Creato da sisyphus13 il 27/02/2015
curve a gomito, stazioni e orizzonti
 

IL TRAGITTO

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Post n°25 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da sisyphus13

 






"Allora possiamo andare." Borbottò Frankie, e tuttti annuirono e si avviarono verso le porte scorrevoli della stazioncina. ristagnava un contrasto enorme fra la civiltà, il lindore, la rigorosa impostazione della strada statale con le lucide abitazioni al di là della striscia d'asfalto e la scena a cui avevano assistito prima. "Lo faranno per i viaggiatori?". Si domandò Rabail. Il Colonnello Strano gli fissò la schiena :"Penso che gli abitanti di DeLaney non amino in modo particolare le visite. Il loro comitato di benvenuto è quanto di più strano si possa immaginare. Ma è anche Gente che sa difendere la privacy e la riservatezza dei loro veri ospiti. Così mi hanno confermato." "Dove stiamo andando, Tyner?". Domandò Frankie ad alta voce, rivolto all'uomo che aveva preso decisamente la testa del gruppetto. Tyner girò parzialmente il capo :"Al ristorante Salomé. è a 100 metri dalla stazione e tutta gente che conosco, ottime persone. Cucina formidabile. Vi troverete da Dio, offro Io ovviamente." Il Colonello Strano, che si era accodato alla piccola carovana senza quasi rendersene conto, scrollò la testa :"Non posso approfittare di tutto questo questo. Ci conosciamo appena. E poi, probabilmente, ho un'altra direzione." Tyner ristette e guardò la figura di Strano :"Lei deve raggiungere la Divisione della Gioia ma non penso che nessuno Le correrà dietro se si ferma a mangiare con Noi. Ha degli orari così stretti?". "Non necessariamente. Devo accasermarmi entro stasera." "E allora!! Venga con Noi, Colonello, vedrà che sapranno dirle dove pescare il suo distaccamento." "Sì, probabilmente Lei ha ragione". Frankie, Rabail e Louise camminavano stretti l'uno all'altro. Il cielo s'era coperto e tirava un'aria fredda. Non era un mattino di quelli positivi. Frankie si avvicinò all'orecchio di Rabail e gli lasciò colare dentro queste parole :"La vicenda sta prendendo delle pieghe bizzarre." Sempre sottovoce Rabail gli replicò :"Sei stato Tu a volerti accodare a quel suonato. Fosse per Noi saremmo già a Etion." "Non immaginavo che tutto il paese fosse scombinato. Mi incuriosiva il Tizio, a livello psichiatrico." Rabail lo allontanò con un brusco movimento del braccio e prese Louise per la mano, ma questa, dopo un minuto, si staccò freddamente e abbracciò Frankie. Rabail diventò livido per la rabbia. "Ecco, quello è il posto!". Proruppe Tyner indicando un tranquillo edificio a tre piani, pitturato di bianco e con dei poggioli grigio metallico. "é pure hotel, per chi vuole ci si può fermare a dormire. Io lo faccio di frequente". Tutti si avviarono verso il ristorante e fecero il loro ingresso. Dentro stavano pochi clienti, per lo più operai di qualche cantiere vicino, un ometto se ne stava rinchiuso in un angolo davanti a brasato e polenta. La piccola carovana prese posto nella tavolata centrale su robuste sedie di legno e davanti a tovaglie e tovaglioli che sapevano di bucato. Frankie mentre si sedeva riuscì a notare impercettibilmente le facce dei camerieri che stavano sorridendo: parevano membri di una stessa famiglia, con un'età che andava a scalare dai 25 anni in giù. Quasi immediatamente, mentre rifletteva su questo aspetto, un uomo intorno ai sessant'anni fece il suo ingresso rumorosamente in sala e si avvicinò rapido al loro tavolo. Era in palese forma e buon umore, non molto alto, ben sbarbato e con una chioma molto alta e appena intaccata di capelli ricci e ancora soprendentemente rossi, il viso era piatto e abbronzato con remote tracce di un'antica scarlattina. Appena lo vide Tyco Tyner gettò le braccia al cielo e gli si diresse incontro, fino a raggiungerlo a ad abbracciarlo calorosamente. Poi lo avvicinò al tavolo e lo presentò al resto della compagnia :"Questo è Saunders Vitali, il proprietario di tutta la baracca. Ci conosciamo da una vita. Abbiamo fatto le medie insieme. Poi ci siamo incrociati in altre occasioni che non starò qui a specificare, è un benedetto figlio di puttana, gli voglio parecchio bene." Rabail rimase sorpreso dal cambiamento di linguaggio da parte di Tyner. Sembrava uno che finalmente sguazzasse nel proprio elemento e che potesse finalmente lasciarsi andare, dopo mesi di costrizione. "Sì, sì" Confermò Vitali "Ci conosciamo davvero da parecchio, e ne abbiamo viste insieme..." Tutti gli strinsero la mano e poi si accomodarono con la benedizione del proprietario. Subito due camerieri con gli stessi capelli rossi accorsero a prendere le ordinazioni. Era una serata di quelle che filano lisce e pareva che ci fosse anche spazio per divertirsi. Gli operai li fissavano insonnoliti e vagamente scoglionati. Ordinarono un pò