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Messaggi di Dicembre 2014

VERSO LA FINE

Post n°1187 pubblicato il 31 Dicembre 2014 da atapo
 

 

L' ANNO FIORITO

Eccoli qua, tutti insieme, i fiori da me fotografati in tanti luoghi del mondo, che hanno accompagnato il blog durante il 2014...

 


 

Cosa mi hanno portato questi fiori durante l'anno? La risposta mi viene immediata: UN GIARDINO!

Chi avrebbe mai pensato, il primo gennaio scorso, che ora mi sarei trovata proprietaria di un giardino, ancora molto selvaggio, ma è solo l'inizio! E' come se fossi ritornata alla mia infanzia... non si dice che da vecchi si ritorna bambini? Ecco mi sto avviando...

Scherzi a parte, se ripenso all'anno che sta finendo vedo una salita, una lunga salita, con qualche piccola sosta per tirare il fiato, ma in complesso è la fatica che fa da padrona. Niente fatti drammatici, per fortuna, però le vicende hanno preso accelerate e direzioni molto coinvolgenti e molto impegnative, con scelte e rinunce non sempre facili. Io ho deciso che VOGLIO avere le forze per superare tutto questo senza perdere troppo di me stessa, senza “sciuparmi” troppo, attaccandomi a ciò che ho di bello e prezioso per riprendere energie ed affrontare il resto meno piacevole.

Mi accorgo che, a differenza di altri anni, non mi sento ora nell'atteggiamento soltanto di ricordare e magari rimpiangere il passato, quello bello naturalmente, nemmeno mi viene da dire “aspetto ciò che arriverà" e basta: invece mi scopro ad osare un piccolo sguardo al futuro, a progettare di nuovo, a sperare anche, ma con tranquillità, aggiungendo a questi pensieri un “sarebbe bello, speriamo, ma potrebbe anche andare diversamente...”

Ci sono vari aspetti della mia vita in sospeso in questo momento, è lecito augurarmi che vadano al meglio, se non sarà così... soffrirò, ma poi volgerò le mie energie in altro modo e in altra direzione: in fondo i cambiamenti non mi hanno mai spaventata troppo, anche il nome del mio blog ha questo senso: quante volte ormai ho ricominciato...

Poi racconterò del mio capodanno... intanto auguro a tutti quelli che passano di qua...

BUON ANNO !

(quale fiore vi piace di più?)

 
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MALANNI

Post n°1186 pubblicato il 28 Dicembre 2014 da atapo
 

 

TORNATO !

Il giorno di Santo Stefano a casa mia è spesso dedicato all'uscita per andare al cinema, col solito rito: io propongo al marito una lista di film che mi piacerebbe vedere, lui ne legge le trame su internet, guarda gli orari poi decide.

Ieri l'altro però c'era un sole talmente splendido che era un peccato chiudersi in un cinema, meglio fare una gita...

Perché non andare in qualche paese attorno a Firenze, dove ci sono manifestazioni natalizie, magari rassegne di presepi che a noi piacciono tanto? Mio marito ha accettato, ha accettato anche di partire nel primissimo pomeriggio per godere le ore più calde e, udite udite, ha proposto lui di prendere con noi il giornale cosicchè al ritorno, quando sarebbe già venuto buio e freddo, saremmo andati direttamente al cinema senza passare da casa!

Abbiamo scelto Cerreto Guidi, dove non eravamo mai stati: un bel paesino in cui hanno allestito la via dei presepi, ma io direi meglio la città dei presepi, perché ne hanno esposti dappertutto, di tutti i tipi, fatti da … tutti: famiglie, scuole, associazioni... Ne trovi di enormi, minuscoli, tradizionali, creativi, per le strade, i negozi, sulle finestre, dovunque ci sia uno spazio occupabile... è occupato da un presepio! Davvero non immaginavo tanta abbondanza e originalità, era molto piacevole passeggiare, scoprire, ammirare, fotografare...


 

Naturalmente dicevo che sarebbe bello ritornarci anche per visitare la villa Medicea, per ammirare il panorama dei monti fiorentini nelle altre stagioni... e intanto veniva il tramonto, un bellissimo tramonto, si accendevano ancora più luci natalizie per le vie.


