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Post N° 226

Post n°226 pubblicato il 15 Giugno 2008 da atapo
 


Scuola al passato remoto (8)

continua da qui...

Quando la conobbi, N. frequentava la seconda magistrale. Non aveva problemi di apprendimento, l'unico suo problema era di essere figlia unica di una coppia un po' anziana, che l'avevano tenuta nella bambagia e l'avevano resa una ragazzina insicura e un po' ansiosa.
Per questo mi chiesero di seguire N. nel lavoro scolastico: controllare i compiti, risentire le lezioni, rispiegare quello che non capiva. Non era difficile perchè, come ho detto, si trattava solo ...di lavorare insieme, avrebbe potuto farlo anche una compagna di classe, ma i genitori preferivano così ed io...ero contenta di avere questa entrata sicura!

Andavo da lei alcune volte per settimana nella seconda parte del pomeriggio, fino all'ora di cena.
Si creò tra noi un rapporto forte e strano, considerando anche la poca differenza di età:
ero solo l'insegnante all'inizio, divenni pian piano un'amica, anche della mamma, fino alla vigilia del suo esame di maturità, quando, visto che aveva intenzione di iscriversi all'Università, le dissi ridendo:

"Ma non avrai mica intenzione che io venga a farti ripetizioni anche per l'Università?!"
Rise anche lei e da quel momento rimanemmo soltanto amiche, venne al mio matrimonio, conobbe i miei figli, mentre studiava all'Università e...si svegliava, finalmente sfuggita alle ali protettrici e soffocanti dei suoi genitori!

N. per me fu importante anche per un altro motivo:

già dalla seconda magistrale la sua insegnante le assegnava temi di pedagogia (che io non avevo mai fatto, ricordate?), così dovetti imparare a farli insieme a lei. Insieme a questi temi, N. doveva leggere anche testi in voga in quel momento sui problemi attuali della scuola (post  68 !)...che io non conoscevo affatto!


Ancora una volta maledissi l' inesistente formazione della mia scuola superiore: per coscienza professionale e per non fare figuracce con la mia allieva, mi buttai a leggere velocissimamente questi libri su cui lei doveva lavorare.

Mentre per l'Università a cui mi ero iscritta studiavo latino, francese, storia, italiano, per ...me stessa leggevo
"L'erba voglio",
"Lettera a una professoressa",
"Il paese sbagliato"
...


Mi si aprirono gli occhi:
se Don Milani e i suoi ragazzi mi fecero riflettere sulla scuola e sul ruolo dell'insegnate per la triste realtà delle ingiustizie che denunciavano,
Mario Lodi era come se mi desse delle risposte, facendomi conoscere un modo diverso di insegnare, un modo che sentivo molto "mio".

Lessi anche "C'è speranza se questo accade al Vho", con i primi tentativi di maggior partecipazione degli alunni, le attività espressive, le tecniche nuove e anche i problemi e le difficoltà che aveva affrontato Mario Lodi in quegli anni.


Guardavo le date di quelle esperienze e mi facevano rabbia: erano accaduti fatti così interessanti per la scuola negli anni precedenti a quel momento ma per tutte le istituzioni scolastiche che io avevo frequentato era come se si fossero svolte in un altro mondo...

E anche la situazione attuale che stavo conoscendo non era molto migliore!

 
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Commenti al Post:
MyFairLady1
MyFairLady1 il 15/06/08 alle 16:24 via WEB
ahhaa...hai raccontato la mia storia..adesso però io sono un disastro ambulante e mia mamma maledice il giorno in cui sono uscita fuori casa..hihih:)))
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 15/06/08 alle 16:56 via WEB
Per un momento ho pensato che fossi tu la famosa N., ma non mi pare, l'età non corrisponde.(sarei stata contenta di ritrovarla, in rete può capitare anche questo...) Perchè sei un disastro? A presto!
(Rispondi)
Crepuscolando
Crepuscolando il 15/06/08 alle 21:42 via WEB
Sono riuscita ad arrivare al 7, ma per le puntate precedenti? Sono incuriosita ormai... :-)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 15/06/08 alle 22:42 via WEB
Se fra i TAGS clicchi su "passato remoto" dovrebbero venire tutte le puntate, l'ho lasciato solo per questa storia. Così puoi leggerla dall'inizio...Buona settimana, vista la vicinanza del lunedì!
(Rispondi)
artemisia_gent
artemisia_gent il 16/06/08 alle 10:34 via WEB
non credere che le cose siano cambiate di molto. In pratica io il liceo l'ho fatto all'università e alla specializzazione (ssis)hanno cercato di dirmi qualcosa sul mondo della scuola, ma quest'anno ho potuto constatare che è tutto diverso, tutto l'opposto di quanto i libri e i docenti mi dicevano. Devo dire che insegno in un paese dove le novità arrivano qualche anno dopo... ma qui sui moderni strumenti didattici sono anni indietro e soprattutto chiusi... dicono che non si smette mai di imparare e poi zappano solo nel loro orticello!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 16/06/08 alle 12:22 via WEB
E' vero purtroppo: la BUONA sperimentazione ha sempre grosse difficoltà a farsi conoscere e ancor di più a incidere sul lavoro e sulle innovazioni nelle classi!
(Rispondi)
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