Messaggi del 27/10/2014

IL RAG. CORNELIO racconto (88) di Dino Secondo Barili

Post n°16141 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

88

Il Rag. Cornelio… il ballo in maschera

Il Rag. Cornelio, quarant’anni, Studio Amministrativo ben avviato, si era convinto che era giunto il momento di ampliare la propria attività. Non un ampliamento esagerato o immediato, ma un rapporto continuo con le nuove potenzialità del settore. Inoltre, (sempre pensiero… del Rag. Cornelio) era suo desiderio dare all’attività amministrativa… un piacevole “volto umano”. Quindi, si trattava di interagire con le persone … in modo tale che non fossero solo “clienti”… ma diventassero “amici tra gli amici”. La parola “amicizia” si presta a molte interpretazioni… Per parecchie persone. L’amicizia è come una “coperta” che … ognuno tira dalla propria parte pensando che sia l’idea giusta”. Il Rag. Cornelio aveva fatto una notevole esperienza a contatto con le persone e si era convinto che “se una persona non è coinvolta emotivamente” non partecipa ad alcuna “operazione”. Cosi, una volta presa la decisione, il Ragionerie, si diede da fare per studiare l’idea migliore. Un martedì dello scorso anno, il Rag. Cornelio, si trovava presso la Biblioteca Comunale  per fare delle ricerche. Gli capitò sotto gli occhi un volumetto di pensieri sciolti. Lo aprì a caso e trovò scritto la seguente frase: “Se vuoi farti un amico … dai la possibilità allo stesso di esprimersi come meglio crede”. Il Rag. Cornelio, prese nota. Ci pensò… e capì che poteva essere la strada da percorrere per realizzare il “suo progetto di ampliamento della propria attività”. Fece ritorno in ufficio e compilò un elenco di “clienti” maschi con i quali aveva un rapporto consolidato e relativo numero di telefono. Disse all’impiegata che aveva bisogno di un’ora di “solitudine” per fare un po’ di telefonate…Cominciò così la nuova avventura del Rag. Cornelio. Come test scelse il Dott. Carlo, Docente di Attività Artistica alla Scuola Media con il quale, oltre ad essere cliente, era pure un amico con quale prendeva ogni mattina il caffè al Bar. Al Dott. Carlo non diede neppure il tempo di parlare. Raccontò per filo e per segno il progetto. “Ciao Carlo. Ho bisogno di te. Devo realizzare un’idea. Voglio organizzare un “ballo in maschera” per la serata del primo sabato del prossimo mese. Gli inviti saranno selezionati… solo dodici. Tutti uomini… i quali dovranno presentarsi con la “loro” dama”. Il ballo avrà lo scopo di “eleggere la coppia mascherata più originale della serata”. Alla coppia vincente verrà assegnato uno “scettro”, simbolo di “autorità”. La coppia lo conserverà fino al ballo successivo (uno ogni tre mesi). Inutile dire che il Dott. Carlo (essendo un artista… nell’animo) accolse la notizia con piacere. Fu anche il primo… ad iscriversi alla gara con la sua collega di lettere, Prof. Nicoletta. Non solo. Il Dott. Carlo, ci mise così tanto impegno che vinse “il primo ballo in maschera” organizzato del Rag. Cornelio… il quale venne scelto come testimone di nozze. Infatti, dopo la vittoria, Carlo e Nicoletta, decisero di sposarsi … e il Ragioniere acquisì un nuovo cliente per il suo Studio Amministrativo. (88)

 
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BEATRICE D'ESTE di Teresa Ramaioli

