Creato da sisyphus13 il 27/02/2015

Il Tragitto

curve a gomito, stazioni e orizzonti

IL TRAGITTO

Area personale

- Login

Archivio messaggi

Aprile 2024

Guarda le immagini del Mese

FACEBOOK

I miei Blog Amici

- BLOG DI EMMEGRACE
- Elena
- De_la_lune
- LALTRA VERITA

Citazioni nei Blog Amici: 5

Cerca in questo Blog

Ultime visite al Blog

Ultimi commenti

Buongiorno. E' buoi quando abbiamo la certezza di...
Inviato da: margherita5575
il 16/12/2019 alle 07:50

Pezzi di vita. Frammenti di verit�. Schegge d'anima...
Inviato da: sisyphus13
il 12/10/2019 alle 09:56

Cercare se stessi ad ogni costo non sempre da i suoi...
Inviato da: prefazione09
il 08/10/2019 alle 20:35

Buona giornata a te, e grazie mille per il passaggio e...
Inviato da: sisyphus13
il 08/10/2019 alle 09:51

Natura+ILLUMINAZIONE gratis ^____^ Grazie per il parere,...
Inviato da: sisyphus13
il 08/10/2019 alle 09:50

Tutti i commenti...

Chi pu� scrivere sul blog

Solo l'autore pu� pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

« Il Tragitto vol. 25

Il Tragitto Vol. 27 »

Il Tragitto vol. 26

Post n°26 pubblicato il 28 Febbraio 2015 da sisyphus13

Era il Colonnello Strano, di cui entrambi si erano scordati, quando si era levato per andare in toilette. Frankie aveva pensato per pochi secondi che il taxi probabilmente doveva attenderlo per portarlo alla sua Divisione della Gioia. Così erano saliti verso le stanze senza più metterci pensiero. E ora era lì, di fronte a Loro, pallido come un cencio e con la divisa in disordine. Vi è da osservare che questo Colonnello era di un'eleganza e morigeratezza implacabili, possedeva una leggerissima e curatissima barbetta, occhi azzurri e corti capelli neri sotto il cappello d'ordinanza: tuttto in Lui promanava cura e attenzione per la propria persona fisica, motivo per cui vederlo scarmigliato e arruffato era ragione di stupore sia per Frankie che per Rabail. Quest'ultimo lo squadrò accuratamente, poi proruppe :"Colonnello! Non la riconosco più. Che succede?". L'interpellato non rispose subito ma si fece largo ed entrò nella stanza quasi avesse una decina di segugi alle calcagna. Il viso era alterato dalla paura e le mani portavano un leggero tremolìo. "Scusate l'irruzione" Fece, dopo parecchi secondi di attesa "è che ero troppo scosso e avevo bisogno di parlarvi." "Perchè non è andato da Tyner? Sembravate in ottimo affiatamento durante il pranzo." "Oh no, Lui no. Dubito seriamente che potrebbe capire." Frankie stava ora a fianco del militare, che lo sovrastava di parecchi centimetri :"Insomma, ci vuole dire cos'è accaduto?". "Prima avrei bisogno di bere qualcosa di forte. In genere non lo faccio mai ma questo è uno di quei momenti in cui non lo rifiuto." Frankie si avvicinò al piccolo frigo-bar della stanza e iniziò a rovistarvi dentro. In pochi istanti fu di ritorno con una bottiglia di whiskey scozzese intonsa. "Non le basta tutto quello che abbiamo bevuto? Adesso vuole farsi anche questo liquore. Ma come arriverà alla Divisione della Gioia?". Strano lo guardò sparuto :"Oh, non ci sarà nessuna Divisione della Gioia se le cose vanno come immagino....Le assicuro che quel pò di sbronza che avevo intorno mi è passata in un attimo." E afferrò la bottiglia dalla mano di Frankie, ne svitò il tappo e ne accostò il collo alla bocca, ingurgitandone quasi metà del contenuto. Poi si pulì la bocca con il dorso della mano. "Allora, comincerò dall'inizio. L'ultima volta che ci stiamo visti mi stavo recando in toilette, pensando che non mi ci sarebbe voluto granchè per trovare il cesso in questo piccolo edificio. Ma mi sbagliavo...immediatamente mi sono perso e ho imboccato una porta a caso senza indicazioni nè targhette. Immaginate un pò dove sono sbucato?". Rabail e Frankie lo fissarono senza nemmeno sbattere le ciglia. "Ero finito nelle Cucine". "Nulla di grave." Assentì Frankie. "Non per Me". E il colonnello prese un'altra robusta sorsata dalla bottiglia di whiskey. "Ho visto carne umana tagliata a pezzi." Eruppe con un singhiozzo simile a una sirena lacerante. "Corpi buttati a caso sul pavimento, senza arti o testa. E un diluvio di sangue. Parevano bambini ma forse erano altri nani, come quelli che abbiamo trovato alla stazione." Il Colonnello Strano abbassò il capo e si coprì il viso con le mani. Attraverso la serranda semiaperta delle dita guardava i suoi due interlocutori, che non muovevano un muscolo.