 

Essendo un paese in alto e ventilato, l'aria già frizzantina si faceva via via sempre più fredda, ma l'avevo immaginato e avevo portato con me una grande sciarpa calda. Improvvisamente mio marito ha detto: “Mi è venuto mal di schiena, aumenta sempre più...” Allora via verso l'auto il più velocemente possibile, il ritorno a casa, niente cinema, ma letto e aspirina...

E siamo tornati quasi come all'inizio dell'estate: ora si muove pochissimo e tutto curvo. In più gli è venuto anche un forte dolore alla mano destra, sempre per problemi di artrosi.

Ci mancava proprio questo revival!!!

Io ho idea che con tutta l'umidità presa nei giorni prima di Natale, nelle nostre visite alla casa ora sventrata, quando ci siamo incontrati con l'architetto e i muratori, questo abbia fatto il danno maggiore...

E l'inverno vero è appena all'inizio... e non ci saranno le Canarie a riscaldarci...

Mi pare che non si prospetti un capodanno particolarmente attraente!



 
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NATALE 2014

Post n°1185 pubblicato il 25 Dicembre 2014 da atapo
 

 

NATALE CANTATO

 

Dove va questa lunga fila di piccoli gnomi aiutanti di Babbo Natale?

 



Eccoli arrivati alla prima tappa: sono tutti i bambini della scuola di Martino che quest'anno hanno festeggiato il Natale portando gli auguri attraverso le canzoni natalizie per il quartiere, fermandosi nelle piazze principali ad allietare i passanti con il loro coro, ultima tappa è stata la scuola materna frequentata da Damiano e qui si sono aggiunti anche i bambini più piccoli... Bella iniziativa! La nonna naturalmente è addetta al servizio fotografico: quest'anno è da sfruttare perchè Martino è in prima quindi fra i più piccoli e nel coro stava davanti...



Io mi ero illusa che questi ultimi giorni fossero più tranquilli dopo le corse folli delle passate settimane... Macchè! Le nostre scelte fra preventivi non sono state indolori perchè non ci ricordavamo più le cose viste per prime, così abbamo dovuto fare qualche altro viaggetto, poi incontrarci a lungo con l'architetto: ora, a casa sventrata, bisogna fare velocemente alcune scelte architettoniche...

Però abbiamo detto a tutti che mercoledì, la vigilia, non c'eravamo per nessuno!!! Io ho passato ore a fare pacchetti regalo, con un po' di panico perchè qualche regalo... non si trovava più, era stato ben nascosto negli armadi, poi lo stress di quest'ultimo periodo...  Doveva essere tutto pronto per la cena di famiglia con i Bimbi-Natale, a casa da mia figlia che così non dove spostare la numerosa tribù. A noi toccava portare cinghiale e polenta, il cinghiale per fortuna era stato preparato in tempi non sospetti e congelato!


 

Eravamo talmente pieni di pacchi che un regalo per Riccardo particolarmente ingombrante l'abbiamo dimenticato a casa e mio marito ha fatto il Babbo Natale doppio per correre a riprenderlo (per fortuna non abitiamo troppo lontano) mentre i cuccioli si intrattenevano con i primi regali aperti... Quest'anno che Martino ha imparato a leggere è toccato a lui il compito di leggere sui bigliettini i nomi dei destinatari dei pacchetti.

Quattro bimbi in giro hanno fatto una bella confusione! E ancora Diletta ha un raggio d'azione abbastanza limitato, ieri sera si incantava a lungo, in braccio a me, a giocherellare con la mia collana: io l'avevo immaginato che finiva così e avevo scelto una collana appariscente, ma di poco valore, se fosse successo un incidente... il danno non sarebbe stato grave.




Beto riusciva a dormicchiare accanto ai tre moschettieri che picchiavano sui tasti di un gioco rumorosissimo...


 



Martino è felice del nuovo portafoglio: ne aveva uno malridotto della sua mamma, ora ha qualche soldino e ama collezionare le tesserine, i biglietti... In quello nuovo ci sono spazi appositi a volontà!

Damiano apprezza la palla, che non prende quasi mai quando qualcuno gliela tira, però si sta perfezionando, come sempre con impegno prova, riprova... e alla fine riesce!

Riccardo è estasiato per la nuova cucina con attrezzatura per fare il cuoco, compresa pasta da modellare apposita per preparare le pizze: ama moltissimo questo gioco, quando andiamo a casa sua ci prepara sempre splendidi manicaretti... finti! Avremo in futuro un grande chef?