Post n°16140 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

BEATRICE D'ESTE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 27/10/14 alle 19:01 via WEB
BEATRICE D'ESTE---Secondogenita del duca di Ferrara Ercole I d’Este e di Eleonora d’Aragona, Beatrice d’Este nacque il 28 giugno del 1475. Le cronache della corte estense riportano la grande delusione del padre per non aver avuto il tanto atteso erede al ducato di Ferrara, tanto che la piccola Beatrice visse un’infanzia solitaria. Cresciuta a Napoli, verso i dieci anni, Beatrice tornò a Ferrara nell’agosto del 1485, per essere educata agli studi letterari dall’umanista Battista Guarino, già precettore della madre Eleonora. Trascorsa l’adolescenza nello sfarzo della corte estense, tra letterati e grandi scultori e pittori, giunse per la giovane Este il momento del matrimonio, in quanto più di un nobile italiano aveva chiesto la sua mano, nella speranza di stringere alleanza con gli Estensi di Ferrara e gli Aragonesi di Napoli, allora le famiglie più potenti della penisola italiana. Ma il duca Ercole era in accordi con il signore di Milano, Ludovico il Moro, che da quando Beatrice aveva cinque anni mirava a sposarla per allargare il suo dominio dalla Lombardia fino all’Emilia Romagna . Nella primavera del 1480 erano stati concordati i patti nuziali tra le due corti, che portarono la piccola Beatrice alla corte degli Sforza, la mamma era contraria, infatti avrebbe voluto, come sposo della figlia, Gianfranco Gonzaga, un lontano cugino che rimase molto amico della famiglia. Nel 1489, quando Beatrice era quindicenne, a Milano si decise di far incontrare i due promessi sposi, che fino ad allora non si erano mai visti. Dopo una serie di lettere scambiate da entrambi le parti, nel gennaio del 1491 si tenne nella cappella del castello visconteo di Pavia, il tanto atteso matrimonio tra Ludovico e Beatrice. Leonardo da Vinci collaborò ai festeggiamenti che si tennero dal 26 al 28 gennaio presso il castello di Milano con costumi ed invenzioni pirotecniche. Lu¬do¬vico, (nasce a Vigevano il 27 luglio 1452, quarto fi¬glio del duca di Mi¬lano France¬sco Sforza), da Bea¬trice avrà due fi¬gli ma¬schi, Mas¬si¬mi¬liano e Fran¬ce¬sco, e nu¬me¬rosa prole dalle sue molte amanti, la più fa¬mosa delle quali è Ce¬ci¬lia Gal¬le¬rani, le cui fat¬tezze sono ri¬tratte da Leo¬nardo da Vinci nella Dama con l’ermellino. Dei sei anni di vita coniugale tra i due sposi ci rimangono le lettere che Beatrice scrisse al marito e alla sorella Isabella, oggi conservate negli archivi storici di Milano. Beatrice giovane donna attenta e curiosa di tutto quello che la circondava, spesso compiva viaggi nei feudi di Pavia e Vigevano, sempre alla ricerca di novità. Grazie a Beatrice, a Milano arrivarono grandi artisti e letterati, con lo scopo di trovare nuove idee per migliorare il castello e la città. Ma il 3 gennaio del 1497 Beatrice, non appena ventiduenne, morì a causa di complicazioni durante la nascita del suo terzogenito. Distrutto dalla perdita della moglie, Ludovico il Moro iniziò a trascurare gli affari di corte ed in poco tempo andò incontro al declino economico e politico, dopo essere stato catturato dai Francesi in battaglia, morì da prigioniero nel castello di Loches nella Loira il 27 maggio del 1508. Oggi, nella Certosa di Pavia, si può ammirare il sarcofago in marmo, mai utilizzato, che ne riproduce le fattezze insieme all’adorata moglie. Ciao Teresa Ramaioli

 
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STEFANO BROCCA ...E IL BLOG, SCRIGNO DELLE SORPRESE

Post n°16139 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA...

E

IL BLOG,

SCRIGNO DELLE SORPRESE

franzkline
franzkline il 27/10/14 alle 18:56 via WEB
Sacrosanta verità e noi non molliamo… Vero Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 20:02 via WEB
Ciao Stefano - per noi il Blog è lo scrigno delle sorprese... e il bello deve ancora venire. Dino
(Rispondi)

 
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SEMPLICELUCREZIA...E IL DISEGNO DI TERESA

Post n°16138 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

SEMPLICELUCREZIA...

