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GIORNATACCIA

Post n°1241 pubblicato il 15 Luglio 2015 da atapo
 

PORDENONE...FIRENZE...FRANCIA

 

Credo che i miei gechi portafortuna(?) ieri fossero in ferie e siano tornati solo a tarda sera...
Già si prospettava una giornata impegnativa per mio marito che doveva partire alle 5 di mattina, trovarsi con un fratello a Bologna, andare insieme a Pordenone per la solita eredità e rientrare nel tardo pomeriggio. Col camper perchè c'erano da ritirare vari oggetti, poi all'appuntamento dall'avvocato, il che non è mai foriero di buone notizie e anche stavolta non si è smentito, anzi, ci si aggiungono preoccupazioni e arrabbiature di cui faremmo volentieri a meno in questo periodo.

Io ero a casa sola per tutto il giorno, ma al mattino mi avrebbero fatto compagnia gli operai che finivano di montare i ponteggi, come da accordi. I guai sono cominciati quando per fissare un tubo hanno passato il muro da parte a parte, sono "entrati" nello studio e le macerie sono cadute proprio sopra il PC e la stampante del marito! Fermi tutti! Hanno chiamato il capocantiere, poi se ne sono andati, dicendomi che nel pomeriggio sarebbe venuto per valutare il danno. Io, nell'attesa, non sono andata a fare il riposino, sono rimasta vestita "decentemente", soffrendo un caldo atroce.

Alle 15 invece del capocantiere si è presentato a sorpresa l'idraulico, per una sistemazione prevista alla vasca da bagno: vabbè che aveva detto -Verrò nei prossimi giorni-, ma almeno uno squillo di preavviso poteva darlo. A lavorare nel bagno si stava sciogliendo in sudore, mi ha fatto così compassione che gli ho messo un ventilatore tutto per lui...

Alle 18 ormai pensavo che il capocantiere non sarebbe più venuto, magari aveva telefonato a mio marito e si erano accordati diversamente, ma al solito io ero l'ultima a saperlo! Ero in coma dal caldo (37°), mi sono spogliata e messa sul letto al buio per fare un pisolino. Dieci minuti ed ecco il suono del campanello! Via... vestirsi, aprire... erano in tre: capocantiere, fabbro e tecnico del cappotto, dice che si erano dati appuntamento per decidere le loro cose, speravano, naturalmente, che ci fosse anche mio marito. Sta per tornare, assicuravo. Sono rimasti a discutere fino alle 20,30, senza il marito, il quale era sì arrivato al rimessaggio col camper, ma per non farsi mancare niente vi ha trovato la macchina... morta, completamente impossibile fare qualsiasi manovra, avviarla, spostarla... carro attrezzi, officina, rientro accompagnato da mio figlio, ormai alle 21.

Il fatto è che ieri era il 14 luglio e l'Istituto francese aveva organizzato il ballo popolare in piazza davanti all'istituto aperto a tutta la cittadinanza, come usano in Francia. Un bel momento di incontro e una serata diversa, l'anno scorso l'avevamo perduto perchè mio marito era bloccato dal mal di schiena, quest'anno... ce lo volevamo concedere come uno dei pochissimi momenti di evasione, ormai però vista l'ora e tutto ciò che era successo avevo perso le speranze!
Invece mio marito è stato proprio contento di uscire di nuovo, per distrarsi da tutti i guai: l'auto ce l'ha prestata mio figlio e siamo andati a rilassarci, se non a ballare! C'era musica, spazio per ballare, molti tavoli sulla piazza apparecchiati con tovaglie bianche di stoffa e comodissime poltroncine imbottite, i colori della bandiera francese proiettati sui muri, gli stands dei gelati, delle squisite macedonie di frutta fresca preparate al momento, delle baguettes ripiene e... udite udite, le vere crèpes e galettes bretoni insieme al sidro! Non ce le siamo fatte mancare e siamo rimasti lì fino a mezzanotte, alla chiusura della festa, godendoci il fresco, la musica, i saluti ai conoscenti che incontravamo.


Mi sembrava proprio di essere tornata ai tempi delle vacanze in Francia: quasi sempre di luglio, quante feste nazionali abbiamo vissuto! Da paesini minuscoli a città famose, la stessa atmosfera di allegria, musica, danze, i fuochi d'artificio finali... Anche a Parigi abbiamo vissuto un 14 luglio, il più sontuoso di tutti, con i fuochi alla torre Eiffel, oltre alla sfilata sugli Champs Elisées... Ieri sera mi si rimescolavano dentro tutti questi ricordi, rivivevo atmosfere, suoni, profumi...e tanta nostalgia del tempo che è passato e di ciò che è stato... E sono riuscita a neutralizzare la pesantezza di tutte le ore precedenti, non mi sentivo più stanca...

 
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