Creato da sisyphus13 il 27/02/2015
curve a gomito, stazioni e orizzonti
 

IL TRAGITTO

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Il Tragitto Vol. 23

Post n°23 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da sisyphus13

 







Alle 8.33 entrò scivolando nella stazione il convoglio che portava a DeLaney. Tutti vi salirono sopra silenziosamente e Louise, Rabail e Frankie si diressero verso le ultime carrozze. Lì si sedettero attendendo l'inizio del viaggio. Con loro sorpresa anche il tizio che era stato infastidito in stazione si posizionò nel loro vagone. Frankie sentì l'impulso irresistibile di ricominciare la chiacchierata con Lui anche se Rabail lo fissava storto e tentava di zittirlo con il linguaggio dei segni. Frankie era di buon umore ora che uscivano da BRANDER ed entravano en route per chissàdove. "I nostri ferri del mestiere sono tutti nella sacca del signor Rabail" Fece con un sogghigno " Dobbiamo arrivare a Selawille e lì registrare delle misurazioni." Il tizio non rispose alle inutili precisazioni del suo interlocutore ma lasciò dimenare un sorriso di comprensione scaturendo come un fungo magico. Poteva avere 55 anni, era vestito con accuratezza: continuava a indossare una giacca di velluto, un maglione a collo alto, pantaloni con la piega immacolata e mocassini color verde menta. "Sì, vi capisco. Io faccio il procacciatore di reperti. A DeLaney c'è un'infinità di terreno incolto e invaso dalle erbacce e lì trovo quello che cerco. Piccole cavie, rametti d'arbonibospera, vecchi resti che mi sono pagati a peso d'oro dagli antiquari e piante miracolose che mi sono richieste da esperti del ramo." Frankie restò lì, perplesso, convinto per un istante di avere a che fare con un suonato ma lo sguardo bonario dell'individuo lo fece attendere nei suoi giudizi. "Ancora non mi sono presentato: Io sono Tyco Tyner, faccio, per così dire, il Ricercatore." Allegri o di malavoglia anche Louise, Rabail e lo stesso Frankie si presentarono stringendo la zampa. "Signor Tyner, Lei, quindi, scende a DeLaney. Dev'essere una cosa interessante. Ci piacerebbe accompagnarla." Rabail diventò paonazzo e strizzò i pugni, ma la proposta era già rotolata. E Tyco osservava fuori dai finestrini nel buio delle gallerie con lo sguardo rapito. "C'è poco a DeLaney: per voi, penso. è come un paese bavarese. Ma se avete tempo mi fa piacere farvi da cicerone. Il bello sta in periferia...voglio dire...immense distese di conifere e residui di siti archeologici, Laghetti quasi alpestri e forre improvvise colme dei più strani misteri...sì...il mio è un lavoro che piace e i miei committenti sono soddisfatti del mio lavoro. Voi cosa cercate ai bordi dell'Alveare?". Frankie rimase un pò in contropiede, distese le gambe lasciandole rollare dall' incomparabile agitìo del convoglio, poi si schiarì la voce. "Il Tragitto arriva fin là. Ebbene noi dobbiamo effettuare delle rilevazioni sulla friabilità del terreno e la pericolosità di frane in certi passaggi. è il nostro mestiere." "E perchè volete accompagnarvi a Me? Avete tempo da perdere?". Frankie non si scompose :"Abbiamo tempo da guadagnare. E questo è diverso." Rabail era allibito: il ragazzo si stava prendendo un sacco di libertà e procedeva schiantando i loro piani come fossero castelli di sabbia. La Realtà che piani non ve ne fossero era secondaria. Non dovevano confidarsi o appoggiarsi a Nessuno, se non a loro stessi. Chiunque poteva rappresentare una minaccia o una grana e quell'individuo dal maglione a collo alto e dalla giacca di velluto lo insospettiva e non gli forniva vibrazioni positive.
Il convoglio procedeva a velocità sostenuta, superava piazzeforti in basalto e cornici di granito, contrafforti di tungsteno e pendici di nichel. "Ci sarebbe un impero da costruire qui, vero?" Osservò morbidamente Frankie. "Giacimenti, interi giacimenti. Un giorno verranno sfruttati, ma voi che siete geologi lo sapete meglio di me, vero?". Notò Tyner. A questo punto Rabail non resistette più e si alzò in piedi "Vado al cesso" mormorò in un respiro. Louise, che aveva seguito tutta la pantomima senza lasciarsi sfuggire nè un respiro di troppo nè un commento, inarcò le sopracciglia e con uno sguardo sfolgorante seguì il giovane ex poliziotto nella toilette. Frankie esalò un singulto e continuò la conversazione con Tyco Tyner con un leggerissimo sorriso a fior di labbra.
Dentro nel cesso Louise scimmiottava Rabail :"Come mai Ti agiti tanto? Hai sempre paura che siano sulle nostre tracce e che Frankie esageri in una maniera o nell'altra."
"Lo sta già facendo."
Louise si abbassò, poi chiuse la porta del cesso e aprì la patta di Rabail. Il cazzo pulsava non tanto grosso ma comunque eretto e piacevole.