E

IL DISEGNO DI TERESA

semplicelucrezia
semplicelucrezia il 27/10/14 alle 18:56 via WEB
Molto Bello Dino ^-^
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 19:57 via WEB
Ciao - Teresa ti ringrazia. Buona serata a te e grazie per la visita e il commento. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANGELHEART 2014...E IL RACCONTO DI ORTENSIA

Post n°16137 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANGELHEART 2014...

E

IL RACCONTO DI ORTENSIA

angelheart_2014
angelheart_2014 il 27/10/14 alle 19:37 via WEB
Benvenuto tra miei amici Dino ...dolce serata ..Monika- Il tocco della Farfalla
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 19:53 via WEB
Ciao Monika - Buona serata a te. Dino
(Rispondi)

 

 
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MADDAMARK...E IL BLOG SCRIGNO DELLE SORPRESE

Post n°16136 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

MADDAMARK...

E

IL BLOG SCRIGNO DELLE SORPRESE

maddamark
maddamark il 27/10/14 alle 16:50 via WEB
....si continua......è come un amico sincero e fidato. Ciao Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 19:43 via WEB
Ciao Maddalena - grazie del commento. Il Blog offre grandi possibilità. Dino
(Rispondi)

 

 
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MADDAMARK...E IL RACCONTO DI ORTENSIA

Post n°16135 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

MADDAMARK...

E

IL RACCONTO DI ORTENSIA

maddamark
maddamark il 27/10/14 alle 16:54 via WEB
I casi della vita......mi piacciono. Fortunata però!!! Un salutone Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 19:37 via WEB
Ciao Maddalena - Ortensia è stata fortunata. Ha trovato la strada giusta. Dino
(Rispondi)

 
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RICAMIAMO ...E IL RACCONTO DI ORTENSIA

Post n°16134 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO...

E

 IL RACCONTO DI ORTENSIA

RicamiAmo
RicamiAmo il 27/10/14 alle 14:19 via WEB
Ciao Dino felice inizio settimana un abbraccio delia😀
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 19:32 via WEB
Ciao Delia - grazie del buon inizio settimana. Dino
(Rispondi)

 

 
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MADDAMARK...E LE TRE FIGLIE DI GALATEA

Post n°16133 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

MADDAMARK...

E

LE TRE FIGLIE DI GALATEA

maddamark
maddamark il 27/10/14 alle 16:48 via WEB
....che desolazione......che tristezza.....i tuoi racconti sempre pieni di speranza.....non mi è piaciuto. Non volermene un salutone Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 19:27 via WEB
Ciao Maddalena - a volte la realtà supera la fantasia. Galatea non è una mia invenzione... è realtà. Dino
(Rispondi)

 
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ANGELHEART2014...E IL CAMPANELLO DELL'AMORE

Post n°16132 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANGELHEART2014...

E

IL CAMPANELLO DELL'AMORE

angelheart_2014
angelheart_2014 il 27/10/14 alle 17:08 via WEB
Ma io ho tolto la corrente caro Dino , non suonerà mi sa , un saluto da Vigevano , buon inizio della settimana
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 19:17 via WEB
Ciao - grazie del bel commento. L'idea è buona... però, penso che sarà difficile togliere la corrente. Grazie per il saluto da Vigevano (bellissima) Dino
(Rispondi)

 
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DONNA.S...E IL TRENO DELL'AMORE

Post n°16131 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DONNA.S...

E

IL TRENO DELL'AMORE

DoNnA.S
DoNnA.S il 27/10/14 alle 12:40 via WEB
...o come un treno che aspetti su un binario morto.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 19:11 via WEB
Ciao - Hai ragione. Il cuore è come un treno che aspetta il "fischio" del Capostazione (l'amore) per partire. Dino
(Rispondi)

 
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PSICOLOGIAFORENSE...E "IL CAMPANELLO DELL'AMORE"

Post n°16130 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PSICOLOGIAFORENSE...