di tutto ma si fissarono sul menù a base di carne, su suggerimento della casa. Si ingozzarono di battuta di manzo fassone, bollito alla viennese, carne cruda all'albese, carpaccio con germogli alfalfa e parmigiano, crocchette di salsiccia e schulatar di Timau. E innaffarono il tutto con fiumi di vino rosso. Buena Vita, Moye e Ciabòt. con il procedere della serata erano Tutti di ottimo umore e sia Rabail che Frankie si erano scordati dell'atmosfera vagamente perplessa che aleggiava intorno all'edificio: una mistura di notte anticipata e risate che assomigliavano all'ululato di un lupo. Insistevano per dividere il conto con Tyner mentre Louise se ne stava abbastanza discosta e pensierosa a masticare la sua carne e a bere il suo vino, apparentemente lontana dalla caciara che i quattro uomini producevano allegramente. alla fine, verso le 14, erano rimasti soli senza accorgersene, tutti gli altri avventori avevano preso il largo o si erano allontanati in punta di piedi. Restavano solo Loro a chiacchierare con il proprio tasso alcolico e le discussioni intorno ai nani appesi e alla ripartizione delle spese. Tyner fece un cenno a Saunders Vitali che li stava osservando amabilmente da dietro il bancone e si avvicinò con un sorriso largo da zigomo a zigomo, battè le nocche sul tavolo e rimase in attesa, andando con i piccoli occhietti da un soggetto all'altro. "Saunders" esalò Tyco "I miei nuovi amici non sanno come si muova la situazione in questo posto e sono perplessi. Hanno visto uno spettacolo un pò sconcertante davanti la stazione e vorrebbero qualche dettaglio in più." Vitali si produsse in una rumorosa risata e specificò senza muovere un muscolo della faccia oltre a quello necessario :"Cani sciolti. Sono scesi in paese e hanno devastato la casa di Hunter, stuprandone la moglie. Sono stati pigliati assieme, torturati e appesi. Altro non c'è da aggiungere." E bonario si passò la mano destra sui baffoni che gli ombreggiavano il labbro superiore. "Capita spesso, questa cosa?". Fece Frankie. "Oh, ora non più. Fino a cinque anni fa le incursioni erano all'ordine del giorno. Avevamo dovuto costituire una milizia apposita per per contrastarli. Poi è arrivato l'Esercito." Il Colonnello Strano ne aprofittò per domandare dove fosse acquartierata la Divisione della Gioia. Vitali fece un gesto indefinito con la mano :"Ai piedi delle Colline moreniche, due chilometri da qui, se vuole le faccio venire un taxi, colonnello." "Taxi?". Interloquì Rabail "Siete organizzati per essere un borgo." "Ah, non siamo distanti da BRANDER e questa zona è molto servita, Anche perchè fino a qualche tempo fa questa era la periferia della Metropoli." "Poi sono arrivate Etion, Selawille..." Per la prima volta Saunders Vitali inarcò le sopracciglia e oscurò lo sguardo :"Ah, quelle sono agglomerati di stamberghe, DeLaney ha tutta una storia." Imbarazzati per l'improvviso mutamento di umore del locandiere, i presenti lasciarono cadere la conversazione. Tyco Tyner fece notare che erano già le tre e che stavano trascorrendo una vita in quel locale. "Freme all'idea di andare a caccia di nanetti, Tyner?". Gli fece notare, pungente, Rabail. "Prima mi devo cambiare e allestire. Prendo la mia solita stanza, Saunders." Louise, Frankie e Rabail rimasero perplessi poi si consultarono e decisero che era meglio anche per Loro avere una base di appoggio in quel paese bizzarro, così affittarono due stanze: una per Louise e una per i due ragazzi. Lei sembrava non poterne più di Loro e voleva stare sola. Così i due si arrangiarono in una pigione sull'angolo acuto dell'hotel, al terzo piano, davanti a quella di Louise e a una decina di metri dalla tana di Tyco Tyner. Entrarono dentro e si guardarono lentamente: il posto era confortevole anche se spartano; conservava un freddo che pareva antichissimo magari fuori fosse già primavera inoltrata, le tende erano tirate su un cielo che improvvisamente minacciava pioggia, due letti separati stavano al centro del posto e fissavano mestamente nella loro direzione. Il bagno stava sulla destra, con una vasca immensa e un w.c. stringatissimo fianco a un lavandino che perdeva qualche goccia. La stanza era stata pitturata di fresco e ancora conservava il bianco lucente delle imbiancature recenti. Rabail recitò, quasi mentalmente :"Brutto lasciare Louise da sola in posti del genere." "Sa cavarsela perfettamente. Sei Tu che la sottovaluti o la vorresti in una certa maniera." "Ancora questa storia, Tu sei dannatamente convinto che Io voglia farle il lavaggio del cervello....guardala bene....sto solo cercando di aiutarla". "Brutta cosa noiosa" Smorfiò Frankie buttandosi su uno dei letti "è sempre il tuo orgoglio del cazzo che parla." Rabail stava accingengendosi a rispondere a muso duro quando bussarono alla porta.

 
 
 
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