La colonna sonora di questa serata sono stati i canti dei tre: Martino ci riproponeva le canzoni della sua scuola, che anche Damiano sa a furia di sentirle dal fratello, compresa Jingle Bells in inglese (o quasi), Damiano ci cantava quelle della scuola materna, che sa anche Martino perchè andava alla stessa scuola, Riccardo aggiungeva le sue e imparava in fretta quelle degli altri. Un tempo i bambini dicevano le poesie, ora cantano! Un bel coro, con e senza pronunciare le R... E Diletta batte le mani...

La canzone preferita da tutti i cuccioli è questa, diciamo il tormentone di famiglia del Natale 2014: altrochè le nenie natalizie... godetela anche voi e

BUON NATALE !





 
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ATTORI

Post n°1184 pubblicato il 22 Dicembre 2014 da atapo
 
Tag: teatro

 

TEATRI DIFFICILI

Dopo le mie scelte meditate e sofferte, i miei teatri quest'anno promettevano bene, invece anche qui tutto è stato in salita... pare che la crisi generale in cui ci dibattiamo abbia contribuito non poco.

Al teatro francese per la prima volta da tanti anni avevamo in mente già dall'inizio il testo su cui lavorare approvato con entusiasmo da tutti... quelli che si erano incontrati dopo le vacanze ad una cena di retrouvailles! I quali poi, in quanto ad iscriversi realmente... di tutto è successo: a chi non andava più bene l'orario (sembrava dovesse cambiare e poi no), chi ha cambiato città, chi ha trovato un lavoro troppo impegnativo, chi ha avuto problemi grossi in famiglia... Le defezioni hanno rischiato di annullare tutto il progetto: sotto un certo numero di persone il prezzo sarebbe stato troppo alto e il testo impossibile da mettere in scena Siamo rimasti in pochi, il minimo indispensabile e il regista ha dovuto affrontare un grosso lavoro di taglio e di eliminazione di personaggi in modo che restassero la logica del testo e le parti più interessanti, purtroppo con enormi “sacrifici” e riduzioni, ma speriamo di riuscire ugualmente a decidere se “La guerre de Troie n'aura pas lieu”, abbiamo tempo ancora tre mesi...


Destino simile, se non peggio, è toccato al teatro delle Spiagge: eravamo solo una decina l'anno scorso, quest'anno qualcuno ha cambiato lavoro e città, qualcuno frequenta corsi più vicini a casa sua, qualcuno non era soddisfatto dai cambi di insegnante... insomma ora siamo rimasti in quattro! Per fortuna due uomini e due donne, almeno un certo equilibrio!

Come avevo già detto, l'insegnante era Anna Meacci, con lei avevamo iniziato a lavorare su monologhi composti da noi, uno aveva l'obiettivo di essere presentato allo spettacolo di scambio auguri natalizi che il teatro offriva ieri sera. Poichè ognuno di noi raccontava un fatto che gli era realmente accaduto nel passato stavamo cercando di ricreare l'atmosfera del tempo, con le musiche dell'epoca, gli avvenimenti e la mentalità...

Però l'Anna si è ammalata seriamente, tanto da non garantire la sua presenza perché è in attesa di un intervento chirurgico, così è stata sostituita da Vania Rotondi, un'altra attrice della compagnia di quel teatro. Non è stato facile né per noi né per lei inserirsi rapidamente nel lavoro avviato, lei stessa diceva che il lavoro sul monologo non è il suo forte, il suo gusto di regista era diverso da quello di Anna, però come docente secondo me è molto brava, incontentabile, ma molto propositiva: non per niente è insegnante nei corsi di teatro dei bambini e ragazzi, questo ci accomuna e mi fa sentire ancora più in sintonia con lei... infatti ci siamo spesso scambiate opinioni in questo campo...

Scrivi, cancella e riscrivi, aggiungi, taglia, prova e riprova, per lo spettacolo del 21 dicembre avremmo avuti i monologhi pronti! Dato che anche il gruppo degli adolescenti aveva lavorato sui monologhi, nel loro caso non di vita personale, ma su personaggi di fantasia in cui ognuno si era identificato, Vania ha pensato di unire noi quattro a loro (una decina) per un unico spettacolo “Parliamo di...” o qualcosa del genere.