E

IL "CAMPANELLO DELL'AMORE"

psicologiaforense
psicologiaforense il 27/10/14 alle 11:15 via WEB
Non sempre è bene che suoni almeno a guardare i dati ISTAT su separazioni e divorzi. Buona settimana:-)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 19:05 via WEB
Ciao - Hai ragione. Ma al cuore non si comanda. Oggi, poi, meno che mai. Non sono le leggi a cambiare la società. E' la società che "produce" la legge. Dino
(Rispondi)

 

 
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i pensieri di Pierluigi Valli

Post n°16129 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

i pensieri di Pierluigi Valli

"Vivere un giorno per volta"

Pierluigi

 
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PENSIERI SPARSI DEL 28 OTTOBRE 2014

Post n°16128 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 28 OTTOBRE 2014

Mai dare nulla per scontato…

l’impegno deve essere

quotidiano e costante”

Dino

 

 

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°16127 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Martedì...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

28 ottobre 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 27 OTTOBRE 2014

Post n°16126 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 27 OTTOBRE 2014

“L’amore è un campanello

che suona

quando meno te lo aspetti”

Dino

 
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punto di vista BLOG SCRIGNO DELLE SORPRESE

Post n°16125 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

punto di vista

BLOG…

SCRIGNO DELLE SORPRESE

Il Blog come gioco non ha bisogno di regole. Ogni persona che ha un Blog si crea la sua nicchia, le sue regole, i suoi argomenti. Poi… si lancia nel gioco. Come tutti giochi… non sa come il Blog va a finire. C’è chi si stufa. Chi lascia la partita … e chi continua… per vedere come andrà a finire. Buona giornata. Dino

 
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ORTENSIA E LA RIUNIONE A ROMA racconto (786) di Dino Secondo Barili

Post n°16124 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

27 OTTOBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 27 ottobre 2014 – Lunedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

