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curve a gomito, stazioni e orizzonti
 

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Il Tragitto Vol. 51

Post n°51 pubblicato il 03 Marzo 2015 da sisyphus13

 







"Non fare lo stupido, Frankie." Borbottò Louise "Ti assicuro che la Situazione è cambiata. Quella vecchia ha un carisma.....E Li ha messi tutti in riga, stavano in ginocchio senza fiatare, pure Tyner era allibito...è stato un colpo gobbo quella di farla arrivare ed Edgar è tanto dolce e premuroso...." "Va bene, va bene....può anche succedere che mi decida a uscire ma prima devo recuperare Pearson....è sparito in fondo alla cripta, e chissà dove porta questo cazzo di catacomba...Dammi un po' di tempo per muovermi e riacciuffarlo. Tieni buoni tutti, e parla alla Vecchia." Detto questo Frankie si incamminò verso i piani bassi del ventre della Chiesa alla ricerca dell'ex nano brigante. Arrivato in quelle che sembravano essere le fondamenta romane di tutto l'edificio si guardò in giro e dovette ammettere a Sè stesso che il posto era tenuto magnificamente. Targhe con spiegazioni sul dipanarsi delle gallerie sotteranee erano appese per ogni dove con touch-screen per decrittare la propria posizione ed evitare di perdersi. Ricostruzioni in gigantografia dell'antica città e delle possibili varianti antediluviane facevano bella mostra di sé offrendo un senso di estraniamento e di sottile magia a tutta la struttura che era, già di per sé stessa, un bel rompicapo psichedelico. Frankie provò ad avviarsi lungo l'antico solco di un torrentello chiamando, nel frattempo, a squarciagola Pearson ma solo la sua voce stentorea rimbalzava lungo le strette pareti e si spegneva con microscopici echi e uno sconcertante fade-out. Si mosse finché decise di inoltrarsi in uno stretto passaggio che il modulo informativo attribuiva all'antica cloaca maxima della città. Le fogne romane per intendersi. Di certo i visitatori abituali se ne stavano sul bordo a osservare la luce sparire dentro quell'angusto passaggio ma Frankie intuì che l'ex nano brigante, nella situazione dissestata della sua mente, non avrebbe fatto altro che cercare il posto più remoto e irraggiungibile per celarsi alle squadre punitive di Selawille. Era un ragionamento istintivo e patetico ma filava se rapportato a tutto quello che il ragazzo aveva passato fino a quel momento in quella cittadina. Voleva semplicemente rinchiudersi in un posto lontano dalla luce e dall'esposizione al pericolo. Era diventato un topolino di campagna in trasferta nella città brutale e cattiva. Ne era restato sconvolto e ora cercava la familiarità dei posti celati e irraggiungibili, la sicurezza offerta dall'inaccessibilità. Frankie urlò ancora mentre si spostava carponi in quell'angusto passaggio. Dove cazzo poteva essere finito? Magari quella striscia catacombale era in grado di proseguire per chilometri e non offrire nessuno sbocco proponibile. E Lui non era nello stato di confusione mentale di Pearson per insistere miglia alla ricerca di un posto al calduccio nell'oscurità più profonda. Si asciugò la fronte. Forse era il caso di invertire la rotta e di aprire quel dannato cancello. Chiedere l'aiuto di Tyner & Watson e muovere squadre di ricerca sulle tracce dell'ex nano brigante sciroccato. Stava per seguire il suggerimento non interessato del suo cervello quando si trovò a sboccare in una vasta sala munita di luci e di temperatura polare, probabilmente indotta da qualche particolare sistema di raffreddamento. Era basito. Di certo la fettuccia di strada da Lui percorsa per venticinque minuti, carponi e imprecante, non era l'unica che permetteva l'accesso al posto, ma comunque vi era arrivato. Frankie si guardò intorno dopo essersi rimesso verticale e comprese di trovarsi in una cripta particolarmente sinistra. Dalle pareti, riposti su barre di acciaio, facevano bella mostra di sé teschi e frammenti di scheletri ammassati alla bell'e meglio fino a toccare la volta a botte del locale. Nessuno emanava cattivo odore o lezzi terrificanti. Con ogni probabilità erano stati ben disossati e ripuliti prima di essere piazzati a ossidarsi sopra gli appositi supporti. Un sistema di fotocellule teneva ben chiara la visibilità nel tanto che l'Uomo si muoveva intorno. Improvvisamente, guardandosi ai piedi, notò Pearson addormentato pesante contro il sistema di raffredamento. Dio solo sapeva come era riuscito a cadere nel sonno frammezzo a quella compagnia di orbite vuote e clavicole sporgenti. Ma forse, aveva ritenuto preferibile la compagnia di cadaveri veri a quella di vampiri che, di pelle, volevano la sua. Frankie dopo aver lanciato uno sguardo consolante all'ex nano brigante raggomitolato su sé stesso, non si trattenne dal far girare le orbite ancora una volta per il locale, immacolato e sanificato. Poteva essere come le catacombe di Parigi. L'ultima destinazione di fedeli, vescovi, sacerdoti e antichi martiri. Forse Tutti ammassati nell'indistinzione che solo il "polvere eri, polvere ritornerai" poteva recare con Sè.

 
 
 
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