Creato da sisyphus13 il 27/02/2015
curve a gomito, stazioni e orizzonti
 

IL TRAGITTO

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Il Tragitto Vol. 67

Post n°67 pubblicato il 04 Marzo 2015 da sisyphus13

 







"Vi consiglio di preparavi per quando sarà arrivato Pearson" Mormorò asciutto Tyner rivolto ai tre viaggiatori, ora vicini l'uno all' altro. Strano si scostò immediatamente e cadde in ginocchio ai piedi del Sindaco cingendogli le gambe. "Io, Sindaco, non posso continuare a girare a vuoto. Sono diverso dai ragazzi, e anche più vecchio. Adesso ho bisogno di trovare un posto stabile per poi tornare alla mia Divisione per acquartierarmi. Accoglietemi fra le vostre braccia, ve ne prego." Tyner sollevò il Colonnello e lo guardò fisso negli occhi :"Sei perdonato. Anche per tue colpe passate, Colonnello. Ti consideriamo ospite nella nostra Cittadina." "Io non ho mai difeso il Nano brigante" Insisteva Strano "Sono un uomo di legge, Io, e fedele alle istituzioni ufficiali!". "Ho capito benissimo, Colonnello." Lo interrompeva Tyner "Mettiti il cuore in pace e considerati cittadino acquisito di Selawille." A queste parole fu come se Strano avesse finalmente compreso che non sarebbe più stato costretto ad andare ramingo da una cittadina all'altra, che aveva finalmente trovato un posto dove stare, lontano dalle vendette, dalle incursioni e dai guai. Scoppiò a piangere e le calde lacrime bagnavano i faldoni di carte che tratteneva tra le mani ossute. Era uno spettacolo veramente patetico e persino Rabail e e Frankie capirono che il loro provvisorio compagno di Tragitto aveva finalmente trovato casa. "Sono contento per Lei, Colonnello" Concesse, un po' freddamente, Rabail. Ma Strano nemmeno lo stava ad ascoltare, perso com'era nelle fantasticherie della sua nuova posizione di cittadino. Abbandonò tutti e si sedette in un angolo della cripta a vergare alcune pagine dei suoi documenti Dio solo sa di cosa. "Ecco un uomo felice" Sospirò rapito il Sindaco. "Ma questo non cambia la posizione degli altri" Interloquì Frankie indispettito "Appena tornano Pearson e Louise dobbiamo essere pronti ad abbandonare la Chiesa e a dirigerci verso la Stazione. Tu, Sindaco, verrai con Noi, e anche Zsa Zsa Murena se fosse possibile, poi gli sgherri del Comune per difenderci fisicamente, poi..." "Poi nessuno" Interruppe Tyner con uno dei suoi amabili sorrisi "Vi arrangerete da Soli. Nessuno delle forze di Difesa vi accompagnerà." A Frankie prosciugò l'entusiasmo in un attimo :"Questo significa condannarci a morte, Sindaco!". "Non mi interessa. Io personalmente sono stanco di sostenervi. Pensavo che poteste essere un'occasione per la Cittadina, vi siete rivelati una piaga sul culo e degli acchiappaguai. Ne ho abbastanza. Ne ho abbastanza anche delle tue provocazioni e del tuo tono, Frankie." Il ragazzo si arrestò basito e cominciò a riflettere se, per caso, non si fosse spinto troppo oltre nelle sue pretese: aveva dato ordini a tutti quando stava lì, indifeso e precario, assolutamente nelle mani del Sindaco e dei suoi tagliagole. Aveva preteso con insolenza, non rendendosi conto che non era nella posizione per farlo, aveva alzato la voce, non sentendo che era solo un mugolìo fragile e indistinto. In un attimo gli si piegò la Volontà e dovette sedersi. Gli parve che Tutti lo guardassero con curiosità e malcelata soddisfazione. Persino Rabail sembrava dire :"Ecco dove ci ha portato la tua sicumera e la tua arroganza. Dovevamo mendicare la protezione di Tyner e Watson in vece di alzare la cresta come dei galletti." Frankie fece un gesto a mezzaria con la mano come per significare :"Mi avete ucciso". E ripiegò il capo sul petto. Nel frattempo il giro per la Città di Louise, Watson, Pearson e Romario proseguiva non senza intoppi: alla vista dell'ex Nano brigante una piccola folla di bambini s'era radunata, seguendoli e lanciandogli piccoli sassi e immondizia, cercando di colpire soprattutto Pearson. La gente, gli Adulti, si limitavano a passare sull'alto del marciapiede e a lanciare occhiate di fuoco per poi scomparire rapidamente. Ben presto Romario era riuscito a disperdere i monelli distribuendo scapaccioni e calci mentre Eugenia non usciva dalla testa di Louise. Non riusciva a negare che quella Donna Le piacesse pur essendo dall'altra parte della barricata. Ne ammirava il coraggio e la fermezza, la determinazione e saldezza, pur rendendosi conto che sarebbe stata la nemica più ostica, da lì alla Stazione. Aveva davanti agli occhi il suo mento sottile ma proteso, gli occhi talmente azzurri da scomparire nel lapislazzulo, i capelli paglierini corti e raccolti. Diversamente dalla sfuggente minaccia rappresentata da Tyner e dal Reverendo, Eugenia rappresentava un tipo nuovo di nemico, quadrato e potente. Un Capo naturale degli Insoddisfatti che l'avrebbero seguita in capo al mondo e in fondo all'Inferno per ottenere la loro Vendetta. Aveva perso il Marito a causa dei compagni dell'uomo che stavano accompagnando. Era feroce e fredda, aveva smarrito tutte le lacrime per poi ritrovarle e trasformarle in artigli.

 
 
 
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