Così ieri nel pomeriggio all'ultima prova abbiamo conosciuto i nostri giovani colleghi, sui 15-17 anni (che caos facevano!) e abbiamo preparato insieme la poesia di auguri finale per un brindisi col pubblico. Tra loro c'è anche il ragazzo che la scorsa primavera lavorò con me a “Histoire du soldat”, gli avevo parlato del corso e lui è molto contento di essersi iscritto.

Mi sono sentita ringiovanire in mezzo a loro... forse anche perché il mio monologo raccontava qualcosa che avevo scritto anche qui, tanto tempo fa: si sono ritrovati nei miei 15 anni, anche se le ragazze a scuola non portano più il grembiule nero e il colletto bianco, come era obbligatorio per me ed era anche il mio costume di scena di ieri sera. Non vi dico la fatica per trovarne uno autentico! Pare sia un capo d'abbigliamento talmente vintage che nessuno lo conserva più!

Siamo stati tutti bravi, giovani e vecchi! Il direttore artistico del teatro mi ha detto che il mio monologo gli ha fatto venire in mente il film di Pupi Avati “Una gita scolastica” che per lui è uno dei film più perfetti: l'ho preso come un complimento importante...

Ora vacanza! A gennaio vedremo che sorpresa ci prepara Vania... perché dovremo scegliere con lei il testo da rappresentare per fine anno... naturalmente noi le chiediamo che sia facile, molto facile e lei fa finta di scandalizzarsi: “Ma come, siete già all'ultimo anno!”

la colonna sonora del mio monologo,

l'atmosfera di quegli anni...

 

 
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STOP!

Post n°1183 pubblicato il 20 Dicembre 2014 da atapo
 

 

AL TRAGUARDO (quasi)

 


 

E con ieri, accompagnati dalle scosse del terremoto, dovremmo avere finito.

Abbiamo deciso che l'enorme magazzino visitato ieri a Empoli sarebbe stato l'ultima tappa: ormai abbiamo visionato abbastanza pavimenti, bagni, finestre, porte e compagnia bella, ci siamo fatti un'idea, anzi più di una e cominciamo ad immaginare meglio come potrebbe venire fuori la nuova casa! Abbiamo trovato combinazioni originali, soluzioni carine, anche proposte nuove e interessanti rispetto alle idee di partenza. Ora siamo inondati dai preventivi, gli ultimi dettagli ci arriveranno lunedì o martedì, ma le peregrinazioni sono finite!!!

Cominciano i confronti e le decisioni, che per fortuna si fanno in casa nostra... ora entra in ballo la questione PREZZI, che sarà fondamentale: abbiamo visto cifre da dissanguamento, che fanno subito diventare brutto qualsiasi materiale ci sembrasse bello in precedenza! Capita che un'unica piastrella appena un po' decorata costi come una parete intera di quelle a tinta unita!

Daremo un po' di numeri nei prossimi giorni, ma entro Natale penso sia bene fare le ordinazioni, anche perché dopo tutte le ditte chiudono per un bel po' e a gennaio i tempi di consegna potrebbero essere al limite... Stavolta è necessario che non si arrivi all'ultimo minuto ed io assillerò il marito più che mai!

Comunque oggi mi sento più sollevata, posso dedicarmi con più energia alle faccende natalizie... ed anche ad altro...

Sarà così...

 

...o così? ah ah ah!





 
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DI NOI

Post n°1182 pubblicato il 16 Dicembre 2014 da atapo
 

 

LUI E' COSI'

Domenica mattina, ore 9,30, sms tra me e mio figlio:

"Oggi pomeriggio verremo al mercatino lì a Montelupo. Se ci siete possiamo fare un giro insieme."

"Ci siamo. Riccardo vorrebbe che restaste anche a cena"

Informo il marito del desiderio del nipotino.

LUI: "No, assolutamente non è possibile: io voglio tornare a casa presto perchè devo preparare un incontro per la parrocchia"

Io: "Visto che a te i mercatini non interessano molto, io posso andare a Montelupo presto col treno mentre tu prepari l'incontro, più tardi ci raggiungi e restiamo là a cena."

LUI (un po' alterato): "E chi ha detto che il mercato non mi interessa?! No, si va e si torna presto, niente cena!" Chiuso il discorso, esce veloce perchè gli è venuto in mente che deve fare un salto alla casa nuova a prendere delle misure prima che andiamo a messa.

