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IL POVERO PIERO

Post n°1115 pubblicato il 04 Giugno 2014 da atapo
 
Tag: teatro

 

E ORA RELAX

Ho finito ieri sera la mia "stagione teatrale": sabato scorso e ieri ci sono state le due repliche dello spettacolo preparato con il corso del teatro delle Spiagge (quello serio).

Cosa abbiamo messo in scena?

"Il povero Piero" di Achille Campanile, una commedia tra l'allegro e il macabro che ho scoperto essere molto sfruttata dalle compagnie amatoriali. Ne avevo trovati dei brani anche su Youtube, ma in verità non mi erano piaciuti... mi sembrava che fossimo più bravi noi! (che modestia!!!)

Ma certo, noi non siamo una compagnia amatoriale, ma una scuola di teatro... e anche seria!

Ci ha diretti un giovane regista che aveva iniziato a seguirci da fine febbraio, dopo che altri si erano alternati in diversi percorsi; non ha avuto molto tempo per conoscerci, assegnarci le parti e via...

All'inizio eravamo un po' spaesati con lui, perchè è molto diverso dall'insegnante che avevamo avuto l'anno scorso e nella parte iniziale di quest'anno: quanto il precedente era vivace, coinvolgente, chiassoso, ci strapazzava, quanto questo è tutto il contrario: tranquillo, distaccato, sobrio nel parlare, ci corregge in modo elegante esordendo con un "Va bene, ma..."

Ci ha anche fatto lavorare a gruppi sul testo, per abbreviarlo ritrovando le parti essenziali e per diminuire i personaggi redistribuendo le battute necessarie. Alcuni miei colleghi di corso non capivano l'importanza di questo lavoro, lo consideravano una perdita di tempo...

Invece poi ci siamo resi conto che il suo modo di fare ci ha trasmesso una notevole calma e capacità di riflessione su come stavamo creando i nostri personaggi, tanto che poi alla fine siamo stati in grado di creare nuove battute di raccordo, di proporre nuove gestualità o nuove trovate, che lui ha accettato volentieri di inserire nella commedia. Ci ha sempre detto che aveva una grande fiducia nelle nostre capacità e... ci ha convinti! E siamo arrivati alla prima relativamente tranquilli.

Si trattava di una commedia comica e noi attori dovevamo essere i primi a divertirci, se volevamo far divertire anche il pubblico. Così è stato, si sono sentite molte risate in entrambe le repliche! Il direttore del teatro era tutto soddisfatto, il nostro insegnante dell'anno scorso ci ha trovati molto cresciuti professionalmente, l'insegnante-regista di ora era raggiante: diceva che era sicuro del nostro successo, ma che abbiamo superato le sue aspettative!

Eravamo in nove studenti e quasi tutti abbiamo dovuto interpretare più di un personaggio, con fulminei cambi di abito dietro le quinte...

Io ho avuto due parti: una breve verso la fine, ho fatto il... portatore della cassa da morto! La mia parte principale era quella della suocera, madre della protagonista: niente di complicato o difficile, senonchè il regista, quando gli ho detto che sono di origini bolognesi, mi ha proposto di caratterizzare questo ruolo importante sfruttando... la parlata bolognese, che così ho dovuto ripassare e ricostruire, dopo che da più di trent'anni non la "esercitavo". Però è venuto un personaggio molto simpatico, mi sembrava di risentire quando parlavano la mia mamma e certe mie vecchie zie...

Ora chiudo definitivamente ogni copione di questa stagione e... vado in vacanza... se di vacanza si può parlare, con i mobili ancora da riempire di ciò che per ora staziona ancora nei sacchi sparsi per casa e con mio marito ancora quasi immobilizzato! Diciamo che avrò più tempo da gestire a modo mio (forse), mi accontento...

Questa foto ci è stata scattata ieri sera, poco prima di iniziare lo spettacolo, il regista è quello dietro più alto di tutti e con la barba, gli altri... siamo noi attori!


 
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