Cerezo: “Il calcio è felicità, è gioia di vivere, il calcio è riso coi fagioli”.