Creato da sisyphus13 il 27/02/2015
curve a gomito, stazioni e orizzonti
 

IL TRAGITTO

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Il Tragitto Vol. 28

Post n°28 pubblicato il 28 Febbraio 2015 da sisyphus13

 







Frankie non esitò oltre. Mirò alla punta del mento di Tyner e scagliò la mano chiusa a pugno contro il bersaglio. Il rinculo lo fece urlare di dolore ma fece prima arretrare il suo avversario e poi lo mise sulle ginocchia e quindi stramazzare al suolo. Frankie non credeva a quello che stava vedendo: non era mai stato coinvolto in una rissa di strada e non aveva mai dovuto abbattere una persona a cazzotti. La disperazione e l'apatia dei suoi compagni lo aveva convinto. Non bisognava trattenersi oltre. "Squagliamoci alla svelta, questo squilibrato è capace di prenderci a fucilate!". Si issò il nano brigante sulla schiena e prese a correre a rotta di collo lungo il pendio erboso. Dall'ansimare poteva rendersi conto che tutti i suoi improvvisati compagni di viaggio lo stavano seguendo e rotolarsi per quella discesa era quanto di più folle poteva esistere, ma per fortuna il peso del suo improvvisato ospite non lo sbilanciava, al contrario sembrava offrirgli una direzione mentre gli urlava nelle orecchie l'inclinazione da prendere. Arrivarono a un boschetto di pini mughi e si gettarono per terra, strisciando sui gomiti per allontanarsi senza essere individuati. Il nano brigante, giunti affannosamente a una radura, si staccò dalla schiena di Frankie e si stese bocconi implorando di non proseguire oltre. Aveva un braccio scheggiato dal proiettile di Tyner e mugolava a bassa voce. Tutti si arrestarono. Fu l'occasione per Frankie di osservare le fisionomie degli altri dopo la lunga fuga: il Colonnello Strano pareva alle soglie di un infarto, teneva un viso paonazzo e i muscoli gli tremavano per lo sforzo mentre lunghi rivoli di sudore gli calavano dalla fronte. Rabail, al contrario, era intonso: sembrava reduce da una corsetta domenicale e pronto per riprendere la discesa a rotta di collo quando gli altri si fossero sentiti pronti. Louise stava in silenzio e aveva il respiro rotto ma la complessione integra, solo l'alzarsi e abbassarsi del seno rivelava un qualche affanno, ma temperato dall'enigmatica e ineffabile postura della giovane donna. Frankie osservò le fattezze sofferenti del nano, ed erano, con sua sorpresa, delicate e bellissime. Per una qualche ragione si era immaginato un pendaglio da forca con il viso abbruttito da anni di imprese delinquenziali invece aveva di fronte dei tratti raffinati e nobili, un paio di occhi azzurri limpidissimi, mascelle armoniose, capelli corti e curati, un naso che rivaleggiava per perfezione con le statue classiche e labbra sottili sopra il mento appuntito e proporzionato. Cercò di parlare ma Frankie si portò un dito sulle labbra, poi si rese conto che il colpo assomigliava unicamente a una brutta sbucciatura e tranquillizzò il tipo. "Perchè Te lo sei portato dietro?". La voce di Rabail si drizzò improvvisa dopo gli affanni improvvisi della fuga. "Per quanto ci riguarda potrebbe essere un mascalzone qualsiasi. Pure peggio". "Non so" replicò asciuttamente Frankie "Sul momento ho pensato solo di non lasciare quel mattoide ammazzare chi gli garba. C'è qualcosa che non funziona in quella giustizia improvvisata". Rabail alzò le spalle e sputò a terra senza enfasi. "Fatti tuoi. Tu l'hai caricato, Tu te lo porti dietro. Per Noi sono sicuro che va bene lasciarlo qui." E si rivolse con uno sguardo rapido a Louise e al Colonnello. Questi evitarono di incrociarlo ma nemmeno lo contraddirono. "Siete in tanti, lassù?". Il nano non rispose immediatamente. Si appoggiò una mano sulla fronte e poi, con la stessa, strappò un lembo di camicia e vi si avvolse l'avambraccio lievemente scheggiato. "Una trentina, non di più. Viviamo nelle buche." "Lo conosci, Tyner?". L'altro si asciugò il sudore dal collo e rispose cantilenando :"Chi non lo conosce? Si è fatto un mucchio di trofei sulla nostra pelle. Andate nella sua Villa, vicino a Lobster. Ci trovate teste e corpi, tutti ben impagliati. Adesso è il suo hobby ma fino a 5 anni fa ha condotto una campagna di sterminio pesantissima mentre era a capo dei Volontari per il Progresso. Bruciato, stuprato, smembrato, annientato. L'unico modo per sfuggire a Tyco Tyner e ai suoi tirapiedi era di spostarsi verso le Terre Alte e di patire tutte le pene