Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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« ROSSO GIARDINO | LA SCUOLA » |
A DISTANZA DI SICUREZZA
Firenze, parco delle Cascine, il Piazzale dell'Indiano
Ogni giorno almeno un temporale, anzi una bomba d’acqua. Tanto per rendere più GRADEVOLE il nostro riabituarci ad uscire e a rendere la vita il più normale possibile!
I “Ragazzi over 65”, insieme alla loro giovane regista, avevano una gran voglia di incontrarsi per un saluto prima dell’estate. Dopo i trionfi delle trecciaiole fino a febbraio, a ridosso della pandemia, ogni attività teatrale è stata sospesa e i contatti erano rimasti su Whatsapp, con saluti, auguri, qualche invio di foto e filmati. Ma dal vivo, insieme, è un’altra cosa.
Dato che vicino a noi c’è il parco più grande di Firenze, le Cascine, rimasto deserto in questi mesi ed ora, appena avuta la libera uscita, valvola di sfogo per tanti, l’appuntamento era lì, nel punto estremo più vicino, tra le aiuole e gli alberi del famoso Piazzale dell’Indiano, dove fu sepolto un giovane principe dell’India morto a Firenze nel XIX secolo, il quale, in quanto principe, doveva riposare in eterno alla confluenza di due fiumi e proprio lì il torrente Mugnone si getta nell’Arno. Una delle tante storie poco conosciute tra gli immensi tesori di Firenze.
Ma il nostro appuntamento di vecchietti, nato ultimamente in stagione già temporalesca, venerdì scorso si era dovuto rinviare causa maltempo. Restava oggi, la conferma ce la saremmo scambiata alle 14, perché alle 11 nel nostro quartiere ormai si andava in barca, da tanto che pioveva. Il nostro ottimismo è stato premiato, alle 14 il vento stava spazzando via le nuvole che erano tornate bianche, non più grigie scure.
Così ci siamo ritrovati, tutti con la mascherina d’ordinanza; stavamo in cerchio, ognuno alla giusta distanza dall’altro, come quelle classi che in questi giorni si ritrovano nei giardini pubblici per un ultimo giorno di scuola al tempo del Covid: in fondo anche noi siamo scuola, scuola di teatro! Stiamo tutti bene, e per fortuna nelle nostre famiglie non ci sono state tragedie. Ci siamo raccontati questi mesi, i timori, le esperienze, le rinunce a viaggi e vacanze da pensionati, i problemi superati, un po’ con discorsi seri, un po’ mettendoci dell’ironia o buttandola sul comico per farci qualche risata.
La giovane regista è riuscita a continuare on line alcuni suoi corsi di teatro con i ragazzi, così non ha perso il lavoro, anzi era contenta di aver sperimentato nuovi metodi attraverso la tecnologia, e questo ci ha rallegrato, perché il settore dello spettacolo è stato tra i più penalizzati e il lavoro dei giovani è ancora più difficoltoso.
La malinconia di ciò che stiamo perdendo è rimasta in secondo piano, maggiore era la gioia di stare bene insieme. Il sole e il vento ci accarezzavano, tutti eravamo contenti. Ci siamo dati appuntamento in autunno, dove e in che modo ancora non ne abbiamo la più pallida idea, ma… faremo di tutto per esserci!
E sono tornata a casa leggera.
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