Il Tragitto

Il Tragitto Vol. 18

La notte pesava. Non era ancora buio ma il giro di aperitivi cominciava a inondare la Città rivoltandola come un calzino da Nord a Sud. Più tiepida nella Periferia, selvaggia nel Centro. Frankie si avvicinò alla fessura da dove Rabail lo aveva salvato dalle File e provò a osservare con circospezione il panorama che gli offriva la strada: torrenti di facce che cominciavano già a sciogliersi in vista della pausa appesi a un tavolino del bar. Le regole di BRANDER erano estremamente severe per quanto riguardava il bere negli appositi orari e spazi. Chiunque fosse stato colto fuori da questi recinti affrontava l'internamento e la diaspora. Rabail lo spostò senza tanti complimenti e prese a guardare freneticamente, a sua volta. Poi si ritirò e, parlando a bassa voce, disse ai suoi colleghi di fuga :"é senza dubbio meglio che esca Io per primo. Mi farò vedere dalle telecamere, hanno i miei dati biometrici. Dall'ultima volta che mi hanno beccato mi hanno lasciato un mese per levarmi dai piedi. Tutto merito di mio padre che è un pezzo grosso. Ho ancora due giorni per girare liberamente nelle strade e.." "é anche per questo che scappi." Lo interruppe Frankie. Rabail lo squadrò senza grande impegno. "Cercavo giusto qualcuno che mi desse il pretesto per andarmene. L'ho trovato in Louise." "Gran faccia tosta. Louise te l'ho portata Io." "Sei in cerca di problemi, Frank? Non ci sei già passato?". Louise li scostò e guardò fuori anche Lei ma senza circospezione. Come potrebbe fare distrattamente una dama che osserva dalle feritoie del suo castello. Rabail la tirò dolcemente per un braccio e la ritrasse. "Smettiamola con le menate. Io esco al prossimo giro, faccio una corsetta e mi aggancio a una fila. Compio il giro dell'isolato facendo un pò di casino e appena mi rivedete passare saltate fuori anche voi e vi agganciate. Poi il problema sarà cercare una fila che si diriga verso la stazione. I pubs, le birrerie, i bar e i locali sono tutti verso il centro. mi sa che dovremo saltare i percorsi e filarcela di corsa e allora saranno cazzi. Ci correranno subito dietro. La velocità sarà indispensabile. mi avete capito?" Louise annuì premurosamente, Frankie fece un vago cenno con la mano. Stava indicando alcuni morti viventi che uscivano in quell'istante dal bunker. non c'erano nè Itzi nè Troncon ma personaggi che, sparpagliati intorno alla botola, facevano cenno di andare verso di Loro. Erano pallidissimi e muovevano la mano con una regolarità da brivido. "No. Io non ci torno più indietro". Fece Rabail " E improvvisamente scattò fuori dalla breccia e si unì con un gran clamore a una delle File. Louise e Frankie lo guardarono di soppiatto mentre si agganciava a un tipo evidentemente euforico e lo prendeva sottobraccio. "Pazzesco". Pensò Frankie. I capelli corti di Louise gli stavano giusto sotto il naso e non potè fare a meno di scendere con lo sguardo fino al suo culetto prominente. L'abbracciò e la strinse a sè, mentre Lei non reagiva e non lo guardava nemmeno. In un attimo si voltò: gli spettri li avevano circondati e biascicavano qualcosa riguardo la sicurezza di certi posti. Lui lasciò andare Louise per non esacerbare gli animi, Poi tornò a guardare di sbieco attraverso la fessura...contava i minuti che lo separavano dal ritorno di Rabail. Non ci sarebbe voluto molto. Lui era teso e con la pelle d'oca, Louise al contrario pareva indifferente e svagata. Probabilmente non si era ancora ripresa dallo shock che le aveva fatto abbandonare il suo lavoro di accompagnatrice. "Com'è che ti hanno beccata? Sempre che tu voglia dirmelo." Lei sembrò scendere da un albero altissimo e lo ignorò di primo acchito, ma subito dopo prese a comunicare, con una voce leggera come uno spillo sulla tela :"é stato un controllo di routine. Hanno scoperto che mio padre aveva tenuto in casa per un certo periodo qualcuno che non era di BRANDER ed era stato sanzionato e rimosso dalla carica di accompagnatore. Ma Io questo non l'ho mai saputo. A causa di un bug nei sistemi informatici Io risultavo figlia di un lavoratore in quell'ambito. E me lo sono sempre creduta perchè mio padre non mi ha rivelato nulla. Usciva tutte le mattine per la sua attività e Io ho continuato a crederlo accompagnatore; invece faceva l'operaio."