Riferisco al figlio, dispiaciuta... Riccardo lo vediamo così poco!

LUI rientra alle 11, giusto dieci minuti prima dell'orario di uscita per la messa... con una brillante idea:

"Potremmo andare a Montelupo subito dopo la messa, stare a pranzo con loro, girare il mercatino e tornare a casa presto!"

A me non sembra carino fare la parte dei suoceri che si autoinvitano a pranzo all'ultimo minuto, forse mia nuora ci manda volentieri a quel paese, gli dico: "Chiamalo un po' tu, senti se è il caso..." Aggiungo di riferire che possiamo portare, oltre al vino, la mozzarella di bufala che avevo già preparato per pranzo, magari qualcos'altro, se serve...

Ok, accettati insieme a vino e mozzarella, tanto mio figlio ormai ci conosce... Ma dovremo partire subito dopo la messa senza ripassare da casa.

Poi il resto della giornata è trascorso bene, con le bancarelle e con il nipotino che ha incontrato Mamma Natale, cioè la mia amica che vende ai mercati e che si era travestita...

la bancarella della mia amica a Montelupo

Ma...

...era una delle non numerose uscite di "diletto" che facevo con lui, avrei voluto mettermi un po' in ghingheri, truccarmi bene, magari un look un po' originale, insomma sentirmi in festa... un modo di vestirmi diverso da quello che uso per andare a messa, anche perchè la chiesa è umida e gelida e devo coprirmi come la befana per non ritrovarmi raffreddata dopo poche ore (garantito, è già successo). Ma il tempo per cambiarmi non c'è stato.

E questo succede quasi sempre nelle uscite con LUI: decide o cambia programma all'ultimo minuto, non so mai cosa devo aspettarmi, capita che in questo modo nell'organizzare le nostre giornate lui mandi all'aria anche ciò che vorrei fare io, non so mai se, iniziato un lavoro un po' lungo o programmata un'uscita, posso portarlo a termine oppure devo lasciarlo a metà perchè salta fuori all'improvviso qualcosa da fare insieme subito per la casa o per le nostre faccende comuni. Ed è ancora più frequente in questo momento "storico", con la casa nuova di mezzo...

Qualche volta lui si lamenta: "Quando vai fuori dagli amici del teatro o per conto tuo sei sempre tutta in ghingheri, truccata, chissà perchè?"

Perchè non me ne lasci il tempo, sei sempre quello dell'ultimo minuto... e me ne fai passare anche la voglia!

Anche stamattina: LUI doveva andare in un ufficio, solo alle 11,30 ha cominciato a cercare per la casa i documenti che gli servivano, verso mezzogiorno mi ha chiamato in fretta perchè lo aiutassi a compilare dei fogli, ma non si capiva bene e tra una compilazione e l'altra ha dovuto cercare lumi su internet... io perplessa gli ho chiesto: "Ma che orari fa questo ufficio?"

"Chiude alle 14,30"

E' uscito alle 12,30, sperando di aver compilato senza errori...

Tornato per le 14,30, pranzato di conseguenza...

Non poteva anticipare ed iniziare le manovre per esempio... verso le 9,30?

MA LUI E' COSI' !  (e invecchiando non migliora!)

 
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CHE DICEMBRE !!!

Post n°1181 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da atapo
 

 

TERMOMETRO DEL CAOS

 


 

I contenitori della biancheria da lavare sono strapieni e qualcosa inizia ad accumularsi in un certo angolo nascosto...

La pila dei panni da stirare continua a crescere, sta cominciando ad inclinarsi minacciosamente...

La lavapiatti viene svuotata al rallentatore, di conseguenza il lavello resta strapieno...

In compenso il frigorifero mostra ampie zone deserte e si stanno esaurendo anche i contenitori da mezzo litro del latte nel congelatore, come le riserve di pane tagliato a fette...

I giornali comperati e le riviste arrivate per posta spesso restano intonsi avvolti nella loro plastica o vengono appena sfogliati...

Minacciosi bioccoli di polvere cominciano a spuntare qua e là!

Situazione casalinga degna dei peggiori tempi di quando insegnavo, per esempio durante i periodi delle programmazioni annuali o delle verifiche da correggere, o dei giudizi e del compilare le schede di valutazione.