"Ma cosa cerca, di preciso, per i suoi committenti?". Domandò Frankie tendendo l'orecchio ai rumori della toilette.
"Piccoli nani da giardino. è l'unità più richiesta."
"Sta scherzando?".
Tyner fece un gesto con la mano, come ad avvolgere l'aria intorno a Lui e poi spazzarla da parte. "é scettico? Allora dovrebbe proseguire fino a Selawille senza accompagnarmi."
Di là, nel cesso, si sentì un tonfo, poi due botte sulla porta.
"Forse i suoi amici hanno bisogno di Lei." Frankie ascoltava da immensa distanza e squadrava Tyner sotto una fronte leggermente imperlata di sudore. "Nani da giardino. Intende esseri...reali?".
"Crede che forse starei perdendo il mio tempo a recuperare piccole statuette di Pisolo, Eolo e compagnia? Temo che mi abbia preso per la persona sbagliata."
Louise stava risucchiando con decisione il mediocre battacchio di Rabail che, in piedi, sbatteva violentemente le palpebre. Lei era accucciata e ogni tanto lo tirava fuori dalla bocca, lo osservava grondante di saliva e poi tornava a rifugiarlo in bocca.
Frankie era scosso da brividi profondi :"Mi permetterà, spero, di essere sorpreso. non capita spesso di sentirsi raccontare qualcosa del genere".
"Piano piano le racconterò tutta la storia quando arriveremo a DeLaney. Vedrà sarà una faccenda intrigante e piena di suggestioni. Ascoltata così stenterà a crederci."
Louise si era alzata, girata e gli aveva mostrato il culo bianchissimo. Rabail o aveva palpato in estasi emotiva e subito vi aveva affondato il brando. Insieme avevano cominciato a spingere, Louise indietro Rabail in avanti e i loro gemiti avevano riempito l'esile spazio del cesso, uscendo fuori, nel vagone principale.
"Non è seccato?" Fece Tyner a Frankie. "Aveva delle mire su quella ragazza?". Lui alzò le spalle "Ce le ho ancora. Non ci crederà ma penso sia la ragazza della mia vita." Tyner per la prima volta parve perplesso e colto completamente di sorpresa. Poi si riebbe e si passò un fazzoletto di batista sulla fronte alta e spaziosa. "Io ho fatto 9 anni di carcere dopo avere sorpreso mia moglie con un altro uomo." "Succede. Ha ucciso Lui o Lei. O entrambi?". "No, ho ucciso Lui. Sa com'è, era un amico stretto." "Mi sta suggerendo qualcosa, Tyner?". "Non credo che sia un suo amico stretto. Comunque per scaraventare qualcuno dal finestrino non ci vuole nulla. Prima lo si tramortisce, poi...." "Ah no. Grazie. Non mi rovino la vita per Rabail..."
Dentro nel cesso la ragazza era stata messa a chiappe sul lavandino e Lui le dava dei bei colpi facendo risuonare tutto l'angusto spazio. Era allucinato dallo sforzo e Lei gli si aggrappava con le unghie sule spalle, graffiandole. L'uccello penetrava non a fondo ma abbastanza da soddisfarla, anche perchè la ragazza, tenendo le gambe ben spalancate, ne approfittava per darsi piacere sul clito con indice e medio. Tutta la piccola aria era satura di orgasmo imminente.
"Le spiego la situazione: anni fa una colonia di nani si era spostata nei dintorni di DeLaney e sopravviveva depredando i viandanti che passavano da quei luoghi. Erano posti con passaggi angusti, profonde forre e boschi oscuri. A tal punto la loro presenza era diventata ingombrante che si organizzò una campagna di sterminio contro i nani briganti guidata dal generale Chester, lo stesso il cui figlio è ora sindaco di DeLaney. Fu una repressione spietata e i nani briganti vennero dispersi insieme alle loro famiglie, ai loro figli, alle loro compagne. Molto presto furono ridotti a sopravvivere di radici amare e gallette e presero la via dei monti, dove la violenza di Chester e dei suoi accoliti non li poteva raggiungere."
"Ed è allora che entra in scena Lei?".
"Intuitivo. sì, il mio compito è catturare qualche esemplare di nano brigante sopravvissuto all' estinzione della sommossa. Oppure anche delle femmine, o dei figli."
"Un lavoro atroce se mi permette."
Tyner si rabbuiò per un istante ma poi riacquistò un pò di luminosità e con fare gentile aggiunse :"è un lavoro come un altro. Ogni anno massacriamo milioni di animali per colmare la nostra pancia. Non vedo cosa ci sia di strano nel catturare un nano per fare un favore alla scienza."
Dal cesso provenivano intanto gemiti sempre meno soffocati: Rabail aveva girato Louise facendola appoggiare con le braccia sul lavandino e le dava dentro con decisione, allargandole l'ano nei limiti del possibile. alla fine Lui era venuto estraendo il piccolo uccello e spargendo il seme nell'aria per non sporcarle la pelle delicata o le mutande abbassate intorno alle caviglie. Poi s'era buttato contro un angolo dell'angusto locale mentre entrambi sobbalzavano al ritmo monotono del convoglio sulle rotaie.
 
 
 
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