786

Ortensia e la Riunione a Roma

Quando gli anni passano e i sogni tardano a realizzarsi, le persone diventano impazienti. Sembra che il mondo stia per cadere loro addosso. Un anno fa, è stato così anche per la Dott. Ortensia, cinquant’anni, single, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. La Dott. Ortensia era single da un paio d’anni, da quando cioè, il suo compagno, Dott. Caio, era emigrato in America. Da allora Ortensia non si era data pace. Sapeva che Caio non sarebbe più tornato e lei si era convinta a cercare un nuovo amore. Quale? Non certo il primo uomo che si sarebbe affacciato all’orizzonte… No. Questo, no. Intanto erano già passati due anni e il suo uomo ideale non era ancora apparso all’orizzonte. Un sabato di un anno fa, Ortensia se ne lamentava con la sua coetanea e amica del cuore, Roberta… una donna che ne sapeva una più del Diavolo. Roberta e Ortensia stavano prendendo il caffè nel solito Bar in Piazza della Vittoria a Pavia. Nel locale c’erano pochi avventori. Le due amiche avevano deciso di prendere il caffè al tavolino. La decisione l’aveva presa Ortensia perché voleva sfogarsi. “Roberta sono un po’ ansiosa. Ho cinquant’anni. Sono passati due anni da quando il mio ex- compagno Caio se ne è andato e sono ancora single. Non sono affatto contenta. Non so come per uscire dal tunnel” in quell’ istante nel Bar è entrato un Signore, bellissimo, elegantissimo, dal fascino superlativo…Il Signore prese il caffè al banco e se ne uscì, quasi avesse fretta. A Ortensia e Roberta quel Signore non è passato inosservato. Anzi, aveva attirato l’attenzione di entrambe. E’ stata Roberta a dire la sua. “Ortensia hai visto che fusto? Sembrava un attore del cinema… Quello sarà il tuo nuovo amore” Ortensia si mise a ridere. “Roberta lo hai detto per sollevarmi il morale? Certe cose avvengono solo nei romanzi” Roberta non si lasciò prendere in contropiede. “Ortensia vuoi vedere che quel ho detto avverrà? Noi abbiamo sempre fretta. Siamo impazienti. Non riusciamo a leggere i tempi del Destino” Ortensia per accontentare l’amica accennò ad “Vedremo” e cambiò discorso. Il Lunedì successivo la Dott. Ortensia si presentò puntuale sul posto di lavoro all’Agenzia Commerciale di Milano. Ad accoglierla c’era il suo Diretto Superiore, il Dott. Amelio. Aveva una proposta. “Ortensia, ho bisogno un favore. Ho una riunione qui a Milano ed una contemporaneamente a Roma. Dovresti andare a Roma. La mia Segretaria ti ha già fatto il biglietto aereo ed è pronto il taxi per Linate. Questa è la cartella con gli argomenti della riunione” Ortensia cosa poteva fare? Non aveva neanche avuto il tempo per vedere cosa c’era sul tavolo del suo Ufficio. Purtroppo la vita di oggi è super frenetica. Meglio non farsene un problema. Del resto, per Ortensia il problema era un altro. Incontrare l’uomo della sua vita. Non pensava al lavoro. Il lavoro serve come tale. Cioè per guadagnare da vivere. Non per essere felici. L’amore, invece, da felicità. Sull’aero per Roma, la cinquantenne diede una occhiata ai documenti della cartella senza dare loro troppa importanza. A volte le Riunioni sono dei pro-forma. Le decisioni sono già state prese. Basta la presenza. Ed è proprio quello che è avvenuto a Roma, durante la riunione. bla, bla, bla…e nulla più. Al termine della riunione, però, il Presidente ha voluto parlare con Ortensia. “Dottoressa, le devo chiedere un favore. Un nostro Dirigente di area deve trasferirsi a Milano. Ho suggerito il suo nome come persona di riferimento” In quell’istante nella Sala Riunioni è entrato un Signore, alto, bellissimo, elegantissimo, dal fascino superlativo. Sembrava un attore del cinema. Ortensia l’osservò attentamente. Era lo stesso Signore che aveva visto al Bar a Pavia il sabato mattina mentre prendeva il caffè con la sua amica Roberta. Ortensia cominciò ad avere le vertigini. “Sono il Dott. Alessandro. Non conosco l’area in cui dovrò operare. Il Presidente mi ha suggerito il suo nome. Sono certo che avrò una buona guida” Ortensia ed Alessandro si strinsero la mano e decisero di prendere un caffè al Bar per ampliare la conoscenza e darsi del tu. Ortensia, però, aveva ancora nelle orecchie la frase della sua amica Roberta: “Quello… sarà il tuo nuovo amore”. Il Dott. Alessandro aveva una parlantina che incantava. Ortensia rispondeva a monosillabi…molti si… e qualche forse. Ad un tratto il Dott. Alessandro è uscito con una frase. “Ortensia, l’Agenzia mi ha già trovato l’appartamento presso il quale alloggiare. E’ a Pavia” La cinquantenne si svegliò quasi da un’estasi. “A Pavia? Ma dove?” Senza dare troppo peso Alessandro continuò. “In Va Tal dei tali, al numero 5” Questa volta Ortensia è rimasta senza parole. “Ma…ma quello è il Palazzo dove abito anch’io” Ortensia si fece spiegare a quale piano si trovasse l’appartamento… Era l’appartamento accanto al suo. A quel punto, la cinquantenne non ha avuto dubbi. Alessandro sarebbe stato il suo nuovo amore- Questo è il racconto 786 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LA CAPPELLA DELLA REGINA TEODOLINDA di Teresa Ramaioli

