Creato da sisyphus13 il 27/02/2015
curve a gomito, stazioni e orizzonti
 

IL TRAGITTO

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Il Tragitto vol. 32

Post n°32 pubblicato il 28 Febbraio 2015 da sisyphus13







"Sei partito di cervello?". Gli sputò addosso con rabbia "Volevi ammazzarla?". Rabail si toccò la faccia e cercò di ripulirla dal sangue che vi si era raccolto, poi scrollò il capo vigorosamente "Fai sempre il difensore delle Cause Perdute, Frankie?". "Perchè? Cos'avresti voluto che facessi? Che usassi lo stuzzicadenti?". "Non ho mai ucciso nessuno anche quando avrei potuto farlo. Non pensare che adesso sia cambiato. Volevo solo darle una lezione. Nessuno mi parla a quel modo." "Forse faresti meglio a considerarla, un attimo." E Frankie si levò avvicinandosi a Louise. Questa sembrava appena avere scacciato una mosca fastidiosa e se ne stava, rilassata e indifferente, sulla poltroncina. "Tutto bene? Seccata, in qualche maniera?". "Lo conoscevo già. Potevo tranquillamente aspettarmelo. Non mi ha sorpreso e non mi avrebbe ammazzato." "Sembrate contenti entrambi di come si sia svolta. L'unico a fare la figura del cretino sono Io. Forse avrei dovuto che ve la sbrigaste da soli." Il colonnello Strano si avvicinò tentennando: teneva in mano una pistola spuntata da chissà dove. Pearson si lisciò l'ombretto :"Lasci perdere quell'arma, per carità, abbiamo già abbastanza problemi." Strano iniziò a parlare, aveva la pronuncia blesa e strascicata di chi sia stato troppo tempo sotto psicofarmaci :"Eh no, adesso sistemo le cose una volta per tutte. Sono stato a guardare mentre rovinavate la mia carriera e Vi ho seguito pure in questo Tragitto. Adesso non mi renderò complice di un altro crimine e non la farò passare liscia a un Nano Brigante. Pure per un ex soldato, come sono Io adesso, è decisamente troppo." Pearson guardava la canna della pistola e cercava di concentrare i pensieri :"Ascolti, Strano, siamo Tutti ex di qualche cosa...Rabail è un ex poliziotto, Louise un'ex accompagnatrice, Io sono un ex Nano Brigante, Frankie è sicuramente ex di un passato che non conosco....Perchè anche Lei non può essere un ex soldato e mettersi il cuore in pace?". Strano ebbe un sobbalzo, come a soppesare le considerazioni di Pearson, poi strinse ancora più forte l'arma che iniziava a tremargli in mano. "Avanti" Fece Frankie "tolga di mezzo quel cannone. Qual'è il problema? Non ha mai lasciato l'acquartieramento. Come poteva pensare di raggiungerlo in mezzo a tutto quel casino? L'Osteria dei cannibali, Tyco Tyner, l'Incursione alla villa....voglio dire...si rende conto di cosa siamo stati testimoni? Adesso arriviamo a Selawille e Lei si presenta alla prima stazione militare e offre le sue credenziali chiedendo di essere portato a DeLaney. Non c'è nulla di irreparabile." "Davvero. è ancora Tutto possibile." e il Colonnello Strano abbassò la pistola infilandosela sotto la schiena, nella cinta dei pantaloni. Frankie tirò un rumoroso sospiro di sollievo. "Non deve far degenerare le cose, Colonnello." Gli sprazzi di luce s'erano fatti più continui. Stavano uscendo da una serie di gallerie e il sole sgusciava attraverso le carrozza come una lucertola punta da un'ape. Rumorosamente, un controllore si avvicinava al loro scompartimento. Non era nemmeno un dipendente delle Ferrovie di Stato ma un militare con tanto di mitraglietta a tracolla e bustina grigioverde. A grandi passi li inquadrò e si avvicinò portando le dita della mano destra alla fronte. "Rabail, che si era ripulito del sangue in fretta e furia, mormorò :"Non abbiamo biglietti, non esistono biglietti su questo convoglio." La Divisa sorrise e parlò scandendo bene le parole, era un bel ragazzo alto almeno un metro e ottanta, di complessione robusta ma non sovrappeso, la faccia era gioviale e aperta, con un sorriso franco e non ipocrita. Si mise a cadenzare, recitando un ritornello che avrebbe dovuto essere familiare:"Infatti non vi sto chiedendo i biglietti, signori, ma i documenti." quasi contemporaneamente tutti si portarono la mano alla tasca ma Louise prese a fischiettare ignorando la richiesta :"Ho perso tutti i miei documenti in una disavventura capitatami a DeLaney, mi dispiace soldato." L'uomo sorrise ancora più apertamente :"In questo caso qualcuno garantirà per Lei. Immagino." Il Colonnello Strano afferrò la palla al balzo e si fece avanti :"La Signorina è accompagnata da Me. Sono un Militare acquartierato presso la Prima Divisione della Gioia, posso produrre tutta la documentazione." E passò, sbattendo i tacchi, un plico di materiale nella mano larga del giovanotto. "Mi basta questo, Signore. Garantisce anche per le altre persone su questo Convoglio?". "Certamente. Stanno accompagnando la bambina" e indicò Pearson "A una comunione. Io mi sono accodato a Loro come scorta. Sa, di questi tempi..." Il Controllore diede una rapida scorsa ai documenti di Strano e poi glieli restituì. "Per Me la sua parola vale più di qualsiasi carta, Colonnello. Posso sapere dove siete diretti?". "A Selawille, sergente." Il giovanotto scosse leggermente la testa e rafforzò il suo diniego con un tsk tsk che gli uscì morbido dalla bocca. "Fareste meglio a evitare quel posto. è in atto un'epidemia di febbre gialla, non è contagiosa per Tutti, ma sa, di questi tempi è meglio evitare le situazioni a rischio." Frankie si inserì, anche se sapeva che era meglio starsene zitto :"Febbre Gialla? pensavo fosse estinta da più di due secoli." Il Sergente lo fissò per un paio di secondi poi parve guardare nell'aria, sopra di sè :"Tante cose sono degenerate ulteriormente. Pare che spingendoci a oriente abbiamo scoperchiato un vaso di Pandora. Tanti contrattempi che si ritenevano definitivamente conclusi sono riapparsi." "é colpa del Termitaio?". Frankie si morse la labbra. Proprio non ci riusciva a tapparsi la bocca. Il Controllore tornò a squadrarlo, questa volta in modo sospettoso, e gli rivolse una breve frase metallica :"Del Termitaio so pochissimo. Noi siamo solo addetti ai collegamenti. Stiamo costruendo una Ferrovia, se non l'ha ancora capito." Frankie si azzittì e pensò che stavano correndo Tutti verso una destinazione ignota, bendati e incappucciati, e senza biglietto. si rese conto che il suo naturale nomadismo lo aveva catapultato in mezzo a personaggi curiosi e bizzarri e che, volente o nolente, questi sarebbero stati i suoi sodali sino alla Fine.

 
 
 
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