"Cazzo. Allora abbiamo mangiato esseri umani, altro che abbacchio." Singhiozzò Frankie. "Possibile?" Azzardò Rabail "Sicuro oltre ogni possibilità che erano esseri umani quelli che ha visto?". Strano abbassò le mani e indugiò a lungo negli occhi di Rabail. Non c'era da aggiungere altro e anche Rabail dopo un minuto calò le palpebre emettendo un lungo fischio di terrore. "Allora questo paese è una specie di borgata maledetta. Una riserva di caccia dove uomini e donne alla ricerca di brividi vengono per sperimentare qualcosa di assolutamente inedito. Caccia al nano, degustazioni terrificanti. Per questo Vitali ci tiene a rimarcare che BRANDER e DeLaney sono più o meno la stessa cosa. Gli toglie la responsabilità riguardo le porcate che sta allestendo." E Tyner?". In quel preciso istante bussarono alla porta e tutti e tre ebbero un sobbalzo. "é Lui. Probabilmente ha sentito tutta la nostra conversazione. Frankie si alzò e avvicinò l'ingresso: d'un scatto fece spalancare la porta e si trovarono di fronte Louise che aspirava da una sigaretta." "é vietato fumare, tesoro." "Cos'hai? Sei pallido come un cencio. Sembra che Ti abbiano appena fatto uscire dalla centrifuga." Il ragazzo riflettè che sarebbe stato inutile tenere celata l'intera vicenda a Louise. Prima o poi avrebbero dovuto giustificare il loro evidente nervosismo. Così espose succintamente la terrificante scoperta di Strano all'ex accompagnatrice, che non ne parve particolarmente turbata. " Nei viaggi che ho fatto, portando in giro la gente si sussurrava di menù a base di branzini di carne umana e quant'altro, specie nelle zone a est di BRANDER. Sono terre semiselvatiche." Rabail intervenne :"Ma questa DeLaney ce la spacciano come un fiore all'occhiello. è tutta una gigantesca montatura." Louise abbozzò, liquidando tutta la vicenda con un gesto della mano :"DeLaney non è diversa da qualunque altro posto nei dintorni, Io c'ero arrivata tempo fa, quando accompagnavo i ragazzi al monastero di Droigo, a 20 chilometri dal centro urbano. Eravamo scortati, allora c'era ancora paura delle incursioni dei nani briganti. Abbiamo assistito a parecchie atrocità e ancora adesso non mi capacito di come le Autorità ci abbiano lasciato passare." "Non so se quello svitato di Tyner ne sappia qualcosa". Fece Rabail "Si starà preparando per la sua caccia grossa. A minuti, magari, passerà di qui in pieno equipaggiamento." "Bella faccenda." Sibilò Frankie. Il Colonnello era ancora avvinghiato alla sua bottiglia quando fece per alzarsi e dirigersi verso il piccolo bagno: Li dentrò accostò la porta mentre le parole dei suoi improvvisati compagni di avventura gli giungevano smorzate, sollevò la tavoletta del cesso e i conati che lo avevano accompagnato dallo svelarsi della macabra vicenda diventarono un'urgenza fino a fargli vomitare tutto l'abbondante pranzo consumato, insieme al vino e a tutti i liquori pregiati. Poi, irriconoscibile in viso si appoggiò allo specchio lucidissimo. Si osservò molto lentamente e vide la propria carcassa spelata e disossata, pronta per essere servita in tavola. Rimase sul punto di urlare per l'orrore ma si ritrasse e si fiondò fuori dal piccolo bagno. "Non so come la pensiate voi, Signori, ma per Me è indispensabile togliere le tende da questo posto. Di là ho avuto una visione."

Trackback: 0 - Scrivi Commento - Commenti: 0

Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso

Vai alla Home Page del blog

Lu	Ma	Me	Gi	Ve	Sa	Do

1	2	3	4	5	6	7
8	9	10	11	12	13	14
15	16	17	18	19	20	21
22	23	24	25	26	27	28
29	30

Lu	Ma	Me	Gi	Ve	Sa	Do

1	2	3	4	5	6	7
8	9	10	11	12	13	14
15	16	17	18	19	20	21
22	23	24	25	26	27	28
29	30