Nonostante il mio essere negata ai lavori casalinghi ora che sono in pensione tutto era migliorato e diventato più normale anche se ben lontano dalla perfezione... ma ora ci siamo ricascati in pieno!

Ciò che si vede in casa mia è il termometro del caos delle nostre giornate in questo mese di dicembre.

In aggiunta, rispetto al passato, le scartoffie e i "pizzini" di appunti si accumulano e si incrociano nella zona riservata ai lavori di mio marito: si mescola ciò che riguarda la maledetta eredità a ciò che riguarda la nostra nuova casa, nonostante io gli abbia preparato un raccoglitore per il materiale di quest'ultima.

Dicembre, che è già un mese affollato per conto suo, oltre a tutto il resto è "invaso" dalle incombenze per la nuova casa: dopo i solleciti del muratore, come prevedevo quasi tutti i giorni c'è qualcosa da decidere o da esaminare, o alla casa per controllare i lavori oppure ore e ore in magazzini e laboratori per scegliere... di tutto! Si sa quando si entra ma non quando si esce, bisogna esaminare vari modelli, chiedere spiegazioni, farci illustrare le caratteristiche, riflettere sulle misure e gli abbinamenti, farci fare i preventivi... Di solito ne usciamo molto più tardi di quanto avevamo preventivato, spesso non sono neanche luoghi dietro l'angolo e attraversiamo la città augurandoci di non rimanere imbottigliati in qualche ingorgo di traffico, i nostri pasti si spostano ad orari strani, magari poi dobbiamo anche correre trafelati ai nostri altri impegni che avevamo in precedenza...

Io, dopo ore a girare, guardare, valutare, scegliere, mi sento sempre stanchissima, mi butterei subito a letto, invece c'è la vita normale che incombe, la piscina che ci vuole altrimenti la schiena si sbriciola, le visite mediche, i nipotini che hanno qualche necessità improvvisa nonostante le babysitter. Ho da studiare per un piccolo spettacolo natalizio di auguri che faremo al teatro delle Spiagge, non è complicato, ma il tempo per imparare bene la parte bisogna trovarlo!

La settimana scorsa ho avuto anche un fortissimo raffreddore, mi erano tornate le vertigini che avevo nella primavera scorsa e cominciavo a preoccuparmi... per fortuna in questi ultimi giorni sono meno frequenti e meno forti...cerco di non ascoltarle!

E il Natale porta i soliti impegni irrinunciabili di ricerca-regali che richiedono applicazione e girate di qua e di là... e presto porterà qualche "performance" delle classi dei nipotini a cui probabilmente saranno invitati anche i nonni... come si fa a mancare? Poi bisognerà inventare qualcosa per la cena dei "bimbi-Natale"...

E la parrocchia richiama all'ordine mio marito: per le cerimonie natalizie c'è tanto da preparare in chiesa: presepio, luci, addobbi, impianto di amplificazione, senza contare incontri vari di catechesi o preparazione spirituali che lo coinvolgono... e lui mi sparisce quasi tutti i pomeriggi o le serate.

Temo che più degli altri anni mi ritroverò esausta a capodanno e avrò trascurato senz'altro qualcosa di importante... Ed è meglio che allontani per ora il pensiero che con il nuovo anno si avvicinerà pure il trasloco!!!

E' un dicembre molto impegnativo, mi sento solo un po' sollevata quando alla sera riesco a cancellare almeno una voce dal lungo elenco di cose da portare a termine, che mi scrivo come promemoria... ma non sempre succede!

 
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VENDO TUTTO

Post n°1180 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da atapo
 
Tag: cronaca

SUI TETTI DI FIRENZE


 

 

Cominciano i giorni in cui penso ai regali natalizi e, come è mia abitudine, passo in rassegna pian piano tutti i mercatini e le occasioni in cui certe organizzazioni vendono per beneficenza, o dell'etnico, o dell'equo-solidale... perché preferisco cercare in questo modo i regali che farò, rivolgendomi ai negozi solo all'ultimo se proprio mi manca qualcosa, ma succede di rado... Naturalmente seguo gli annunci di questo genere un po' dappertutto: giornali, riviste, annunci pescati qua e là, new letters, gruppi su facebook.

