Sconfinando

nemmeno io lo so.... o meglio, non lo capisco... che vogliano farci sentire inferiori perchè abbiamo ancora questo primato? mah....! dolce notte Miti....

Secondo me centimetri quadrati sulle pagine di un giornale, che conseguentemente equivalgono a minuti di lettura e considerazioni "offline". Poi, siccome il lettore/telespettatore dedica un quanto al giornale (carta, tele, web che sia), il tempo assegnato scade, portandosi via un potenziale spazio vuoto per chiedersi se certe altre informazioni siano mancate, assentate, omesse. Poi arriverà il sondaggio sul gradimento delle prestazioni sessuali degli italiani maschi all'estero. Che non c'entra un tubo con le casalinghe, ma che è l'ennesimo sondaggio , da pubblicare per "far discutere" "gli italiani". Visto poi che arrivi al lavoro ed al mattino già alcuni colleghi ne stanno parlando...

Interessante punto di vista. Condivisibile per altro. (Il fatto che io legga solo il sommario vale nel computo dei centimetri quadri, del tempo medio di permanenza, del tasso di abbandono?) Battute a parte, quando gli studi sono veramente interessanti (e non mi riferisco certo a questo), resto sempre perplessa nel notare la differenza tra ciò che viene diffuso e riassunot, e l'insieme dei dati raccolti. Un caso per tutti. L'analisi di Eurostat sulla diffusione di Internet nelle imprese e nelle famiglie in tutta Europa. Il fatto che ci sia in Italia un 19% di studenti tra i 16 e i 20 anni che non ha mai utilizzato Internet lo leggi tra le pieghe della ricerca. Eppure, dà da pensare - e parecchio anche - sul ruolo della scuola. E su certe carenze.

L'Italia è un paese dove il cittadino e lo Stato sono nemici. Perché lo Stato (secondo me) in Italia non è oggettivamente mai esistito in una forma adeguata. Lo Stato non investe nel cittadino, si accontenta di spillargli energie. Il cittadino percepisce lo Stato come un esattore, e come un esattore lo Stato si comporta. Pochi "statisti" italiani hanno avuto un reale senso dello Stato, in un paese che più di altri ne avrebbe bisogno, per diventarlo a tutti gli effetti. E attorno a loro ci sono sempre stati dei "magna magna". L'istruzione è un tipico investimento di uno Stato nei suoi cittadini. È un CREDERE nei suoi cittadini. Un percepire la propria crescita, ed il proprio maturare, attraverso l'aumento della qualità nei propri cittadini. Ma in Italia gli uomini che assumono cariche "dello" Stato, ne usano per proprio vantaggio personale. E nessuno ha mai nulla da ridire (efficacemente). - P.S. Bello il tuo blog