Creato da sisyphus13 il 27/02/2015
curve a gomito, stazioni e orizzonti
 

IL TRAGITTO

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Il Tragitto vol. 14

Post n°14 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da sisyphus13

 





Rabail si fece vicino, tanto appresso che si poteva vedere la coroncina di brufoli intorno alle narici. Il bunker ora respirava piano e Troncon e Itzi si muovevano ora su una gamba ora su un'altra tenendo lo sguardo in giro per il locale asfittico. Rabail respirava piano vicino alla bocca di Frankie e il suo alito non era viziato.
"Allora ti fermi qui per stanotte? Del resto dove potresti andare?".
A Frankie non piaceva questa scarsità di scelte, ma doveva concordare che finire nelle mani delle divise non era il modo migliore per concludere la giornata. Ciò che lo seccava erano tutti quegli occhi che gli si muovevano lontano e il respiro regolare, sicuramente drogato, degli uomini e delle donne abbandonati per terra e lungo gli anditi più impensabili di quel sommergibile terrestre. Ad un tratto ebbe un sobbalzo mentre fissava le cataste di ragazzi distesi, strabuzzò gli occhi e il cuore fece un salto per l'emozione. Abbandonata fianco a una signora matura stava la giovane che aveva accompagnato il carico di disabili lungo l'ultima tappa della metro che aveva portato a BRANDER. Era incantevole, con i capelli raccolti e l'esile corpo raggomitolato in posizione fetale. Una ciocca di capelli ramati si era liberata dalla costrizione della piccola fascia e sobbalzava sotto il respiro irregolare della donna allungandosi come un serpentello simile, nella tinta, al sole in tramonto. Frankie piantò in asso gli uomini e si avvicinò a quel delizioso corpo rilasciato. Stava sotto un vecchio quadro raffigurante Federico II di Hohenzollern che tratteneva stento un vispo baio morello. La sua mano sinistra era allungata verso il seno di una matrona che pareva essere una sua compagna, e tutto traspirava da Lei una serenità appena turbata da qualche frammento di sogno evidentemente agitato. Provò a sfiorarla ma subito intervenne Rabail, abbastanza sguaiato :"Questa si è fatta fuori mezzo tubetto di zyprexa da quando, oggi, l'abbiamo tirata dentro dalle File."
"Come? era anche Lei nelle File? Com'è possibile? Doveva accompagnare i suoi ragazzi. Era così responsabile" . E una nuvoletta triste si agitò sul capo di Frankie.
Rabail fece un gesto vago con la mano :"A noi aveva detto che l'avevano cacciata da una scuola e che si era trovata a girare senza meta per le File. Brutta faccenda, un pò simile alla tua. Se non l'avessimo salvata sarebbe in qualche Centro di Identificazione. E in seguito chissà dove".
"Non mi aveva considerato nemmeno di striscio quando l'ho conosciuta sulla metro. Mi ero ridotto ad allacciarle le scarpe l'una con l'altra per avere un pò di attenzione, ma mi teneva lontano."
"E adesso ti senti forte abbastanza per schiacciarla."
"Oh no, non è vendetta. Mi sento un pò innamorato, ecco tutto. Lei è bella e ha un'aria così riservata da nasino all'insù. Ci sono momenti in cui mi strugge."
"Ah, non fa per Te. Tu hai bisogno di gente selvaggia, l'ho capito subito. Questa è una di quelle ragazze che hanno una grande opinione di Sé."
"Quindi andrebbe bene per Te, immagino." Una morbida rabbia sorda invadeva Frankie. Come poteva quel monello brufoloso mettersi sullo stesso piano della raffinata eleganza e distacco di quella giovane di cui non conosceva nemmeno il nome.
Quasi leggendogli nel pensiero Rabail mugugnò piano :"Si chiama Louise". Frankie reagì ancora con stizza e si toccò i gomiti. Non capiva perchè fosse insorta quella piccola baruffa sul possesso di una ragazza che di loro non voleva saperne. Era infantile, comico e grottesco. E l'aria dentro il sommergibile si faceva sempre più rarefatta, inducendo a strani pensieri attorti e moribondi. Preso da uno strano impulso Frankie scosse per le braccia Louise e tentò di farla reagire. Lei spalancò un poco gli occhi e li fissò in una direzione non prevedibile. "Ehi, ti ricordi di Me? Ci siamo già conosciuti." Rabail scoppiò a ridere e spostò Frankie bruscamente, poi gli fermò la faccia tra le dita e lo guardò fisso nelle pupille "No entiende!". Frankie gli sferrò uno schiaffo che fece traballare il suo conoscente. Troncon e Itzi parevano non guardare nemmeno, erano intenti a sfogliare insieme un libretto delle istruzioni su come preparare bombe incendiarie. Rabail si spostò appena sui talloni e con una mossa repentina fece crollare Frankie al suolo sollevando giusto una leggera nuvoletta di greve. Per la prima volta da quando era a BRANDER stava orizzontale e una pesante sonnolenza, dal vedere il mondo sottosopra, gli temperò l'offesa di essere stato messo al tappeto. Scoppiò a ridere. "Sei svelto, amico!". Poi si mise a sedere spazzolandosi la schiena. "Però adesso ho voglia di riposarmi. è diverso tempo che viaggio. Riprenderò tra qualche ora con Louise." "Buon per Te che ci credi" lo rabbuffò il suo conoscente standogli in piedi, davanti. Frankie prese una fila di riviste porno e se la mise sotto la testa, poi, in pochi istanti, quello strano sommergibile e la sua gente sfuocò tutti i suoi contorni.

 

 
 
 
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