Proprio su facebook qualche giorno fa ho letto qualcosa che mi ha incuriosito: una signora diceva: “Vado via da Firenze e vuoto casa, vendo tutto! Venite a trovarmi, guardate e comperate ciò che volete!” Seguivano orari, indirizzo, moltissime foto di ciò che mette in vendita.

Già le foto mi avevano colpito: oggetti di comune uso domestico, ma anche oggetti strani provenienti da terre lontane... E pensavo come si possa così “cedere” tutto per rifarsi la vita da un'altra parte, io che sono così legata a ciò che ho e che sono già in crisi per il trasloco che mi obbligherebbe a fare un po' di vuoto...

Tra tutte le foto c'era anche un libro che cercavo da tempo, allora ho deciso che sarei andata a trovarla. Sabato, un bellissimo pomeriggio che invitava a girare per la città e a fare shopping, dopo aver studiato a tavolino la combinazione dei bus da prendere perché abita Oltrarno, ho messo anche un salto da lei tra le mete della mia passeggiata.

Arrivata sotto casa sua ho pensato bene di telefonarle: era in un orario tra quelli che lei aveva indicato, ma mi sembrava indelicato presentarmi all'improvviso, visto che neppure ci conoscevamo.

Prego, venga pure, sono all'ultimo piano...” gentilissima, però a quel punto ho avuto un attimo di esitazione, quasi un po' di paura: se ne sentono tante in giro... sarà tutto vero ciò che dice... potrebbe essere una trappola... in fondo non so niente di lei e di tutta la faccenda...

Non avevo neppure detto a mio marito dove andavo, volevo fosse una sorpresa se avessi trovato qualche regalo per lui, e ora non avrebbe potuto rintracciarmi nel caso in cui...

Ma via, che pensieri fai, mi dicevo, la tua solita fervida fantasia, ma cerca di essere fiduciosa e coraggiosa...

Ho suonato il campanello e ho cominciato a salire le scale di un antico e dignitoso palazzo, sempre più in su, senza ascensore, fino al quarto piano, ad un appartamento le cui finestre danno sui tetti di Firenze. Mi ha accolto una signora circa della mia età, grassoccia, capelli rossi e occhi azzurri, che mi ha svelato le sue meraviglie: quattro stanzette stipate di un po' di tutto, ciò che si vede nelle foto e molto altro... da non sapere da dove cominciare...

 


Io ero incredula: “Ma davvero vende tutto?”

Certo, dopo lascio l'Italia definitivamente e torno a Londra” e pian piano, illustrandomi ciò che vedevo, mi ha raccontato: ha viaggiato e soggiornato in tutti i continenti, da cui ha portato un po' di tutto, anche mobili, parla il cinese perché ha vissuto in Cina, da giovane è stata molto impegnata politicamente e ha tanti ricordi degli studi e delle lotte femministe, ha svariati oggetti anche antichi provenienti dall'Inghilterra da cui venivano i suoi genitori, biancheria ricamata finemente di un secolo fa, stoviglie, soprammobili...

Ho trovato il libro che mi interessava, ho preso anche una statuetta egiziana della dea-gatta Bastet, fatta di un granito che mi ricorda le tombe dei faraoni, c'erano altre cose che mi piacevano, ma mi sono imposta di non comperare altro perché se mi lasciavo andare... Nel congedarmi si raccomandava di far sapere in giro di lei e di mandarle persone, perché vuole svuotare in fretta!

A casa non ho potuto fare a meno di raccontare a mio marito (tacendogli della gatta Bastet) di quella persona e di tutto il bazar di casa sua, lui si è molto incuriosito e, come avevo fatto io, è andato subito a curiosare su facebook... e affascinato dalle foto di maschere africane ha deciso che il giorno dopo, cioè ieri, ci saremmo ritornati insieme...

La signora era sempre molto accogliente e un po' sorpresa: “Però, ha fatto presto a portarmi qualcun altro! Ah, è il marito! Prego...”

Mio marito era stupefatto dalla quantità e varietà di oggetti, le maschere dal vero non gli piacevano abbastanza, ma ha scovato dei fumetti che gli mancavano...

Per me era il secondo giro e ho guardato con più attenzione anche le cose minuscole, tipo i gioielli, ho scelto un paio di orecchini. Insieme abbiamo scelto una pittura messicana su corteccia e un piccolo camaleonte di legno proveniente dal Madagascar.