Post n°16123 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

LA CAPPELLA DELLA REGINA TEODOLINDA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 26/10/14 alle 18:43 via WEB
LA CAPPELLA DELLA REGINA TEODOLINDA -(seconda parte )24 alla 30 sono raffigurati i preliminari e le nozze tra la Regina e il secondo marito Agilulfo; dalla 31 alla 41 sono raffigurate la fondazione e le vicende iniziali della Basilica di Monza, seguite dalla morte di re Agilulfo e della Regina; dalla scena 41 alla 45 è infine illustrato lo sfortunato tentativo di riconquistare l’Italia da parte dell’imperatore d’Oriente Costante e il suo mesto rientro a Bisanzio. 28 tappe del racconto sono dedicate a scene nuziali, relative ai due matrimoni della Regina, si pensa che i dipinti siano stati ideati anche come un omaggio a Bianca Maria Visconti, in base all’analogia che lega la regina longobarda alla duchessa lombarda, andata in sposa nel 1441 a Francesco Sforza, legittimandone così l’aspirazione a succedere a Filippo Maria Visconti nella dignità ducale di Milano. Molte sono le scene che riguardano la vita di corte - balli, feste, banchetti, battute di caccia - ma anche i viaggi e le battaglie, e numerosi i particolari sulla moda e i costumi dell’epoca presentati dai protagonisti: abiti, acconciature, armi e armature, suppellettili, atteggiamenti.Tutto ciò fornisce uno dei più ricchi e straordinari spaccati della condizione e della vita di corte nella Milano del XV secolo.Gli autori utilizzano materiali e tecniche diverse come l’affresco, la tempera a secco, la pastiglia a rilievo (pasta di gesso e colla), le dorature e le argentature in foglia questo mostra la straordinaria capacità operativa della bottega e risponde perfettamente al clima sfarzoso che dominava nelle corti e presso l’aristocrazia dell’epoca. L'oro è dovunque: nei cieli, nelle corone, nei gioielli, ma anche nei capelli, negli elmi, sulle vesti, negli strumenti musicali, sulle tavole imbandite, nella coppa che i reali fidanzati si scambiano, negli speroni, negli scettri sottili, che sembrano bastoncelli da passeggio, sui paramenti sacri, nelle croci astili, nei candelabri, perfino sulle candele, nelle bardature dei cavalli, numerosi e che sembra guardino incuriositi noi visitatori. Nell’altare della Cappella, realizzato nel 1895-96 in stile neo-gotico su progetto di Luca Beltrami, è custodita la Corona Ferrea, la più celebre e sacra tra le oreficerie del Tesoro del Duomo di Monza. Ciao Teresa

 
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ANDRIX110367...E IL RACCONTO DI GALATEA

Post n°16122 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANDRIX110367...

E

IL RACCONTO DI GALATEA

andrix110367
andrix110367 il 26/10/14 alle 20:57 via WEB
Pero' c'e' da dire una cosa che a qualcuno capitano coincidenze veramente fortuite.. Quando si dice il caso.. In questo caso Il caso ha premiato la bella Desolina.. E' anche una bella ricostruzione di come avvengono a volte quando meno te lo aspetti le coincidenze dettate dal caso..
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 08:55 via WEB
Ciao - Bel commento. Il racconto di Desolina è emblematico. Dino
(Rispondi)
 
andrix110367
andrix110367 il 26/10/14 alle 21:00 via WEB
Dimenticavo vissero felici e contenti.. HA volte i colpi di fulmine ci azzeccano...
(Rispondi)

 
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ALDO.GIORNOA64...E LE TRE FIGLIE DI GALATEA

Post n°16121 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ALDO.GIORNOA64...

E

LE TRE FIGLIE DI GALATEA

aldo.giornoa64
aldo.giornoa64 il 26/10/14 alle 20:40 via WEB
CIAO DINO, COMPLIMENTI PER IL POST. UNA BUONA SERATA ED UN SALUTO ALDO.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/10/14 alle 08:50 via WEB
Ciao Aldo - grazie del complimento. Dino
(Rispondi)

 

 
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