che l'Inferno e l'Inverno possono portare, scarsità di cibo, morte per inedia." "Come ti chiami?". "Pearson, ma potete chiamarmi Ray se non ne avete a male." "E perchè dovremmo?". "Per i cosiddetti Nani Briganti è un disonore essere appellati per il patronimico. Per i nostri nemici siamo tutti Jimmy, Sammy e Johnny. Ma Voi mi sembrate gente in gamba...che motivo avevate, altrimenti, di salvarmi la pelle?". Frankie fischiettò a bassa voce. Stava ponzando. Il pensiero di essersi accompagnato per così tanto tempo a un massacratore di gente gli faceva annodare lo stomaco ma cercò di fare buon viso a cattivo gioco. Ancora non percepiva bene chi aveva di fronte. "Non capisco...vi siete abbandonati a razzie e incursioni nel passato? Così ci è stato detto." Pearson si appoggiò su un gomito, il corpo, lievemente deforme, scosso da un brivido. "Ci siamo semplicemente difesi. Avevamo costituito una colonia da queste parti. Fornivamo manodopera a basso costo ai Faccendieri della Metropoli; quando questa storia non gli è andata più bene perchè avevamo sollevato la questione delle retribuzioni troppo basse, allora ci hanno scatenato contro tutta la loro feccia. Razzisti da quattro soldi, avventurieri, bounty-killers, disturbati mentali e tutta la sarabanda. A capo c'hanno messo individui come Tyner, eccentrici al cubo e fissati con l'idea di una superiorità razziale degli abitanti urbani. Poi non dimenticarti del nostro handicap: siamo sempre stati un bersaglio facile. é uno scherzo pigliare una categoria svantaggiata e scaricargli sul groppone tutte le magagne e i conflitti irrisolti delle psiche conformiste." "Parli bene, figliolo." Ray sorrise "Non hai più anni di Me." Ed era vero. Con quella particolare categoria era un casino stabilire l'età: sembravano sempre diciottenni se non gli si fossero imbiancati i capelli. "Io mi chiamo Frankie e sono diretto a est...Etion, Selawille e quello che viene dopo." Ray continuò a sorridere :"Lo sanno anche i bambini che quello è territorio in gestazione. Cosa cazzo ti spinge da quelle parti? Vuoi arrivare alle soglie del termitaio? Neppure Loro sanno cosa ci sia oltre un certo limite. Stanno costruendo la strada ferrata, ecco tutto. Ma è pieno di sbirri delle compagnie e di operai dall'occhio agile e dalla bocca larga. Ti faranno arrivare, al massimo, fino a T Town e poi ti scaricheranno. Sarai fortunato a non ritrovarti pieno di legnate." "Come mai ho viaggiato su convogli semivuoti fino a BRANDER e oltre? Che sta succedendo a questo posto, Ray?". Il ragazzo fece una smorfia e si strinse il tessuto della camicia più forte intorno alla ferita. "Tumulti. Sta scoppiando il finimondo a BRANDER e dintorni. Adesso il casino si è spostato fuori dalla Metropoli. Te l'ho detto: stanno assoldando della Teppaglia per far fuori i Ceti Svantaggiati. Per placare i lavoratori sottopagati della cintura urbana hanno indicato il bersaglio facile nelle categorie sfigate. Quello che chiamano il Proletariato dei Lazzaroni." "Razzismo?". "A tonnellate. Direi che è il motore principale." Frankie si zittì e si girò intorno. I suoi compagni di viaggio fissavano Pearson senza proferire una parola ma fremevano chiaramente per rimettersi in moto. "Un'ultima cosa: A BRANDER ho visto unicamente unicamente una generazione impegnata nel rituale degli aperitivi. Nulla che mi suggerisse di scontri o agitazioni. Com'è possibile?". "Hai bazzicato intorno alla stazione e al Centro. Facile che non hai percepito nulla. Il Fuoco brucia nelle Periferie, Frankie.Tu hai aderito al loro rituale borghese, bastava che alzassi per un attimo gli occhi al cielo e avresti visto le nuvole nere degli Incendi." "Sì, possibile che mi sia rincoglionito al momento. è facile farsi incantare dalle Linee. Ce la fai a camminare?". Rabail non nascose una smorfia. Non voleva trascinarsi dietro quello sgorbio di natura con sul groppone un bel WANTED, ma Frankie pareva avere preso in pugno la cosa e pigliato in simpatia quel Pearson. "Non sappiamo niente di Lui, a parte quello che ci ha voluto dire, Frankie. Sei intenzionato a credergli?". "Liberissimo di tornare da Tyner a dare la caccia ai Nani Briganti. E poi fornire la carne per i loro gustosi manicaretti. Ma qualcosa mi suggerisce che non lo farai, Rabail. Senza volerlo sai anche Tu da che parte stare. Hai fatto una scelta con le tue gambe."

 
 
 
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