 


Io mi sono innamorata (già dal giorno prima) di questo tavolino portagioie del primo '900:


 

non avevo mai visto un pezzo simile e pensavo che ci starebbe benissimo in camera mia per le mie collane, braccialetti ecc... Il prezzo però è alto e in questo momento non è nemmeno da pensarci...

Però me lo segno... chissà!

Insomma, quasi quasi lascio il link... se qualche fiorentino volesse farci un salto...

 

 
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AUGURI

Post n°1179 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da atapo
 

FESTA  DOPPIA



 

Oggi Martino compie 6 anni: un numero importante, quando può già leggere da solo il biglietto di auguri, scritto in stampatello, che io e il nonno gli abbiamo portato insieme al regalo.

Lo abbiamo aspettato a casa sua al ritorno da scuola, facendo i babysitter ai fratellini mentre la sua mamma lo andava a prendere.

E' stata una sorpresa per lui, trovarsi a casa i nonni con il regalo e il biglietto... ma anche lui aveva una sorpresa da fare a tutti noi:

Oggi a scuola gli è caduto il primo dentino... anzi, è caduto pure il secondo! Due denti in un giorno solo e proprio quello del compleanno! Dondolavano da tempo e Martino era impaziente, perchè tutti i suoi amici ne avevano già persi... ora si è rimesso in pari! E' diventato molto più grande di colpo! La maestra glieli ha impacchettati ben bene in due fogli di scottex, scrivendo: DENTINO 1 e DENTINO 2.

A Martino piacciono molto, denti e pacchetti, e ora non sa decidersi: conservare questi due dentini per ricordo o... regalarli al famoso topino che in cambio gli lascerà una moneta?

Vedremo come sceglierà.

Quasi quasi oggi il compleanno non era poi così importante per lui, anche se il regalo lo ha gradito molto: delle costruzioni un po' complesse, da grande...

Lo festeggerà con più energia sabato con i suoi amici, a quelle feste tutte bambini e confusione da cui, per fortuna, i nonni sono esonerati...



 

 
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EVVAI !

Post n°1178 pubblicato il 03 Dicembre 2014 da atapo
 

 

PRIMI COLPI DI PICCONE

Ce n'è voluto! Questioni burocratiche, misure che non tornavano, l' architetto che sta bene in coppia con mio marito, perché entrambi si prendono tempi tecnici rilassati,

ma finalmente VIA !!! Da qualche giorno sono iniziati i lavori di ristrutturazione nella nuova casa!!!

Per ora è più che altro distruzione... e allagamento, ma poi sarà tutto da sostituire.

Stamattina siamo stati là: il capocantiere ci ha presentato una sua conoscente che ha un grosso magazzino di tutto ciò che potrebbe servire: piastrelle, sanitari, porte ecc., per accordarci su quando andare a visionarlo.

 


Mi ha fatto un certo effetto arrivare alla casa e vedere finalmente le finestre tutte aperte, come se fossero già più accoglienti. Poi si entra e subito... ecco i primi risultati di questo inizio...

 


 

Il muratore ha detto chiaramente che ora che sono partiti viaggeranno veloci per finire entro marzo come stabilito, che per la fine di dicembre noi dovremo avergli già dato tutte le misure e le indicazioni sulle scelte di pavimenti, rivestimenti, attacchi, porte e serramenti vari: ciò vuol dire aver già scelto TUTTO, ciò vuol dire mettere in conto ore e ore di giri per negozi e magazzini, senza rinvii e temporeggiamenti, senza perdere giornate... Noi avevamo già cominciato a girellare, ad osservare, ma con molta calma!

Ho visto mio marito barcollare... qualcuno che gli mette fretta! E' l'ultima delle cose che lui vuole dalla vita! Eppure i tempi sono questi, se si considera che poi per le feste natalizie e gli inventari che i negozi fanno a cavallo dell'anno nuovo si rischia dopo di restare fermi troppo a lungo...

Mentre lui barcollava io tiravo fuori l'agenda per decidere, fra tutti i nostri impegni che forse d'ora in poi dovranno essere ridimensionati o prorogati, il giorno della visita al magazzino di questa signora, anche lei stava già consultando la sua... Noi donne andiamo subito al sodo!

Sarà per la mattinata di martedì prossimo, rinuncerò alla piscina, ma non si riusciva a fare diversamente.

 
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